Critica Sociale - anno XLI - n. 3 - 1 febbraio 1949
70 CRITICA SOCIALE 'FATTI E COMMENTI della stampa italiana ed estera Il postodella Germania nella ricostruzioneuropea. The Highway ci1 gennaio .pubblica un articolQ di Hans Gott– furcht, incaricato del coJlegamento dei sindacati tedeschi con le Trade Unions inglesi, sulla situazione della Germania, di cui diamo le parti principali. e Sarebbe relativamente facile trattare questo argomento se volessimo riferirci soltanto al Iato economico del problema. TutU sanno che la forza economica della Germania è di vi– tale importanza per la ricostruzione economica delPEuropa ... ~ol viviamo .in un periodo in cui le considerazioni economi_ che e quelle politiche sono diventate interdipendenti ... Le tre zone occidentali della Germania hanno una popo– lazione ci'i circa 46 milioni di abitanti (La zona britannica 23, la zona americana 17, la zona francese 6) mentre la zona russa ne ha circa 17 e Berlino circa tre milioni e mezzo. Nop · è una esagerazione dire clte i russi non hanno trovato la strada pel\ arrivare all'anima ed aHa mentalità dei tedeschi. Nell'oc– cidente, il comunismo è molto debole e non ha nessuna pos– sibilità di influenzare le masse; nell'est i comunisti governa– no e sono odiati; a Berlino essi hanno perso anche gli ultimi r-esti di rispetto a causa del loro incondizionato appoggio al blocco sovietico della città. I russi hanno compreso che il mondo è diviso in tre siste– mi economici che •per semplicità chiamiamo americano, britan– nico e russo. Essi hanno compreso che è imposSibile con– vertire I popoli americano e britannico al sistema i-usso, e san– no finalmente che non potranno convincere ,il popolo tedesco. Ma essi vogliono, ciononostante, lottare duramente per la Ger– mania, perchè sanno che, altrimenti, la strada è bloccata per sempre per fare della Germania una piazzaforte comunista. L'intenzione ò"ei russi, quindi, non è di trovare una soluzio– ne di compromesso che possa .essere ·accettata dagli alleati oc– cidentali e dalla Russia nello stesso tempo, ma di portare tut– ta la Germania nella zona russa di influenZa. Il tentativo in– gles,c di instaurare il socialf,smo mediante il metodo parla– mentare risponde alla mentalità tedesca meglio che la filosofia russa della dittatura. La serietà del conflitto fra la Gran Bre– tagna e la Russia dipende in gran parte dal fatto che un suc– cesso della politica laburista inglese significherebbe che non un solo paese nel mondo accetterebbe i metodi, dittatoriah russi. La Germania è il paese in cui l'uno e l'altro sviluppo erano possibili quando nel 1945 cominciò l'occupazione al– leata, ed è, per le stesse ragioni, un paese in cui le consi– derazioni politiche sono assai legate allo sviluppo economico. Nel rapporto dell'O.E.C.E. che divenne uno dei più im– portanti documenti per l'inaugurazione degli aiuti americani all'Europa c'è uno speciale capitolo deo.:icato alla Germania, In cui; rilevata l'importanza dell'economia tedesca nel com– pliesso delJ'economia europea, si dl_ce « L'incorporazione delle zone or.,:identali della Germania net piani. .., essenziale per ragion! economiche evidenti, ha creato inevitabiJmente consi– de-revoU difficoltà poich~ numerose decisioni politiche con riguardo all 1economia tedesca non sono ancora state prese, e perchè la futura politica economica in Germania, che di. pende dal Consiglio di controllo quadripartito, non è in po– tere al nessuno dei paesi partecipanti ». Al tempo della ste– sura di questo rapporto si sperava che una Germania unita avrebbe potuto avere il suo posto nella -ricostruzione del– l'Europa, e il riferimento al Controllo quadripartito è chiaro in propositJ. li rapP.orto continua dicendo che « Peconomia della Ger– mania non deve essere sviluppata a detrimento degli altri paesi dell'Europa, come si è fatto in passato ». E' del resto messo in rilievo che, per rendere effettiva la Coop·erazfone europea, « !'economia tedesca deve essere inserita nella econo– mia europea in modo da da.re un contributo al generale mi– glioramento del livello di vita » .... Il rapporto quinci'i, a proposito del carbone della Ruhr, pone in rilievo il fatto che « gli altri paesi deJl'Europa non possono essere prosperi finchè l'economia delle zone occi– dentali è paralizzata, ed un sostanziale aumento delle estra– zioni è necessario se l'Europa deve cominciare a diventare indipendente dagli aiuti esterni. Lo pianificazione per l'au. mento delle estrazioni in Germania deve essere fatta tenendo conto che per molte specie di beni l'Europa ha bisogno della Germania occidentale. La Germania ha bisogno di aiuto e in Germania come altrove i cambiamenti nella struttura della economia diverranno inevitabiH, ma in Germania in mo<i'o Biblioteca Gino Bianco particolare in considerazione della .sicurezza dell'Europa •.. ,~ Il 19 dicembre 1947 li Dipartimento di Stato sottopoae et Senato un documento sul programma di rJcostruzlone eu,... pea, che si rifer1sée alla Germania in questi termini: e L'in– clusione della Germania occidentale... ric!:tiede uno speciale commento. E' essenziale ... che la produzione di carbone della Ruhr si espanda il più rapidamente possibile. Anche la pl-o– duzlone delle altre industrie li'! pace della Germania occlden– tale deve essere ristabilita in modo che questa aren vitale divenga di nuovo autosufficiente e possa recare :Il contributO del suo grande potenziale al generale sforzo di cooperazione per rimettere in sesto l'Europa occidentale. La ricostruzione della Germania non deve aver,e nessuna priorità ma de'fe essere parte dell'intero programma di ricostruzione europea>. e Per dare un'idea approssimala del contributo O:ella Ger– mania alla ricostruzione europea basteranno alcuni dati. Le produzione totale di carbone e lignite di tutti i sedici paesi del plano Marshall e della Germania occidentale è stata, nel 1938, di 552 milioni di tonnellate; la produzione ne) 1947 ~ stata valutata a 439 mllloni di I.; per il 1948 si contava su una produzione di 478 milioni di I. e per il 1951 di 584. In questo totale, la proò.1.Jzione delle tre zone della Germania occidentale è la seguente: 1938, 220; 1947, 143; 1948, 163; 1951, 210 milioni di t. Non occorre dire che cl vorrà un gran: de sforzo per ,portare la produzione dal 143 milioni di t. nel 1947 al 210. milioni nel 1951. Confrontiamo ora questi dati con quelli riguardanti l'ac– ciaio. Nel migliore anno della loro produzione, i sedlci paesi anzidetti ebbero una produzione totale di 54,7 milioni dl t., nel 1938 essi ne produssero 45,5. Nel 1947 si attendeva una produzione ci'! 30,3 milioni cli I. e nel 1948 di 42,3. Per il 1951 si prevedono 55,4 milioni di I. Consideriamo ora i da\l della Germania. L'anno migliore diede nelle zone occidentali una iproduzlone ,di 20,8 milioni di t.: quest'anno fu il 1938 e la cbrrelazione fra I questn punta e la preparazione della guerra è evidente. Nel 1947 era attesa la produzione di :t,6 milioni di I. e nel 1948 di 5,8. Per Il 1951 si prevedono 12,7 milioni di t. Parag<?nati allo sforzo richiesto per l'estrazione del carbone, questi dati mostrano in pieno il collasso della economia tedesca. Tutta la produttività dell'Industria e tutta l'utilizzazione delle sue risorse devono e~scre richieste all~ Germania ,per adem 1 pi.ere ai tre .seguenti obblighi: primo, con– t.ributo alla ricostruzione europea e secondo, in stretta rela_. zione con il primo, rlparnzioni; terzo, riabilitazione della Germania stessa. In altre parole, il cittadino tedesco aarà uno dei più caricati di tasse nel mondo e, all'interno deJJo Germania, un serio conflitto tra distribuzione e imposte ~ imminente. Non si tratta solo ò'i un conflitto tra U.S.A .• In– ghilterra e Russia sulla futura struttura economica della Ge?'– mania, ma JJ conflitto sorgerà all'interno del paese. e Questo porta al più decisivo problema: dobbiamo porci la questione: quale specie di Germania deve contribuire alla ricostruzione europea e quale sarà la struttura economica di un paese ti.el cuore del nostro continente in rovina? ~ risaputo che l'industria del carbone della Ruhr è stata presa dal Governo militare britannico ed ora è sotto il controllc, di un'agenzia britannica e americana. Il f.erro e l'acciaio aono in via di essere « decart,ellizzati »: i vecchi proprietari aono stati esipropriati. Cosi pure è stato dell'Industria chimica. Era politica dichiarata dal governo britannico che queste e' le altre industrie vitali dovevano essere rese di pubblica pro– prietà al più presto possibile, e probabilmente al momento' In cui il conkollo diretto degli Alleali cesserà; non vi è dub– bio che questa sia l1lntenzione ufficiale inglese. Ma non è un segreto che il governo americano non ha alcuna simpatia per, una politica di socializzazioni. Inoltre, esso ha dichiarato che la decisi•one finale spetta al popolo tedesco e praticamente mostra il desiderio di co:psolidare nel frattempo una ideolo– gia che favorisca il rJtorno di queste industrie alla proprietà privata. E qui ancora la nostra osservazione torna alla interdi– pen<i.'enza tra politica ed. economia. Sarebbe una llluslo:ne credere che i lavoratori tedeschi possano accettare qualsiasi• altra soluzione che non sia la socializzazione, non soltant• per tutte le ragioni che vengono prospettate al pubblico in-_ glese, ma per la ragione politica che soltanto una aocleti democratica e socialista può impedire alla Germania di di– ventare di nuovo l'iniziatrice di torbidi in Europa. Un ritofflo al potere economico di tutti quegli elementi capitalisti ehe furono responsabili di 4ue guerre e senza la cui attiva u1l– stenza l'agresslot1e ed Il delitto dei nazisti sarebbero stati im.possibili, sarebbe non soltanto un nonsenso economico Jnll un e suicidio ;politico •· In altre parole, la rip_resa delle industrie tedesche òeve essere considerata lenendo conto del sospetti del paesi vi– cini quando questi hanno ragione di avere del dubbi. Ila questa riprese è una condizione necessaria della rieostrtì.toliè
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