Critica Sociale - anno XLI - n. 3 - 1 febbraio 1949

56 CRITICA SOCIALE contadjni, dei cittadini e dei lavoratori dai ceppi la commista unità degli interessi della borghesia in dell'assolutismo dei principi, in un'epoca nella qua- espansione, del capitale finanziario, della potenza le desideri ed aspirazioni alla libertà si riscontra- politica e della condotta militare. Le conseguenze no in tutti i ceti oppressi. rurono fatali per l'economia contadina. Il contadino Quasi sempre si trova un pensatore che a questa divenne sempre più. insofferente nel sopportare unità dà una base programmatica. Si pensi, ad e- i sempre più gravi oneri della guerra civile e delle sempio, a Rousseau, che oggi può essere contempo- imposte. L'economia monetaria lo costringeva a por- raneamente rivendicato come padre spirituale da :are i suoi prodotti sul mercato, e con l'esigenza di liberali, da democratici e persino da socialisti. Tut- ,ntrodnzione di articoli a più buon mercato distrug- ti possono sostenere con un certo fondam~nto che g.:va l'industria domestica dei villaggi. L'impoverì- lo scopo finale di Rousseau non era affatto la liber- m.:nto dei contadini si manifestò in forma di ere- là dei singoli, ma anche l'eguaglianza di tutti, sia scente indebitamento e in. una continua vendita del nelle relazioni politiche, sia in quelle economiche. suolo agli speculatori di villaggio. La proprietà pri- Egli infatti attendeva l'eguaglianza da una situa- vala riserv'ata al contadino venne sempre più dimi- zionc economica nella quale avrebbero potuto af- nuendo; il contadino si tramutò sempre più in una fermarsi e svilupparsi, come grande massa della speci.: di colono precario che veniva sfruttato in popolazione, gli artigiani indipendenti ed' i con- maniera scandalosa dall'azione dei grandi proprie- tadini. tl\ri fondiari e d'egli strozzini, spesso riuniti nella Ma proprio il movimento sviluppatosi in base al- stessa persona. In tal guisa venne a formarsi una le sue idee condusse, dato l'incremento del capita- spaventosa armata di contadini privati della loro lismo, ad una sempre più forte diseguaglianza eco- _terra, annoverantisi ormai a milioni, armata che pe- nomica. In un certo senso potremmo paragonare regnnava per ti paese, spesso fuggendo davanti ai Sun-Yat-Sen ed il partito da lui fondato con Rous- contrapposti eserciti della guerra civile, cercando seau e con gli illuministi francesi del XVIII secolo, un la, oro d'occasione o mendicato, senza sapere di anche se non dobbiamo dimenticare le profonde costitL.ire il proletariato industriale di domani. differenze che sussistono nelle condizioni economi- Mentre si compivano queste interne trasformazio- che dell'Europa d'allora e della Cina moderna. ni,' che già manifestavano la continua inquietudine ~ousseau aveva davanti agli occhi come prototipo del paese e ·la necessità di un energico movimento per un paese di cittadini e contadini liberi ed e- per la riforma agraria, sopraggiunsero sul piano in- guaii la Ginevra del suo tempo, di cui era cittadino. ternaz!onale urti bellici di portata e di durata tali, Sun-Yat-Sen ed i suoi collaboratori si trovavano di quali la sciagurata Cina aveva conosciuto solo nei fronte a~ più vecchio impero del mondo, nel quale, più fo~chi tempi del suo millenario passato. Se dopo vincolata da una· tradizione millenari-a, un'esile ca- la prima guerra mondiale l'imperialismo degli Stati sta di principi e di funzionari govPrnava su di una europei in Cina si era venuto indiscutibilmente e informe massa di milioni di poveri contadini. Per sensibilmente attenuando, e se gli Stati Uniti con- tale ragione il corso della rivoluzhme cinese, come sideravano la Cina solo come uno sbocco commer- del resto delle altre rivoluzioni orientali, fu tutt'af- ciale t! non più come una colonia, la Cina divenne fatto diverso da quelle europee. In queste il crollo tuttavia il campo di contesa di due gigantesche for- dell'assolutismo trovò delle città con dei liberi cii- ze in crescita ed in sviluppo: cioè di due nuove t~dini, artigiani e lavoratori, che si posero alla t~- grandi potenze, la Russia Sovietica ed il Giappone. sta dei contadini per costruire un nuovo sistema Se il Cremlino poteva imputare al Kuomintang un di governo. In Cina manta quasi completamente mutall'.lento della propria politica, con non minore questo ceto cittadino, cosicchè la rivoluzione rap- buon diritto la stessa imputazione si poteva rivol- presentò una impresa di intellettuali, di grandi com- gere proprio a lui. Infatti la Russia Sovietica da li- mercianti e di grandi proprietari fondiari. La leva beratrice dei paesi coloniali asiatici dal giogo del- della trasformazione è uguale nell'Europa come nel- l'mperialismo, era divenuta una potenza che cerca- l'Oriente: la pressione dell'economia monetaria sul va di perseguire la propria espansione con molto mondo della campagna, che ne risulta sovvertito. maggiore impegno di quello che da parte loro mo- Ma anche se nello sfondo di tutte queste modifi- strassero gli Stati europei. cazioni sta la rivoluzione agraria, ciò avviene in O- Tuttavia lo specifico e caratteristico nemico del- riente con tutt'altre circostanze accessorie che in la Cina fu il Giappone, il quale intraprese risolu- Europa. Nell'Ori~nte è lo straniero èhe apporta l'e- tamente il gigantesco tentativo di sottomettère l'in- conomfa monetaria; e la ribellione delle masse con- tera Cina e di sfruttare a proprio vantaggio la sua tro la distruzione della tradizione assume in conse- intera economia. Nella lotta contro questa minac- guenza il carattere di un acceso naziqnalismo, onde eia Ciang-Kai-Scek si è dimostrato un comandante la xenofobia è un aspetto che persino nella rìvolu- di eser.citi ed un uomo di Stato di_ portata storica. zione russa si manifesta. Quando nel 1917 Lenin a Egli è riuscito a portare un paese, la cui popolazio- Mosca dichiarò guerra all'imperialismo europeo, que- ne era stata disabituata alle armi dal regime mille- sta bellicosità trovò favorevole eco nei rivoluzionari nario dei suoi dominatori, a lottare contro uno dei cinesi. Sun-Yat-Sen ravvicinò la sua politica a quella più forti ed avveduti nemici. Ma l'Europa che lo la- della Russia sovietica, e quando Ciang-Kai-Scek in- sciò dapprima solo in questa lotta e cominciò a so- kaprese nel 1926 la sua famosa marcia da Canton stenerlo solo .dopo l'aggressione giapponese all'A- verso il Nord, che per la prima volta, salvo talune merica ed all'Inghilterra, contrasse un grosso debito eccezioni, doveva condurre alla unificazione della verso di lui. Proprio. come Churchill, col. suo te- Cina sotto un governo nazionale unitario. lo accoro,- ner duro nelle più cupe ore della guerra contro Hi- pagnarono consiglieri sovietici, come avviene oggi tler, salvò Ia democrazia europea, Ciang-Kai-Scek, nel Quartiere Generale della armata comunista ci- in una fase decisiva della guerra, quando le armate nese. Tuttavia Ciang-Kai-Scek riconobbe ben presto di Hitler stavano alle porte di ,Alessandria e di Sta- la inconciliabili là degli scopi del Kuomintang con lingrado, impedi la prevista marcia del Giappone quelli del Cremlino. E -in uno spaventoso bagno di verso l'Occidente, che avrebbe rappresentato la ca- sangue egli « purgò > esercito e governo dagli ele- tastrofe delle posizioni asiatiche degli alleati. Che menti comunisti. poi egli avesse potuio conseguire questo scopo in Si comprende che a Mosca non si sia mai dimen- un paese che già da un decennio era impegnato in ticato questo «tradimento>. A ragione si rilevò che una lotta aperta contro il Giappone ed in una lotta la politica del nuovo Kuomintang veniva a smentire segreta contro i comunisti; che mostrasse una raf- quella praticata da Sun-Yat-Sen. Il contenuto soçia- flnata arte di contendere lo spazio e di cont~appor- lista è stato ricacciato nello sfondo, in contrasto con ,re agli urti militari decisivi e massicci dell'avversa- BibliotecaGino Bianco

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