Critica Sociale - anno XLI - n. 13 - 30 giugno 1949

306 CRITICA SOCIALE prendiamo che egli era figlio e nipote di tessitori. 'Nato nel 1868 a Brandenburg sullo Havel, frequentò otto anni la scuo– la e di-venne poi panieraio. Più tardi l~vorò in una fabbrica di carrozzine per bambini. Come apprendista egli conobbe l'arbitrio dei padroni, i lunghi orari di la,voro e gli scarsi salari. Dopo la soppressione delle leggi contro i socialisti, egli entrò nel partito socialdemocratico e a 25 anni era re– dattore di un giornale di provincia, e e.on buona fortuna. Tras.feritosi poi ad un maggiore giornale, venne eletto de- .· ,putato di Ki:inisberg nel· 1906. In tal modo, a trentotto anni, egli raggiungeva il culmine della sua carriera. Noske giun– se allora nella capitale del Reich, dove si conduceva la « grande politica ». Da principio Noske non era nè marxista nè socialista ri• voluziona,rio, a differenza della grande maggioranza dei so– cialdemocratici tedeschi.· Egli lesse il « Capitale.» di Marx solo dopo sei anni da che divenne redattore della stampa socialdemocratica. E certamente non lo comprese. Non ap- · partenne mai a quell'àTa radicate che .faceva ,propaganda per una politica realmente rivoluzionaria. Egli si schierò sem– pre con i moderati e rammaricava che la classe lavoratrice fosse costretta alla lotta di classe dagli imprenditori. Dal– l'intero ,testo si. ricava l'impressione che egli sia un piccoli, borghese smarrito entro un partito ·socialista. Pacifismo, in– ternazionalismo, azione rivoluzionaria sono per lui dei con– cetti estranei. Quest'uomo singolare si la-scia addirittura s'fuggire. delle .frasi e delle tesi antisemite, quando ritiene che dei « marxisti ebrei orientali». chiara allusione alla Rosa Luxemburg, intendano erigere il socialismo a dogma. Ed egli non si ritiene affatto un «dogmatico». Nel grup,po parlamentare socialista del Reichstag, allora di 81 membri, non si prospettano per il neo-deputato Noske particolari .possibilità di attività. Egli siede nella commissio– ne del bilancio, ,poco considerata, e diventa poi relatore per le questioni coloniali e militari. Ma già nei suoi lontani di– scorsi •parlamentari si può scorgere in germe il programma della sua .futura attività governativa. Egli riconosce come cosa che dev'essere sottintesa l'obbligo militare incondiziona– to per tutti i tedeschi - senza distinzione di partito - e prende più tardi posizione contro l'atteggiamento antimili– tarista del part'ito. Argutamente i Lustigen Blatter, il no– to periodico satirico, pubblicano una poesiola, il cui ritornel– lo è « Noske, colui che sparerà». Profezia che più tardi si veri.ficò in modo sanguinoso. Nella guerra mondiale noi troviamo Noske nel fronte dei « Kaisersozialisten ». Egli è nel frattempo di,venuto relatore per la marina nel Reichstag e s'intende bene con gli a-Itri ufficiali, che ora riconoscono in lui un « buon patriota». Allo scop,pio della guerra egli .non ha il minimo dubbio. La violazione della neutralità belga viene accettata come viene accettata la volontà di una vittoria tedesca. Egli appoggia la politica di annessioni di Ludendor>ff nell'Europa Orien– tale e con tutte le sue forze cerca di .tenere .alto il morale nell'esercito e nelle forze operaie. Ancora nell'ottobre 1918 egli non vuol· saperne di capitolazione dell'esercito tedesco. La Germania guglielmina ebbe pochi avvocati che restas– sero fedeli alla sua causa, come lo fo il « socialdemocratico» Gustav Noske. Ma i.J grande momento di Noske comincia dopo là rivo– luzione del 1918. Mentre la marina insorge, l'esercito torna disordinatamente a casa, !e masse popolari cominciano a fa– re dimostrazioni, Noske viene eletto ministro della Reichs– wehr, con il compito di « riportare l'ordine». Solo ora si dimostrano le sue qualità. Egli adem1)ie il suo incarico creando delle nuove formazioni di soldati e uf.ficiali conge– dati ,per reprimere ogni eventuale movimento ,popolare. Con le sue truppe egli occupa Berlino e quindi gli al-tri maggiori centri del paese. Quando i comunisti ed i socialdemocraéici indÌ1Jendenti proclamano lo sciopero generale egli concede - il !famigerato ,permesso di far .fuoco. Ne so~o vittime mi– gliaia di operai. Anche l'assassinio di Rosa Luxemburg, di Karl Lieb~eckt, di Kurt Eisner, di Leo Jogiches e di altri · BibliotecaGino Bianco socialisti rivoluzionari è da addebitare aHe bande di uf.fidali reazionari tollerate ed armate da Noske. Noske stesso do– vette ,più tardi ammettere che questo permesso di sparare ser·vÌ ai soldati come pretesto per stragi non necessarie in massa. E tuttavia tutti gli eccessi ed a,busi della soldatesca divenuta ·feroce ,furono coperti dal ministro della Reichs· wehr. Particolarmente cinico .fu il contegno di Noske uel caso del sottotenente Marloh, che fece fucilare settanta ma– rinai disarmati e che ,potè sfuggire a sanzioni, grazie alla tolleranza di Noske, dato che il ministro considerava « non desiderabile » un processo. A Noske riuscì insomma quello che sembrava non potere riuscire nè ai burocrati nè ai militari: il salvataggio dello stato autoritario tedesco, del militarismo e dei p~rtiti di de– stra. Ancora nel 1933 Goering volle riconoscere i suoi « ser– vizi», assicurandogli il mantenimento della pensione spettan– tegli. Questa promessa non fu mantenuta, ma di per sè di– mostra quanto i circoli nazisti apprezzassero il ministro della Reichswehr di un tempo. Tuttavia Noske non potè godere a lungo i suoi lauri di ministro. Le proteste nelle -file del partito si facevano sem– ,pre ,più intense ogni giorno che continua-va la sua attività. Quando i cor,pi •lrberi di ufficiali, così favoriti, e comandati dal maggiore Ka,pp, insorsero contro la Repubblica, il go– verno dovette <fuggire a Stoccarda. Uno sciopero generale dei Ja,voratori pose rapidamente fermine all'avventurosa im– presa degli rnf;ficiali. Ma la posizione di Noske ne uscì in– debolita. Egli ,venne collocato a disposizione e quindi inviato ad un posto insignirficante in provincia. E non ebbe più al– cuna influenza politica. Il libro di Noske è interessante .per diversi riguardi. Es– so tfòrnisce delle penetranti spiegazioni sulla struttura j)Si– cologica di un uomo che più di altri porta la responsabilità' del dilaniamento della classe lavoratrice tedesca. L'atmo– s.fera sempre più avvelenata tra i partiti di sinistra, il raf– forzarsi del militarismo e de-I nazionalismo si riverberarono sull'attività di Noske. Tuttavia sarebbe errato attribuire tutte le colpe a Noske. La colpa ricade altresì ~ulla dire– zione del partito che non seppe, intendere il sentimento n0n socialista di questo piccolo-borghese e gli attribuì invece dei compiti di responsabilità decisiva. E tuttavia non le erano mancati ammonimenti. Già nel 1907 Bebel scriveva in una lettera che egli considerava Noske come un uomo a cui mancavano le qualità che doveva .possedere un capo del proletariato. L'ascoltarlo avrebbe indubbiamente risparmiato /alla classe lavoratrice tedesca molti mali e a Noske una giustirficazione che nessun le!tore cli e pensi criticamente può accogliere. R. R. (Da Rote Revue del giugno 1949) La nostra Casa editrice, d'accordo con la Dire– zione del Partito e con l1stituto Studi Socialisti hà provveduto alla pubblicazione in opuscolo del testo completo del Programma d'azione del P. S. L. Ì., già apparso nei numeri 4 e 5 di « Critica So– ciale» (1948). L'opuscolo consta di 56 pagine ed è edito fuori serie nella. nostra colla.n a al- prezzo eccezionale di '25 lire. Richiamiamo l'attenzione di tutti i compagni e simpatizzanti sulla opportunità, e.nzi BUlla nece,. sità., di consultare questo documento, fratto dello studio dei nostri compagni più preparati nei vari campi della vita politica, economica e sociale e di diffonderne la. conoscenza.

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