Critica Sociale - anno XL - n. 22 - 15 novembre 1948

514 CRITICA SOCIALE La F.A.I., ispiratrice di questo vasto movimento, dimo– stra, con argomenti veramente fondati, come l'organizza– zione amministrativa della prostituzione (e specie l'autoriz– zazione dello Stato alle case di tolleranza) sia un errore igienico, un'ingiustizia sociale, una mostruosità m~rale e un crimine giuridico. Suo principio fondamentale - i-mvlicito in quanto si è sopra esposto ed enunziato esplicitamente nel programma della Federazione - è che l,a prostituzione non è un cri– mine eia parte della donna, che è libera di prostituirsi o no, poichè, « vendtndosi, essa usa del suo diritto di disporre riel p-rQprio corpo, come !'µomo, retribuendola, usa del diritto di disporre del suo avere». Ora è indubbi@ che, dal punto di vista ·sociale, non si può imvutare alla donna come sin– golo ciò che è colpa di tutta la società, di una società che pone effettiv.amente la donna nell'alternativa di Siposarsi co– munque o di prostituirsi (o di prostituirsi sposandosi); ma i1 -suddetto principio della F.A.I. è relativo appunto al tipo tradizionale di società in ·cui viviamo, mentre in una soci,età veramente fondata sul lavoro che garantisca alla donna (tenendo conto delle sue ragioni di temporanea ina– bilità) po-ssibi/ità eguali a quelle dell'uomo, la prostituzione costituirebbe un vero e proprio crimine sia da parte della donna che vende i'- proprio cor'po sfuggendo al dovere del lavow, sia da parte dell'uomo che stipula contratto di pre– stazioni immorali illudendosi di comprare ·1•amore fisko al mercato. · Noi siamo d'avv.iso ·che i provvedimenti particolari con– cernenti-la prostituzione debbano essere concepiti in fun– zione di due fini principali, quello di com battere dficace– mente il pericolo venereo · ,! Jenzac:on.ferirl! 'alla prosfiooione s~essa la fr,~fà è Al, persistenza 'degli i,s~mti giurid,oÌ,, e quello di neutralizzare alla radice le cause sociali del me– retricio. Tuttavia noi vogliamo dire sin d'ora che, mentre condi– vidiamo le critiche che la F.A.I. muove, da un punto di vista liberale, al r~gime poliziesco del meretricio e che sono state accolte nel.progetto di legge della senatrice Mer– lin, riteniamo sia conÌpito precipuo dei legislatori quello cli dare alla legge 1111· contenuto che t~nga conto, fra l'altro, dello scarso sviluppo ciel senso di responsabilità sociale e della coscienza igienièa cli larghi strati del 1,opolo italianq, che preveda le evasioni e gli eventuali pericoli ·che si, pos– sono verificare nel periodo di trapasso dal regolamentari– smo all'abolizionismo, e che apra la via a quelle riforme che devono incidere nella nostra economia e nel nostro co– stume per liberare la donna dai tradizionali gravami ..di in– feriorità. L'abolizionismo, dal punto di vista marxista, non può essere soltanto una rivolta contro l'ingerenza dello s·ta– to ma clev~ costituire la premessa cieli~ lotta ·contro la pro– ,i;ituzione, così c0me ,la democrazia è la condizione della lotta per il socialisnio. Esperienze straniere. Il sistema dell'autorizzazione statale alle case di meretri– cio, oltre alla sua incongruenza .con i principi dello Stato moderno; non ha raggiunto gli ·scopi igienici che si pro– poneva ed ha avuto anche dannose conseguenze di ordine sociale e morale (degradazione delle prostitute, aumento del- chiusura f,u attuata in molti paesi già da parecchi anni: nel 1888 nella città di Berna e in Norvegia, nel 1906 in Dani• marca, nel 1907 in Finlandia, ,nel 1911 in Olanda·, nel 1912 in Bulgaria, nel 1922 in Cecoslovacchia e in Polonia,. nel 1925 a Ginevra, nel 1927 in Gennania, nel 1928 · ln Ungheria, nel 1930 in Romania ... In Russia, nonostante che il movimento abolizionista si fos,se già SYiluppato sotto il regime zarista, h1 chi'1..Isura delle case si ebbe •soltanto in ,seguito alla Rivo– luzi~ne d'ottobre, la quale diede anzi -avviamento ad un pia– no statale di lotta contiro l.e cause sociali della q:>rostituzione. E' chiaro, comunque, che l'elenco non ha carattere tassati– vo, sia iPerchè sappiamo che alcuni paesi, oltre quelli citati, abrogarono in 1passato- il sistema delle case di tolleranza, sia perchè •la Federazione Abolizionista Internazionale ha -in cor– . so di ristampa i,l som1nario della situazione abolizionista ag– gioonato al 1948. Citando, per quanto cl è. •stato 'Possibile, no- 111,i e date, .abbiamo soltanto voluto dare· un'idea dello svi– luppo e dell'esten~iouc, -sotto i più vari climi e l'legimi, del rhovimcnto abolizionista. Biblioteca ·GinoBianco la tratta delle donne, avviamento dei giovani al v1z10, legit– timazione dello sfruttamento della prostituzione altrui ...). Sarebbe nostro dovere far conoscere al lettore, in base a informazioni dirette e documentate, i punti essenziali delle legislazioni tipiche e progredite che hanno sostituito nei vari paesi il sistema regolament-ari'Sta, e i risultati ottenuti con i nuovi sistemi. Non è possibile in questa sede un'analisi particolare delle legislazioni ciel meretricio. Tuttavia riteniaÌno di poter clas– sificare gli indirizzi fondamentali· dei provvedimenti che han– no sostituito il regolamentarismo nei vari paesi. Dev'essere però chiaro che la questione della nuova legislazione del meretricio e i problemi sociali del sesso non si esauriscono con la discussione del progetto abolizionista presentato dalla senatrice Merlin, ma richiederanno continui e ampi studi affinchè, abolendo gli ostacoli di una nuova legislazione an– tiquata ed iniqua, si possa giungere a creare quella nuova coscienza e quella nuova moralità dei rapporti tra i ·sessi, la cui esigenza fu già 6entita in Italia da rappresentanti stessi della cnhura idealistica, come Santino Caramella e Francesco Flora. Un _notevole gruppo 1 di paesi ha applicato integralmente i principi del movimento antiregolamentarista (F.A.I.). Ci– tiamo, fra gli altri, l'Inghilterra, l'Olanda e il Belgio, le cui leggi si fondano sull'abrogazione degli istituti 'regola– mentaristi (case di toilleranza, !polizia dei costumi, registra– zione delle prostitute, ecc.) e, pur tollerando il fatto della pro'stituzione in sè, colpiscono le conseguenze della mede– sima (in quanto esse turbano l'ordine pubblico): i lenoni, gli sfruttatori, i tenutari delle case di meretricio e il prosse– netismo in tutte 'le sue forme, mentre prestabiliscono il trattamento libero e gratuito delle malattie veneree· e una azione educ.ativa e di bonifica sociale. · Circa gli effetti deJ.Ja legislazione di tali paesi, riferiamo anzitutto alcuùi dati concernenti l'Inghilterra. Tenendo pre– sente che fu emanato nel 1922 il « Criminal Law Amend– ment Act » contro i tenutari d( case equivoche, risulta che il reato di prossenetismo ha avuto una media .assai bassa· (di otto ,reati annu~li tra il 1900 e il 1909, di tre nel 1926), che il numero di individui condannati per sfruttamento di prostitute, che aveva raggiunto la media annuale di 286 tra il 1900 e il 1904, discese nel 1926 a quella di 149, che nella città di Glasgow le pro'Stitute arrestate per. schiamazzo o scandalo nelle vie o per aver importunato i passanti furono 2797 nel 1902, 401 nel 1926 e 238 nel 1927. « I fatti che ']lermettono di credere - dicèva a questo pro– posito \o studio introduttivo contenuto nella rela,;ione del 15 febbraio 1930 della Commissione per la Tratta delle donne "della S. d. N. - che' l'incidenza· deHe malattie veneree è ,in via di diminuzione sono i seguenti : anzi tutto, le sequele delle malattie da c11rare (presso i centr;i all'uopo istituiti, n. d. t,) sono meno frequenti. In sewndo luogo, il numero cli per– sone affette da infezioni recenti è minore ... ». In un rapporto ufficiale inglese {!928~ della Commissio– ne per un'inchiesta sui reati commessi sulla pubblica via si osserva che « la categoria di donne che vivono della pro– stituzione pubblica è dimimiita nel corso di questi ultimi anni, e i loro metodi sono divenuti più discreti a mano a mano che miglioravano i costumi pubblici». La risposta dell'Olanda, contenuta nel rapporto dell'rr-J ,930 alla sopracir11ta Commissione, delineava un sistema si– mile a' quello inglese, eccetto che per alcune attribu.:ioni del– la polizia dei costumi (mantenuta con spìrito diverso da quella tradizionale). I casi, di sifilide primaria nelle princi– pali città olandesi foron·o 428 nel 1926, 377 nel 1927, 304 nel 1928: Interessanti per il legislatore i provvedimenti a– dottati dalle città di Amsterdam, Rotterdam è l'Aia per la piit rigorosa àpplicazione delle disposizioni penali cÒntr.o i tenutari di case equivoche, e co'SÌ pure la trasformazione della polizia dei costumi di Amsterdam, la quale, in colla– borazione con la polizia dei fanciulli, fu indirizzata alla lotta contro le cause della prostituzione e messa per ciò al s~vizio di molte istituzioni pubbliche e private. Per quanto riguarda il Belgio, la proposta di legge abo– lizionista, votata alla una1111imiità dalla Camera dei rappre– sentanti il 17 luglio 1947 e pt1re all'unoo,òmità I dal Senato il 23 luglio 1948, è stata pubblicata nel Bul/etin Abolitioimiste n.. 1rr (settemhre-ottobre 1948). Essa abroga le precedenti

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