Critica Sociale - anno XLI - n. 1 - 1 gennaio 1949
CRITICA S~CIAJ-,E 23 La situazione europeit. In qna sua European letter allla ,rivista. americana Poli– Hcs, • uscita rin ,novembre, Ni•col-a Chiaromonte espone ·le sue consideraz;ion.i sul1a ·attuale si.tµ ·azionc europea, d01po un vdag– gio attraverso .nrnrne1•osi paesi. « ).,o stalinismo, o,sserva il Chi·aromonte, non è ,1,1 maggio•r nemko ii.n Bur~pa oggi. , Questo non significa· che •lo s,taJ.i– ni,s,mo non -cosrti,tutscc ipiù .un pericolo od un 1serriio os,taco.J,o. 1 Significa s·em,pHce-1:.riente che dopo il CO'lipo ce.oo ,slovacoo, la di-s.fatta del P. C. nel.le elezioni ita,lli.1ane e la questione 'di Tito, è 'divenuto es.trellliam-entc ,difficile che i comunisti rie– sca,no a mettere i•n piedi un regime diUa,to,r,iale i~ 'Francia od in Italia ... In un'atmosrfera di 1libertà politica e di pace ... i comunisti SO'D.oco.stantemente ,messi d•a partei •Ma, sebbene nna certa q,uan-t.Ltà di 1ltl•bert-à ,politi-ca eshsfa. oggi in EUiro1pa occidenta·le, ,l,a pace non vi esiste ed i problem,i soda.li non sono sul .punto dri essere ,risolti. QuinC:ii, c'è H pericolo che il partito comunista, invece d•i declinare, ipos.sa irimanere co– me una specie di -istit,uz-ione parassitica ,per -lo sfruttamento dei d•issesti ,sociali, approfittando degli errori e della inca– paioità -dei suoi avveI'Sari. Dopo aver notato le ~cau.se' che hanno contribuito a.I deolino attuale del ,p,rcs,tiigiio comuni.sta c:in Euro}?a., l'A. esamina le pos,sibi lifà dd m::i.ntene,re la pace. P,ossia1mo, egli si chiede, s,pe,rare di• 0iper.a,re sui va1·ii govierni in m·odo favor,cvo,le aHa pace « finchè esiste, ò."i fronte a,tf'An1èrica c-olTle na_zione, un im,pen-etrabile blocco sovie-tico? ». Questo è ,il punto cruciale à•ena questione. Se noi dobbiamo accettare una voJta per tut– te la nozione •che il blocco sovietico è veramente impenetra– bHe e che, più particolanmente, Jl regime sovietico cd il po– polo russo formano una massa monolitica, non vi è eviiden– tementr ness,una siper.anza. E' ragionevole del resto sw,rtaire a priori •ogni ,pos,.sibi-lith di pa~sare att,r.averso la cortina di ferro per· raggiunge-re il popolo russo?». Rispondendo nega– tivamente a questa domand-a, il CbiarQJ11onrt:e osserva che, ad ogllti modo, nessun tentativo è st•ato fatto per agire Sul sistema sovietico con mezzi politici e cli:e è dubbio ohe, s,aJ.vo il piano Ma,rshall (che è stato un buon mezzo di_ propagan– da ma i cui effetti attuali sono ancora da valuta.te) la po– Uti-ca america1:a nei confronti dell_a .Rus~i-a è stata un suc– cesso. In segui,to, l'A. esamina la questione della terza forza eu– ro,pea ·a c8lpo 1della qua.ile « non a ,caso » i,n Ita,lia ed in Fran– cia si trovano i cattolici, che propugna-no una po.litica « mo– deraita ». (E' da nota,re ..che •l'A. cOnsiderruta 1 1'.attuale governo ltal1iano come esipressi.one · della « terza forz.a »). Ma la più i m 1 po-rtante cagdone· del successo della teIFu forza co,nisiste nel fatto evide~te che l'azione politica in Europa ha inaugurato l'arte •di distribuire, non la libertà ma i priv.i_le@i deUo S.~– lo attra,verso l'agenzia d-elde m.acchdine · dii. pairtit9 ... « L'Europa og.gi h,a francamente aiccettato una specie di a-egime che po– tr~hbe essere chiamato « democrazia cteJle clientele ». Ciò che· s~ stamp~l;' Cent'anni di vita _italiana. 1 Non è senza significato che la stessa inconsaPeVole traàizfone proverbiale con,scrvi, nei dialet1i di molte regioni italiane, la parola Quarantollo come l'equivalente di tumultuoso na.t'ar pieno di elementi O:iversissimi e che i primi I}egozi standard di qualche città portassero l'insegna di « '48 ». Ancl~e nell'im– tnaginazione. p01polare era· rima.sto e- rimane, sia pure con una sfumatura un pocco irriverente, il ,ritordo dCld'«an,no me– mor.abilc » come del1'anno per eccellenza ricco • di fermenti, cli sPunti, <li mnU" i svariati, co~fusi, éontra'.ddiltorii. Per questo il '48 continua a ciiar vita con · inesau.stà vena nl1C 11iù dispnl·atc pubblicaziorii1 ·senza che_· i Comitati ,per H centenario abbiano asso.Jto al compito di org-aJiizzazione e di selezione che in ques.to C8l1Ilpo sa;rel:,lbe loro -spettato. , Fra IP congerie ormai enorme di materiali e di scritti nian– cnvn rincorri un'opera, 1-a ·quale cercasse di corrispondère al– le niec..esime esigenze che nel 1911 aveva egregiamente Slppa– ga.to, r..el cinquantennio dell'ullità, la pubblicJizione dei Cin– (JUUnf anni di vita italiana }'. cura dell'Accademia dei ~in-. ccl. Un'opera, cioè, che riunisse in una oola racçolta Studi seri concernenti le attività più divèrse svolte dal po'polo ·na~ Ji&nQ netli ultimi crnto anni della sua vita, in modo da ser– v1ie al J,,#.'ore medio per un:1 buo~a conoscenza dell9: stpria politica. economica, cu11u! "J.le d'lbuia nel senso più lato. Il coraggio di un editore mila.nese, il C11,vaJJòttl, e la ben iblioteca Gi' o Bianco nota competenza e sensibilità di un :Maestro di stuci'i storici quale è Corrado Barbagallo ,hanno saiputo drurci il'opera at– tesa, di cui è uscito già il primo volume, composto da nu– merosi scritti della Balbi, del Vinciguerra, del Lovadina, deJ Haino11e, Del De Rosa, del Galvani, del Vara.nini, del Ga– sli:aj, della Carrara-Lombroso, del Gulì, e riccamente dotato di illustrazioni, ri'i cartine, di grafici, di tabelle (1). Non lutti di uguale valore, e talora un po' discordanti nel tono e nella serietà dell'impostazione e dell'informa~ zione, quesiti studi cos,titui•scono .tuttavia run'utilissima guida per chi voglia seguire ra1pidamente il processo della vi.la Ha-– liana nel seco~o che va daUa 1prima guerra ,per l 'indi.penden.za alla proclamazi001e della Repubblica. · Il quadro si apre quando, neJ 1848, la Penisola, divisa in numerosi staterelli, pare ritrovare, nel fermento· rivoluziona– rio europeo, un tono tutto nuovo. Da oggetto passivo J'ltalin si fa soggetto attivo di storia: la s·pinta unitaria del mazzi– nia.inesi•m.o ,trova il suo str,umento mHitare neJ.lo Stato iSabau'Clo e, nel g•iro •cti jpochi mes,i, l'Ualia. conosce vittorie e s,peran– ze, sconfitte e delusioni, conati monarchico-costituzionali r fiammate repubblicane, mcntrç i rivOlgimenli sociali, già svi– luppaUsi in molti altri paesi europei, rimangono qui soffo– cati nel1la ccrohia degli interessi e delle aispirazjoni della bor– ghesia nuova, che mira a diventare la classe dirigente e ad anificare, per il mi,gliq-r sviluppo gene sue allivitù, il mercn– to nazionale. Avvenimenti politici, formazione e dissoluzione di partili, rapporti• fra Stato e Chiesa, progresso economico, sviluppo delle comunjcazioni, evoluzione demografica, espansione co– loniak, trasfo•rmazionc del costume, sforzi be-Jlici, tutto vie– ne analizzato ·co.n diligenza e ta·lora con notevole acutczm originalHà di vedute nel ,•olume eci'ito dal Cavallotli. Quale c.hc pù$S3 essere la ywlutazione co·mp1lessiva che si voglia dare dc-I significalo di questi cento anni cli storia, è innegabile cht' la serenità e l'otttmismo che pervadono 1utta .l'opera -diretta dal Barba,gallo so.no molto O!pportuni per cor– reggere le deviazioni e gli smarrimenti estremistici, tanto fre– quenti e pericolosi in questo difficile dopogUer~a: Un'economia tisica e debole, d'ivisa e inceppata da ogni ge- - nere di ba,rricre, ha 'POlulo ,farsi così robusta da fronteggiare' i paurosi squilibri. di dnc- ,conflifti mo.nci'ia•li e da diventar<' elemento fonda•ment 1a1le della vita·· europc,a. Una democrazia appena in embrione e- ancora minacciata da gravissimi pe– ricoli, quella degli Statuti del '48, è ascesa a regime, bensì contrastato e combattuto, 1na onmai fondalt> su ben indi– viduati organismi po1itici, quali gli odierni .partiti; ed C stata in g•ra,l,> di swperare l·a scossa 1lremenda del tota.Jitari-. s,mo· f0JSci-s,ta e· <i1 s:eP1Pelli,re, un isrtituto pluriseColare quare la monarchia. Il costume raccolto, provinciale, casalingo di cento anni fa si è, .'fra. crisi•. e sconvolgimenti, cimentato con una vit,a più complessa e più "larga di prospeftive e di compiti. L'Italia.no incapace ?i vedere oltre il paese e la città, troppo facilmente contento dd suo mondo r:istretto, ancora legato alla conce– zione della' donna come di un essere inferiore e docilmente schi•avo, s·pesso inetto ad affrontare in tempo «; con energia il pro·blema della propria esistenza, è .O:iventato, si,a pure frn ~erribili tensioJ}i mo,ralJ e fra gra.,vissime strette cco.nonikhc ·• e soeia,li, una persona1iti1 abbastanza. viva e .a,perta, sem·pre più pronta a batter da ·sola Ja strada· della vita, non più domi1nandq da. signore medievale ,fa donna, ma ,servendo.sene come di i-ndividualità compagna e conco~renlc nella lenta co– stituzione di un' mondo di liberi e di eguali. La vita deMo 1Stpi ,ri.to, anch'essa, si 'è -i,n iparte tliberata da!lla soggezione chiesastica, imparan.cio a dividere il piano ,poli– tico-sociale da quello religioso e a discerne_re i per_icoli insi– ti in ogni predicazione teocratica. Auguriamo che questo volume vada in mano specialmenk dei giovani che oggi soJta.nto si affacciano .alla vita, e ad essi .prcs.e.nU un consuntivo che non sia troppo crudamente c9mmisurato al vaglio di queJl'amarezza. che in mOiti di noi ha minacc1ato ui diventare ,scetticismo e rinunzia all'azione,. ma ofifra una vis 1 ione serena, equilibrata, atta a. sorreggt•rc le lo.rb speroainze e a sti1mol·a•re la. loro volon-\à. d'azione. 'Q"UIDO QUAZZA (1) 1848-1948: Cento anni .di vita· italiana, redatto da scrit• tori specialisti sotto la à"irezionc di Corrado Barbagal1o, voJ. I: Politica, I:.conomia, Vita s'ociale. Milano, Cavattolti. 1948. Direttore: UGO GUIDO .IIONDOLFO Vice-direttore respons.: ANTONIO GREPPI Autorizzazione Tribunale Mi111no 8/10/194-8 n. 646 ·del Registro Tipografia Plnelll • Milano . Via Farnetl, 1!
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