Critica Sociale - anno XLI - n. 9 - 1 maggio 1949
204 CRITICA SOCIALE smo, destinato princip:.lmente ad impedire abusi, era affidato unicamente a\.ie più piccole autorità locali. Questa legisla– zione mancava di qualsiasi provvedimento per una pianifi– cazione genera,le e a lunga sc:i.denza, non aveva poteri di coercizione ed era ostacolata, dal punto di vista finanziairio, daJla incapacità di incassare i conòributi di miglioria. Tale in breve era la situazione in Inghilterra aH'inizio della seconda guerra mondiale. Da allora il problema è stato aggravato dalle distruz•on,, parziaJi o totali, r,rovo– cate da azioni nemiche, in circa 3,5 milioni di proprietà. Lo slancio cosi dato ai pi1.r1ificaton portè> durante gli anni di guerra ad una numero di prov,vedimenti legislativi, culmi– nanti nel Progetto di Legge per la Pianificazione Urbana e Rurale che .è stato pubblicato 1'8 gennaio 1947. Il progetto di legge per la pianificazione. La base di ?ran parte di questo provv~imento legislativo. è stata fornita dàJ.le relazioni di tre Comitati nominati dal Governo per svolgere un'inchiesta su tali questioni. La pri– ma, .Ja relazione della Commissione Barlow sulla distribu– zione deLla popolazione industriale, fu p·resentata al Parla– mento nel gennaio del 1940 e ha fornito un punto di pa·r– tenza per una nunva conceziohe dell'uso pianificato della terra. Le proposte in essa contenute per la risistem,:izione delle zone urbane congestionate, per la dispersione delle industrie e della popolazione industriale da tali zone e per l'attuazione di un ragionevole equilibrio dell'impiego indu– striale in tut,to il paese, ponevano in chiara prospettiva la necessità di migliori condizioni di vita e di lavoro !ler una nazione industriale. La sua presentazione del problema co– me urgente e a,l tempo stesso incapace di soluzione senza l'assunzione del controllo da parte di 1ma autorità centrale dotata di un a.lto grado di iniziativa e di responsabilità, con– dusse ad una generale accettazione del principio di una pia– nificazione nazionale (in opposizione a queHa locale) e al riconoscimento che ciò doveva essere attuato senza ritardo e su!Je basi più vaste possibili. Nell'ago_sto del 1942 la relazione del ComitlltO Scott sul– la utilizzazione della t<'lrra nelle. zone r1.11rali fu presentata al P.trlamento. Questo Comitato era stato costituito nell'ot– tobre del 1941 per « considerare le condizioni _che dovreb– bero governare la costruzione di edifici e di altri sviluppi edilizi neìle zone ruraH, senza danneggiare l';i.g,ricolrura, e in particolare i fattori riguardanti la sistemazione delle in– dustrie, tenendo conto del funzionamento più l!(:onomico, dell'impiego di mano d'opera a orario ridotto e stagiona.le , del benessere deHe comunità rurali». La relazione sottolineò innanzi tutto che la pianificazione deve essere essenzialmente un modo di equilibrare i van– taggi nazionali nel decidere a quale· uso una particolare zo– .na o ptzzo di terra debba essere destinato, in secondo luogo, che decisioni di tanta portata e importanza debbono essere affidate ad una Autorità centrale appoggiata da un appa– rato di meccanisnù legali ed esecutivi dotati dei poteri ne– cessari per imporre le decisioni prese e garantirne l'attua– zione. L'aspetto 'terriero della questione fu trattato nella relazio– ne del Comitato di Esperti sui compensi e le migliorie (,re– lazione Uthwatt) presentata al· Par,lamento nel settembre del 1942. Dopo un'accurata inchiesta sulla controversa que– stione della proprietà pubblica e privata, questa relazione concludeva che l'unica via d'uscita dalla confusione prodotta dall'attuale sistema di compensi e mig,liorie era di porre tutta la terra rientrante nei progetti di pianificazione sotto una unica proprietà, dove i cambiamenti del valore del-la terr'l provocati da questa pianificazione potessero aver luogo ~en– za gli inconvenienti che inevitabilmente si verificano ià dove la terra è proprietà multipla. La risposta del Governo a queste. tre relazioni si è mani– festata fra il 1943 e il 1947 in una serie di leggi che hanno gradualmente preparato la via alla ricostruzione di una nuo– va e migFore Inghilterra. La più essenziale necessità è stata fronteggiata dall'approvazione della legge per l'istituzione del Ministero della Pianificazione Urbana e RuraJe (feb– braio 1943), che creava una Autorità centrale per la pia– nificazione. Nel luglio dello stesso anno la legge per la pianifi- BibliotecaGino Bianco cazione urbana e rurale (sviluppo provvisorio) fornì una salvaguardia contro gli i!Jimitati sviluppi da parte di spe– culatori prima che la legislazione definitiva potesse essere approvata. Ne! giugno del 1944, un libro bianco· intitolato « Il Controllo dell'Uso della Terra·» presentò le proposte per i compensi e i contributi di miglioria, e la legge per .Ja pianificazione urliana e rurale del 1944 stabilì i provve– dimenti per !a pianificazione costruttiva come pure per quel– la puramente restrittiva, con speciale riguardo a.ll 'acquisto della terra. Il problema deHa sistemazione delle industrie fu ulteriormente trattato neHa legge per le nuove città, del 1946. Tuttavia, iJ più importante di tutti questi .prov,vedimenti legislativi è qw,Ho attualmente aH'esame del Parlamento. Il progetto di legge per la pianificazione urbana e rurale, 1947, ha per suo principale scopo la areazione di un nuovo s:ste– ma di pianificazione per far fronte alJe necessità attuali: la soluzione del problema dei valori di sviluppo della terra e la concessione di una somma da pa,rte del Tesoro per aiu– tare le autorità locali nell'acquisto e neHa sistemazione dei terreni per l'esecuzione dei doro piani. Le proposte del Co– mitato Uthwatt vengono in g,ran pa,rte attuate in questo progetto di legge. Le proposte principali del progetto. Le principali proposte per risolvere la qut-stione dei com– pensi e dei contributi di miglioria sono: a partire da un giorno stabi'lito nessun ulteriore ~vilup– po terriero sarà autorizzato senza il permesso di una :\ u– torità locale per la pianificazione. Una somma dì L. 300.000.000 sarà resa disponibile per soddisfare una volta e per sempre tutte le richieste di tutti i proprietari terrieri del paese, che subiranno una perdita di diritti cii sviluppo, Una tass-1 di, sviluppo o di migJioria verrà raccolta nel caso in cui sla con~essa l'autorizzazione a costruire. Nessu– na formula statlltaria è prescritta per stabilire questa tassa. Queste proposte VPngono più diffusamente spiegate nel libro bìanc;o pubblicato insieme ai} progetto di legge. a) Nessuno sviluppo può aver luogo senza autorizza– zione, e cioè il proprit'tairio terriero è libero di continuare ad u•are h terra come è stata usata finora (e se per specia– li motivi ciò gli è imptdito, ur. compenso dovrà essergli pa– gato), ma la questione di ogni tilteriore · svi,luppo della terra dovd essere controllata da considerazioni !lugli interessi della comunità b) Quando i-1 pe;messo di eventuali sviluppi viene ri– fiutato, nesstm comr,enso sarà per questo pagabile in avve– nire, ad eccezione di un limitato numero di casi. e) Quando lo svihtppo viene autorizzato, ogni aumento nel valore della teorra così ottenuto dovrà essere incassato in tutto o in parte ,fallo Stato, sotto forma di un contri– buto di miglioria che dovrà essere pagato o garantito pri– m:èl_ che 10 sviluppo venga attuato. d) L'effetto dei punti (a), (b) e (e) insieme è che il va.!ore r!ella terra snl mercato sarà in avvenire ridotto in gran parte a valore attoribuibile all'uso attuale. I proprietari terrieri perdono così immediatamente i loro valori di svilup– po e il progetto di legge permette che vengano effettuati loro dei pagamenti a questo riguardo. e) Il versamento di questi pagamenti e la riscossione dei corttoributi d;_mi~lioria dovranno essere accentrati in un Ente Centrale per la Terra. Il risultato di queste proposte, ·dice il libro bianco, è che il costo della buom pianifica-zione per le autorità locali non sarà più accresciuto dal costo del rimborso dei valori di sviluppo. Questi v~.lori saranno sottratti ai- privati e in av– veni.-e non sarà più questione per l'autorità pianificatrice di rimborsare i privati per la lòro perdita. Ogni decisione sul miglior uso di un appezzamento di terreno sarà presa libe– ~amente senza che su di essa pesi la necessità di evitare, o il pagamento del compenso, o l'eccessivo costo del1a terra che abbia un alto valore di sviluppo.
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