Critica Sociale - anno XLII - n. 10 - 16 maggio 1950

CRITICA SOCIALE 123 ACHESON E L'EUROPA·· La venuta di Acheson in Eu:.-opa e la serie di ' presa la sola potenza che a·vrebbe i r~qµisiti per colloqui che egli avrà coi rappresentanti degli . esercitarvi una funzione egemonica atta ad assi– Stati occidentali europei aprono una nuova fase curare un organico e coerente sviluppo ·di una delle attività politico-mi:litari inerenti alla stipula- comune direttiva politica, l'Europa corre eviden– zione del Patto:·Atlantico. L'America vuole che gli temente il rischio di diventare sempre più un'ap-– Stati europei non attendano tutto da lei, danari, pendice coloniale della potenza ecortomica, poli– armi e tutto il resto: è pronta a dare tutti i ne- tica e militare degli Stati Uniti. Noi non vogilia– cessari finanziamenti, ma vuole che anche gli , mo neppur as_serire che questo corrisponda ad' un , Stati di qua dall'Atlantico, legati al Patto, comin- preordinato disegno dell'America: siamo · anzi cino a partecipare al1a fabbricazione delle armi convinti che tutte le persone assennate che diri- e alla preparazione degli armamenti che occorre gono 1a politica degli Stati Uniti con senso di re-– tener pronti per l'eventualità della guerra. sponsabilità e capacità di vedere le lontane con- Possiamo essere d'accordo che ciò non signifi- seguenze di ogni atto, siano_legittimamente preoc– chi ancora un proposito aggressivo, ma innegabil- cupate delle diffi0oltà in cui si andrebbe a porre mente può segnare un nuovo passo dell'Europa e il loro paese con questo crescente intervento nel– del mondo verso il baratro della guerra. Non sol- le cose europee. Ciò non toglie peraltro che spet-· tanto perchè (è inutile ripeterlo) chi possiede le ti soprattutto a nòi Europ~i di difenderci da que– armi è tratto li- cercar di ·valersene prima o poi, sta eventualità, anche p~rchè nella direzione po– ma perchè la stessa fabbricazione delle armi è litica degli Stati Uniti potrebbe un giorno o l'al– una predisposizione psicologica a considerare la tro prevalere la forza di coloro che anelano ad e– guerra come una eventualità possibile e non lon- stendere, in tutti i modi, an~he nella forma più tana e a diminuire nell'animo degli uomini quel- aperta e grossolana di un aggressivo imperiali– la opposizione di pensiero e volontà, che è una smo, l' espansione dell' inf,lusso americano sul poderosa forma di resistenza contro il cr~scere mondo. · del pericolo. '_ Una sosta nell'accumularsi sempre più denso di Si aggiunga che la costruzione delle armi ri- ·9.uesta atmosfera: di guerra, sia pure fredda, po– chiede una nuova conversione alla produzione trebbe aversi da un successo del tentativp di Try– bellica di _industrie che appena in questi ultimi gve Lie per eliminare qualche malinteso e moti– mesi SORO state riconvertite ad opere di pace; ed vo di attrito tra Mosca e Washington, ma credia– è naturale che, per ottenere questa nuova con;. mio che non ci sia nessuno il quale si faccia il– versione, lo Stato debba impegnarsi a garantire lusione che il generoso te}ltativo, del Segretario una continuità del nuovo lavoro che abbia la du- dell'O:N1J possa, nella migliore delle ipotesi, con– rata di alcuni anni. Viene poi il momento in cui durre ad altro che ad una superficiale e soltanto Io sforzo a cui si obbliga fo Stato di ciascuna na- apparente distensione rispetto a qualche punto zione con siffatti impegni non può più oltre es- particolare, con l'effetto di suscitare in ciascuna sere prolungato e si comincia a pensare che, piut- de,U~due par~i un pi~ acuto sospetto che l'altra tosto che continuare a sostenere oneri tro'I)po gra- abbia consentito a concludere l'accordo solo· per vosi in previsione di un pericolo che potrebbe poter meglio continuare lo svolgimentò di quei tardare ancora a passare nel regno della realtà disegni coi quaH si propone di soverchiare l'av– effettiva, meglio è rompere gli indugi e prendere 'versarlo di oggi, il nemico di domani. quelle decisioni che sembrano atte a sgombrare Rimaniano pertanto · nella ferma convinzione l'Europa· e il mondo, per un certo numero di an- che ocoorre provvedere in tempo ai ripari, prima ni, dal temuto pericolo. Come si vede, siamo ad che l'inesorabile si prepari in modo che ogni rimec ùna svolta straordinariamente difficHe, che i sin- dio divenga poi impossibile o tardivo. ,, goli Governi europei nei colloqui a due che' A- Quel che noi pensiamo intorno alla crociata del– cheson ha voluto avere preventivamente con eia- la pace bandita in Italia ed altrove dai partiti di scuno di essi, 'non riuscir-anno facilmente ad evi- estrema sinistra non ha bisogno di esser ripetuto, tare, data là condizione nella quale essi si trova- qui; ma è certo che anche la persistenza di quel– no di fronte all'America, da cui debbono, per le la invocazio:q.e di pa,ce, menzognera. in coloro che loro necessità inderogabili, continuare ad atten- dirigono il movimento, sincera iR una gran parte dere aiuti, anche dopo che sia finito il periodo di di co-Ioro che vi partecipano, può avere benefieo validità de1l'E.R.P. effetto nel tener desta l'attenz1one dei gover- Il problema si complica anche per la posizione nanti che non abbiano il deliberato proposito di nella quale l'Inghilterra si cortsidera costretta a provocare ,la guerra (o non vogliano almeno cor– rimanere per non compromettere, con l'assunzio- rere il rischio del dissolvimento interno che essa ne di nuovi impegni verso gli Stati continentali potrebbe produrre), perchè facciano tutto il pos– dell'Occidente europeo, quella ilibertà di movi- sibile per impedire che la politica del Patto A– menti che essa sente il bisogno di mantenere, sia tlantico possa diventare aggressiva o, sia pure in– per i vincoli che la legano agli altri Stati del volontaria:mente provocatoria. C001monwealth, sia per non aver intralci nell'a- A nostro avviso, da tutti i pericoli che siamo zione interna diretta a consolidare, eq eventual- venuti prospettando non appare oggi altra, sia mente sviluppare, ~a sua azione di radicale rifor- pur modesta, possibilità di salvezza, se non nella ma della struttura economico-sociale. Se noi non costituzione di un'unità europea, la quale, libe– abbiamo possibilità di creare una più intima u- randosi da o,gni troppo stretta sudditanza verso nione europea, e in questa unione non sia com- potenze estranee, assumà la funzione di forza di BibliotecaG1noBianco

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