Critica Sociale - anno XLI - n. 6 - 16 marzo 1949
CRJÌJCA SOCIALE 133 imponesse provvedimenti invisi e non tol.lerabili dalla maggiotf!,nza degli elettori. ' D'altra parte si avrebbe, coi sistema maggiori– tario, la possihili,tà e il vantaggio di alleanze tra diVersi' partiti minori per accordarsi nel periodo preelettorale su_ di un programma, spiegato chia– ramente agli elettori, che rispondesse ad esigenze e desideri della maggioranza della comunità, la qual_e. saprebbe qu_ale partito o quale gruppo di partiti è responsabile della buona o cattiva ammi– n~st~azi?ne. A mitigare il difetto del sistema mag– gioritario, che non permetterebbe di far sentire suf– •ficientemente, nel Consiglio ·comunale, la voce dei · vari Partiti minori, si può_ ridurre daì quattro quinti attuali a tre quarti e anche a due terzi il numero dei seggi spettanti alla maggioranza, divi– dendo proporzionalmente i rimanenti posti tra le liste di minoranza (2)., c) Per la Provincia. Qui l'incertezza nei pareri sul sistema elettorale che si potrebbe usare è mas- . sima. Senza dubbio questo dipende dal fatto che la maggioranza si attendeva che l'Amministrazione provinciale sparissé come · ente autonomo e rima– nesse solo organo di smistamento e di decentra– mento utile per i compiti della Regione. Sembra però oramai sicura una generale sollevazione con– tro il sistema esposto nel progetto Scelba, di 'prov– vedere agli amministratori della ·provincia con ele– zioni di 2" grado Caffidando per metà l'elezione al– i' Assemblea regionale e per metà ai. sindaci). Così da molti si richiede che non solo vi sia la Depu– tazione provinciale (organo esecutivo), ma si ripri– stini anche il Consiglio provinciale (organo deli– .berativo). Al quale propostto bisognerà pu.re tener presenti lo stupore e la contrarietà dei cittadini ·che vedono incredibilmente moltiplicarsi -il numero dei parlamentari o consiglieri di ogni ordine e grado, col risultato di lungaggini nelle decisioni importanti e spese ingenti per elezioni, edifici, in– dennità e appannaggi., che danno perciò luogo an- che a diatril;>e poco edificanti. · Connessa al sistema elettorale è la nomina del capo del potere esecutivo (sindaco, presidente di d_eputazione, capo del governo regionale), e dei suoi aiutanti o sostituti (assessori, deputati provinciali, ministri). Molti ·sono del parere che, designato il sindaco o il Capo del Governo (provinciale. o regio– nale), la sua nomina dovrepbe divenire definitiva, 11uando egli si presentasse coi ministri da lui scelti e ottenesse H voto favorevole dell'assemblea com– petente. Che la scelta debba spettare al Capo del potere esecutivo, tJ.1ova la sua ragione nella consi– deTazione che i ministri (assessori o deputati pro– vinciali) molte volte sostituiscono completamente il Ca,po in uffici importanti e delicati, appunto per delega espressa dello stesso, che è perciò, se non l'unico, il vero e maggiore responsabile degli atti compiuti. . Compiti della Regione, delle provincie e dei Comuni L;art. 117 e seguenti della Costituzione stabili– sco:no le materie per le quali la Regione emanerà norme legislative; da questi articoli però si com– prende, che vi sarà la opportunità e la possibilità, percihè nella fase esecutiva e amministrativa Pro– vincia e èomune, che (art. 126) sono, nell'ambito di certi limiti, enti autonomi, stabiliscano anch'essi norme sulle stesse materie e prendano utili ini– ziative. (2) A chi chiedesse perchè, essendovi una fort,e corrente - forse di maggioranza - favorevole al sistema maggio– rltBirio nelle elez•ioni comunali, non vi è invece - almeno non appare - la ,stess•a opLnion-e per le el·ezioni nazionali (in cul invero vi è ora un premio, noti tanto piccolo, per la maggioranza xie-lativa) e .regionali (nelle quali prev•ale 1' 0 - pliDJ.one del sistema ,proporzionaìe più o meno puro) ; si, può rispondere -che nel contemperamento di i,nteressi delle òi– verse · regioni (pecr le aissemblee nazionali) e .provincie (nelle assemblee regionali) si può sperare la formazione di una maggioranza abbastanza stabile ,per governare ed ammini– straire. (Ciò che è sembrato a<;sai difficile o impossihile ot- tenere nel ristretto ambito del Comune). · BibliotecaGìnoBianco Espongo su alcuni principali compiti e servizi le seguenti considerazioni. 1° - Sistema tributario - Vi saranno tributi sol– tanto governativi (il cui gettito, cioè, sarà percepi o soltanto dal Governo), per esempio le tasse doga– nali; come vi potranno essere tributi propri della Regione, della Provincia e del Comune; ma in linea generale (tenuto ·presente il principio, che si desi– dera veder a,ttuato, della eliminazione graduale delle impostE sul consumo) si è già espresso ripe– tutamente il voto che vengano unificati molti tri– buti per venire possibilmente ad un tributo unico, e siano stabilite le quote che sul gettito derivante in ciascuna circoscrizione spettano alla Regione, alla Provincia e al Comune. (Nel caso di reddito proveniente da Ticchezze o attività in regioni, pro– vincie o comuni diversi, apposite commissioni divi• deranno equamente l'introito). Per l'accertamento di tutti i tributi (anche di quelli erariali) si deve provvedere con commissioni comunali, provinciali e regionali; le commissioni comunali costituiranno senza dubbio i pilastri di tutto il sistema di accertamento. Queste commis– sioni· devono essere composte prevalentemente di membri eletti dai Consigli eomunali (3). 2<>- Istruzione - Fermo l'obbligo dello Stato di provvedere direttamente all'istruzione generale post– elementare e alle scuole medie superiori di cultura (licei) e alle Università, _rimane ancora ferma l'opi– nione di molti amministratori di ritornare, per quanto riguarda · la scuola elementare, all'antico, e cioè che essa sia affidata a quei Comuni che dimo– strino di saperla amministrare in modo soddi– sfacente . Per le scuole professionali vere e proprie, dopo i 14 anni, dovrebbero in generale provvedere le provincie e i comuni grandi e medi, in buone con– aizioni; per gli istituti professionali, il cui esercizio risulbi più costoso e che sono richiesti in piccolo numero, provvederà i-a Regione; la quale dovrebbe avere anche la facoltà di istituire istituti superiori professionali, pareggiati alle Università. Naturalmente, per tutte le scuole gestite dagli Enti locali lo Stato detta le norme economiche e giuridiche per garantire, da un lato la disciplina degli insegnanti e deglii impiegati, dall'altro la difesa dei loro diritti, nonchè per assicurare lo svol– gimento proficuo dei programmi. Al ·comune spetta l'obbligo di provvedere alla sor- . veglianza ed alla istruzione preelementare (asili infantili) (4). · 3<> - Assistenza a) sanitaria: La Regione deve provvedere alla creazione degli istit:uti (a cui non possono provve- (3) La dichi8JFazione giurata. e le pene che eventualm-e,nte si stabiU.ranno a -cbi d,ichiara il falso, non mi sembrano suffi– cienti nei confronti di persone che hanno mezzi po;tenti di di,fesa. Si propongono da tempo da più pairti BJltri provvedl– mien,ti. come i seguenti : : a) pllbblicità dei .ruoli ,per Je imposte erariali (imposta patrimoniale, ricchezza mobile ecc.), pubblicità che oggidì si può dire inesistente (mentre per le imposte dinette comu– na'li, se anche è stabilita ci:alla legge, è pur sempre troppo limitata); b) funzionamento dei comitati tributari, con !JlPmbri in maggiora1nza eLettivi, tanto per le imposte era,riaU quanto per le imposte <i'irette comunali (imposta di famiglia. sul valore locativo, ecc.) ; e) coord-inamooto nell'azione di questi cotnltati, in mo– do che ra.ppresentanti dei comitati -per le imposte erariali facciano pure parte dei comitati per -le imposte comunaH <' v-iceversa; e cessi così la strana fE! disonesta nor.n:Ìa, .Per cui amministrazioni co,muna-li, pur di ottenere senza urti un In11g– g:lor introito per il Comune della tass-a di famjglia, aiut; no il contribuente ad eludere H fisco ,naz.ionale, ma·gari fa– cendo vie•rsare una. pa,rte della tassa come ohlaz•ione volon- . taria. (4) Nel campo della istruzione in genere, è spedailmeute doveroso rtcordare la splenci'ida tradizione prefascista. di . belle e utili 1-n,lzlat!ve, di molti comuni amministrati dai so– cialisti.
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