Critica Sociale - anno XLI - n. 1 - 1 gennaio 1949
22 CRITICA SOCIALE gione. E' internazionalista oppure nhn è: questa è la sua caratteristica di nobiltà umana. , . . La csortazi,one nrnrxista: cc Lavoratori di tutto il m·ondo unitevi >, non ha infatti un contenuto solamente economi– co-politico; ne ha uno, ancor più significativo, ynwno, che si concreta nella fratellanza del lavoro concepito come una delle forme più alte di comprensione della Divinità. Sotto questo inconfondibile aspe'.to il socialismo è pacifì– sù10,, non astratto o teorico, 1na concreto,. perchè vuole re.a– lizzare fOndizioni sociaii ed e-coromiche, nazionali ed in– t-ernazi-onali nelle quali non sia più possibile quel suici• cidio di eserciti e di nazioni che si chiama guerra. Qua1,do si ricorda tutto questo appaiono superate le an– titesi e i1lutili le distinziÒni; così come gli aggettivi, tallto più. oggi in cui i vocaboli hanno perduto il loro signifi• l'ato, penliè ~ògnuno li · 8dopera secondo il propt:io·, inte-• r'csse. Qqanto·, a tutti c!/loro che vorrebbero una ahi,ura, più o ~len~ solenne, da_'parte vnostra noi non abbia1110 che una rispo~ta. Il i:iostro socialisq19 è 111arxista ·e tale 'rimarrà, perJhè senza Marx n~n esiste &orialismo, ma appunto per: chè marxista il nostro socialismo è profondamente uma"f, 1110\10 più di quello ·che· suppongono gli zelatori. dello spi- ·FATTI E COMMENTI della sta~pa. italiana ed estera La doppiacrist lii numei-o d.i hove1np.re de « U Ponie » ri1produce un j.nte– res·santc articolo del noto fLI.osofo -inglese Aldous Huxley suida « do,p,pia erisi » dell'umaQità « 1 La ,razza umana, scrive i.O H., sta. art.tTa1versando µna :erJ-si che si sviluppa ,per cosi d_i.re su «;t-ue _,pia•ni; a,1 tpr.iiino, ~i:s•~ 1p0Utiica ed ecoµomica, al pian9 di .sotto• ·crisi demog·rafica ed eco.log,i-ca ». E r1leva poi che. doH~ secornda « i vari Gran.di 'Cliisdei9n.iano dd .idi-scu,tere » e· ~he esisi « !'asciando rtaile cura ai111~ delegazrion.f suba1lterne e senza a.uto,rità adunate. n.ell.e- conferro;i.zuole per ,il vettovaglia-= men~o .e l'agri.colturm- .. devolvono -l'e· 1loro ez:ier.gie aH'uniloa ques,tione dii chi sarà l'oip,press·ore e chi il'oprpres-sb ». D,opo a•ver rHevata l'import,a,nmi. del ,problema demogra– ficò nei confronti della ,produzione m001<iiale, e l'effetto c)l.e un- indiseriminarto aumento della po,polazi0111e ha Sul 1 lo svi– hlJJllP~ della libertà, 'io Hux,ley aggiunge: « No-1u·ra,Jme11Je è 1più fa-ci.ile parla.re di una poU.tica deOlo.: grafi~'l mondiale che ,{,a-ria 01d,ottare dai· va-l'i go-verni, e bep. più faicile fa,rlia Mattare che 1mettere in esecuzitone. Senza con– ta,r,e' 1che se, per· un qua.khe miiraico,10•,ila s'd ado,tta.Sse e met– te&Se in esecuziane domani, i benefici sarebbero sodo ap!I)a– renti tra qualoh-e generazoi,on·e. i, ... iJ;_rJ,~ l'idotlat,rira na 1 zi.oillale rimane· l~ veira religione dcl– l'umandtà e ~a guerra è co1111Siderata giu&ta e co,mun-que ine– viilbabi.le , nessun paese aJd a'1'ta ~ .n.atruldtà 1rinuncerà a•l1meno aJlo sfor,,;<, di aumen1ia,r,la. · Supponiamo," comunque, che si gLun– gè~st a~ ·un'accettazione, ,Sa,rèbbe ipo-ssirbiile giU01gere all'ooe- cuzione? ,.. , La verità è eh~ proprio .n:ei i>~~,j dove è ·più llecessaria, prOpri'o Il tlia .riduzione de.I-le nascite incontrerebbe i m,aiggio,ri ostacoli. ,Per Una sei-va di :!"agioni - maiteriaili e psicologièhe - il controHo delJe naiscirt:e ,non 1può es-sere jpra,ticato da per.:. s.'!ne iJ ,eu.i temoire di tita •si1a al idi .sotto di un oerto Givello. liv,e.lllo -che •per :gli ,a;siati,ci eµ ~5'1-eUJroipei è anco~ di là d;1 raggiungere. Per bene che v-~idano ,le ,cose ,l'umanità quindi è destinata a ra@gjungore i 3 mHiari~li e mezzo, ed il mezzo s-ecol\o che ci. aisipetta sarà in tutti i casi ·estrem,amente ipericolos·o. Se nel fOOttempo una p01litica demògra.fica mondiale sa;rà ·st•aita uoos– sa in aitto ,i.I ,peri 1 co.Jo potrà scemaTe dopo il Druemt,la. Se ciò non avviene, lÌa èrisi ·- a meno di una sovpresa ottiima, o pes•~ 1 ma, da. qui aid aUoTa - persisterà nel nuovo miUennio. Una 1 poùitica- ,ci·emogirafi-ca è, quindi, la m_èta a oui tendere. Occorre a.ff.ront,a,re questa n1iuaccia su vacii f,ronti. Su quel– lo ideologico· il nemico vero d-eHa p,ace è i-1 naziona1li15,mo, gi,a,cchè è -solo nelle volrute del ,pensiero nazionallist-ico .çhe. 1~ soviria•popolazione doiven-tia un fenome11'lo pericol01So. La pro– fond-ità di una fede iè misu1~abiJe- s-olo d,a,i ,sacrifici -che il •credente è d•isjpos-to ad a.ffrontaa-e per essa. Oggi vi son<o uo- Bibliotec~ Gino Bianco rito, che vogliono rappresentarci con lo sguardo rivolto solamente a terra·, mentre invece, nell'intimo, di ciascu.no di noi, è innalzato al cielo. Per costoro, per tutti quelli che oggi dalle; opposte sponde vedono nel socialismo il bersaglio ,preferito e ci offendono insidiando la nostra fede, o ci ignorano ignorando la · nostra dottrina, io penso si 11ossa e si debba rispondere con le immortali parole del filosofo spagnolo De Unamuno nel suo mirabile « Com– mento al1a_ vita di, O.on Chisci'otte »:, « Oh eroico Sancio i C,ome pochi si accorgono ohe tu conquistasti la cima della follìa, mentre il tuo p~drone precipitava negli abissi del buon senso e che sopra il suo letto di morte irradiava ù, tua fede, la fede tue., Sancio, la fede di. te che non ski 1norto nè morira•. Don Chisciotte perdette la ·sua fede ·e 1novì, tu la racco•gliesti e vivi; era necessario che· egli mo. risse disilluso perchè in illusione vivificante vivessi tu ». Il proletariato è Sanoio; lo scudiero. Egli sta per racco• gliere la eredità di Don Chisciottè, che è quella dell'eterno spirito umano >1nelante alla bellezza, alla verità, aUa giu– ~tizia. Gli inconsapev1o~i, gli ignari, gli egoisti apr.ano il passo, lascino libera la via a Sancio. Il popolo lavoratore si _a'<anza nel regno del1o spi~ito, pe~ lo spirito umano. LEONARDO GATTO RO!SSARD · mi,ni é don1I1e pronti•' ail martJ.1rio in p,ro del loro idolo U.:azio:.. naJe contro, uno di.s1po.sito a n1orire per 11,asua f"-e"d:e in Dio. A ques,to pi-opo-sito è interessante noba,re come· un ~se:rvatoire dell'acutezz,a di Oa·rdo Ma,rx ·abibi,a potuto, 1.51bagHa1,si..~ Egld. non, ~ffe!"lrò i!l ;significato del fen·o~eno nazi·onali~tico ,che ,gli fet~ mentavia ·1intorino e,~ fiace.ndo -del ·suo• 1desid'erio comunisttlco i!l padre del ,suo ipepsiero sto,rico, ,preconizzò• prossimo i.I_ giorno in cmi li.I patriothlsm·o di d~sse av,rebb~ -spodestiato il patiriotti'.Smo naziona,Ie. Invece... il naziona.Ji.s'mù ha trionfà– to "della <1<>lid-ariétà . .a;, cl-ruS'Se ed -il .proletariato dd ogni rut· zione"" _ba ·sem 1 p,rei mar,ciJato •IS>giliordini di ufficiaH boirghesi conit-ro il « nemico ». Peggio ancora, quel'lo •stes:so comunismo nel ,oui norrue l'yla,r?C, sognava 1 l'unipa1e; dei lavo-ratori. <iel m·on– do è -diventato oggi l'istrumento -deil -nazio-l1!8.lismo· russo'. In !ega (,S\r8lllo a 'd'i-rSf) · ieo; i~ Chiesa g,reco-orto4o5:sa, il cem.1u 1 -– ni.6m-o è orggii.un 1a,g-enteper proipagaindaa:e ,tra i. po1pOli .e;x:tr.a:a:. l'llSISi J}ISipoilitioa che i .c,api di quel ·paese perseguono fJ,n dai i'empri di Ivan. E com.e itl comut11ismo è diiventa-to l'istrumen– to del na2:itonalismo irusso,. cosi non ci sa,rebbe da sorp1rOO'- . del,"'si che H Oatrt:oiJ.icesimo ed il Pa-otestan,tesimo divent-as<Sero gli strumenti di. un'alleanza tra i, -nazion18.114s·mi 'orccidental!i ». .·Do.Po acute· ooserVazioni sullia possibile o·pera degli -scien– zi1ati iper l'aumento ò'eU-a ,produttività di generi alimenta-ri e sµd 1pr.ob 'lep1-a deill'energia: atomiC'a, J'A .. concilude: « ·La sovM_p.otj>ol-azione · .è ·una niinaccia per Ja p,a,ce, ma lo è, "ltrettarlto per la liber.là . .· ,,.•E · ciò ,per una !l"lagion~- Il) .oilll:osemp.Uc .e: un riapporlo s.fa – vorevole tra p01po,la.zione e risOrse ,r.ende ,ìe ,condoiziOOli pe:r guadagnarsi Jia vita intolilerabi,1,mente 'dure. L'indivii.duo è oo– strettò à' lavorare a !lungo ·p·eF ,piccola merced'e e nes:sun iri– spa~mi,ato ,potere ,d'acqui.sto ~o prO'legge <lal,Ja ti.-..nnia della natura .n.emii.ca e deH 'egu-aimente ,nemica piresenza doei.' deten– tori -del ,pot~e ,econoanico e ,politi.reo. La dem-oorazia co,nsist~ nol •poter dd•re « no » al padr01D.e. Ma aiessunp può ci"ire « no » ari padrOIFle qiua'llà·o non 1 è iSicuro di ,mallgiaTe qua•lora ne per– da. ù fav-ore. '.Per fia.11" .ciò egH deve, ·o poter g.uiadagna:re aib– bas'banza -per \l"iS•p.a-rmia,re, o aver la ipo-ssibiilità di sposta,rsi in ,territ@i vergini è 1ricominciarvi la vita. Nei ,pae~i so'W"a.– p.opòl•arti rpoch-i sono econo:m,icamente indipendenti,· ed iii ter– reno è tutto o·ccll!pato Coane per · ~a minacci-a. alla pace, Ja minacela .alti-a libertà non può es-sere •rimo,s-sa che .eon I 'adozione di una ragio– nevole politica demogi:;alk.a inonidtiaJle. Nel frattempo qua.Ji i palliativi? In c-a.Il14)o polùtiico il riemico più immeO:iato della libeFtà' è d•a guer,·a, Non pec nuHa d,al tem,po <leti tempi ogni u...,,i_ no ha a,màto lia guerra, o ipe,r· ro 1neno 111e ha. amato i pre– Pi',rativi. ·· La c0:·sco.·izioone obbHga'toria pone- ogni ind,ividuo– rulil-amercè del centro. Una pollitica estera a.gg.ress'iva provoca reazioni -che sono -la scusa -per ulrt.er~ ori prepaFa-tivi beiLLi.c.f ed ulrte.riori riduziioni della libertà 1~rs,onale, ~d è co:sl_ che ogni tiirannia può s~mpre con:s·O:Lid3.~~\ 1 m.edian1e un appel,lo all p-a– t,ri,ottismo. E .intanto il ·pericofo~'d'i 'guerra diventa il pretesto per una 1politica, non già d,i ridruzìoin'J, ma 3.ddirittura tj.i in- - tireIIlento demografico, ~-come già insegna,l'ono Hitler e Mus-so-· llini, e come ba ,cosi -bene aippreso Ja. Russia sOvietioa. So– V}!,aiPoi>o!aziione e· mildrt:ar-is,mo riI:_n.angono le gs.1·.anzie basiln,ri <il>Ua ditta-tura >., ,,,
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