Critica Sociale - anno XLI - n. 17 - 1 settembre 1949
CRITICA SOCIALE 381 ----------------------- Certamente, da quando la filosofia ha abbandonato l'illusio- una resistenza seria alle dtfficoltà dell'ora. Dei .-esto la ri- ne di poter raggiungere una verità metafisica assoluta e le forma monetaria ha recato un aumento notevole del rei:>di- rìcerche scientifiche si sfoFzano di attenersi al metodo ve- mento, un accrescimento dell'interesse •per il lavoro, la ne- cessità per tutti di guadagnare e, per le imprese, di avere una ramente positivo guardandosi maggiormente dal cadere nella contabilità estremamente serrata. Ii ,personale poco qualifica- teologia scientista, è ben più arduo enunciare generalizza- to diventa d,isoccupato e situazioni sicure sono ricercate dagli zioni che risultino fomdate e a,ttendibilj. Eppure è soltanto operai. Ciò che importa, naturalmente, una fluttuazione an- mercè i contributi, singolarmente parziali, della storia, del- cora più importante ... l'etnologia, della sociologia, della psicologia, della meta psi- « La disoccupazione in Germania nel momento presente è chica e deHe scienze in generale, che l'uomo può ricostituire in buona parte disoccupazione strutturale: voglio dire che è l'unità della cultura e ritrovare la forza morale necessaria impossibile ridurla con i mezz,i normali di cui dispone l'am- per signoreggiare se stesso e conferire alla società un nuovo ministrazione e con l'attività economica normale ... La di-soc- ordine morale e materiale. LUCIANO SAFFJRJO - cupazione non sarà efficacemente combattuf!' che con una trasformazione della ,po·polazione e dell'economia - trasforma– zione che richiederà luµghi anni - e con mezzi n1ateriali, il contatto con ,l'utero e soprattutto la eonti,nuazione di una FAT-TI E COMMENTI della stampa italiana ed estera ta situazione sociale in Germania. La rivista Esprit di giugnè pubblica un, lungo' ed esauriente scritto del compagno tedesco Siebreoht su questo argomento. Dopo aver rJlevate le difficoltà ,per la Germania nel momento presente (per ov,viare alle quali, e soiprattutto per ovviare alla densità della popolazione, che costituisce uno. dei problemi più gravi, egli propone tre mezzi: ridistribuzione della· porpolazio– nc eccedente, rafforzamento della struttura industriale ed emi– grazione all'estero), l'A. aggiunge: « Oltre a questi tre tentativi di soluzione, una ";perequaz,io– ne dei cairichi " si prepara attualmente in Germania, e-ioè un aiuto alle vittime della guerra e degli avvenimenti del dopo guerr~ finanziato da coloro che hanno conservato i loro beni attraverso quest'epoca di distruzione. Queste questioni saranno le pietre di paragone della mentalità e delle capacità dei par, titi, dei gruppi sociali_ e deUe 1 autorità. Esse assorbiranno una gran •parte della politica inte.-na della Germania nei :prossimi mesi. Non si deve del resto attendersi troppo da questa pere– quazione ... A tutto quanto si è detto precedentemente si lega il problema concernente il mercato del lavoro. Le difflcol1à sono, su questo piano, n1olto grandi. Noi soffriamo ad un -tempo di una mancanza e di un eccesso di mano d'opera. Vi sono 750.000 disoccupati nella bizona anglo-amerfoana e anche centinaia di migliaia di posti inoccupati. Molti lavora– tori abitano in luoghi sfavorevoli in cui non vi è abbas,tanza possibilità di lavoro; molti appartengono a p,rofessioni alle quali •le di.fficoltà dell'ora i,mpediscono ogni attività; mo~ti hanno fatto un apprendistato insufficiente. D'altra parte, e in maniera generale, la maggior parte delle professioni indu– striali mancano di s.pecialisti. La distribuzione della mano d'opera era fino alla riforma monetaria completamente fal– sata; essa resta oggi ancora malsana in .}airga misura: gon– fiamento di certe branche e dannosa -mancanza di personale in altré, spesso più 1mportanti. Un eonfronto delle statistiche di oggi con quelle di prima della guerra mostra, per Ja tri– zona, una forte dhninuzione di mano d'opera nei gruppi eco– nomici essenziali: industrie alimentari, della casa e dell'ah– higliamenfo, industria della earta, mentre le cifre. del per– sonale rivelano nei settori meno importanti un forte aumen– to ... Ma il caso più scandaloso, da questo punto di vista, è quello dell'amministrazione che occn,pa, oggi, il 30% dii per– sonale in più dell'anteguerra, malgrado la nostra povertà ge– nerale e I,a nostra crisi fiiHanziaria. Le compr.essioni di pe~– sonale nelle amministrazioni sono .già ·cominciate, ma non sa,prei diire quanto tempo ancora occorrerà perchè l'ammini– strazione sia ridotta a proporzioni normali. .. « Il mer.cato del lavoro subi.sce, nel momento presente, nelle tre zone occidentali, un profondo sovvertimento dopo l•a ri– forma monetaria. Molte imprese dal reddito condizionato dal– la situazione anormale che era nata dall'abbondanza di de– naro hanno dovuto <ridurre il personale e alcune addirittura chiudere i battenti. Altre branche dell'economia, soprattutto quelle in cui il personale scarseggiava, hanno attirato mano d'opera e la ventilazione deHa mano d'opera si sta facendo. · Questo processo di risanamento è nello stesso tempo un pro– cesso di concentrazione. Le i,m,prese di piccola e media im,por– tanza sono quasi ,le sole a perdere •personale; le grandi im– prese, a,! contrario, con una forte capacità di produzione e un avvenire più assicurato, aumenrt.a.no generalmente,il :loro. Si– tuazione che ripete la situazione della Germania dopo la pri– ma inflazione del 1924. Ogni impresa industriale, nata dopo la guerra grazie all'abbondanza di denaro, si è mostrata, dopo il 21 giugno 1-948 (data della riforma monetaria) incapace di BibliotecaGino Bianco evol.uzione paci.fica. Una em•ig.razione ~i mano d'o,pera non sembra essere neces-sariamente il rimeqio che lotterà con la maggiore efficaci3. contro l·a disoccupazione: i nostri disoc– cupati infatti non troverejlbero lavoro all'estero e gli operai che l'estero potrebbe assorbire, possono altrettànto bene tro– vare lavoro in Germania, dove sono moLto rari e ricercati. Le difficoltà della situazione del lavoro in Germania nasco– no dalla disastrosa -coesl,stenza di .una mancanza e di ti:n superfluo di mano d'o.pera, dall'assenza ,presso di noi, di una ·struttura sana della 1popolazione e del lavoro; sana, in– tendo, che sia per se stessa fonte di progresso. Togliere 'dalla Gerinania la ma\IlO d'opera specializzata non farebbe che ag– gravare la nostre difficoltà sul mercato del lavoro, soprat– tutto da,! momento in cui la messa in rupplicazione del piano Marshall esigerà un apporto d•. forze vive. « Quali sono, si chi·ed-e quindi l'A., le condizioni !li vita, nel momento aHl:lale, in Ger,mania? -E' incontestabile che nel cor– so dd quest'anno, soprattutto dopo la ri.forma ,monetaria, ,il tenore di vita del popolo tedesco è' notevolmente migliorato. Le raziond sono -aumentate e si !può ora acquistare aperta– mente la, quantità che si desidera d1 un gran numero di mer– cL non contingentate. La maggior pa,rte delle persone può ora, nelle zone occidentali, ,mangiare secolldo i suoi bisogni e an– che comperare di .quando in quando qualche vestito o qual– ,éhe o.ggetto di utilità corrente. Degli s·tocks enormi di merci hanno fatto la loro apparizione nelle vetrine all'indomani dei– la rifar.ma m.onetaria ,merci che non si poteva fino alloira pro– curarsi che illegalmente e ;per raccomandazioni. M)entre pri- 1na solo certi privile'-giati potevano permettersi di vivere in modo quasi conveniente, fa piacere constatare un migliora– mento si-curo delle condizioni di vita d<>lla grande massa del popolo. Ma ciò non vale che per le zone occidentali: la rifor– ma monetaria non ha recato ;nella zona russa nes-sun cambia– mento, nessun mig.Uora,mento. La gente, là, fa s-e~pre la co .. da fino a notte per ottenere magre razioni e viene SJiesso ille– galmente p.ella zona occidentale ad acquistare un secchio, una pala, quaiche chilo di marmellata, che paga del resto dieci volte il suo prez~o, perchè solo gli spiccioli hanno corso nel– le quattro zone, ma non valgono nella trizona c-he •la decima parte di quello che valgono. nella zona russa. E i berlinesi esclamano quando airriv-ano nella Germania occidentale: « E' un paradiso il vostro paese ». Ma questo paradiso non è di– sgraziatamente alla portata di tutti. ·Prima si mancava di merci, oggi si manca spesso del ·denaro necessario per comprare quel– le merci. Anche nelle zone occidentali, ,Je ombre alla situa– zione non mancano e non dobbiamo sottovalutare i pericoli. Voglio parlare prima di tutto di categorie inte.-e di persone, vecchi soprattutto e rispa~miatori che non avevano spesso altro mezzo di esistenza che le loro economie, e che la rifor– ma monetaria ha gravemente danneggiato. \La maggior parte dei loro .conti in banca è semplicem-ente scomparsa: ci fu, qualche giorno do·po la riforma monetaria, quando ·furono spesi i 40 Deutsche Mark che ciascuno aveva ric<>vuto, una vera valanga, in città e in can11pagna, di tutti quelli che do– vétte.-o ricorrere all'aiuto delle organizzazioni ·pubbliche o pri– vate di bene,fi,cenza. Soltanto ora .possiamo renderci conto. fino a qual punfo la nostra struttura sociale è fr11gile. L'abbÒndan– za di denaro aveva, su molti punti penosi, gettato un velo opportuno ma dannoso ». Turismo e polizia. Con il titolo « La polizi-a della Penisola è lo spauracchio del viaggiatore » Le PO\pulaire 1PUhblica ·una corris.pondenza da Roma di Jean d'Hospital, datata giugno '49, sul turismo in Italia, che ri·produciàmo senza com.mento, ·perchè è fin troppo facile cavarne le conseguenze. « Raccogliendo troppi abitanti su un terreno troppo stretto e dal sottosuolo avaro, l'Italia avrebbe un'economia dramma– ticamente strangolata se non fosse alimentata dalle rimesse
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