Critica Sociale - anno XLI - n. 5 - 1 marzo 1949
112 CRITICA SOCIALE stato attuato in Inghilterra, ne rileva la indubbia comune i-s,pirazione. Il che non. signi.fica ,che la po– litica del laborismo si identifichi con quella ,del marxismo ,del « Manifesto > e l'indicare in quale misura il « Manifesto > regga alla rprova della criti– ca storica e fino a che ,punfo abbia bisogno di am– plificazioni e ,correzioni in .più ,punti, conclude .la prefazione, è appuinto quello che ha inteso fare Lask.i nella sua in troduzion_e. Shaw, nella ·citata rprefazione ai saggi fabiani, · aveva notato che questi non erano certi da consi– derare il 1Primo ,manuale di socialismo in cui il ca– tastrofismo venisse ripudiato come il metodo specifi– co del socialismo. Ma·, egli rilevava, dal 1889, cioè da quando i « Saggi » erano stati ,pubblicati, il mo– vimento socialista era stato comrpletamen .te trasfor– mato in tutta l'Europa· e il ris uHato della trasforma– zione rpoteva essere onestamente descritto come so– cialismo fabi'ano. Nel 1880, quando il socialismo rivisse in Inghilterra per la 1Prima volta dorpo ia di– sfatta della «Comune» nel 1871, fu subito capitò che ,ciò che era stato realmente •soppresso, in bene o in male, era il liberaU.smo e radicalismo rivolu– zionarjo del 1848, a cui gli ,sressi socialisti si erano attaccati come a cosa affatto· naturale, parte perchè erano anch'essi romantici e rivoluzionari e ,parte perchè liberali e socialisti avevano un obiettivo co– mune neBa democrazia e, ,per· essere entrambi cata– strofici, una comune ,concezione del metodo deHà rivoluzione. Il ,piano liberale era: tagliare la testa al re e lasciare il resto alla natura, che si surp<pone– va gravitasse verso le armonie economiche, quanlio non fosse vincolata ,da .governi tirannici. I socialisti, da parte loro, che avevano formato i loro abiti !PO– iitici nella scuola libeTale, eran ,disposti a- credere che, se tagliate la lesta al re capitale, potete aspel– ta,rvi ,di vedere le cose aggiustar>si da sole più o men~ spontaneamente. Sociai,i,smo e tradunionismo. Le vie diverse di ,sviluppo de'l socialismo ingle– se, sotto l'ispirazione dei! ,fabianismo, e quello del– l'Europa continentale, sorto sotto quella. idei mar– xismo J·ivoluzionario ortodosso, -sono messe in spe– ciale rilievo da El{e Halévy nel citato corso alla Scuola ,di scienze politiche di Parigi, solo ora pub– blicato. Mentre Marx, s·orive Hadévy, aveva mostrato come l'evoluzione fatale verso H socialismo dovesse compiersi attraverso le rivoluzioni, i fabiani si .fa– cevano ,gli a•postoli della evo~uzione inevitabile ma insensibi1e verso il socialismo. Il <loro studio della società industriale mirava app<tmto a mostrare co– me il socialismo nascesse ,da s·è nelle istituzioni eco– nomiche moderne. L'orpera dei ,due Webb, storica e analitica, tende anzitutto a distinguere nell'or– ganizzazione industriale, le istituzioni operaie chia– mate a •un avvenire ·specificamente ,socialista e nella loro ,classica opera sulla « ,democrazia industriale » i Webb, come Ma,rx e un ,po' coHo stesso metodo studiano la grande industria moderna; ma, aml chè insistere, come Marx, sull'opposizione radicale di interessi tra ,gli operai e il padronato onnipo– tente e sul dispotismo 1del ca•pitale nella fabbricà, essi insisto·Iio sulle istituzioni, ,che tendono, fin da ora, nella .fabhrica, a ,limitare .l'onnipotenza del .ca-. pitale, sui tratti democratici che presen~a già la grande industria, .assegnando alla ,coopeirazione e al sindacalismQ il loro ,posto risrpettivo nella società di domani. E' l'In,ghilterra, infatti, che ha fornito all'Europa i1 ti,po classico del sindacato operaio e che ha insegnato all'Europa le forme ,del liberali– smo o •del ll)arlamentarismo nella fabbrka, come le ha, insegnate le forme •del liberalismo e del parla– mentarismo nella società politica. E così, mentre in Germania il movimento sindacale troverà di fron– te a sè un ,partito socialista a carattere strettamente rivoluzionario e -politico organizzato .sulla base del- Biblioteca·GinoBianco la dottrina marxi•sta, ostile a.JJ'idea sindacale, e do– vrà penetrare dal di fuori un ,partito e una dottri,na ostili - che è, noteremo noi, ,quel che farà il Bern– stein nei suoi famosi « ,postulati del socialismo » del 1899 -, in Inghiliterra, al contrario, l'idea sociali– sta si troverà di fronte un .movimento sindac·aJe or– ga•nizza,to, senza dottrina, o, rnelila misura in oui ne possiede ,una, molto diffidente verso il collettivi-smo rivoluzionario. L'importanza 1preminente che per la penetrazione del socialismo nel movimento tradu– nionista ebbe la « Società fal:iiana », colle sue sezio– ni locali ma ·sorpratlutto per il tr,amite del « Parti– to indipende'llte del favoro », fondato da Keir Har– die nel 1893, ,è messa in ,piena luce da F. Renaudeau nel suo libro suU'origine, lo sviltl!PPO e l'orienta– mento attuale •del Part•~to ,del lavoro (7), ,che ra,ppre– senta il punto di equilibrio di due forze: ìl sin,da– calìsmo operaio e i'1 socialismo ,dei leodci, unite tra loro in una stretta e ,costante collaborazione e nel quale s 1 i attua quella « intellle1tualizza.zione » dell'em– pirismo, di cui soprattutto i Webb sono stati i pro– motori (8). Che ai sindacati operai spettasse una parte essen– ziale nel movimento di emancipazione del proleta– riato era già stato affermato da Marx nel suo rap– porto al! Congresso .di Ginevra del 1866 della ,pri– ma Intemnaziornale, secondo i.I ,quale le Trade Unions, che avevano servito d_a centri di or,ganizzazione della classe operaia, ·dovevano essere per la mede– sima ciò che i CQJlllunidel Medioevo erano stati per la ,borghesia. E sono ap;punto le Trade Unions che hanno fornito per quasi mezzo -secolo al Partito del Lavo_ro il g,rosso dei soci e la .maggior ,parte dei fondi e, come mota autorevolmente la « Politica! and economie planning » in un suo recente rapporto sulla struttura e le ~unzioni ,delle Tra'de Unions e sulla loro posizione nell'Inghilterra postbellica (9), esse vedono fermamente stabilita ,]a loro partecipa– zione di ,diritto a.gli affari 1po11itiJcied economici della nazione e, colla loro azione costruttiva, han– no saputo dimostrare che la fiducia in loro ri– posta dal lj>aese è ,;pienamente giustificata. Quel che sarebbe di,ffici-le dire del nostro movimento sinda– cale, il ,quale si ispira piuttosto a quella che, secon– do Halévy, ,per il Marx rivoLuzionario, era l'altro aspetto, quello ,politico, dei sindacati operai, « rag– gruprpamenti deHberatamen.te rivO'luzionari », con– _siderati, come ,p'iù tardi da Lenin, il mezzo per « mantenere , stimolare, tener pronto, ,per il giorno in cui croHerà il mondo capitalista, l'iildiignazione operaia». Il trnduHionismo inglese può, ,però, per conto suo, andar Jiero idi arver .avverate le ,profezie fatte da Engels, fin dalla nascila del « neo~unionismo » nel 1890 (10). « La classe operaia in,g,Jese è i,n movi– mento. Avanza, come ogni cosa in Inghilterra, con passo lento e• misurato, qui esita,n,do, là a tastoni, con tentativi in parte 1 stei,ili; avanza qua e là con una diffidenza in.fini.ta, mente ,prudente della parola socialismo, assor,bend-one gradualmente la sostanza; e il movimento si estende e penetra u,no dorpo l'al– tro tutti gli strati orperai. Ha ora scosso dad loro lor;pore g,li operai non qualificati ·dell'East End di Londra e noi tutti sa.P)piiamo lo s·plendido impulso che ,q ueste n uove for:lle gli han reso in cambio. E se il , pas.so d,e,l movimento è tro.p,po lento- per gli im,pa,zienti, non dimentichiamo che è la classe ope- (7) F. RENAUDEAU: Le parti travailliste de Grande-Bretagne. Paris, .A,ubier, 1947. (8) Si veda la serie sii a,rticoli dedicati dal e New Slatet1- man an.d Nation ~ nel novembre-dicembre 1948 alPesame del .. la teoria e della pratica del socialismo J.aborfsta. (9) P.E.P.: British Trade Unioni.,m. Six studics. Londoa, P.E.P., 1948. (10) Si veci'a In K. MARX-F. ENGELS: Elude, philo•ophlqnu, Pai-ls, Editions socieles, 1947, il saggio di En~I• sul mata– riaUsrn-0 storico.
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