Critica Sociale - anno XLII - n. 3 - 1-16 febbraio 1950

24 CRITICA SOCIALE vano accettato· il meccanismo; tutti dura~te il _con– flitto avevano accettata l'idea e la pratica di un ordine razionale della produzione. Per la nuova battaglia della ricost.ruzion_e era ovv!o accettassero ancora. quel meccanismo dimo~tratosi efficac~ e ne– cessario. Nel nuovo spirito .imperant~ pero .qu~J meccanismo diventava lo strumento_ di .un~ gmsh~ zia,· non più aspiril~ion~ _ lont~na di mise~i; ben~i costruttore di una gmshzi~, di _una. eguaghan_za di– venuta esigenza morale di tutti, rlivenuta bisogno spirituale della intera nazione. Se durante• il confJ.itto il singolo individuo aveva accettato senza eccezione, per le necessità della di– fesa, di spogliarsi della propria f;c~ltà di inizia– tivà per obbedire àd un piano d azione generale, cessato il conflitto· e posti nuovi complessi pro– blemi, ognun s'accorse come impossibile fosse ri– prendere una facoltà d'iniziativa che si sarebbe nelle nuove obiettive condizioni nazionali ed inter- . nazionali - risolta in caos. · E se quella rinunzia era stata. accompagnata da una rigorosa d_isciplina rli consumi e god!ml!nti, quella stessa disciplina poteva e doveva contmuare. )i_u~t!!.'.!tyfera stat.a la regola durante la lotta cruenta, ausfe.rzlì} fu ed e la regola durante la nuova fase di r,ico;trnzione. Austerity vuol di~e sacdflcio di tutti, vuol dire progressivo miglioramento per tutti. Ed il segno della rivoluzione inglese odierna è pro– prio questa diffusa eguaglianza che non è mecca– nico ridursi degli individui ad un numero, ad un tipo, ma riduzione della distanza tra :eddit~ estre~ mi, spirito di umana spirituale eguaglianza m t1;1tti i rapporti sociali, indipe~den!e1:1ente dal reddiJo, coscienza della unità e sol1daneta delle fortune i.n- dividuali e collettive. · Il partito laburista, assumendo il potere- politico dopo la guerra, ha potuto così. trovare: un'atmosfora di generale consenso ad un esperimento esteso e approfondito di ricostruzione socialistica della vita inglese. Non voglio descrivere qui in particolare i modi ed i mezzi di quella politica. Dirò soltanto che quella politica è basata essenzialmente su taluni principii: - occupazione integrale di tutta la popolazione; - garanzia piena di sicurezza di esistenza a tutti indistintamente i cittadini; - razionalizzazione e pianificazione della produ-. zione. Questo porta come conseguenza un esteso pro– gramma di nazionalizzazione di servizi e della pro– duzione industriale. All'applicazione di questo pro- · gramma era necessario subordinare l'orientamento dell'opera immediata di ricostruzione, e allora il programma di •austerity fu severamente continuato sacrificando il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione alla soluzione del problema della riattivazione della macchina produttrice. E' per questo che nelle grandi città inglesi che subi– rono immani distruzioni àd opera dell'aviazione av– versaria e deUe bombe volanti, ancora oggi nessuno déi palazzi distrutti è stato ricostruito. ·Soltanto è stato ammesso· che fossero riparati i danni ripara– bili, mentre cantieri, docks, fabbriche, bacini di ca– renaggio che si estendono per decine e decine di chilometri lungo le rive del Tamigi da Londra verso il mare, o per decine e decine di chilometri lungo la Mersey da Liverpool al mare, appaiono intatti come se nessun danno avessero mai subito. Uffici pubblici e Ministeri sono accampati a Lon– dra in modestissime case d'affitto sparse per la città, e nessuno pensa a realizzare gli enormi edifici che dovrebbero ospitarli e che furono in passato distrut– ti, mentre tutti i mezzi disponibili sono stati dati · affinchè ogni cittadino ritrovasse nel più breve tem– po possibile, come. ha ritrovato, una sia pur mo– desta abitazione. BibliotecaGino Bianco La r,eo1Uzzazionedel programma di ;icurezza ·soci-aie. Il ~rogramma di sicurezza sociale· instaurato dal partito laburista al potere in I~ghilterra è un pro– gramma· certamente costoso. Il carico ~nanziario eh~ grava sulle spalle del contribuente mglese è oggi estr'emamente alto, ma i servizi che lo Stato gara~– Usce al contribuente stesso sono estremamen.t,e va– sti e il compenso tra lo sforzo finanziario e il van– taggio che il cittadino ricava è evidente in quella atmosfera di assoluta .sicurezza che è a tutti garan– tita; sicur.ezza che si rivela in certi particolari, ì quali non possono sft'tggire all'osser_vatore. strani_erQ. Ad esempio, nell'enorme numero di coppi~ anzia~e che girano pel paese, che affollano musei, gallerie ed esposizioni a godere, ciò che in passato mai hanno potuto fare, di una ricchezza comune, peJ fatto che essi ormai hanno l'esistenza assicurata. Naturalmente siffatta politica di sicurezza sociale non sfugge a critiche interessate, specialmente di coloro che, godendo di altissimi ·redditi, vedono il reddito stesso, oltre il limite di cinquemila sterline annue, interamente incamerato dallo Stato. E' noto come la gratuita assistenza sanitaria data dallo Stato ad ogni cittadino abbia dato luogo a non pochi inconvenienti dovuti all'improvviso ·au– mento della richiesta di un -servizio di fronte al non ùgualmente ·rapido aumento dei mezzi strumen– tali atti ad assicurarlo. Di tali difficoltà si preval– gÒno i critici del sistema senza accorgersi che nella loro critica rivelano proprio il più valido· motivo per cui il sistema stesso ha dovuto essere appli– cato. Mi spiegherò con un esempio. Chiunque sia af-. fetto da un difetto visivo può ottenere gratuitamente dallo Stato gli occhiali che gli sono necessari. Oggi però in Inghilterra non' si ottengono dallo Stat~ gli occhiali desiderati se non dopo qualche mese di at– tesa. Gridano perciò al fallimento. i mistici della iniziativa privata, i mistici dell'antidemocrazia e non si accorgono che se l'industria inglese non è attrezzata a soddisfare di colpo l'aumentato fabbt– sogno si è perchè oggi ancora ha un'attrezzatura .equilibrata al fabbisogno antico, di quando e~iden– temente milioni di persone, pure avendo bisogno di correggere e migliorare la propria vista, nol)c po– tevano, al prezzo di mercato degli occhiali prodotti dall'industria privata, rifornirsene. Tutt.o procedeva ordinatamente, velocemente, equilibratamente, .ina con sacrificio .- sconosciqto - di infinite calego– ri•lf.'iU retfliiifo -dìcasCà.élle protesi dentarie che oggi 10 Stato offre a tutti gratuitamente. E non bastano i dentisti a p•repararie, a curare dentature malandate. I soliti critici strillano che lo Stato è pessimo ser– vitore, ma non s'accorgono che l'affollamento_, odier– no delle ciiniche dentarie, che la lentezza odierna delle cure (momentanea perchè destinata ad essere superata dalla conclusione della cura per moltissi– mi) solo rivela che milioni di cittadini risultavano troppò poveri per vincer,e il mal di denti altro che con l'eliminazione del dente malato. Son0 legioni di cittadini che improvvisamente ·sono state por– tate a beneficiare di un intervento riparatore desti– nato ad aver ben profonde ripercussioni sulla loro salute generale, ripercussioni prima riservate sol– tanto a limitate, più ricche categorie. L'esperimento che i laburisti al potere in Inghil– terra stanno facendo è di valore veramente univer– sale. E questo dovrebbero considerare coloro che, giudicandg_jnJ:unzione della oHUca estera inglese;_, sperano "fallisca, e dimenticano ch~e1Pesperi– men o n s-Gi.i:à,--.e sarà risolto per tutto il mondo occidentale il prob ema ~della giustizia sociale riella hbertà dell'individuo; .o quell'esperimento cadrà e una unga privazione di ogni libertà dovremo tutti subire: sia che una dubbia giustizia sociale venga affermata mediante una qualsivoglia formula di dit– tatura giacobina, sia che un nuovo regime di libertà

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=