Critica Sociale - anno XLII - n. 7-8 - 1-30 aprile 1950
CRITICA SOCIALE 87 mi:nciò a sussistere come ispirazione e ad operare il suo effetto anche prima che assumesse il nome che poi ebbe ed ha tutto·ra. E' creazione socialista anche quella che condusse il proletariato inglese a costituire nella prima· metà del secolo scorso le prime sue. organizzazioni sindacali, anche se esse non ebbero per lungo tempo nessuna apparente ispirazi,one politica. E si potrebbe risalire anche più lontano nel: tempo. Ieri quelle :ispirazioni pu– ·ramente' istintive rimasero episodiche. Oggi la con– sapevolezza dei fini da ra;ggiungere e dei motivi che li fendono necessari, e il sussidio di una dot– trina che trasforma in esigenze obiettive della sto– ria lè esigenze subiettive della vita quotidiana dan– no al movimento un'ampiezza e un carattère orga– nicò e continuo. Se un assetto di socialismo demo– crati:co non si è ancora compiutamente costituito in nessuna parte, mentrie ha potuto, :in tempo rela– tivamente breve costituirsi un assetto di comu;m_i– smo autorita,rio, ognuno che non si lasci inganna;re dalle apparénze nè abbagliare td:a,imiti, vede che l'essenza de]I bols0evismo è una eredità del passa• to, che l'arretratezza dello sviluppo economico non permette di superare, mentre quello che si è ve– nuto creando in Inghilterra e in Svezia in questi ultimi anni è un germe di avvenire a cui il tempo darà sempFe più ampio sviluppo. Non è sen– za significato che anche i conservatori inglesi ab– bia.no dovuto, nellç1,recente campagna elettorale, introdurre nel loro programma tanta parte d_e~ programma laborista. Le ispi:rwzioni socialiste sono destinate a trwdursi in realtà, s'ia pur lentamente, molto lentamente, anche per opera di coloro che lo avversano sul terrenQI delle dottrine. « Il socialismo democratico, quali che fossero le obiezioni dottrinarie che si potevano muovere ai SUJOi postulruti (scrive sur] «Mondo» nel fascico,lo del 15 aprile, Panfilo Gentile, uno dei te•orici del liberalismo di sinistra), ha pur sempre rappresen– tato, negli ultimi cinquant'anni, uno stimolo vitale di progresso e di arricchimentto, umano. Giudican– do il sociaillirunodai suoi risultati più -che dalle sue ideologie, chi potrebbe negare che essi so:no stati in larga misura benèfici e generosi L. Quanto alla diffusione dell'istruzione, della comunicazione del benessere a strati sempre più amp,i délle moltitu– dini popolari, deH'allargamento deir perimetro del– la cittadinanza attiva e della tonificaziorni delle pulsazioni vit 1 wlì non è dovuto all'azione socialista 1 « E il so·cialismo democratico, come imperativo di milizia cava,Neresca a favore dell'umanità sof– ferente, •resterà sempre il socialismo -eterno, cui l'avvenire non sarà inclemente ... Per questo Leon Blum non è "corso invano", come diceva l'Apo– stolo delle Genti. E come fu utilmente spesa la sua vita, così restano salvi per l'avvenire i mòtivi idea- .li che la ispirarono,». _ Se anche, possiamo dire, il socialismo non, si at– tual!se mai compiutamente nella storia, esso reste– rebbe però• sempre una forza straorrdinarimente operosa e benefica, esso sarebbe la più efficace spint•a ·dell'umanità suUa via delle sue continue ascensioni. E sarà esso che congiungerà in orga– nic.a e feconda unità la vita dei popoli, che ali– menterà e soddisferà lo spirito di libertà, la sete di giustizia-, la ·volontà di pace, sarà esso insomma a suscitare rle più n-01bili spirazioni e la cap!lJCità di attual'}e. U. G. '.M. BibliotecaGino Biànco I NOSTRI MORT--1 Gravi perdite ha subito in queste ultime ·settimane ii socialismo europeo: tre uomini eminenti hanno chiuso, nello spazio di pochi giorni, la loro vita, che era stata per lunghi decenni consacrata alla ' causa del proletariato e del socialismo. Harold Laski si iera trasfer.rto g,io,vanissimo darla nativa Polonia in Inghilterra, portando dalla sua patria d'origine un temperamento psicologico e un orientamento intellettuale assai diversi da quelli che trovava nella sua patria d'adozione. La sua attitu– diiie ad abbracciare col suo pensiero gli aspetti - più complessi, cosi delle dottrine come delle si– tw;i.zioni, e a penetrarne le origini più profonde e recondite si accompagnava in lui con uno spirito critico finissimo, spesso reso più suggestivo dà una sottile vena d'ironia, che talvolta -lo pose in urto con coloro che gli furono più vicini nell'elabora– ·zione del suo pensiero e nel compimento della sua azione. 'Fu polemista poderoso, come attesta, fra glz <i.Uri, il suo scritto « Il battaglione segreto », di cui abbiamo pubblicato la traduzione nella nostra col– lana di opuscoli, che è uno dei più forti scritti che siano .stati pubblicati contro i metodi usati dm comunisti, specialmente nei paesi occidentali. Mçi egli fu in pari t.empo anche un accurato e profondo indagatore nel campo della dottrina e nelle analisi delle correnti di pensiero politico che hanno agi– tatò l'E11ropa negli ultimi decenni. Alcuni suoi scritti valgono soprattutto come opera di chiarificazione intorno ad argomenti che moltissimi avevano trat– tato, senza riuscire ad eliminare confusioni ed in– certezze: specialmente interessanti gli scritti in cui egli tentò di •chiarire il concetto di democrazia co– me contenuto e come forma. Nelle ultime pubblica– zfoni; che meri~erebbero un'ampia al/J(llisi critica e su cui pertanto noi ci proponiamo di tornare in momenti più. sereni, egli compi un'opera che po– tremmo dire di aggiornamento delle dottrine sociali– ste, per farne uno strumento più idoneo a penetrare nella realtà politica e sociale creata dai tremendi" cicloni che agUarono l'Europa in questi decenni del secolo XX. Con la morte di lui è veramente man– cato al socialismo· internazionale uno dei più grandi e più originali pensatori; e la morte lo colse in - ZH7'l.l. età inì cui si po,~evaI1Jo, verorneinte attendere altri llllmerosi e notevoli contributi dalla sua f ervi"da at- tività di pensiero. · Léon Blum era òrmai avanzato negli anni e da più tempo ridotto in tristi condizioni di $alule, so– p11att1Ztto per le sofferenze che aveva subito durante la prigionia in Germania, la quale non aveva fiac– cato il suo spirito, ma aveva veramente logorato le sue energie fisiche. In gioventù Léon Blum, come il nostro Turati, si era dedicato agli studi letterari, fucendo oggetto di essi alcuni autori preferiti e più intimamente vicini al suo spirito, soprattutto Sten– dhal; e aveva egli pure, come il nostro Turati, scritto un volume di poesie, che anche oggi suscitano me-·_ ritata ammirazione nei critici di buon gusto. Dalla letteratura alla politica egli era venuto quando ave– va già raggiunto i quarant'anni, soprattutto quando Marce[ Sembat lo volle vicino a sè nel momento i11 cui entrò a far parte del primo governo d'in– te·sa nazz 1 ooolre, allo sc•oppiio della gu,erra nel 1914. Da allora egli dette attività intensa all'opera di go– verno e di pubblica amministrazione, · dimostrando 'un equilibrio di pensiero, una forza di penetrazio– JZe,una nobiltà morale per cui divenne maestro an- - che a quelli che aZJevano una maggiore anzianità di partito e una età superiore alla sua. Contempo– raneamente_ divenne uno dei più assidui e ·apprez– zati collaboratori della stampa del partito, finche
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