Critica Sociale - anno XLI - n. 14 - 16 luglio 1949
'!• Critica Sociale RJVtST A QJJlNDICrNA'LE DEI:. SOCJALISMD bllclata de PWPPO TUUTJ In Italia: Anno L. 1500 (Abbon. sostenitore L. 3000) Semestre L. 800 Trimestre L. 425 Estero » » 2500 » » » 4000 » » 1300 » » 700 DIREZIONE E AMMINISTR,: MIiano, Piazza Dlaz, 5 - Tel. 16.319 C. c. post. per abbonati~,' 3-8225 • Spedizione In abbonamento postale, gruppo 2° Anno Xli • N. 14 Un numero separato L. 70 Mileno, 16 Luglio 1949 SOMMARIO Politica ed attualità -~·--\\\\' Pro•pelltve di domani (U. G. M.) L'lta,lla ,e l'economia europea (continua) (RonsRTO TRB!lBL• LONI) Risveglio del Partito liberale? (PBTRUS) No alla legge anti,ciopero (GIULIANO P1sCHBL) Dollaro e ,terlina (DAVIDE C1TT0NB) No,talgie di Me.dio Evo (ALiDINO) Problemi economici e sociali La que~lione agraria ali.e porte ( contlnuàz. e fine) (ITALO PIETRA) Storia, filosofia, varietà La dittatura mondiale sovietica (FAUSTO PAGLIARI) Clas•i e nv:ioni ne.Ila genesi ideologica del 1848 (continua) (GUIDO QUAZZA) Fatti e commenti della -stampa Italiana ed estera (p. ga.). Ciò che si stampa: K. WHBARB, Del governo federale (g. p.) Prospetti"e di domani Dopo la deliberazione presa dall'Unione dei Socia– listi e, più recentemente, ,dagli autonomi$tj usciti dal P.S.I., si possono dire superate tutte le difficoltà so– stanziali che si opponevano all'unificazione delle for– ze democratiche socialiste. Questa si può dire pertan– to ormai un fatto compiuto. Si tratta soltanto di stu– diare il modo di renderla più ampia e, soprattutto, più efficace che si possa. Più numerosi anche dei compagni del P.S.L.I., sono coloro che per le delu– sioni sofferte in causa della pofoica seguita dal P.S. I.U.P., per il disorientamento determinato dall~· scis: sione di Palazzo Barberini e da tutti gli avvemmenh successivi sono rimasti fuori da qualsiasi organizza- . zione politica e son divenuti el'emento inerte nella nostra vita nazionale. Si tratta soprattutto di richia– mar costoro nelle file della milizia socialista, di da,r loro la sensazione che i:.'è un'opera utile da svolgere, di risuscitare in essi la fede e la volontà d'azione, di farli collaboratori di una politica çoerente e fattiva. Il compito certo non è facile : occorre, in coloro che debbono promuoverlo e dirigerlo, chiarezza di idee, propositi concreti, volontà forte e tenace. M~ noi speriamo vivamente che tutto questo non manchi, Biblioteca Gino Bianco se coloro che ne hanno la preminente responsabilità sentiranno quale posta è nel giuoco che è. affidato alle loro mani. Si tratta di un avvenimento che potrà modificare profondamente la situazione del nostro Paese e apri,rgli nuove prospettive, che potrà avere un influsso efficacissimo anche in alcuni Paesi este– ri : il compagno Guy Mollet, per citare un esempio, affei,mava recentemente in una, lettera privata che l'unificazione delle .forze socialiste in Italia è uno degli interessi preminenti anche per la politica fran– cese. Ma soprattutto. ben s'intende, il fatto ha importan– za per il nostro Paese, dove si tratta di sanare una situazione più difficile che quella della Francia, ap– punto per la lacerazione che da tempo si è prodotta fra noi nelle forze §Ocialiste. Quando avremo costi– tuito un esercito numeroso e compatto, in cui vibri una schietta anima proletaria e socialista, ci si ripro– porrà in termini diversi il problema della partecipa– zione al governo, che del resto anche in Francia ha formato in questi giorni l'argomento del principale dibattito nel Congresso della S.F.I.O. e rispetto ~l quale si è anche 1~.manifestata quella divisione dè} partito nelle stesse t-re correnti, di collaborazione sic et simpliciter, di collaborazione condizionata, di usci– ta dal governo, che si sono manifestate anche da noi. Il problema non riguarda soltanto uha situazione. politica contingente, che può essere oggetto della cro– naca; può assurgere ·veramente ad un fatto storico e riconnettersi con alcune esigenze fondamen'.ali del sistema costituzionale parlamentare, che non sembra dover essere superato entro il periodo di tempo a cui possono giungere le nostre concrete previsioni. In In– ghilterra, che è stata la culla e continua ad esser tut– tora il Paese c!assico del parlamentarismo, il sistema ha funzionato mercè quello che potremmo chiamare « processo dialettico», caratterizzato dall'esistenza della così detta « opposizione di S.M. » e per lungo tempo fondato sul gioco dei due opposti partiti. Il modo in cui ,esso serve a superare le ricorrenti crisi politiche sta nel fatto che il giorno in cui la politica del partito che detiene il potere non appare più ac– cetta alla maggioranza del Paese o del Parlamento, il Capo del poter.e esecutivo affida la formazione del · nuovo governo a quel partito che si è tenuto fino al– lora in un atteggiamento di opposizione e che si pre– sume pertanto corrispondere ai nuovi orientamenti dell'opinione pubblica e aHa nuova concezione degli interessi del Paese. Ora l'esistenza dell'opposizione di S.M. può esse– re altrettanto utile e necessaria anche in regime re– pubblicano. E' _necessario infatti che in ogni ordina– mento politico vi sia una possibilità di alternative fra cui compiere la scelta. Se vogliamo che il· sistema co-
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