Critica Sociale - anno XLI - n. 9 - 1 maggio 1949
214 CRITICA SOCIALE spirazione socialdemocratica, ·ma J.a carta non ha avuto tale ampiezza da incidere politicamente sulla opinione pubblica operaia e contadina : meno che maJ. oggi in Italia. esiste una realtà s01Clald<llllocratlca. E allora che cosa è U P.S.L.I.? « Il ·P.S.L.I. non è un partito socialdemocratico: non ne ha la composizione sodale e non ne ha avuto quindi la linea politica. Un pa•rtHo socialdemocratico ha una composizione sociale deter1ninata: esso si fonda essenzialmente sui sin<i·a .. cali operai, i quali agiscono, dato Il rela.tivo benessere della classe operaia nei- paesi ad alta Industrializzazione, quali ele– menti di stabilità e di conserva.:lone del partito. Questi sl-n– dacati svolgono una azione co~porativa posta sul plano di immediati Interessi sindacali e sono ,plutiosto scarsamente desiderosi di rinnovamenti culturali: su un piano ,più a– vanzalo si pongono In genere gli intellettuali del partito: la storia del laburismo britannico è appunto la storia dell'ln– fluenza reciproca òell'elemento dirigente intellettuale (più a– vanzato) e di quello dirigente sindacale (più conservatore). Per questa connessione col sindacati un partito socialdemo– cratico è a.vviluppato da una serie di Interessi concreti ope– rai, che rendono difficile la sua permanenza In minl,;lerl di direzione economica In tempi di collaborazione di Upo social– democratico. Tuttavia essi hanno una relativa autònomia nei confronti del governi di cui f"111lno !Parte, dovuta al fotto ohe essi rwppresentano una fo-rza reale nel .paese, ed J.n genere quella •più or,ganizzata, cosi che la linea del governo è In par– te anche opera. loro. « Ora, se si compie Panalisi ci:ella struttura sociale del P .S.L.I., si vede che essa è profondamente di versa : la scis– sione dal P.S.I.U.P. è av,venuta soprattutto sotto la pressione di una vasta corren1e di opi-nione pubblica del medio ceto, tradizionalmente Ia, i.ca e di siiinpatia democratica: la parte– cLpnzione operala limitatissima., l'organizzazione sindacale ' ostilè. Sul ,piano sindacale Il P .S.L.I. non è una forza; è, tutt'al ,più, una speranza: la sua massa stabile sta forse i.n certe zone di a,ristocrazia operaia che non hanno nel paese una forza e una organizzazione tale da ,giustificare un pa,r– tlto: cosi .:he socia,lmente il P.S.,L.I. è essenzialmente un par– tilo di ceti medi. E un ,partito di ceti medi, anche se òel più aiperti e spregiudi·cati, ·non può, In ultima analisi, non subire ,l'in.fluenza della menta.J'ltà « d'ol1dine », os.sia dell'effi– cacia anticomunista posta come pregiudiziale: è proprio su questo terreno che la manovra ,politLca della D.C., fondata essenzialmente sulla mentalità d'or<i'ine, incide profondamen– te: è naturale quindi che il P.S.L.I. non possieda, nei con– lf'xonti della n.c., che un-a s,car·sa autonomia .reale, contro cui la D.C. ,può sempre farsi forte dell'appello a.Il'unione saora a cui Il P.S.L.I., data la sua struttura sociale, è prima o poi forzato a cedere, -co,me la storia recente am,piamente dimostra. Basti pensare all'ingresso nel IV governo .Oè Gasperi (dap– prima osteggiato come conservatore), all'impostazione della politica economica, alla lotta elettoraJe, alle agitazioni degli statali, al 1Pa,tto Atlantico. La storia delle successive 1reincar– nazloni del IV governo .Oe Gas.peri non raccoglie alcuna ini– ziativa essenziale dei ministri del ·P.S.L.I. « Contra·riamente poi alla tradizionale divisione del la·voro che avviene tra •pàrtiti borghesi e socialdemocrati,ci nei go– verni a ,prevalenza borghese, nel governo De Gasperi il P.S. L.I. ha avuto ministeri economici: i suoi ministri non sono espressione <i.1 organizzazioni sindacali e quindi di interessi operai: il •P.S.L.I. è un :partito ,puramente politico privo di una organizzazione economica nel paese. Esso è quindi un tipo nuovo di partito, nuovo per ,l'Italia che non ha- avuto mai un fm;-te ,partito radicale, è un partito di « democraizia laica 1>. Vengono a confermare questa tesi le osservazioni fatte esa~inando analiticamente i risultati elettorali del 18 aprile ... « Le difficoltà ,politiche del P.S.,1,,.1. nascono dalla difficoltà a far accettare il senso delle distinzioni politiche alla massa d'ordine imbevuta di ·psicosi unita,ria e bloccarda: sono le difficoltà pr~prie ci'! un -partilo radicaldemocratico in momenti di suffragi .plebiscitari, del tipo di quelle cor"e dal radooa'lismo francese all'epoca' del primo gollismo: i concorrenti del P.S. L.I. non sono alla sua sinistra ma alla sua destra, perchè es– so opera sullo .stesso terreno sociale della Democra.zia cri– stiana. Ma la difficoltà più grande del P.S.L.I. sta nella diversità esistente fra la sua classe oìrigente e il suo corpo elettorale: questo cl pare costituisca il vero dramma di questo partito ... « Il P.S.L.I. è nato da una classe dirigente in parte social– democratica e in parte socialista in sen.so stretto. I socialisti erano soprattutto i giovani di « Iniziativa », i quali critica– vano la debolezza e la totale subordinazione del P.S.I.U.P. al– la ,politica tripartita, definendo quella politica « socialdemo– ci-atica », non preoccupata cioè di porre_ (Problemi di strut– tura economica. Questa lo•ro impostazione prevalse all'epoca della crisi del tripartito nella richiesta formulata dal P.S.L.I.: « Tutto il potere economico ai socialisti » che De Gasperi de- BibliotecaGino Bianco clinò. Fu un errore ,politico per li P.S.L.I. non ,porsi come elemento determinante ci1 quel trapasso: l'esperienza di De Gasperl sarebbe stwta l'es,perlenza De Gasperi-Sa.-agat, l'e11pe– rlenze di celll!ro sinistra invece che di centro ci'eStra. Le in– tenzioni che l<1plrarono quella mossa erano propriamente so– clnli,ite; ma non bastarono a vincere il rHmo della realtà po– litica, e l'Ingresso nel governo avvenne più tardi e In modo penoso per la dignità del partito. « Da all·ora si parla di socialdemocrazia: questo linguaggio può servire come agglutinante ideologico ma non corrisponde nemmeno alla realtà ,politica: tanto che quando Saragat al Congresso di lllllano ha ·proposto una politica che si Ispirava più o meno a questa realtà, l'ortodossia- socialdemocratica (lllondolfo) si è posta contro Saragat: la ribellione òel prof. Mondolfo ha un significato J.ndlcatlvo: Il P.S.L.I. lascia le tradizioni socialdemocratiche di Turati e si pone su un altro plano politico. Non a caso questa ribellione è avvenuta sulla politica estera, Il neutralismo costituiva una delle istanze po– litiche fondamentali del socialismo tradizionale; esso corri– spondeva largamente agli schemi politici delle classi ope– rale Italiane scarsamente imbevute del mito nazi on aie, e co– stituiva .proprio per questo ,fatto un punto di contatto tra la classe dirigente ,politica e la base operala. Sa,ragat ha potuto lnlzla,re la ,politica estera di allea,nze mllltarl, come Bisso– lati ha. ,potuto far parte del governo durante la prima guer– ra mon<i'iale. La ,posizione di Sarà.gal è politicamente valida perchè cor– risponde alla realtà del P.S.L.I., al punto di inserimento con– creto nella realtà del ..paese, che· non 'è certo quello che le giovani élites socialiste nate dalla Resistenza vorrebbero, e neppure quello che vorrebbero gli ortodossi del socialismo storico. Saragat accusa centro e sinistra di voler liquidare li partito: centro e sinistra affermano che questo è ingiusto. Hanno .-agione tutti e due, perchè Saragat pensa a questo concreto partito, Il P.S.L.I., che ha una determinata struttura e .funzione politica; la sinistra e forse anche il centro (cfr. articolo di Faravelll, Umanità del 22 marzo) pensa.no a un partito autenticamente socialista, che ponga Il problema della lotta di classe contro le strutture ca,pitalistiche; partito ca– pace di fare la conco-l'renza al P.S.I. sul piano òella lotta di classe e di disgregarlo dall'interno facendo l'unità socia– lista con l'esclusione dei filocomunisti: posizione autentica– mente sociaUsta, ma quanto corrispondente alla realtà del P.S.L.I.? Quanto· fondata sulla visione astratta di un P.S.L.I. Ideale che si incarna scarsamente nel P.S.L.I. storico? Il pro– blema di coscienza che si pone alla sinistra del P.S.L.I. è que– sto: la loro posizione, socialista in senso proprio, ha nel P.S.L.I. un valore costruttivo? O non avrà ~oltanto un valore disgregatore che si urterà con una realtà sociale e politica che non è socialista e non può diventarlo, pe-rchè fatta <il ceti medi, la cui pregiudiziale è l'anticomunismo e non le ri– forme di struttura, e che credono in Saragat perchè sono 1lcurl di Sce!,ba.? Il P.S.L.I. quale partito radical-<lemocratico può avere fortuna: ,può anche in detei,minate condizioni co– stituire una reale antitesi alla D.C., ma oggi non può a.vere una funzione socialista operaia, storicamente aderente alle realtà italiana. Nel nostro ·paese la saldatura storica tra pro– letaTlato e ceto medio su un plano di libertà politica e di riforme strutturali, che costitul li mito della Resistenza, l fallita. Oggi classe ope-raia e ce1o medio hanno preso due vie opposte, e chi CO'Ilserva in cuore quel mito (che fu per un <>erto ,perl-0do inèiplente rea-Ità, tallllo da determinare e.p– punto sulle sue posizioni il trapasso istituzionale), quel de– siderio di unità, iion tJ>Uò seguire a cuor contento nessuna delle due strade. Per questo oggi le posizioni nate dalla Re– sistenza in seno ai paTtiti italiani sono le più difficili e le più dolorose: e per questo, per tutti coloro che le condivi– dono,, anche se militanti in partiti diversi, c'è una misterio– sa affinità di dolore e di s·peranza di frpnte alla sicurezza dogmatica e masskcia che domi.na i due 0/P!POStl schlera~enti cc,rnunlsta e democristiano >. _ La selezione del quadrisubalterni nell'Industriame– ricana. La Revue française du lravaU !Pubblica uno studio di R. Villers Allerand, di cui diamo un riassunto, sulla selezione del quadri in America. « Alla fine nel secolo XIX e nei ,primi anni del XX l'in– du,;trla americana dovette superare la prima crisi di cre– scenza. Essa• era la con.seguenza del! 'introduzione di metodi nuovi di produzione in serie, viera rivoluzione teclllica. La seconda cri&i di crescenza dell'industria americana co– mi-nciò a farsi sentire negli rumi che precediettero Il cO'Il.fUtto del 1914. Quesita volta si tratla,va di una crisi di carattere amministmtiNo. La messa in 01Pera di metodi cii produzione
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