Critica Sociale - anno XLI - n. 22-23 - 16 nov.-1 dic. 1949
456 CRITICA SOCIALE né fece ben presto uno dei porti più importanti del mon.do e l'emporio da cui si riforni_va gra~ parte della C ina meridionale. Lo sviluppo industriale ~a– turalmente tenne il passo con quello del commcrc10. Ora Londra è decisa a difende're que~ta _perla. della corona inglese ad ogni cost~, ed ha i 1 ?~1at_o rinfor– zi• d,i armi e di armati. Mao I attacchera insieme con Caulun, la testa di ponte sul contine?te. di fronte al– l'isola O non piuttosto si contentera di far sorgere somm~sse scioperi all'interno della città formico– la:nte di p~polo?. (1). E' certo che non avrà aspettato di a•rrivare a Canton per organizzare d~Ile q~int_e colonne· si sa come i Cinesi siano cospiratori mi– steriosi ~ crudeli ed è facile prev;edere che in que– sto campo, se si giudicherà necessario agire, si a– vranno azioni, ed azioni viole.nte. Gli Stati Uni-ti, pe– rò che per esser stati essi stessi colonia, e soprat– tutto per essere autosufficienti, sono anticolonfali– sti, dànn.o solo un appoggio morale al tentativo che fa l'Inghilterra di difendere. Hong-Kong, cui va. ag– giunta la vicina Macao, ultimo avanzo in Cina della potenza portoghese; Lisbona e Londra si sono i.in .. tese su questo punto. Certo che se Mao dovesse sc en– dere a ·gu:e·rra guerreggiata su quelle rive del Mar Giallo, le conseguenze potrebbero essere di una gra– v-ità estrema ed ,imprevedibile. E' evi-dente che Lon.– d-ra, coi p•reparativi di difesa impor,tanti che sta fa– cendo a,d Hong-Ko·ng, e con la volontà di trattare con Pechino sul piano ,diplomatico, e commerciale, sper,a di uscir ,p·er il rotto della cuffia e salvare la faccia e con la facoi-a molti interessi. Ancora peggiore è la situazione della Francia nel Viet-Nam: co.n. r·aiuto di Bao-Dai, già imp•eratore– fanlasma dell'Annam, si è cosUtuita un 1 a specie di governo filo-francese, ma sul confine con la Ci,na e:d all'-i,nterno esiste di fatto H ,governo comunista del Viet-Minh ed è fatale che, anche sia pur solo per la forza di attrazione ehe il maggiore peso eser• cita sul minore, la Cina comunista venga a render di,ffkile, se non impossibH:e, la ulteriore permanen– za della Francia ,itn quel grosso paese a popolazione mongola, affine perciò a quelia della confinante Ciina del sud. Il grave per lç1.F'ranci,a si è che gli Stati Uniti anche qui non hanno dato nè daranno almeno per o-ra gara,nzie miJ.itari, sempre per la loro tra– dizionale ,avversione al co-lon,ì,alismo. In Indonesi,a la situazio·ne non è diversa da quell'a di Hong-Kong o deH'Indocina: gli Stati Uniti hanno apertamente contrastato la politica dell'Olanda t endente alla ri– conquista militare di quelle ,i-solee l 'han.no costretta alla confeirenza che si è conclusa all' Aia e d aHa quale dovrà uscire la nuova Federazione indonesiana uni– ta alla madre patria con legami a vero 0 dire assai de– boli. Ad un accordo militare ,per una difesa comune, per quel che si sa, non pare che le nazioni che hanno interessi coloniali in Estremo Oriente (Francia, Ln– ghHterra, Portogallo, Olan.cta) siano a-rrivate, nè che siano andate o,ltre un generico accordo di massima, di scambi dì vedute, dì• informazioni od altro. Certo è che le squadre d'assalto cinesi sono già al lavoro ovll!nque, esse, che son poi le avanguardie giurate e sicure del Cremlino. , . Se tutte le posizioni esaminate finora mostrano il fondamentale i-ndiv,iduaUsmo de'lle varie nazioni oc– cidentali ·fin che si l'ratta di ,interessi tradizionali più o meno ,colonia-listici, 11ei quali gU Stati Uniti non vogliono interferire, pare -invece che· si sia giun– ti ad un'intesa per aiutare le nazioni' orientali nuove .e vecchie per ·renderle meno permeabili al comu– nismo. L'India divisa, come ha voluto, in due parti non molto vitali se prese ognuna a sè, si dibatte in dj,f_ ficoltà immani. Nehru, che regge l'India braminica e cioè 3/4 del subcontinente, vuol difenderla dat comunismo elevando il -tenor di vita di ~uei, popoli pe'r mezzo di riforme che valgano a camb1,ar la strut– tura economica e quindi sociale di quel paese. Cosa gius'ta, ma per far tutto ciò ci voglion doll~i:i, ora che la cavalleria dii S. Gi-orgiio non ... corre pn~; tut– tavia pare che Acheson si vo,glia mettere a far C(>r– rere i dollari. Più difficile è metterlo su IJUesta stra– da ,pe•r la Birmania, altro paes,e che confina _con la Cina daUa quale può sempre infiltrarsi una quiinta colo~.na cinese a po1'i<ticizzare i cinesi immigrati e assai numerosi in Birmania, e di là gli altri popoli. La,ggiù regna iÌ ~aos. Il governo di Th_akin-Nu ~he regge la Birmania chiede denari all'occidente e_ ~10~ 150 milio1ni di sterline, quaJ.cosa come 400 m1hom di -dollari· Londra non· li può dare. Washington for– se sì, ma 'come si fa a far invest,iir somme da parte di un paese capitalista in uno ne'1 quale oltre ad esserci la gue,rra civile endemica (i Careni, una for– te minoranza allogena, tengono tuttavia il· c~mpo in gran parte della Birmania e specialmente neÌla re– gione mioneraria) esistonc;i tuttora leggi radicali per la nazionaliizazione di molte industrie., tra cui quel– le del'lo stagno e del pel'roHo, le principali del paese?· La situazione è ,però già talmente incancrenita che forse neppure un aiuto giov,erebbe ed è da attendersii il peggio, forse una dissoluzione dello Stato ed il distacco di parti di esso che -si potrebbero annet– ter domani ad una Cina comunista da una ,parte, all'Irtdia dall'altra. Quanto al Siam pare che abbia ottenuto a,rmi e cr,ediiiti p•e.Tarma'r cinque divisioni e varie sqQadriglie di aeroplani per difender le fron– tiere. Ma l'Inghilterra in Malesia dovrà difendersi da sola e così ,pure l'Olanda iri Indonesia, come s'è visto, e dowà o bene o male accorda•rsi con Soekar– no, H Quislii-ng di ieri, come è sulla vi-a di fare.· E' inutile per,ciò far come lo struzzo e cercar di non vedere; la situazione in ,estremo oriente- rimane sempre ,più che·· favorevole alla espansione cino-bol– scevica e non si vedono sintomi che abbia a caml>far tra breve. A butta•rla in mdnet,a, quei me-reati per lungo tempo ,non saranno, com•e ormai non, sono, bandite dell'occidente. E' bensì vero che la Russia non !PUÒ nè potrà per lungo tempo sostituirsi alle altre nazioni quale for– nitrice di beni di consumo, ma non sarà questa una buona ragione ·P,er dare ali aUa speranza che si torni per ciò, più o meno, ai bei tempi di prima. I Cinesi e ,gli ailtri popoli dovranno appunto fare a - meno di taI,i ben.i e star male fino ana morte di sten- . ti per molti disgraziati: ma il Moloch comunista non avrà viscere che si commuoveranno. Ma fatta questa facHe p·revi,sione non ci sentiamo di farne un'altra e cioè che quei popoli infelici trovino nella loro miseria la forza di ribellarsi; ad impedirneli' ab– bian;i già v-isto quale è la riéetta da applicare: da Berlino si ritira è vero l'esercito rosso ma si lascia dietro una innumere polizia .... ROLANDOBALDUCCI Rinnovare l'abbonamento f, se è possibile, Fareun' abbonamento s stenitor (1) Per ()!t'a guÌl!roie dd frontiera deH'una e d:eH'all:tra parte atami<> a guardanl. Così si può assicurare la vita della riviata Biblioteca Gino Bianco ·
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