Critica Sociale - anno XLI - n. 13 - 30 giugno 1949
296 CRITICA SOCIALE sformazione del fondo, assunzione da parte del concedente che vuol diventare coltivatore diretto; altro fondo in proprietà o in enfiteusi perpetua in cui il concessionario possa trasfe– rirsi. Quale sia il peso pratico che il legislatore ha inteso da– re a queste di.fficoltà lo dimostra l'ultimo capoverso de'11'a.t"• ticolo 2 del progetto: « Il disdettante. potrà in ogni caso ot- . tenere la -riconsegna del fondo a condizione che paghi all'at– to della restituzione del fondo stesso all'affittuario, mezzadro, colono o compartedpante una indennità pari al valore di due annua'lità deHa !Produzione lorda vendibile del fondo» (r). Il fatto di commisurare la buona uscita al valore del fondo o poco meno ,basta da solo a ponre in evidenza il più deciso orientamento verso la indissolubilità dei contratti. E' un ma– trimonio ohe si vuol far contrarre fra concedente e conces– sionario; un matrimonio senza possibilità di separazione le– gale o divorzio, un matrimonio che solo la morte (cessione del ,fondo quindi annullamento del concedente) ,può estinguere. La giusta causa sarà in pratica un finale rossiniano che non si cooclude mai; credete di essere all'ultima battuta quan– d'ecco il motivo rÌU)rende ... La giusta causa è il motivo ideale per le vertenze ~ i giudizi; idea~e terreno di lotta per chi ha quattrini da spen– dere; ma chi non ne ha ,per arrivare almeno .una volta in Cassazione, deve accettare il consiglio di subire anche se ha ll'~oni da vendere, come si suol dire in campagna. In mancanza di disdetta valida « ,il contratto si rinnova per la stessa durata e alle stesse c_ondizioni». Si ricordi che il (l)rogetto staJbilisce 41er tutti i contratti la durata polian– nuale (!Periodo di avv:icendamento) quindi in ogni caso di scioglimento deve prima finire il periodo: e non essendo esplicitamente ammessa in nessun caso la risdluzione in tronco, ne consegue che verificandosi una g,iusta causa 'di disdetta, SU(l)(l)oniamo ,.fin dal 1Primo anno, occonre atten– dere la fine del periodo perchè si abbia il rilascio del fondo o dell'appezzamento. · Non è il caso di insistere sul significato elastico della e– spressione « inadempienza contrattuale ». Tutti i tecnici san– no che le vertenze a questo riguardo possono essere in.finite. Del •pari tutti i g,iuristi sanno che altrettanto e'lastica è la eS(l)ressione « fatto illecito». Se su questa materia oggi le vertenze sono ll'e!ativamente scarse lo si deve al fatto che la continuità· e rinnovazione dei cont-ratti ,poggia molto su fattori morali e poco sui vincoli di legge. Trasferire di colpo tutta '1a materia nell'ambito della forza della legge togliendo valore alla forza morale del consenso spontaneo è un errore gravissimo che inciderà anche sulla psicologia dei rurali. Le dÈf.f.icoltàche il concedente è chiamato a dover supe– rare in sede di stÌ\Pulazione dei contratti; 4e di.fficoltà che deve superare per ottenere lo sciogliment0; in breve la condizione di in.feriorità in cui lo si vuol porre per legge nei conlfronti dei fittavoli o mezzadri denota un orienta– mento che tende alla eliminazione dei concedenti stessi. Al proprietario ohe aiffitta si toglie la disponibilhà del· fondo. Al conduttCll'e a mezzadria o ad altra 'forma parziaria si toglie fa .disponi!)ilità del podere o dell'ap.pezzamento. Al conduttore in economia con salariati sarà tolta (ciò è ine– vitabile perchè la .petmanenza sul ifondo deve assicurarsi anche ai salariati) ogni facoltà organizzativa deH'azienda, almeno per quanto si r~ferisce alla mano d'opera. Tutto questo complicato lavorio non è avviato a caso. Esso cor,risponde ev,identemente ad una direttiva che mira a predispor.re le condizioni dalle quali automaticamente si s villllP'Pila piccola (l)roprietà coltivatrice, unico sistema di conduzione che il progetto lasci libero e con possibilità di v,ita. E' una direttiiva ohe va seriamente meditata perchè in_ essa,. e nel modo scelto .,per realizzarne le premesse, si fon– dono e si intrecciano, in disordinata promiscuità, critiche alla situazione attuale e (l)rqpcste concrete di riforma che, fra H (1) La dis,posizione è amhigua. Dice « disdettante» e non « conced.~nte » e ciò '})UÒ far pensare che si riferi~ca al solo concedente che ha diritto a disdire H contratto. Non precisa ,se il pagamento recide in tronco il contratto 0iru>ure se oc– <:orra. comunque attendere la fine del !Periodo ,pluriannuale di durata. Fissa un uguale indennizzo per tutte le figure contrattuali per quanto siano a di,versi-ssimo contenuto: due annua:lità al compartecipante come al fittavolo e al mezzam-o. Bibl°ioteca Gino Bianco buono e il cattivò, mostrano una base di timidezza e una atmosfera di nebulosità. E' prqprio dei timidi la visione in– completa e incerta, il dubbio nelle premesse e nelle conse– guenze, la mancanza di vigore nel demolire e nel ricostruire, in una parola !a soluzione del compromesso. Il !Poderoso compito della riforma agraria ha intimidito i politici che hanno osato accostarcisi. Tendenze masswuiliste. Radicate o no, a base di tale indirizzo di riforma stanno le .seguenti convinzioni e intenzioni: - colipire il proprietario che affitta, perchè rappresenta un estraneo alla produzione, un iParassita che inter,ferisce oon l'onere del canone e con le disposizioni contrattuali che vincolano l'irùziàtiva de!J'affittuario imp>renditore; - colpire il concedente a mezzadria ,perchè rappresenta l'estraneo che va sul !Podere a dividere i prodotti cui ha concorso solo con il fondo: esempio ti,pico di sfruttamento del lavoro da parte del ca.pitale; - .favorire il lavoro in quanto da lui solo dipende la pro– duttività della terra. Questo !Significa r,ipetere i fondamentali motivi della cri– tica a11'ordinamento cavitalistico, però con tre difetti essi pure .fondamentali : · - la uni-lateralità che non permette di vedere che non si può co!Jpire il capitalismo rurale lasciando libero <Svilup– po ag1i altri investimenti; - la illogicità ohe permette l'assurdo di conci,\iare dette co!lVinzioni e intenzioni col manifesto Tispetto al diritto di proprietà e aUa rendita che ne consegue ; - fa !Pericolosa illusione di fa.vorfre il lavorn quando, viceversa, si ·favoriscono solo certi lavoratori. Ri·formare secondo un simile orientamento l'agricoltura, senza analoga riforma delle alrre attività vroduttive, signi• fica anemizzare l'ag.ricoltura, cioè sottrarle le continue e oospicue immissioni di capitali di cui ha bisogno per con– servarsi efficiente e (l)er migliora-re. Altro risultato non può ottenersi dalla muti-lazione .del cavi.tale in un solo settore. H capitale si vendica cercando altri impieghi. Solo se in alrri impieghi troverà identiche mutilazioni potrà restare all'agricoltura. · In particolare si 41uòanche considera-re il proprietario che aiff,itta un inutile parassita; ma per essere logici occerre– rebbe estrometterlo, non già consolidarlo nella sua funzione negati,va di percipiente la rendita e quindi di semplice rap– !)resentante di que~ diritto che non si riconosce. L'esecuzio– ne dei miglioramenti fondiari non lo interesserà più nel nuovo regime dei contratti agrari; nè valgono a determinare il ,contTario •le ingenue dis,posizioni dell'art. 3 (se pure gli si riferiscono) o quel,Ie inoperanti dell'art. 18 che trattano, ap– punto, la materia specilfica dei miglioramenti. Oggi i proprietari che a.f,fittano assolvono ,sia pure con riluttanza e lentezza e in misura ridotta la funzione attiiva di eseguire i miglioramenti .fondiari nec;ssari a mantenere il fondo in eMicienza, oggi. i conduttori a mezzadria s<vol– gono altre iffi;l)ortanti funzioni• produttive oltre la conces– sione del ,fondo: partècipano a'1le spese e le anticipano, con– feriscono le scorte, .forniscono la direzione tecnica. Ora qual contenuto logico e quale vigore produttivistico può avere un progetto che !Parte da una critica estremi,sta e unilateraie (in quanto mette l'accento solo sulla funzione negati<va dei concedenti) e arriva a paralizzare la loro iniziativa mi– glioratrice e produttiva, consolidando J,a sola funzione pa- , rassita·ri~ ,per fa cui rimozione la rifoJJma è sorta? O.neri . concreti e benefici illusori. Queste passività del progetto graveranno a lungo sulla a,gr.icoltura italiana l()erchè non esiste contropartita di bene– fici. Nessun'altra contropartita attiva esiste poichè, a ben ponderare le singole disposizioni, risulta esclusivamente il danno dell'imbrigliamento dei concedenti. I! .fatto di assicura.re una « sufficiente pet'manenza sul fondo agli ·imprenditori» è negativo agli effetti produttivi, come è negativo l()er l'economia degli imprenditori stessi. Ma in e.ffetti gli imprenditori non sono favoriti perchè il progetto coll()isceoggi i conduttori a mezzadria e a qùalun– que altra forma parziaria e colpirà domani (quando avrà avuto i suoi logici sviluppi) i conduttori a salariato.
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