Critica Sociale - anno XLI - n. 6 - 16 marzo 1949
CRITICA SOCIA.LE 139 condannato a morte come « spia britannica », ma non fu giustiziatò perchè sopravvenne intanto l'in– vasi@ne della Russia da parte della Germania a porre fine all'idillio tra i nazisti e i sovietici. Due anni dopo, però, si seppe .clie egili era morto nella Siberia settentrio1_1ale. I La genetica al ·servizio del nuovo .razzismo russo. • Il caso però oltrepassa di gran lunga l'incidente politico poliziesco, e vale quindi la pena di farlo conoscere ai socialisti e all(l, classe lavoratrice in 1 generale. Non si tratta infatti soltanto del fatto che il governo vuole sbarazzarsi degli uomini che in un, modo o nell'altro potrebbero avere un'influenza sul regime in quanto, abituati alla libera discus– sione, potrebbero indurre i cittadini a fare altret– tanto; si tratta della volontà di imporre ai popoli dell'Unione e alle nazioni dipendenti da essa una nuova dottrina in materia di genetica. Questa dot– trina ha già il suo nome : si chiama lysenkoismo dal nome del suo fondatore Lysenko. l,'origine del conflitto può sembrare di impor– tanza assai relativa. Vavilov pretese di aver biso– gno ili alcuni anni per poter sviluppare, allo stato delle ricerche genetiche, una determinata qualità di frumento ibrido, mentre il suo concorrente si impegnò à,, farlo in un anno' e mezzo. Chi ha letto il libro di Kravchenko comprende facilmente come in Russia chi fa l'offerta migliore, anche se tee– .nicamente o scientificamente assurda, riesce per il momento meglio nell'ambiente sospettoso di eterni sabotaggi ilel sistema produttivo sovietico. Ma Ly– senko non si fermò 11: volle vincere, e vinse, tutto il complesso di scienziati che, secondo lui, osta– colavano il progresso della scienza per il miglio– ramento delle piante coltivabili, con le loro ricer– che lente e meticolose sui geni. Egli passò all'at– tacco dichiarando semplicemente che i geni non 'esistono. . I geni sono, secondo la genetica 'moderna, ele– menti ultra microscopici .che si trovano in ogni cellula vegetale o animale, e quindi anche umana, in due esemplari, materno e paterno. Finora si è arrivati a determinare che i geni ,trasmettono le · qualità ereditarie delle specie. Poichè si tratta di una scienza esatta, i genetisti, secondo il Miiller, non vogliono oggi pronunciarsi in favore ilella teoria secondo la quale le condizioni ambientati influirebbero sui geni in modo tale che le qualità ereditarie ne risentirebbero. Lo scienziato, nella sua appassionata polemica contro il lysenkoismo, afferma che i geni sono talvolta soggetti a brusc~i cambiamenti la cui natura è ancora da determi– nare e che possono, o far sparire addirittura la specie, o provocare mutamenti ilelle sue caratteri- , stiche. II lysenkoismo, negando l'esistenza dei geni dopo aver distrutto la collezione ultramicroscopica dello sventurato Vavilov, sostiene delle teorie sull'eredità la cui ispirazione esce dall'ambito scientifico per assumere un significato politico, contro il quale i socialisti non possono non reagire. E' ovvio infatti anche per chi non è scienziato che, ammettendo per ipotesi comprovata l'influenza ambientale sui _f[l,t~ tori ereditari, si arriva facilmente a conclus10m che si avvicinano terribilmente al razzismo nazista. Infatti, almeno a quanto afferma il Miiller,. si è sviluppata in margine al lysenkoismo la teona se– condo la quale negli uomini viventi in condizioni sfavorevoli si formerebbe una misteriosa sostanza ereditaria deteriore che darebbe quindi luogo ad una prole fornita di minori qualità. Posizioni di questo genere, che implicherebbero, per esempio, che la classe operaia ilell'epoca della rivoluzione industriale in Inghilterra avrebbe acquistato l'ere– dità di qualità fisiche ,e intellettuali inferiori, che si potrebbe vincere, sempre seccmdo la teoria, sovie– tica, solamente in generazioni future in conse– guenza di condizioni ambientali migliorate, non possono essere accettate, non solo dai socialisti, ma dalle persone di buon senso. L'esperienza sto– rica del movimento operaio in qualunque parte dell'Europa contraddice chiaramente simili stram– berie. BibliotecaGino Bianco Dopo le epurazioni di cui si è detto e la fug.a di alcuni scienziati al di qua del sipario di ferro, le autorità sovietiche hanno permesso nel 1947 una specie di discussione in contradittorjo attorno alle tesi opposte della genetica moderna, ciò che -fece risorgere alcuni oppositori al lysenkoismo. Ma quando il rappresentante della nuova dottrina uf– ficiale si vide a corto di argomenti, - poichè non è uno scienziato ma semplicemente un piantatore sperimentale - chiuse la discussione annunciando che H caso dei geni era stato definitivament,e de– ciso... dal Comitato Centrale del Partito, cioè dal consesso dei « cardinali » che difficilmente si può continuare· a chiamare « rossi », i quali ormai de– cidono dell'orientamento della musica. del teatro. della letteratura ed anche delle tesi scientifiche. Nell'autunno scorso fu ordinata una revisione ge– nerale dei libri per l'insegnamento all'Accademia delle Scienze Agricole. Il ministro dell'Istruzione, Kaftanov, ha dichiarato in quella circostanza che egli, dopo aver « sbagliato » nel passato per troppa accondiscendenza, d'ora innanzi procurerà di far sparire ovunque le teorie « reazionarie » del men– delismo e del morganismo. Per chi si occupa di marxismo questa definizione del morganismo suona piuttosto strana, •poiclilè Engels aveva basato buona parte del suo libro sull'origine della famiglia sulle ricerche e conclusioni del- Morgan. Quanto a Men– del, egli era un prete cattolico cbe ·nulla ebbe a che fare con l'evoluziorre del marxismo come scienza sociologica. Ma le sue esperienze sulle specie ibri– de del granturco ed i sintomi dell'eredità fisica che da esse derivano esistono come fatti di scienza e nessun dettame di concilio può far si che il suo contributo alla comprensione di certi fenomeni ere– ditari possa essere semplicemente taciuto. Per chi pensa in termini scientifici, ogni risultato di ricerca è soggetto a modifiche secondo i risultati ulterior– mente ottenuti, ma ciò è ben diverso che mettere all'indice i risultati ili un'epoca passata. . Il lysenkoismo non è quindi una questione che riguarda soltanto gli studiosi di genetica moderni; è il principio ili una dogmatizzazione delle scienze naturali che non si può ammettere, e che special– mente il socialismo marxista non può ammettere. Se un uomo come il Miiller, che ha passato parec– chi anni in Russia ed ha visto i suoi compagni di scienza morire perchè rei di non conformare le loro opinioni alla dottrina stabilita da un pianta– tore senza qualifica scientifica, si volge poi contro la « religione » del materialismo dialettico, noi dob– biamo invece insorgere per dire che il materiali– smo dialettico è stato convertito nell'U.R.S.S. in quello che mai è stato e mai potrà essere; un dogma che non ammette più che il bianco ed il nero. La scienza ha altri nemici oltre al Politburo so– vietico. Il Miiller stesso si eleva -con lo stesso vi– gore contro le tendenze reazionariè che si manife– ·stano in alcune zone degli Stati Uniti, dove non si vuole ammettere il concetto evoluzionistico delle scienze naturali perchè contrario alle Sacre Scrit– ture. Ma se certi poteri non hanno ancora rinun– ciato a voler avere ·ragione di Galileo, il caso so– vietico è assai più grave, perchè la pretesa di agire secondo un metodo di investigazione scienti– fica, che noi marxisti riteniamo pienamente giusti– ficata, crea quella confusione nelle iliscu_s_sionipo– litiche che genera nella nostra epoca ,la difficoltà di riorientare il proleteriato in difesa dei propri interessi immediati e di indirizzarlo alla sua fu– tura intera emancipazione. Ricondurre la classe operaia sulla strada mae– stra del socialismo democratico e marxista : ecco il grande compito dei nostri giorni, al quale tutti, giovani e vecchi, dobbiamo dare jJ nostro contri– buto ovunque ci sia possibile. Bisogna far capire che il socialismo scientifico non può ammettere la dogmatizzazione neppure delle tesi da cui è so·rto. RODOLFO REVENTLOW
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