Critica Sociale - anno XLI - n. 2 - 16 gennaio 1949

46' CRITICA SOCIA'LE ve...-a ostacolat6 l'efficienza della Lega, l'assenza, cioè degli S'tiit-i UnHi e ci:ell 'Unione Sovietica~ Chiedersi se la scoperta e l'uso del la bomba atomica abbia -agito negativamente sa– rebbe adesso una domanda ·puramente accademica. La Rus– sia Sovietica avrebbe potuto neutralizzare i pericoli inerenti atJa bomba accettando le !proposte delle Nazioni Unite per un controllo internazionale di tutte le sorgenti di energia atomica. La verità è che le dlfllcoltà Incontrate dall'ONU soho risuHftè principalmente, se non intéramenté,, dalla pro– gressiva rivelazione della po11tica russa miirante ad' al)pog,,. glaTe la propagazione del comunismo In tutto il globo. Inve– ce, di collaborare, la Russia ha persistito nell'ostruzioni– smo, rico·rrendo continuamente al veto e coprendo di insulti I tpJlesi la cui politica differiva dalla sua. Questa tattica è stata seguita con tanta insistenza che la maggioranza de– gJ.I appartenenti all'ONU ha deciso di considerarsi quale una e Piccola Assemblea », senza la Russia e il gruppo dei suoi Stati satelliti; una d~J1e decisioni più significative rp.rese a Pà'rlgl è'· sta~a quella di mantenere ili vita questa «'Piccola AssCmliJea » per alin'ebo alH-i 12 mesi. QU:esta decisione' Dii 1 setnh'ra significativa dàlo cb'e, invece di Nazioni Unite, si dovrebb'e parlate piuttosto dl « Nazioni Disunite ~, décise a so1trarsi al! 'ostruzionismo russo. i;e• <l'Ìll punto di vista <iell'esltb ipratlèò i risultati parrgini son'& stati I piuttosto una, delusione, non si può dire che le~ rhfuiotii ~ non abbi•ano servito a nulla, ili futuro dirà se· esse avranno aiutato a comporre in m'aniera tollerabile il 1 dissidio in Palestina. L'assassinio del Conte Bernadotte do– vrebbe· aver rafforzato la determinazione dell 1 Assemblea on– de ililpedire che le sue fatiche e il suo sacrificio siano stati vani. Non v'è dubbio che Ja situazione fii resa inutilmente complicata dà.I frettolbso riconoscimento dello Stato di Israe– le <1a iparte degli Stati ,Uniti e della Russia, riconoscimento ch"e ha reso gli arabi ancora più ostili. D'altra ,parte, b'lso– gna ammettere che il fatto che le due 1J>&rtin causa siano state ridite presso' l'Aisiemblea ha incoraggiato una eventùa1e soluzione amichevole del problema assai più che I negoziati dlplomallcl segreti tra I ....,rl Governi Interessati. Se la stessa cosa no:n pbò> essere< dttla p:er quanto con– cerne la cessazione del blocco di Berlino, questi sforzi sono serviti certamente a' far comprendere a'' ;molti rappresentanti le ragioni della resistenza occidentale di fronte alla tattica russa. Il fatto che la sùa' .permanenza" all'ONU.• possa• gio– vare alla Russia soprattutto dal lato propagandistico non de"é'far dlmentlca're' ch'e ,qUella•pnbblicltà· ,può esse're uguàl– men'té utilè a'i paesi' che' i ràp,pre'sèntàitti della' Ruii'sla so– gliono tenere permanenlén'l'ènté'· sbttÒ' ,una!' specie di a't!b di' a'!:l!usll'>•Dal p'Ùnlo 1 di vistà• <i"elle rea-zlon,I psicologiche degli atltrP pae'si,: rièssun-o ,può sostenere che· l'asSem'.blèal ,pari,gina1:1 atJbià' gio'v'ato alla propagah'da sirvietica: Pertàiito, non si è ancora potuto· ris•ponOere- alla domanda: 1r Dloìi<lo stB. realrilehte •prbgrCdi!'n'dove\'sér uno stàto di cose ... mén"o· ca·ottco, oppure si sta inC'à~m'in'àlido vers·o l'in'.evi– tè:!;,'ile" conflitto?' ,Là G<orgianla si trova suddivisa, e cosi' purè 13. Corea; 18. Cina è sj> rof0ndé.ta rief caos, ..mentre là~ confllsiòne continua a regnare_ in moifè altre regioni del glò– bo·. ,Su qi,estioni relativamente subordinate, come iI f'Uturo delle colonie italiane, forse è in vista !'-accordo, mentre in altri numerosi casi sembra che la « guerra fredda > cìebba continuare. Anche s'e questo dovesse essere il caso, non sa– reb'be una prova dell'eventuale inutilità dell'ONU. Il fatto stesso clÌe l'ÒNU esiSta costfinge ·gli aggressori effettivi o potenziali a tener conto del suo ,parere, facendo loro sentire clÌe è meglio evitare la sua condanna. Una volta ancou gli scettici- dovrebbero chiedersi : e andrebbero meglio le cose se le Naz-ion! Unite non esistessero >'I Oè"Gaulll! li' il' cleritifllSril'o! Dopo la notlz4a di una ,possibile collusione tra l'M.R.P. (cioè la democrazia cristiana francese) ed- il movimento· del generale De· Gaulle, di cui ha· dàlo notizia: anche Il c<Po– po'to ••, e le dlchiaraz.Jonl dèl. generale sulla necessità &i fi– nanziare l'insegp.amento privato, riproduciamo un interes– sante · a'rtlcolo del compagno Justlnièn Raymond ( e C'est un étal• clérkal· que le général De Gaulle nous promet ») pubbli– cato-,,nel' Populaire di• domenica.,. 9' gennaio 1949, «'Dopo questa p'rìè'se. di 1 posizione, la ilsionontlll'' del R.P,P. si profila con maggioré-· n"èttezza. Uolif(f' .dell~ reazione~ s·o– c:fa1e, De Ga'UHe.ha mostrato il• suo a-Itr·o volto,1 tra-diz.ionB'le irtt 'Fra:nct'af:,quellO'' del clericalismo. I repubbliCMJ-i sviati~, i ra'dlealll r1lnastl !!Ilei che cans' èrvave.n d la" loro simpatia• per– cdlui• il· cni' ndm:f!! shnbdle'gli)lb- la• resistenza, pos~dno ve<hlr' BibliotecaGino Bianco chiaro se Vogliono. Per melti a'"'i. loi-o senza dubbio la e bi– gamia • diventerà Imbarazzante. Ma De Gaulle cO'llta di com– pensare questi abbandoni possibili acquistando gli elettori clericali del M.R.P. La sua dichiarazone, un po' surrettizia, sembra anzi mirare prima di tutto a questo >. E l'autore aggiunge: • La ·repubb~lca e la laicl1à hanno mes no da temere dagl'i attacchi diretti e brutali che dall'lnfll– trazlone illsidiosa. Queste minacce risvegUeranno e, riavvlcl.t neranno tutti coloro che sono Rttaccati alla laicità, a q\JalJ siasi partito appartengano. Quanto a coloro che' credevano su– perato il temp.o del combattimento laico, la dichiarazione. intempestiva del capo del R.P.F. li ricondurrà alla 'realtà, a questo aspetto sempre attuale ò:ellà battaglia politica e so– ciale. Noi possiatilo avere con noi, nel llloslrl ra"4!bi, del la– voratori credenti. ~a chiesa, il suo clero, 1 In ,massa sottomessa dei suoi fedeli non cessano di costituire una forza retrogra- , da. Essa parie oggi all'attacco della Repubblica Ja,ica attac– cando la sua scuola. De ,Gaulle e Ja .chiesa sanno bene che; per distruggere in Francia la libertà politica e la libertà di pensiero, bisogna abl1atlère la scuola che' ha' Insegnato al francesi a 1p.ensare liberamente e ad amare la libertà. «· Prudenti ed, ab'ili, la chiesa ed il suo nuovo uomo. prov– videnziale non attac~ano di fronte Ja scuola laica, istituzione. nazionale sòlida, ben entrata nei costumi... Soltanto si prepa– ra Ié. sua morté lentà speculando sblle difilcoltà ci'ell'ora, clrè sara:nno aggravate· quando, si aYrà il' potere: Se non le si dànuo I dèi IIiiliartli, tra qù'aIChe anno ia scuola la'Jca non~ saTA' p'h't in gPado di a'ss'olvere' i I suoi compiti, non potrà ipib. ne?-' pure acc'ogliere tutti 1, raga.zzi. De Gaulle al ,p:.etere Ie.sinerè, ancor .più di quanto si fa oggi. Ma troverà~ i miliardi recla– mati dall'Insegnamento libero. Ed, il gioco sarà fatto. < 1 Le pressioni che già si esercitano i,n 1alcune r~ioni in fav'Ore della scuola « libera ~ avranno ·l'appoggio •ufficiale. Le scuole clericali ~punJeranno come I funghi: Lit scuoJà• pubblica, ab'bàndonata, ridotta:.. perderà I suol allievi, I' suoi maestri: e le sue porte s•i chiuder·anno Ier.ùneqdopo le altre. O, con il· pretesto di un 8'bbanci'ono che, si sarà pre– pa.ratO', le si chiuderà; realizzando cosi il monopolio della scuola clericale... in nome della libertà d 1 insegnamento. B---. questa non è una imputazione gratuita. La collusione tt'a rfè Gaulle- e là chiesa è' patente: Essa" è confessàta dail'Im- , pro'vvih: dichia!rllziÒn'è' del gerrerMè,·. ali 'Indomani delle ele.! zlbnl al ConsigUo della iRepubblléll ,per le qua,H J'app'oggto' p.olltko della• clrlesa ha a,;slcuralo il successo rela,tivo dd· l'R.P.F: .. «' Ben inteso, non si scopre questo gioco ai francesi. Si~ dice,: poichè c'è una scuola libera che s'incarica- di istruire. migliaia di ragazzi, non è normale che lo Stato sovvenga al suoi _bisogni come fa per la sc;,ola pubblica? Questo j ragiona'mentb di apparenza impeccabile èl un' •p'uro sofisma, I:e~ dùe scuO'le- non·· 1p'osst>lio'essere-- messe 1 sullo stesso pialnb. j 1.1,;- Stato la1to assicor .. la libertà· a tutte le confessioni• r.., ; ligi.ose e non- ne sposa~ alcuna. Es~o a,.pre, a tutti i ragazzi.. i una scuola gratuita ove maestri .di ·tutte le op.inioni e di tut- te le credenze, uniti da una stessa missione, dispensano un I sa'p'ere di un v'alo're incompara-b1le ed un insegname:ntb mo– rale lf'attò d/,1 1 patrimonio' comune a tutii gli• ùomini civili, 1 Qtle'sta' scuola' è< Ur solal che me<rlla di eMere' chlamàt&i liberà! 1 Essai non' imp.one alcun do•gin-a;. alcun credo, e non ne· com• batte nessuno. Essa sveglia in ogni ragazzo la ragione. cbet I farà di lui un uomo capace di pensare e di agire in piena libertà. Essa rispetta• la verità p.er quanto lo spirito uma-– no ·può conoscerla e non la piega a nessuna nece'ssità dt l . Stittb, di ,partito. o di religion .. e. Essa glorifica il IavoTb · u– nfanò nelle opere' gra:no'lose dM medio' evo erlslian'o come I nell~ creai,loni- rtsp'lendentl della scienza, e, della tecnica' mo•· derne. EsSa• ammira 1w tolleranza ovunque questa si manife- 1 stil-... Essa non rinnega nulla del pa,ssato nazionale. Noni Jo fa cominciare nel 1879 come altri vorrebbero f~rlo finire •· -quella data ... tEssa è una s,cuola di fraternità nazionale, cò- 1 rriè' non pulì' essert· nello stesso_ gtado una scuola partlcola– rislicà< sul suai ba'ncbl si' aJffanèano In' una fellee' ugi>à• gliarlzli o-aj!<>zzidi' tht11' i ceti e< di tutte le credenze ed op!• 1 rflorfll., li «'La set:lola laica 11a·dalb la ,pace religiosa• al paese, Bslll'" sola 1 può conservarlé. Essa dà' piena soddisfaziÒne' al 1 ca:ttollcf• j stéssi qbando un clericalismo aggressivo non li solleva cod- i . trò, di lei In una lotta .fittizia•. Il illostro paese ha di meglio, cìa tare che lacerars~ su qµesto problema artificiale susci– tato dallo spiritò di setta e di parte, mentre possiede ùnil' scuolà di unione nel rispetto delle credenze dei genltbrll t!' deÙa ,personalità dei I ragazzi. I Mlt 1 le' pretese- clericall' f! l'lnteresile elelt!lritle di De 6ablle I banno deciso diversamente. èa c!l.lesa che osò chiedere ed w– ' ten'ne le sovvenzioni 9b:!lastlcbe- dal• governo'. del• trltdl~

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=