Critica Sociale - anno XLI - n. 6 - 16 marzo 1949
134 CRITICA SOCIALE dere · che in via eccezionale i grandi comuni_) per le malattie gravi, per la cura delle quali occorrono stabilimenti e impianti speciali. Quando occorra che di questi istituti ve ne sia uno per provincia, provvederà l'amministrazione provinciale. Di regola il Comune, salvo i Comuni maggiori, deve solo provvedere agli ospedali per le malattie più comuni e per l'assistenza della maternità ed infanzia (coi cosiddetti nidi); con l'obbligo per i comuni minori di unirsi in consorzio 'perchè questo bisogno sia soddisfatto; b) scolastica: Questa assistenza (refezione, libri, ecc.) va esercitata direttamente dal Comune per le scuole elementari e per tutte le altre scuole gestite dal Comune; dalla Provincia e dalla Regione per le scuole superioFi amministrate da questi Enti; c) preventiva: Questa assistenza, che si esercita solitamente in colonie speciali, può essere esercitata direttamente solo dai grandi e medi Comuni; per i Comuni piccoli si ricorrerà· alle colonie ammini– strate da consorzi di . Comuni, dalla Provincia o dalla Regione. E'· importante in ogni caso osservare che in tutte le forme di assistenza, di carattere speciale v gene– rale, 1 è· sempre dovere del.l'amministrazione comu– nale di cµ,rare che il cittadino sia convenientemente assistito, anche quando deve ricorrere àd istituti provinciali o regionali. Quindi nella sorveglianza e amministrazione di questi istituti provinciali o regionali deve sempre entrare in mis·ura cospicua la rappresentanza diretta dei comuni interessati. Il cittadino ha il diritto di rivolgersi, per ogni biso– gno di assistenza, agli amministratori del proprio Comune.' • Fondo di solidari'età E' noto che uno dei maggiori ·argomenti portati dai burocrati romani (accentratori senza dubbio disinteressati!) è che, coll'autonomia delle regioni, delle provincie, dei Comuni, si dividerebbe il Paese . in regioni, in provincie e in Comuni ricchi e poveri · con gran danno per l'unità della nazione e con altri effetti deleteri (5). Per ovviare a qÙesto inconveniente, deve essere stabilito (oltre agli stanziamenti soliti per occor~ renze straordinarie impreviste a favore . di località colpite da sciagure) un Fondo di solidarietà nazio- · nale, formato da una aliquota sulla totalità dei tributi spettanti. a ciascun Comune, provincia o· regione. Tale fondo di solidarietà nazionale andrà poi ripartito tra le regioni bisognose da una com– missione permanente composta di Deputati e Sena– tori. Rimangono così costituiti Fondi di solidarietà regionali (che si possono anche costituire o aumen– tare co.n ~ezzi propri della regione), e la riparti– zione di essi tra le provincie e i Comuni bisognosi della regione sarà decisa dà una Commissione per– manente di consiglieri regionali. Consorzi- Come è auglirabile che nel caso di questioni inte– ressanti due o più regioni si stabilisca, con legge dello Stato, la possibilità o la obbligatorietà di un consorzio tra queste regioni, cosi .si ritiene neces– sario che la Regione. o la Provincia possa omolo– gare o, in determinati casi, per dimostrata neces– sità, imporre consorzi tra due o più provincie o comuni confinanti (per esempio, per strade, ponti,' luoghi di cura, ecc.). Chi scrive ricorda di opere. importanti, utilissime per molti Comuni, che non si poterono compiere (e purtroppo non sono ancora compiute )soltanto per la cocciutaggine di una sola amministrazione comunale. . (5) Un e:ltro argomento tolto da un documento rom81Ilo, cosi ,peregrinò che vale la pena di essere citato, è Il seguen– te. Se le tasse, l'Istruzione, l'assistenza, ecc., fossero tutte In ' ma.no della burocrazia iromana, questa porterebbe i più veri" e sani germi della democrazia progressiva, in moltissimi .po– veri comuni del mezzoglor.no e delle Isole I Vedi In propo– sito un mio articol-0 sulla rivista « Il Comune ~ n. 2 a. 1946. Biblioteca Gino Bianco Referendum Oltre i casi già previsti dalla' legge (municipaliz– zazioni), l'istituzione del referendum . deve essere · prevista con larghezza per qualunque questione. Certo occorre stabilire criteri adatti per conferire serietà a ·questo importante istituto- democratico senza ostacolarlo; e questo si potrà ottenere spe– cialmente con lo stabilire che il numero degli elet– tori richiedenti debba essere convenientemente pro– porzionato alla popolazione della circoscrizione interessata. Autonomia Nella Costituzione si parla molto di autonomia; tutto sta nel vedere come la questione sarà risolta nell'applicazione e nelle leggi, che dovranno nei prossimi mesi esser discusse e approvate dai due rami del Parlamento. I prodromi non sono inco– raggianti, la burocrazia lii vari ministeri ostacola senza dubbio in anticipo questa autonomia; essa è accentratrice per sua natura. L'.assistenza in tutte le sue forme .è trattenuta ancora tenacemente ·nelle sue mani; essa in molti casi coi suoi 'impiegati, che devono rispondere solo :i,i propri lontani supe– riori del centro, amministra e giudica in tutti i campi: persino sui bisogni dei singoli e sulle con– dizioni familiari, per cui dovrebbe essere arbitra e responsabile l'autorità comunale. L'autonomia di una ·amministrazione comunale, provinciale o regionale deve avere soltanto un freno neH'osservaiiza delle leggi generali statali e morali e nell'obbligo di non offendere gli interessi di altri (comuni, provincie o regioni). Autonomia e responsabìlità (6) dell'amministra– zione periferica (e qui vorrei proprio dire special– mente del Comune) dà una parte, ed ·apporto gran– dissimo dall'altrJJ. alla ·risoluzione di taluni gravi problemi che affliggono la vHa nazionale e ritar– dano _una ripresa economica democratica e civile (quali l'assistenza, la riforma tributaria, la disoc– cupazione e il collocamento razionale ed equo dei disoccupati, l'abitazione, l'analfabetismo), sono le. due faccie di una stessa medaglia. · GIUSEPPE B0NFANTINI (6) Le quali debbono sempre essere Incoraggiate fino al massimo limite del possib\le; esse soltanto rendono degna di esser vis,suta tanito la vita dell'uomo quanto. quella di ll.D•amm!nlst·~az1one. IL PROGRAMMA DEL PARTITO La nostra Casa editrice, d'accordo con la Dire– zione del Partito e con l'Istituto Studi Socialisti ha provveduto alla pubblicazione in opuscolo del testo completo del Programma· d'azione del P. 8. L. I., già apparso nei numeri 4: e 5 di « Critica So- . ciale » (1948). L'opuscolo consta di 56 pagine ed è edito fuori serie nella nostra collana al prezzo eccezionale di 2:, lire. Richiamiamo l'attenzione di tutti i compagni e simpatizzanti sulla opportunità, anzi sullà neces– sità, di consultare questo documentQ, frutto dello studio dei nostri compagni più preparati nei vari campi della vita politica., economica. e sociale e di diffonderne la conoscenza. Per prenotazioni ~ acquisti rivolgersi in Piazza Diaz 5.
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