Critica Sociale - anno XLII - n. 1-2 - 1-16 gennaio 1950
18 CRITICA SOCIALE La situazione degli operai e clei contadini è lamentevole. Ho potuto avere informazioni precise sui _salari, vi~itando _una fabbrica di olio e una cantina celebre d1 Xeres. Nella prima, chr- impiega solo qualche decina di operai, il paclrone che · h;> interrogato mi ha risposto che i suoi operai guadagnano di: . 20 a 30 pesetas al giorno. « Questo salar 10, ha a.ggmnto'. basta appena a far vivere una famiglia. Negli anni pegg10r1 in cui la vita è cara, come l'anno scorso, c'è giusto di che comperare pane e riso ,,. 1( Hanno assicurazioni sociali o asse– gni familiari? «. « No, noi padroni versiamo allo Stato un c 01 ,tributo che equivale al 110% àel salario elle paghiamo al nostro personale. Ma a questo non viene àato nulla o quasi «. « Allora, che ne fa lo Stato dei vostri contributi? ». « Ah, que– sto ... «. E un gran gesto disperato terminò la frase. La minima malattia, il minimo arresto del lavoro è una catastrofe in una fnmiglia operaia. Nella cantina. invece, che impiega 1500 operai, il trattamen– t•l è assai migliore, ma il padrone ha fatto notare che questi vantaggi sono offerti dalla ditta e non dallo Stato. Si tratta quincli di sforzi che possono essere sopportati da un padrone multimilionario che tiene ad avere un personale scelto. Noi sappiamo che questo paternalismo non può condurre socia!- . mente a niente di buono ... Il pane è strettamente razionato (da 100 a 150 grammi al giNno secondo i mestiel'i). Non è sufficiente e se ne compra al mercàto nero : costa allora da 15 a 20 pesetas al chilo se è bianco. Il pane razionato è nero e quasi immagina– bile. La mancanza di case cournnienti è, r,iù ancora che al– ti·ove, uno dei problemi più tragici del momento... Tuttavia ,·i sono molti cantieri, ma che cosa costruiscono? Begli immo– bili con appartamenti di lusso e soprattutto palazzi ufficiali, caserme, ministeri. A 'Madrid si resta stupefatti davanti al nu– mero e ali 'immensità dei ministeri in costruzione. Ci si do– manda, in un paese in cui il governo semb,a non occuparsi di niente, a che cosa possono servire tanti. uffici. .. Si costruiscono anche conventi; chiese, numerosi conventi, nume1·ose chiese perchè il clero approfitta largamente del re– gime che sostiene. Esso è potente. È stato la grande pot~nza (]ella Spagna dal secolo -XV. È abbastanza istruttivo notare che nelle cattedrali il coro dove stanno i canonici è separato dal resto della chies11.,che solo ha la vista dell'altare, e che i fedeli sono 'ridotti in basso, come se fossero di una specie troppo volgare per aver diritto alla contemplazione di tutte le solennità ... La Chiesa conserverà a lungo in Spagna questo posto di privilegio? Un fatto mi ha colpito, come colpisce tutti coloro che prima della guerra civile avevano viaggiato un po' oltre i Pirenei. Una voita si incontravano 11.dogni passo saj di frati o tonache cli preti e non er11.raro vedei•e una donna o un ragazzo avvicinarsi a baciare devotamente il lembo della veste. o il cordone di un cappuccino. Questa estate non ho m,sei•vato niente cli simile... Al contrario, p_ochi preti nelle strnde; quando ne passa uno, nessuna dimostrazione di ri– spetto e neppure di interesse, sèmbra che sia ignorato e non lo si guarda più che in altri Paesi. ·Questo cambiamento cli atteggiamento deve avere un significato. Gli occhi si sono aperti? La misura è colma? L'impopolarità del regime ricade sulla Chiesa che lo protegge, che ne approfitta troppo? La domanda - le cui conseguenze potrebbero essere enormi ~ . meriterebbe di essere elùcidata. Tuttavia sembra che religio– sità - e superstizioni - sussistano ... La credulità durerà quan– to l'analfabetismo. La Chiesa lo sa e non tiene a che i ra– gazzi si istruiscano. Un grosso sforzo era stato fatto dal go– rnrno repubblicano. Ma. non è durato abbastanza e la mag– gior·anza degli spagnoli poveri non sa leggere nè scrivere. Rai•e, molto rare sono le scuole pubbliche e gratuite... Questa ignoranza contribuisce, insieme alla povertà, a dare alla Spagna un carattere d,i arcaismo, pittoresco forse ma deso– I~nte se vi si riflette un po'. Gli strumenti agricoli fanno pensare al medio evo. Nei campi, nei villaggi,· le nortas fun– zionano sempre manovrate da asini o da muli. Il grano è battuto con corregge o con un erpice di tipo sconosciuto al– trove. Le macchine da b11.ttere sono molto rare ed è inutile parlare di altre macchine agricole: trattori, ecc... Nell'insieme si ha l'impressione di una grande stagnazione eccnomica... A parte Madrid e il paese basco, la circolazione f~rroviaria è quasi nulla. Quante volte ci siamo fermati a un passaggio a livello, a veder passar.e un treno merci di quat-· tro vagoni o un treno viaggiatori della· stessa lunghezza e che non era neppure pieno. E fuori deÌie città non si incon– trano quasi vetture ... Non ci si stupisce quindi quando ci si lamenta della di– soccupazione .. Che cosa div~ntano i disoccupati in un paese in cui la legislazione sociale è inesistente'? Si pensa all'emi– gr-azione, che fu già il gran rimedio a questa sorta di mali. BibliotecaGino Bianco Ma un paese totalitario non può permettersi - sotto pena di perire - cli lasciare aperte le s~e frontiere. Il pericolo sa– rebbe grande infatti. Gli spagnoli stessi lo riconoscono ... Malgrado la miseria la popolazione, a qu11.nto pare, aumen– ta: essa sarebbe di 29 milioni. La mortalità tra i bambini è enorme. Ma se ne vedono tuttavia molti. Che cosa divente– ranno fra qualche anno? La disoccupazione aumenterà ancora. Vi sono anche i ricchi in Spagna... E vi sono i profittatori clel regime. Ho già parlato della Chiesa., Bisogna aggiungervi l'esercito. Tutti sono- d'accordo nel valutarlo ad un milione di uomini, che sono ben pagati. .. Si pensa generalmente che è grazie all'esercito che Franco si mantiene padrone della Spagna.' Persone bene informate sono meno affermative e pretendono che una parte dell'eser– cito subisce il caudillo più di quanto lo ami, e che com– plotti si fanno e si disfanno. La popolazione non sembra in– teressarsi ài brillanti soldati di Franco più che ai venerabili ecclesiastici. .. Quanto a Franco, non lo si vede. Prudentemente egli abita, a quattordici chilometri Ida Madrid, un castello scrupolo– samente barricato. Non viene nella capitale se non sontuosa– mente scortato dalla sua guardia mora che caracolla ai suoi fianchi: fantasia pittoresca ma che non dà da !Ilangiare ai madrileni... Se non lo si vede, per contro le sue fotografie si espàndono dappertutto: nelle vetrine dei negozi, negli ùffici, nelle naus degli alberghi. Povero Franco! Non ha la fortuna di essere fotogenico come il suo amico, l'ex-maresciallo Pétain. Malgrado gli sforzi dei fotografi, mostra un aspetto disperatamente banale e· senza espressione e che non ha nep– pure, per renderlo più originale, il ciuffo di Hitler o il inento di Mussolini. I giornali cantano le sue lodi, ben inteso, come un'orchestra bene ordinata (e anche all'unissono). In settembre si parlava soltanto della visita del figlio del sul– tano del Marocco e di quella del re AbdaHah di Transglor– dania. Li si faceva passeggiare a Granata e a Siviglia, nei palazzi· _degli antichi cali·ffi, e anche a Xeres nelle famose « ho– d6gas ». Franco pensava di sedurli con le del1zie che sono proibite dal Corano? Si esaltava la politìca «aralia« del Cau– dillo, assolutamente favorevole, ben inteso, agli interessi del sultano del Marocco, come a quelli dei popoli· arabi del Me– dio 'oriente! Che valgono questi intrighi? E che :O:epensano i diplomatici francese e inglese? In tutte le città la strada principale si chiama « calle Frap– co « o « Avenida del Generalissimo«. Vicino. si trova una « plaza « o un « paseo » José-Antonio Primo de Rivera, intor– no al quale si organizza tutto un culto. Sui monumenti, sulle chiese, sui muri si vede in lettere alte un metro o due l'iscri– zione: « José-Antonio Primo de Rivera! Presente! ». In molte località si innalzano monumenti di marmo che portano la lista dei caduti nella guerra civile - dei morti franchisti ben .inteso. Degli altri non si parla. I feriti fran.éhisti della guerra civile hanno pensioni, il privilegio di qualche piccolo impiego, come- quello di vendere i biglietti delle lotterie. Mà i feriti repubblicani muoiono lentamente... Gli onori che si ren– clono a José-Antonio sono un omaggio alla Falange, della quale egli è ··stato il fondatore. Franc<Y ha anche forzato la nota: lo ha fatto sotterrare all'Escuriale, necropoli regia. José-Antonio n0n è nelh cripta vicino ai re, rria nella cap– pella esterna: una larga lapide recante il suo nome è ai piedi del coro. Sembra che questa iniziativa· sia stata considerata come un vero sacrilegio dai fedeli della monarchia, e che ess11. abbia contribuito non poco a raffre<lclare i sentimenti della nobiltà nei confronti del caudillo. Inoltre costui, plebeo d.i mo– deste origini, si arroga il diritto di distribuire titoli di no– biltà; e questa usurpazione urta violentemente la vecchia no– biltà cosi compresa · dei suoi privilegi.· Si citano un certo gi·ancle di Spagna, una certa duchessa che non nascondano i _loro sentimenti. Q.uando si lascia la Spagna, non ci si può impedire di pro– vare, insieme ad un profondo attaccamento a questo paese, una certa angoscia, e di porsi domande alle quali, ahimè, non si pu,:, rispondere. Quale sarà l'avvenire di questo bello e di– sgrazi11.to Paese? Che fare per sbarazzarlo· del regime fran– chista? Le potenze democratiche hanno un'idea giusta della situazione? Lasciando sussistere la dittatura, non fanno esse il gioco del comunismo? Quest'ultimo tuttavia si accorda male con l'individualismo spagnolo ed è stato poco _potente fino ad oggi, ma si sforza di approfittare del malcontento generale: · la disperazione fa· perdere facilmente il senso critico e accet– tare àemagogia e vane promesse. Il popolo spagnolo potrà, un giorno, espandersi grazie al regime democratico· che me– rita? o resterà, come il suo vicino, il popolo portoghese, una specie di testimonianza di epoche arcaiche e scomparse ? Non si può che fare un atto di fede e di speranza ...
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=