Critica Sociale - anno XL - n. 18 - 16 settembre 1948

410 CRITICA SOCIALE dei lavoratori e, conseguentemente, un elemento non trascu– rabile per il· maggiore rendimento individuale che ne deriva ed inoltre uno dei fattori importanti per la contrazione della massa dei disoccupati anche per le maggiori p°ossibilità che apre alle nostre correnti emigratorie. Il Convegno segnala l'urgenza che la C.G.I.L. provveda a concretare un'azione tendente alla tutela dei nostri emigrati e direttamente a -interessarsi del loro collocamento in quei Paesi di emigrazione che forniscano serie garanzie di soddi– sfacel)te trattamento salariale e sociale. 11 Convegno, considerato il problema dello sblocco dei li– cenziamenti, riconosce, in linea di principio, che qualunque bene o servizio deve prodursi al minor costo possibile per agevolare il consumo, e, pertanto, mentre le aziende indu– striali debbono provvedere a rinnovare e ammodernare gli impianti, occorre che anche la mano d'opera conservi l'im– piego rispondente all'effettivo fabbisogno delle industrie; riaf– ferma però che lo Stato ha il dovere di subito seriamente • provvedere ai bisogni di quanti involontariamente restassero disoccupati, oppure fossero costretti a mutare professione o mestiere. Domanda pertanto: 1) che vengano subito programmati lavori pubblici o di pubblica utilità che permettano il più largo impiego cli mano d'opera; 2) che vengano prorogate, perfezionate ed ampliate le disposizioni già vigenti a favore dei licenziati e dei disoc– cupati. Per quanto concerne la rivalutazione dei salari dei lavo– ratori qualificati e delle categorie più sacrificate, come ad esempio quelle degli impiegati statali, degli enti locali e dei pensionati, il Convegno ritiene che non può essere più oltre procrai;tinata, pur tenendo giusto conto delle effettive situa– zioni di fatto delle diverse categorie, delle condizioni dei settori economici interessati e del ~upremo interesse di difen– dere il potere di acquisto della lira. Respinge i-tentativi della Confindustria, rivolti a creare nell'opinione pubblica nazionale ed internazionale ,Ja sensa– zione che la classe lavoratrice italiana goda attualmente di condizioni di vita migliori di quelle prebelliche, in quanto la comparizione fra gli indici dei salari contrattuali e quelli del costo della vita, a parte riserve di natura metodologica, non può, al fine di una più esatta valutazione, prescindere dal considerare gli attuali regimi degli orari di lavoro, e del maggior peso del fenomeno della disoccupazione rispetto alla situazione prebellica. Considerato che condizione indispensabile per un aumento del reddito nazionale è lo sfruttamento di tutte le •risorse produttive del Paese, ritiene che la politica di valorizzazione e di industrializzazione del Mezzogiorno e delle Isole e <li tutte le altre aree depresse debba essere intensificata e po– tenziata. Reputa che tale valorizzazione sia strettamente con– nessa alla riforma agraria che è maturà nella coscienza dei lavoratori e nelle condizioni del Paese e che, pertanto, non può ulteriormente essere rinviata. Ritiene parimenti indispensabile che il Governo predisponga, in conformità del progetto studiato dalla Commissione per la riforma della previdenza sociale, i necessari provvedimenti di legge affinchè sia avviato a soluzione il problema della sicurezza sociale, che interessa tutti i lavoratori dipendenti da enti pubblici e privati e quelli indipendenti, quali anche, ad esempio, gli artigiani. Impegna la corrente sindacale a combattere con tutti i suoi organi e tutti i mezzi di cui dispone, affinchè non si consenta il ripristino in Italia della politica, a cui tendono le forze capitalistiche:' di socializzare le perdite e privatizzare gli utili, addossando così interamente alla classe lavoratrice i danni della guerra disastrosa e dell'inflazione di cui esse sono le principa}i responsabili. III Il Congresso sottolinea la necessità assoluta che il Parla– mento della Repubblica provveda a dare attuazione legisla– ,tiva ai principi contenuti negli articoli 39' e 40 della Costi– tuzione, e ritiene che tale attuazione debba ispirarsi ad al– -cuni cri'teri e direttive di massima, che si evincono dalla BibliotecaGino Bianco stessa carta costituzionale e dalle finalità che devono essere proprie rlella organizzazione sindacale in una Repubblica de– mocratica fondata sul lavoro. Fra tali criteri e direttive, il principio della libertà sinda– cale, sancito dali':irticolo 39 della Costituzione, assume un particolare rilievo e dovrà costituire il principio informatore di tutta la futura legislazione in materia, e rappresentare il lievito fecondo per l'a formazione e lo sviluppo della co– scienza sindacale delle masse. In relazione a tale principio è necessario che: a) la registrazione delle associazioni sindacali e il conse– guente conferimento àd esse della personalità g.iuridica pos– sano aver luogo con l'osservanza deHe sole condizioni indi– spensabili a garantire che l'associazione si proponga di per– seguire, ed effettivamente persegua, finalità di ca.rattere sin– dacale, possegga un minwnum di consistenza organizzativa derivante da volontarie adesioni, e sia organizzata su base democratica in modo da consentire alle minoranze di svol– gere quelle funzioni di critica e di controllo che ad esse de– vono essere proprie ; b) una v·olta intervenuta la registrazione, l'associazione non possa essere assoggettata ad alcun controUo da parte dello Stato, all'infuori di quello diretto ad accertare la per– manenza di quelle condizioni di diritto e di fatto che hanno consentito la registrazione stessa; e) ai fini della stipulazione dei contratti collettivi aventi efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti al-la categoria, la rappresentanza unitari.a garantisca la effettiva partecipa– zione alla stipulazione del contratto di tutte le associazioni registrate; a) le funzioni di controllo che dovranno esercitarsi· nei confronti dei _sindacati, in sede di registrazione o successiva– mente, e quelle che dovranno esercitarsi sui contratti collet– tivi di lavoro per garant-ire la osservanza delle disposizioni alle quali la legge ne -subordina l'efficacia obblig,itoria, siano affidate al Consiglio Nazionale -dell'economia e del lavoro, previsto dall'articolo 99 .della Costitu.zioné, e che, essendo costituito anche e specia1mente coi rappresentanti delle varie categorie, è maggiormente indicato per garantire, nell'eser-– cizio dei controlli suddetti, l'autonomia e l'indipendenza dei liberi sindacati. · Pér quanto concerne la disciplina dell'esercizio del diritto di sciopero, prevista dall'articolo 40, il Convegno esclude an– zitutto la possibilità di effettuare, a questo fine, qualsiasi di– stinzione basata sugli scopi politici ed economici ai quali lo sciopero è indirizzato. Il Convegno ritiene che la disciplina prevista dall'articolo 40 possa intervenire Dei confronti di quelle categorie che sono addette a servizi' di attività di in– teresse pubblico la cui interruzione può recare grave danno al-la generalità dei cittadini, e dovrà essere basata essenzial– mente sull'obbligatorietà di esperimentare il tentativo di con– ciliazione, davanti ad <4>positiorgani permanenti o a carat- · tere temporaneo, e di subordinare la proolamazione dello sciopero e il suo concreto esercizio, che l'articolo 40 della Costituzione intende solo regolare, ma non abolire nemmeno pl)r determinate categorie, all'esito negativo del tentativo sud– detto. Tale procedura unita ad un maggior senso di respon– sabilità dei dirigenti sindacali può, ad avviso del Convegno, contemperare equamente i legittimi interessi delle categorie interessate allo sciopero e quelli della collettività dei cit– tadini. Tenuto conto della. gravità e della complessità dei pro– blemi da affrontare e da risolvere in sede di formulazione delle norme'legislativ<) che dovranno dare attuazione ai prin– cipi costituzionali <leili articoli 39 e 4oy e al fine di far sì che la nuova disciplina legislativa. risulti ispirata alle concrete esigenze e alle reali aspirazioni della classe lavoratrice e delle categorie produttive, il Convegno ritiene indispensabile e im– prorogabile la costituzione del Consiglio Nazionale dell'eco– nomia e del lavoro, previsti dall'articolo 99 dell,i Costitu– zione, al quale dovrebbe essere affidata la prima elaborazione della nuova legislazione sindacale italiana, e per consentiFe, al tempo stesso, a,Jle forze del lavoro la partecipazione di– retta allo studio e alla soluzione dei problemi economici e sociali della vita nazionale.

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