Critica Sociale - anno XLI - n. 12 - 16 giugno 1949

CRITICA SOCIALE 269 potenze, l'altra parte non sosterrà, in nessun modo, questa terza potenza». E Jouhaux aggiunge : « E' evidente che il te,sto è mo!to fine e molto abile, ma infine le parole vogliono dire qual~ che cosa. Qual'è la situazione presente? La Francia e l'fo– ghilterra si sono impegnate a sostenere la Polonia neJ.le sue rivendicazioni e nella sua resistenza all'aggressione. A meno di violare un'altra volta la loro firma, esse devono r1>'µet– tarla... La Polonia non accetta, essa reagisce contro ciò, la Francia allora è impegnata ad intervenire, essa è 'a terza potenza che attacca la Germania. E la Russia, ai termini stes– si del suo ,patto, non può intervenire; o, se interviene, viola l'accordo che 48 ore prima ha firmato. Voi potete dire: tsi– ste un patto tra la Francia e la Russia e non è un patto di non-aggressione, è un patto di mutua assistenza. Ma q11e-.5to patto di mutua assistenza è anteriore al patto attuale e ri– guarda un'aggressione della Germania contro la Francia 11 no11 della Francia contro la Germania. Per conseguenza in ·questo caso esso non conta e alllora noi restiamo nella con– dizione di dover agire, ,per non dover. rinnegare la nr•stra firma, nelle condizioni peggiori. E' da f~ancese che io 1•ec!o questa situazione e che condanno l'atto che è stato compiuto. Io non ·devo condannarlo in quanto russo; che i -ussi lo condannino o l'accettino, è affar loro. Io lo condanno come francese e come difensore della pace ». Racamond protesta allora violentemente contro l'argo– mentazione di J ouhaux e teqnina dicendo « Questo non im– pedi.rà a nessun comunista di essere anti-hitleriano come ieri e non impedirà che i comunisti facciano il foro dovere -:ome gli altri». La risoluzione presentata da Jouhaux, di condanna del patto germano-russo è approvata con 18 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astensioni. Alla seduta del 31 agosto uno scon– tro tra Frachon ed un partigiano di Jouhaux avvelena le relazioni tra comunisti e confederati. « La verità a que!l'e– poca, si dichiara da parte di Jouhaux, è che ci han;io in– gannati, che ci hanno mentito. Ebbene, voi siete stati ingan– nati, e vi si è mentito come a noi. Voi cominciate ad essere colpevolli, non quando siete vittime delle menzogne, ma quan– do vi fate complici dei mentitori e dei traditori ». Nella commissione amministrativa del 25 settembre 1939 Jouhaux dichiara: « Non c'è dubbio che dal momento che non si è più d'acco,do su una politica generale, che alcuni sostengono un ,punto di vista e altri un altro, non vi è più collaborazione e l'onestà e .Ja moraJlità esigono che !o si dichiari» ... E più avanti aggiunge: « Il fatto che l'armata rossa ha invaso .Ja Polonia significa che vi è qui un fatto concreto che mostra che il patto germano-sovietico non era soltanto un patto di non -aggressione ma che era in certo modo un patto di aiuto all'aggressore». In quel momento, la lotta neJI.Jadirezione confederale ver– teva sull'approvazione di una decisione della maggioranza della direzione che condannava quelli che difendevano, anco– rn e contro tutto, il buon diritto della Rus·sia che aveva 11g– gredito .Ja Polonia. Di ,più, l'azione dei comunisti es5endosi mariife:,tata in senso contrario alle decisioni della maggio– ranza della direzione ed in opposizione alla disciplina sinda– cale, ne derivava logicamente la scissione. Le feder.1z1oni guidate dai comunisti come quelle de!!cuoio e de!le pelli, del gas e dell'elettricità si sono staccate, avendo i segreta:ri co– munisti rifiutato di continuare la gestione altrimenti che nel senso degli ordini che avevano ricevuto. Ecco dunque una seconda scissione unicamente dovuta al– l'approvazione da parte degli elementi comunisti dell'atteg– giamento ,russo. In tutti i fatti storici de!! movimento sin– dacale o politico sarà sempre così. Qualunque cosa far:cia o comandi la Russia sovietica, i comunisti francesi nbbidi– ranno sempre con sottomissione agli ordini ricevuti. La terza scissione, Anche questa volta, dopo la guerra, la situazione econo– mica e sociale del paese, come nel 1921, sarà favorevole allo sfruttamento da parte del partito comunista di un m1 1 i:on– tento giustificato dal rincaro de!la vita. Tuttavia, :Jisogna notare la coincidenza della rottura con l'aggravamento ,lei conflitti internazionali. I sovietici, con il trucco di ~danov, costituiscono il Cominform. Mai cinismo più chiaro fu spiegato in un discorso programma per tentare di ingannare BibliotecaGino Bianco l'opinione pubblica e soprattutto le masse [avoratrici del mondo. Zdanov dichiara: « Con la dissoluzione del ·Comintern è stato messo fine per sempre a!la calunnia diffusa dagli av– versari del comunismo e del movimento operaio, e cioè che Mosca s'immischia nella vita interna degli alltri Stati e che i partiti comunisti dei vari paesi non agiscono· nell'interesse del loro 'popolo ma in seguito agli ordini dall'esterno». Poi, continuando, aggiunge: « I socialisti che si agitano per pro– vare che il Comintern aveva dettato le direttive di Mosca ai comunisti di tutti i paesi, hanno ricostituito la loro inter– nazionale, mentre i comunisti si astengono dall'incontrarsi e, ancor più, dal consultarsi sulle questioni che li interes– sano mutuamente, e tutto ciò per tema della calunnia dei nemici a proposito della " mano di Mosca"». Lo scopo è precisato: « Per quanto concerne l'U.R.S.S., essa metterà tutte le sue forze per impedire la realizzazione del piano Marsha!l. Attualmente, il pericolo principale per la classe lavoratrice consiste nella sottovalutazione de!le sue stesse forze e nella sopravvalutazione delle forze deU'avver– sario ... Un compito particolare incombe ai partiti comunisti fratelli di Francia, d'Italia, d'Inghilterra e -degli altri paesi. Essi devono prendere in mano la bandiera della difesa •lei– l'indipendenza nazionale e . delila sovranità dei loro ste.;si paesi». Questi testi, si sa, non hanno mancato di influenza·re i-Jmo– vimento sindacale in Francia ed anche in altri paesi. Akuni punti essenziali del discorso di Zdanov meritano di essere citati tanto sono dimostrativi della piega degli avvenimenti che seguiranno. « E' affatto caratteristico che i consi.;lieri militari e politici americani del tipo Bullit, i leaders sinda– cali gialli del tipo Green, i socialisti francesi con :Slum, il primo apologista del capitalismo, il socia! democratico te– desco Schumacher e i leaders laburisti del tipo Bevin col– laborino strettamente alla realizzazione del piano ideologico stabilito dall'imperialismo americano ... ». « La popolarità dell'Unione· sovietica alH'estero è consi<le– revolmente cresciuta durante la seconda guerra mondiale. Con la sua lotta eroica, piena di abnegazione, contro !'im– perialismo, l'Unione sovietica ha conquistato l'amore ed il rispetto dei lavoratori di tutti i paesi... ». « L'Unione sovietica difende instancabilmente [a tesi che i rapporti politici ed economici reciproci tra i diversi Stati de– vono edificarsi esclusivamente sui principi di uguaglianza dei diritti di tutti gli Stati e il rispetto reciproco della ,oro sovranità. La politica estera sovietica, e in particolare i rap– porti economici sovietici con gli Stati stranieri, sono basati sul 1>rincipio ùi uguaglianza dei diritti, assicurando negli ac– cordi condlusi vantaggi bilaterali. I trattati con l'U.R.S.S. costituiscono degli accordi reciprocamente vantaggiosi per le parti contraenti. Essi non contengono mai nulla che in– tacchi l'inc'.ipendenz:i degli Stati, la sovranità nazionale delle par.ti contraenti. Questa distinzione fondamentale degli ac– cordi dell'U.R.S.S. con gli ailtri Stati salta nettamente· agli occhi; soprattutto ora, alla luce degli accordi ingiusti, ba– sati sull'ineguaglianza dei diritti, che gli Stati Uniti con– cludono e preparano». Infine, vera dichiarazione di guerra, Zdanov preciserà : « Per quanto concerne l'U.R.S.S., essa metterà tutte le sue forze -1-d impedire la ·rea,lizzazione di questo piano». I comunisti francesi, provvisti di istruzioni precise, non mancheranno di obbedire ciecamente. E noi assisteremo im– potenti aJ.lo svolgimento del dramma sindacale, non potendo che registrare i fatti. Mentre una conferenza dell'O.N.U. si teneva a Londra e l'lJ.R.S.S. aveva bisogno per la sua diplomazia di un ap1Joggio esterno, i nostri comunisti dt!lla C.G.T. si impegnarono con tutti i mezzi a darle soddisfa– zione. E noi assisteremo ai seguenti avvenimenti. Il 13 e 14 ·no– vembre, il Comitato centraile nazionale della C.G.T. precisa· queste rivendicazioni: a) salario minimo vita:le di 10.Soo franchi al mese a cominciare dal l novembre; b) '1iscus5io– ne d'insieme sui salari e prezzi e sulle questioni economi:he e finanziarie ; cl) versamento, a cominciare dal l novP.mbre, di acconti- provvisionali immediati e sufficienti. Precisati questi punti, non è inutile riprodurre la conclusione :iella mozione presentata da Arrachard, mozione che raccolse la approvazione entusiasta della maggioranza della quale son

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