Critica Sociale - anno XLI - n. 14 - 16 luglio 1949
328 CRITICA SOCIALE -------------------~--------,------- ·------- --- ·--. - ----·--·- ----- Fernando Pagani, consulente dell'Assodazione A- ziativa e <li «macellazione», così pregiudizievole gricoltori di Milano (pag. 11). Il compagno Angel0 ad aziende · razionali e quindi alla produzione· Cam.parini, preside dell'Istituto tecnico agrario di stessa? Mette conto di stabilire eccezioni al li– Firenze, ritiene « necessario mantenere l'unità a• mite massimo ,ove la regola della speculazione e· ziendale, e ingiusto trattare alla stessa stregua ·il della libera iniziativa possa macellare le aziende· latifondista assenteista e il ,proprietario che si è più vive e più « unitarie·.»? occupato attivamente del suo terreno» (pagina 136). Il documento di « revisione e precisazione delle E secondo Giuseppe Pianezza, segretario della Fe- condizioni della collaborazione governativa>, re– derazione dei Lavoratori della Terra di Milano, « il datto a suo tempo dalla Direzione del Partito (Uma– problema della estensione della pro,prietà, cioè se nità - 15 marzo 1949), e app.rovato nella parte di po-· debba essere •di 2000 ettari o meno, invece di 5000, litica agraria ail'unanimità, ma tuttora in attesa di non ha grande valore nella sua regione» (pag. 79). giudizio da parte dei gruppi parlamentari, rispon– Infine scrive l'on. Grieco, comun.ista: « Noi non de positivamente. « Devono rimanere intatti, quale· abbiamo mai pensato di attentare all'unità econo- che sia la loro estensione ,i complessi aziendali uni– rnico-tecnica dell'azien,da agraria industrializzata. Il tariamen,te· organizzati e gestiti con criteri produt– co.ncetto di limitazione si riferisce alla proprietà, tivistici. Essi devono essere registrati e dichiarati e neppure alla proprietà giuridica, bensi, come ve• indivisibili ». dremo, al godimento della proprietà ,alla piena pro- D'accordo: Indivisibili a,d ogni effetto. Evitate cosi prietà. Limitare la ,proprietà non vuol dire spez- le conseguenze « antiproduttivistiche » del limite zare l'azien:da economica sviluppata, la quale deve massimo aip.plicato senza eccezioni, si pone però il poter mantenere la propria unità ». (Introduzio- problema della limitazione dei poteri della proprie– ne alla riforma agraria - ,pag, 166). là fondiaria al di là di una nota estensione, cioè Ma, riçonosciuta quasi concordemente la grande quello dei contadini che avanzano il diritto a par– importanza e ,J'aHo valo·,e produtUvistico e, direi, tecipare alla gestione: .ed è difficile stabilire che la funzione esemplare delle aziende industrializzate, l'articolo 46 della Costituzione gli dà torto (« Ai fi– comin.ciano nuovi interrogativi. La sorte di codeste ni della elevazione econòmica e sociale del lavoro aziende, agli oc-chi di tanti tecnici e di tanti par- e in armonia con le esigenze della produzione, la liti così care ed essenziali, .può essere rimessa, Iran- Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a col– (i llillamen te, al gioco della sipeculazione e alle vi- labo·rare, nei modi e• nei limiti stabiliti dalle leggi, cende di famiglie e di gruppi? alla gestione delle aziende»). E a questo è, in un. certo senso, legato il problema delle case dei sala– Già nell'altro dopoguerra l'incertezza monetari.a, riati che troppo spesso, anche nelle tenute perfet– la vivacità del mer,cato e il clima politico, inquie- te da un punto di vista strettamente produttivistico., tante per gli agrari, offrirono larghe e facili possi- lasciano troppo a desiderare, come quelle che arri- . bilità di guadagno a operatori ben provviS ti di ca- vano persino a stabilire inv.erosimili contrasti con pitali. Si parla di tenute riven,dute, a lotti, a prezzi le stalle i:azionali. triplicati e quadru,plicati; si legge di gruppi che da- · B) Fabbricare piccole proprietà o aziende col– vano l'assalto alla iproprietà fo nd iaria proprio come lettive? Ecco il punto, secondo· una semplificazione i « macellai di terre» ,d'un ·tempo. Naturalmente gli alquanto ardita e sbrigativa in un paese che pre– acquisti effettuati, sotto il pungolo della concor- senta problemi agricoli diversi regione per regione, renza, a caro prezzo, spesso con ricorso a credito provincia per .provincia, prodotto per prodotto. e sempre col miraggio di durature elevate quota- zioni dei prodotti agricoli, ebbero gravi conseguen- Sul tema di fondo, caratteristica e tradizionale è l'impo,stazione della Democrazia Cristiana che con– ze: ben presto la rivalutazione monetaria, riducen- sidera « ... la formazione dì una nuova -piccola pro- do il valore e il reddito dei terreni, aggravò fino al- prietà coltivatrice come meglio corrisuondente alle l'irreparabile il peso dei debi,ti. Per superare la cri- esigenze della giustizia sociale e della stessa libertà si, molte· ·azien,de rinunciarono alle necessarie• mi- individuale» (On. De Gasper-i _ Popolo _ 17 aprile). gliorie tecniche; e, ad ogni, modo, si accentuò il Non meno caratteristico e tradizionale è l'orienta– processo di frammentazione. Anche in que st o do- mento socialista verso l'azienda collettiva; ma non po.guerra il ·richiamo ,degli affari cittadini induce mancano, nel nostro campo, paladini della piccola numerosi industriali e finanzieri a,mettere sul mer- -pro.prietà (dico ,piccola proprietà artificiale) con– cato le loro tenute, che rappresentano spesso inve- siderata, per esempio, « ... attualmente l'unico mez– stimenti precauzionali di guerra o di immediato zo per ren,dere .H la,voratore dei campi indipenden– preguerra; e a questo punto il gioco della vendita a te e sottrarlo allo sfruttamento del capitalista,, lotti e la fame ,di te,rra spingono gli agricoltori ver- (Saja-Critica: S•odal,e _ 15 maggio). so cifre ,d'acquisto pro.porzionalmente più alte, a In verità i socialisti hanno sempre ammesso che esclusivo vantaggio. degli speculatori che finiscono il modo borghese della produzione sviluppa l'indu– poi per drenare i guadagni. delle campagne verso i stria più rapidamente che l'agricoltura; ma ormai grandi centri. Naturalmente -passando di mano in. quegli agenti rivoluzionari che si chiamano macchi– inano, e aumentando quindi di prezzo, e smembran- ne pongono sul tavolo dei Governi e in faccia alla dosi, la terra impoverisce, anche perchè l'agricol- opinione pubblica d'Europa i problemi della con– tore deve immobilizzare neila'cquisto fond,i che sa-· corren.za transoceanica e della sp,ecializzazione del– rebbero invece necessari alla modernizzazione dei l'agricoltura che Kautsky e Lenin aveva·no già mes– mezzi tecnici e delle abitazioni. - so a fuoco nel secolo ·scorso. Insomma a questo pun- La cosa presenta aspetti particolarmente interes- to, tra ,produzione che sale e p·rezzi che calano, lH santi ove si tratti di aziende del prezioso tipo so- crisi agraria propone la grande alternativa: o una pra indicato. Per esempio, un proprietario ha re- progressiva specializzazione e meccanizzazione del– centemente venduto una sua bella e perfetta tenuta l'agricoltura, o una difesa su posizioni pressochè sui 250 ettari, nei ,pressi di Voghera, a un gruppo tradizionali, cioè un. ristagno o addirittura un re– che ha già proceduto alla vendita a· 1otti: pratica- gresso tecnico. mente, e con tutta regolarità, si raggiunge così lo Prima di decidere quale orientamento debba dare .smembramento di una azienda industrializzata, cioè 'la riforma fondiaria alla nostra agricoltura, cioè al proprio l'obiettivo infausto di un limite massimo · nostro avvenire ,bisogna ricorda,re non solo gli esem- • sulla proprietà stabilito senza eccezione. Quanti pi altrui (il « Fore,ign .·1gricolture » di febbraio ci giornali indipendenti, e ql\ali tecnici, tra i_ molti fa sapere che in Finlandia Io spezzettamento di ostili al limite per· amore della produzione, chiede- grandi e spesso più redditizi appezzamenti di te·r– ,:anno mi-sure atte a limitare u111a tale libertà di ini- reno fa diminuire sensibilmente la produzione uni- BibliotecaGino Bianco
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