Critica Sociale - anno XLI - n. 10 - 16 maggio 1949

.. CRITICA SOCIALE 219 delle potenze occidentali, nonostante i tentativi della stampa 'bolscevica · di fare apparire il contrario; e probabilmente non solo pare, ma è realmente un suc– cesso, almeno temporaneo, degli anglÒamericani, e qualcuno un po' frettolosamente ha creduto di poter attribuirlo alla stipulazione del Patto Atlantico. Ma il blocco di Berlino è un semplice episodio in con– frouto della complessa questione del 'futuro ordina- - mento germanico, intorno al quale rimane' immutata la reci'proca posizione della Russia da una parte e della triplice occidentale dall'altra. E' possibile che la Russia abbia ceduto sulla questione di Berlino, e– liminando così i motivi di risentimento che la popo– lazione della vecchia capitale germanica legittima– mente aveva contro di essa, per poter così costituirsi una posizione più favorevole nel futuro dibattito. In questo, valendosi del favore- che certamente incontra la: sua: tesi di unità politica della Germania, avendo acquistato, cori lo sblocco di Berlino, maggiori pos– sibilità di compiere nelle terre della Germania ocd– dentale infiltrazioni di emissari che raccontino mi– rabiliia intorno alla palingenesi sociale compiuta. rièlle regioni orientali, la Russia può riuscire a creare. tino stato della opinione pubblica vantaggioso alle sue aspirazioni. Certo a lei preme più aprirsi la passi: bilità di avanzat1. verso l'Occidente che non eschi– dere dalla zona di Berlino coloro che vi portano vi– veri dall'occidente. E' un problema di cui si potranno vedere più ni– tidamente i termini e intuire le possibili soluzioni in. terppo non lontano. U. G. M. L'UNITA' SOCIALISTA La riunificazione di tutte le forze socialiste in un solo partilo fu uno degli obiettivi fondamentali che il P.S.J..1. si propose al momento della scissione. Si può aggiunge-re senza tema di essere smentiti che il raggiungimento di questo obiettivo fu la preoc– cupazione costante di tutti i compagni - senza esclusinne di correnti e con irrilevanti sfumature di opinione - per il periodo che va all'incirca da:l Congresso di Palazzo Barberini alle elezioni rlel 18 aprile affrontate sotto l'insegna dell' « unità socia– lista >. Sarebbe lungo riporta-re qui la documentazione di questa spinta unanime del Partito verso la mèb del– l'unità ·socialista. Per chi voglia rinfrescare la me– moria, basterà rileggere la prima parte della mozio– ne approvata al· Consiglìo nazionale del Partito del giugno scorso, la quale enume-rava cronologicamente i seguenti atti: 1°) il rifiuto di partecipare al Gover– no nel maggio e settembre del '4 7 per non compro– mettere l'unificazione socialista; 2°) l'invito rivolto al P.S.I., dopo la ricostituzione del Cominform, allo scopo di controllare insieme l'applicazione dell'E.R. P.; 3°) l'invito al P.S.I. nel settembre '47 per una li– sta comune alle amministrative di Roma; 4°) il passo fatto da Saragat presso -i partiti socialisti francese, inglese e belga, poco prima della riunione ad An– versa del Comisco, per affermare che sola condizione sufficiente alla riunificazione di tutti i socialisti nel vecchio partito era la autonomia elettorale del P.S.I. nelle elezioni politiche; 5°) la decisione di parteci– pare al Governo solo dopo i'reiterati rifiuti del P.S.I. alle precedenti offe·rte; 6°) la presentazione di liste comuni di Unità socialista con i compagni dell'Unio– ne dei socialisti alle elezioni del 18 aprile; 7°) la ri– chiesta fatta alla conferenza socialista di Vienna di non espellere il P.S.I. in attesa delle decisioni del Congresso di Qenova. A questi atti essenziali vanno aggiunti: gli atti del Convegno nazionale del P.S.L.I. del settembre '47 e del Congresso nazionale del febbraio '48, e, pa,– ticolarmente, il discorso che nella prima occasion~ tenne Saragat, quando, dopo essersi dichiarato con– trario a fissa-re una linea di condotta rigida ai nuovi organi <lirettivi del Partito sul problema della par– tecipazione al Governo e aver r.iesso in guardia con– tro la tendenza a fare dell'unità socialista un « pre– testo per eludere concreti problemi di caratte-re par– lamentare che dovremo risolvere nelle p-rossime set– timane>, riaffermava che per quanto riguarda la riu– nificazione delle forze socialiste « tutta la nostra a– zione deve corri.~pondere all'1,1.nico scopo di non pre– giudicare in nulla la realizzazione di questo obiet– tioo >. Senonchè, dopo il successo eletto·rale del 18 aprile; sul problema dell'unità socialista corililiciano a ma– nifestarsi nel Partito ie prime sfumature· di dissenso. Per una parte dei compagni sembra che non si frat– ti più di un problema pregiudiziale, d'importanza preminente. Dapprima inavvertitamente, col tempo·. più apertamente l'unità socialista è vista in rappor– to con altri problemi che per il · Partito rivestono natura meramente tattica e. contingente, e ·quindi si trovano su un piano politico infei;-iore. Il _pri~cipa/e di questi è naturalmente il problema della parteci– pazione al GoYerno. · · Tuttavia, ancora nel maggio dell'anno .scorso, il problema dell'unità socialista, quantunque già _!egato a quello della collaborazione al· Governo, rimaneva rispetto a questo, anche per i compagni più decisa– mente favorevoli alla continuazione dell'esperimento ministeriale, in posizione teorica di assoluta pi-emi-· nenza, alla stregua, diremmo, di un problema stra– tegico nei confronti di uno tattico. . Forse perchè l'unità era allora un obiettivo ancora lontano dalla ~ua concreta realizzazione? Dopo aver meditato i fatti e le circostanze che qui sotto espor– ·remo, chi può del tutto escluderlo? · · 1°) Sta di fatto che il 6 maggio del '48, al · 2' Convegno nazionale dell'Unione dei socialist.i, Sara– gal dichiarava: « Il movimento che io qui rappre– sento è stato sempr"e fedele a questo ideale di unità ~ocialista ... Noi collochiamo il problema dell'unifica– zione di tutte le forze socialiste democratiche in ci– ma ai nostri pensieri; noi riteniamo che quésto pro– blema non può essere monopolio nè di questa nè di q11ella organizzazione_ Dico di più: noi con5ide– riamo che se il P.S.L.I. ha l'orgoglio di av~r dato un contributo nella lotta dell'unificazione, il P.S.L.I. ha il senso dei limiti e delle p-roporzioni e soprat– tutto degli interessi suprenii della classe lavoratrice, e quindi è pronto, il giorrro in cui le condizioni sa– ranno mature -- e io penso che presto lo saranno_ - a lasciare ·il posto al GRANDE partito socialista demo– cratico ... (1). Noi pensiamo che tutti i problemi della politica italiana che si pongono al nostro -Partito. compreso quello del Governo, devono essere subor– d,inali a un ideale che vogliamo raggiungere: l'unità socialista> . (1) Esattamente ad un anno di distanza, il « grande parti– to > diventa per Saragat « null'altro eh-e un atto di sfiducia in noi stessi,, .. nel partito che tutti assieme abbiamo fonda– to >, e miracolbmo >, un partito e che la gcpte non capisce cosa sia, ma che in ogni caso appare come una svalutazione di quello esistente> 11 (Democrazia Socialista, numeri 1 e 6). Decisamente la coerenza è- diventata una 1nerce rara. Bibliotec~ Gino Bianco

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