Critica Sociale - anno XLI - n. 22-23 - 16 nov.-1 dic. 1949
' 'CRITICA SOCIALE 457 Terrore rosso e bianco nelf America latina Da un anno, l'America latina vive in costante re– gresso. Lo slancio democratico che, durante e dopo la guerra, provocò la caduta dei più pericolosi re– gimi dittatoriali - Venezuela, Guatemala, Perù, Brasile, Haiti, Nicaragua -· ha perso tutta la sua forza. Essendo mancato un ap-poggio internaziona– le efficace - soprattutto sul terreno finanziario - _questi regimi democratici sono caduti ad uno ad uno, sotto la triplice pressione· della diplomazia ·ar– gentina, degli agitatori comunisti e degli agenti di collegamento franchisti. Salvo il Guatemala, tutfi gli altri paesi liberati hanno subìto colpi di Stato e su– biscono ora un regime di terrore che presenta ca– ratteristiche foi:se nuove ;nella storia: perchè è un regime in cui il terrore bianco si mescola con. il terrore rosso, in cui militaristi, vescosi e agenti co– munisti .si sono uniti per massacrare gli elementi democratici, per intralciare l'attività sindacale li– bera, per conservare sotto il loro triplice controllo tutti questi paesi. Ciò potrebbe sembrare esagerato a ch1 non es·a– mini da vicino l'evoluzione ·della politica latino-ame– ricana negli ultimi mesi. Per l'Argentina di Peron, il nemico si chfama gli Stati Uniti, dove il genera– le e sua moglie non godono di troppe simpatie. Per •i vescovi e per i militari il nemico è lo stesso, perchè di lì arrivano missionari protestanti e molti gio– vani ci vanno a studiare e ne ritornano increduli e ribelli. Per i comunisti, evidentemente,' secondo la consegna del momento, il nemico ha Io stesso nome. Qùesta comunanza di interessi immediati unisce in un mostruoso « triangolo eterno » le tre forze rea– zi'onarie del continente. Finora, esse conducono il gioco e non si. vede ancora una reazion'e efficace contro le loro mene, salvo forse la costituzione ed il funzionamento, da ormai un anno, della CIT. Un ratpido esame dei prinC'ipali esempi di que– sto terrore bianco--rosso permetterà di comprendere un· fenomeno che sembra ancora difficile accettare, tanto contraddice le nozioni troppo semplici che ci hanno nutrito finora. Il nuovo « Eldorato ». Se i « conquistadores » spagnoli non trovarono I'< Eldorado» che .cercavano, i leaders sindacali e universitari del Ven-ezuela hanno trovato la strada di questo antico sogno. Ma il sogno è cambiato, nel frattempo. Recentemente ventitrè studenti sindacali– sti, un ingegnere, due medici ecc. sono stati inviati alle « colonie mobili » d i « Eldorado » in cui la vi– ta è terrtbile, nel fon.do estremo della foresta .della Guyana venezuela na, in cui hanno incontrato altri l,eaders internati: José Gonzales Navarro, José An– tonio Vargas, Ramon Quijada, Berto Benitez ... Frattanto i sindacati controllati dai comunisti godono· di piena libertà, specia1mente quelli dei pe– trolieri. Ma questa libertà è valida soltanto per l'or– ganizzazione degli operai e la loro sottomissione ad un controllo severo, inquisitorio; non per dirigere la lotta dei petrolieri contro le compagni e che, f or– ti dell'a\J)poggio dei colonnelli di Caracas, han.no di– minuito i loro salari e fatto sparire tutti i vanta ggi della sicurezza sociale. Si vede l'obiettivo: creare un antagonismo tra gli operai e le compagnie ame– ·ricane, in modo che al momento voluto i sindacati comunisti IJ)ossano sabotare la produzione e nuoce– re così all'economia degli Stati Uniti. · I due capi comunisti, Jesus Farias e Juan Bautista Fuenmayor, sono andati recentemente a Mos·ca e il governo mi}itare non ha posto loro' alcun ostaco- CA vO lo. Miguel Otero Silva, direttore del quotidiano co– munista di Caracas, El Nacional, I:ia potuto tran.quil– lamente assistere al Congresso « della pace » di Mes~ sico e rientrare al Venezuela. Tutti questi collabo– ratori del regime militare non se la prendono per il riconoscimento del regime del generale Franco da parte dei loro colleghi venezuelani e non protestano quando il governo dei colonnelli fa arrestare alcu– n.e dozzine di spagnoli che, dopo aver attraversato l'Atlantico su un battello da pesca fuggendo da Franco, sono stati consegnati ad una nave franchi– sta. Due di questi, Luis Castro e Antonio F. Miral– les, sono stati fucilati a Cadice 1poco tempo fa. Tut– ti e due erano comunisti e pensavano di · trovare appoggio presso i loro compagni del Venezuela.· ' Una prova alle Nazioni Unite. Se mancasse una prova della collusione tra co– munisti e militaristi nel continente, eccone ancora una che ciascuno avrebbe potuto leggere nel suo gidrnal'e, ma alla quale probabilmente si è prestata poca attenzione. Il posto di consigliere giuridico del colonnello Odria, dittatore del Perù, fu affida– to il giorno stesso del colpo di Stato, al comunista Jorge Fernandez Stoll. Juan P. Luna, uno degli a- . genti più intimi di Lombardo Toledano, è stato no– minato mèmbro del Consiglio comunale di Lima. Frattanto, il leader dell'A.P.R.A. - partito sociali– sta ·indigenista - è rifugiato ali' Ambasciata della Columbia e decine di dirigenti sindacali e apristi sono in prigione o nei calllij)i di concentramento dell' Amazonia. Questa situazione fu esposta dall' A. F. L. al Consiglio Economico e Sociale dell'O.N.U. Il rap,presen.tante peruviano - -quello stesso Fernan– dez Stoll di cui abbiamo fatto cenno - ha negato l'esistenza nel Perù di un regime del terrore. I de– legati dell'U.R.S.S., della Polonia e della Bielorussia 'si sono opposti alla discussione del problema. Que– sto, finalmente, è stato rimesso al Bureau lntetna– Nonal du Travail. Ma l'alleanza tra i persecutori dei sindacati ,nel Pe-rù ed i diplomatici stalinisti non può essere negata. Alleati inutili. Però, il panorama non è tutto così sinistro nel continente. In Argentina, per esempio, dove i lea– ders peronisti contavano sull'appoggio dei loro al– leati comunisti ·per mantenere ipnotizzati i lavorato– ri, sono scoppiati degli scioperi che •il governo ed i suoi agenti non possono più controllare. 100.000 lavoratori dell'industria della carne; 90.000 dell'in– dustrja zuccheriera; 11.000 impiegati dei laboratori farmaceutici; 13.000 mugnai, e, fra qualche giorno, 150.000 ferrovieri... (1). In. due settimane non c'è male. Per la ,prima volta dopo la vittoria di Peron, questi ,non si è schierato dalla parte degN sciope– -ranti. E la ragione di questo atteggiamento è sem– plice: questi scioperanti non sono diret ti da peroc nisti, ma da socialisti, da anarchici· .e.da vecchi sin– dacalisti indipendenti. L'alleanza de i co munisti co– mincia a nuocere a Peron, all'interno, sebbene gli sia ancora vantaggiosa all'estero (2). II generale si vede spinto ad intensificare il suo regime di terrore: impiegati dei telefoni torturati, 13 operai morti durante lo sci~ero degli ~uccherie– ri, torH1re a tre studenti, torture ad alcuni dirigenti socialisti, così come a membri della stessa opposi– zione peronista (come Cipriano Reyes), assalto e in- (1) L'all'tieolo è smto scritto Illl'II' mese di ottobre e ci è sia– to spedJito pa,l nostro co!Jabora-tore, drul Messico, H 31 otto– b.-e (N. d. R.). (2) Pocl:ti giOO'DliJ>,l'itma che ci giungesse quest'SJrticolo, i gi.oo ,na,Ii haJihlro pubblicaito Ja -notizia deN'arresto in Argeniti1l.ll di elementi comu,ni.sti. La spllegarzione di questo fatto, del re- - s.to senza ocmseguenze a qu"'°'to pa,re, è iimpl:iciita nel.t'arii– colo, s,critto ,px:ima, ed è u111ariprova ~IJa fondàt-ezza deUe affermazioni del nost,ro amico (N. d. R.).
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