Critica Sociale - anno XL - n. 24 - 16 dicembre 1948

, CRITICA SOCIALE 559 ritirate: « iil1lpedire Io slittamento del Governo sem-. 1 pre più verso destra), formula che nell'altro dopo– guerra valse alla socialdemocrazia tediesca la più, spaventosa delle cal!a.strofi politiche. Nessun « peg– gio > infatti potrebbe spingerci più a lasciare un governo la cui politica - malgrado qualche prov– vedimento apprezzabi/.e ed a dispetto delle buone intenzioni dei suo•i componenti -- appare nel suo complesso chiaramente involp,tiva, quandoi fossimo abbacinati dall'illusione che, restandoci, potremmo impedire sposi.amenti « più peggiori»- verso 'destra. Cosi un pai·tito, che era sorto per rovesciarè una Wl'rente infaustq., minaccia di immergervisi in pie– rw e di esserne trav.olto! Ma il pegg-ior guaio è che una par.te dei compa– gni sembra adagiarsi soddisfatta in que sto stato di cose ed acc,ettarlo come stato normale; mentre un'altra, in preda a radicale sfiducia, è spinta nel– la ricerca affannosa dei rimed,i ad accettare for– mule ambigue che svalutano le stesse ragioni ideali della scissione e della costituzlone del nostro Par– tito. 'Sz' va così determinando in mezzo a noi pro– prio qu·ella deleteria f)(i)larizzazionè, che . il nostro Partito era sorto per oombattere e vincere. ,fuori delle nostre file,. nel vasto ambito della vita nazib~ nate! Questa la situazione che detta /',esigenza di ride– finire il nostro Partito. · Agli uni, cioè a quelli che si ritengono pqghi del– le presenti posizioni del Pactito - e che stanno ali– mentandovi tendenze quietistiche o settarie, (a secon– da dd temperam,enti), paternalistiche e burocrati– che - bisogna dire che la loro è pretta illusione. Il nostro Partito non ha senso che nella missio– ne e per 'la missione per la quale è sorto. Non può àHinearsi come un partito qualunque accantd agli altri, in una specie di massimalismo partecipazio– nista che' si converte nella rinuncia progressiva e , finirà nella massima rinuncia. Non può abbando– nare la lotta su due fronti - sia pure adoperando tattiche diverse sull'uno e sull'altro - riducendola ad antibolscevismo puro e semplice, senza venir·me– no totalmente al suo sc-opo. O avanza e porta la sua missione a èompime.nto, o retrocede e finisce - ma· con lui è finita la democrazia in Italia, perchè que– sto nostro Partito, malgrado lutti i suoi difetti, è l'unico su cui la democrazia possa fal'e un asse- gnamento totale. D 1 Agli e.Itri, cioè agli sfiduciati e ai pessimisti, ri– nunciatari a loro• modo. nella ricerca di una unità socialista purchessia, bisogna dire che questa unità non servirà a niente, cioè non ci farà .avanzare di un passo verso il « gov-erno a direzione socialista », se ci presteremo -a realizzarla accettando semplici– stiche impostazioni del problema della partecipa– zione al gov,erno (anzi, della stessa democrazia), che· puzzano alquanto di intransigentismo formalistico ,e magari demagogico, ed ammettendo che del bolsce– vismo e del regime stalinian()I siano da-te e propa– gandate interpr,etazioni torbide o addirittura false., mentre proprio da una completa chiarificazione in questo campo dipende in gran parte il successo del socialismo democratico. ' Contro gli errori degli uni e contro gli errori de– gli altri bisogna dunque ridare validità alla defini– zi.one originp.ria del P.S.L.l., ridare attualità nella C06ci-enza dei compagni alla missione per la quale nacque e che è la ragiqne suprema (iella sua vita. E' chiaro che quando il partito avrà riacquista– to quella coscienza, la coscienza del dovere urgen– te di « strappare le masse alla schiar1ilù ideologica tiel bolscevismo ed al conformismo confessionale:.>, per ricondurle alla concezione e alla prassi del so– cialismo democratico, e così « rendendore baluar– tio sicuro della Repubblica demòcratid-a che senza / ca Gì o Bianco il loro sostegno è destinata al crollo inevitabile e facendole cosciente strumento di pace e di eman– cipazione del lavoro », ,è chiaro che il suo spirito ne risulterà completamente trasformato. Come au– spica il compagno U. Alfassio Grimaldi, sarà uno spirito operoso, espansivo, conquistatore. In che modo il Partito, rianimato da tale spirito, potrà riorganizzarsi e fronteggiare e risolvere i problemi particolari posti all'ordine del giorno del congresso nazionale, è detto ilei/a mozione « ,Per la riscossa e per il primato del movimento socialista » che lo stesso compagno V. :Alfasslo Grimaldi ha riassunto per « Critica Sbciale ». Gr EFFE I. - li problema pregiudiziale. « Go•v,erno a ddrie21ionesocialista » e «Lotta su due fronti » : sono questi i due motivi ideali della scis– sione e della costituzione del P.S.L.I., volti a ripor– tare il movimento socialista, quale protagòni~ta ed arbitro, :,uJ!a scena politica italiana donde la politica fusionista lo aveva allontanatQ. Ma J'attuazione di questo ,programma rkhiede un Pa·ritito forte ·ed orga ,nizza.to, d_ove: a) ogni iscritto .abbia la •consapevoJezza dehla s-erietà del compito da svolgere, respingendo da un Iato l'ii-nerzia spfoituaJ.e e li settarismo che indu– cono una ,parte del Partito ad accontentarsi deHe. ·attuali pos-iz,ioni, senza .tentare di migliorarle; dal- 1',ailtro l'ingiust,if,icato pessimismo che svaluta l'a– zione fin qui svolta e spinge all'affannosa e rinun– ciataria rfoe!"ca •di una qalsiasi unità socialista, a qua'lunque ·costo e maigari su ambigue formule ideo– Jogich'e e politiche; b) og,n,i organo si-a animato da spfr.ito di opero– sità e ,di e~ansione. Bando al pate!'nalismo disedu– cativ,o, alla smani-a ,di ll'nanimità, all'improvvisazio– ne. Occorre ipertezfonare -J'organJzzazione del Par– tito fondandolla su forti ed ,autonome Federazioni provinciali, facilitando il coordinament,o dell'azio– ne degli orga,ni per.iferici e centrali e di questi uJ– .timi fra di <loro, attrezzando tecnicamente gld uffi– ci deUa Direzione e l'Istituto Studi socialisti, po– tenzian<lo ,!,a stampft ~oci>a!lista e soprattutto l'« U– manità». lì! Partito deve darsi una· Direzione di· organizza– zione, cioè formata da compagni competenti, fatti– vi e !Hier.i da imp·egni, .capaci di richamare energi– ca,mente tutti gli or,gani -etutti i compagn: -del Partito ad una eff,ettiva e concreta dedizione alla -Lotta. Solo risolvendo questo problema p·pegiudiziaiJ.e il Parti– to po.trà farsi ,propulsore di attività 1e di iniziativa, fissare con ,chiaPezza il proprio i-ndirizzo po.litico e affrontare con sicurezza i duri problemi 'del mo– mento.• II- - L'unità socialisfu. Condizione prima -dell'.unìficazione socialista· de– ve essere -la manifesta •ed inequivoca ·vo,lontà dei socialisti democratici rimasti nel P.S.I. di scioglier- si def.initivamnete dai! patto di unità d'azione col P.C.I. La ser,ena v_a,J.utazione delle riserv,e · fomnula- ' te dahla ;DiPezion,e del nostro Partito al documento per J'Unità socialista ·potrà consentire un accordo ragionevole 1e soddisfacente, senza compromessi sui principii e senza adattamenti a1le reminiscenze le– niniste e trotzkiste. Il pericolo di ridare vita aJl'e-. quivoco del P.S.I.U.P. deve essere assolutamente evitato. Senza chiudersi in Una posizione inerte, diffiden– te e persino .ostiJe di fronte alda crisi fatale che .tra– vaglia il P.S.I., e senza ·esagerare l'influenza degli ati.eggiamenti personali rispetto allo sforzo di uni-

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