Critica Sociale - anno XL - n. 24 - 16 dicembre 1948
560 CRITICA SOCIALE , ficazione, i socia1listi ,del P.S.L-I. devono ~entire l'e– S'igenza di continuare con sempre mag,giqre inten– sità l'azione intrapresa per 'l'unità socialista. Gli sf.orzi dovranno essere intensificati senza lasciarsi scoraggiare dag,Ii insuccessi momentanei, con un atteggiamento di simpatia, anche se non disgiunta da fraterna e ser,ena critica, e con persistente ricor– so ad ogni possibile forma di collaborazione, tra cui principalmente gli accordi sindacali ,e la pre– sen !azione di liste· uniche elettoral:i, ·con Je correnti autonomiste del P.S.I. , III. - li problema drlla partecipazione al governo. Contro l'·e·vidente piano ·comunista di -consegnare il govem.o - precluso al P. •C. ,e· per via ·legale e per via insurrezionale -- alle forze più. retrive del paese, la parteciiiazione deil nostro Partito a.J go– verno aveva e,d ha anche lo scopo di trattenere la D.. c. da uno slittam-ento sempre pm accentuato verso destra, e quindi di sv.entare i ,dise,gni del P. C. E' evìdente ,però che, ne.I caso in cui si raggiun,– _gesse _upa base di intesa per l'unificazione delle for– ze socialiste attraverso la denuncia da parte del P.S-I., o di •una iarga frazione .di esso, del :patto di unità d'azione coi comunisti e la nostra con– temporanea deil,uncia della coliaborazione governa– tiva, i disegni del l'. C. potrebbero essere sventati per altra via: mediante, cioè, un'oppòsizione demo– cratica, seria e costruttiva, non necessariamente si– stemati-ca, atta peraltro a strappare, in una posizione più libera, all'influenza •del bo.Jscevismo e del fusio-• nismo Jarghi ·strati di lavoratori •sfiduciati e delusi dall'azione governativa. Ma indip-endentemente ,da taJe eventualità', una va– lutazione obbiettiva della nostra -opera di ,governo (p•u.r tenendo -co-n.todella disastrosa eredità del tri– partito e della catastrofica opposizione comunfusio– nista) non può portare ad un giudizio interamente favorevole, anche se questa opera ha posto talvolta uc freno a<dazioni nocive agli intenessi generali dei la– voratori. Di un effettivo rinnovamento liociale, ispirato agli interessi permanenti delle cJass"r lav,oratrici e volto a debellare il negime di privilegio palesemente per– sistente in Italia, non c'è traccia nei. provvedimenti •emanati e proposti dà! governo. Da questo punto di vista la nostra pavtecipazi orne non ha a vNto quel– l'effetto che il Partito aveva tassativamen.te indicato nel Corivegno romano dello , sco-rso anno e riconfer– mato al Congresso di Napoli. E' indispensabile· quindi •che almeno le basi della· nostra collaborazione venga,no rivedute affinchè l'a– zione di\governo risulti veramente ispirata a.Jla de– ci.sa volontà di avviare il ~aese verso quelle riferme ch e sono o,rmai mature nella coscienza d'el popolo, e siano fissati, specie nel settore dell'a,gricoltura, dels la' scuola, della legislazione, del lavoro della previ– denza sociale, della ricostruzione edilizia, delle fi. n:anze·, alcuni punti programmatici che dovrebbero costituire la condizione assoluta e indero.ga1bile del– la ulteriore nostra parteèi<pazione. In eonclusione: a) l'uscita ,da~ ,gov,erno apparirebbe opportuna - i;n tale senso i,J nostro partito deve assumére un impegno ·puobtJi-co e solenne - qualora essa doves– se ,costituire condizione ·11,ecessaria -di-una unità so– da'llista che fesse .sicura garanzia di riscossa del so– ciaHsm@ democratico. In questo cas~ il Partito norn si troverebbe so,tanto impegnato. a ricostituirsi ·sH mrnya .e pilÌI laPga base: ma, accrescendo le proprie forze, mddificherebbe a tal punto il nostro contri– hià'to e, in conseguenza, -il rappo•rto ,di forze .oggi esi– stente in senò atla compagine governativa, da-rende- BibliotecaGino Bianco re inadeguati gli accor>di oggi 111 vigore• Il Partito socia,Jista •<$e risulterebbe dalla ricostituzione sa– rebbe un partito nuovo e come tale avrebbe il diritto e il dovere di uscire ,dal ,go,verno per coUocarsi su di una base iniziale completamente libera; b) l'uscita dal .governo sarebbe addirittura inevi– tabile se uria coraggiosa chiarificazione e revisio– ne della presente· nostra posizione nel governo non si potesse seriamente conseguire. · IV. - Unee di una politica economico-sociale. NeJ,J'ambito di una politi-ca p,roduttivistica mirante a· risanare l'economia del paese e a,d inserirla nella vita economi-ca mondiale, il P.S.L.I. chiede che gli aiuti derivanti <dall'E.R.P. servano non già per turare le falle del bilancio, o ,per incrementare le ricchezze di gruppi favoriti me-diapte ilo s,canda.J.o deile conces– sioni privilegiate, o per tenere in ·piedi industrie moribonide ed ,antiecqnomiche, bensì per fare sì che la ri-costruzione torni ad eHettivo e preminen'te van– taggio -deBe classi povere. S'impone pertanto un'or– ganica azione pianificatrice di tutta la vita economi– ca del paese, azione che, senza ·s·coraggiare le sane iniziative private, rimuova le cause della disoccupa– zione, miglio-i-i la preparazionè professionale dei la– voratori, gmar,di al Mezzogiorno con sprito concreto e eon senso di solidarietà, stÙnoili il rinnovamento degli impianti industnia.Ji, elimini le sfacciate ,evasio- .ni fiscali. · Si tratta di imlJ)edire che gli aiuti dell'E.R.P. va·da– n,o a finire rieHe tasche -dei gruppi capitalistici e bu– rocratid lasciando il popolo lavoratore nella sua cronica e disperata miseria, ~ per qi 'più. i-1comples– so ,prQ<iluttivo del paese· adagiato in una abitudine pa,rassitaria che· ne arrugginirebbe gli ingranaggi; si tratta al contrario -di apptofittare di' qu~sta ecce7lio– nale congiuntura per riportare finalmente le classi· Javoratr.ici italiane ad un ,grado ·di esistenza più ci– vile, l'~paratp produttivo ad un liveHo più razio– nale e moderno, e la- vita del paese ad un più inten- sificato ,circolo di rap·porti europei. ' · ParaJ.lelamente occorre· ililserire la nostra azione risanatrice anche nel ,campo ,della cultura, e 1 special– mente in quello della scuoia, mirando ad una rifor– ma generale, dell'ordinamento scolastico (ma promos– sa senza impazienze, frutto di meditati studi e di accurate indagini) che prepari l'assetto .della scuola pubblica prevista dalla Costituzione, Urge frattanto combattere l'analfabetismo, e porre un solido argi– ne alla progréssiva ·invadenza clericale. V.·• La politiea ~indacal;,e. I si'lil.dacal isti d el P.S.L.I. <devono contrastare in– transi-genteme' lil.te l'asservimento_ della C.G,.I.L. agli in- ' teressi 'e alle mire: <il.e! P.C.1-, denundare i danrni deri– vati ai lavoratori dalla .scissione delle forze sindacali e compiere ogni sforzo affinchè la C.G,I.L. abbandond la politica, di sabotaggio di cui la « non c0llab0Ta~io– ne » eretta a sistema è uno ,degli aspetti più rilevan– ti, e persegua invece compiti di p·rop1Hlsione e d,i stimolo dello sforzo r.icostruttivo na~i@nale, erigen– dosi come ba,luaPdo coliltro .i risorgenti ·egoismi delle classi padronaJi capitalistiche. Se lo svolgimento di tale azione - di cui l'unità socialista sinrdacale, auspicl!ta dal Convegno sincià– cale di Mi~ano, è con,dizion·e indispensabile - si di-' m@stras-s·e ancora una volta impossibile per il set– tarism-0 dei èomunisti, in tal caso - al fine· di evi– tare il crescente, pauroso al'lontanarsi ,dàlle organiz– z.azioni sindacali déi lavoratori sfldudali, ed ovviare ai perico·Ji del p.articolarismo e del corporativismo che esasperano lo spirito di categoria in frangendo la solidarietà di classe - si rendereb'be neeessar.io '
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