Critica Sociale - anno XL - n. 18 - 16 settembre 1948
CRITICA SOCIALE Otto Bauer ci ha lasciato un grande insegnamento e un serio ammonimento. Se ci atteniamo alla legge da lui for– mulata sull'automatismo e sulla formazione dei quadri, allora vi sono gravi pericoli per l'avvenire del Socialismo.· Allora nei successi del movimento socialista sarebbero già contenuti i motivi di una prossima inevitabile sconfitta. Noi, considerando gli ammonimenti di Bauer, attuiamo coscientemente delle misure che dovrebbero impedire gli effetti ritenuti da Bauer inevitabili. Noi nella clandestinità ' ci siamo preparati con successo a prevenire la disfatta futura della democrazia ed ora dobbiamo continuare su questa strada. Le decine di migliaia di persone che for– mano i quadri •dirigenti e i funzionari del Partito Socia– lista debbono essere, secondo gli insegnamenti di Otto Bauer, adatti ad un doppio compito, educati cosciente– mente e secondo un piano. Essi debbono imparare a com– piere il lavoro giornaliero di riforma, e di edificazione e amministrazione di un nuovo ordine economico; nello stesso tempo debbono essere pronti e capaci fisicamente e spiritualmente a difendere la democrazia e il socialismo contro qualsiasi avversario prepotente. Nè l'ideologia. demo– cratica, nè la qualificazio;;_e pratica nel lavoro di riforma devono essere causa di una nuova disfatta, se qualcuno tentasse ·di agg;edire con la violenza la democrazia, poichè il Soèialismo si affermerà come imbauibile sul terreno della democrazia grazie alla ·nostra attività. Le teorie e il rendimento politico· sono transitori anche se sono molto importanti. Il mutamento delle condizioni FATTI E COMM.ENTI della stampa italiana ed estera Metodidi studiodei problemi soclallstl Reduce da una « semaine d'étude » della S.F.1.0. che aveva raccolto nel villa~gio bretone di Saint-Brieux un forte grup– po di compagni francesi, studiosi dei problemi sociaJ.isti, Loui,s de Brouckère, nel Peuple dell'11 a·gosto, raff.rontru il diverso 1metodo per convegni del genere, Seguito dai socialisti belgi e da: quelli francesi. Si tratta di iniziative e di metodi che abbia1no bisogno di aècogliere e di sviluppare nel seno del nostro partoito, se, in conformità ai nostri princiipi di democrazia interna, intendiamo dare ai « nostri prgblemi » soluzioni che nascano da'lla consa\pevolezza e dalla volontà dell'intero partito. Riteniamo qui.odi che le osservazionii del compagno belga n1eritino di essere meditate, augura11:do che, quale che sia il metodo che si prefiggono (e incliinia 1 mo ,piut.. tosto a favore di quello francese) consultazioni della « base » del par~ito, o con ·convegni o a mézzo di referendum, abbiano J\logo anche tra noi. Nel Belgio i « ·responsabili » di una « settima1~a di studio » designano in precedenza un certo numero di conferenzieri e di relatori. Agli intervenienti si . suole distribuire, perchè possano megHo seguirne la espos1z1one, dei riassunti o « ·sillabi ». AI term'ine della esposizione, all'oratore si pon– gono do1nande o si richiedono schiarimenti. Quindi una se-– duta è dedicata alla dis·cussione -delle idee che sono state. formulat~. « I parteciipanti non sono chiamati a prendere alcuna decisione, o, quanto meno, non ne. prendono che ec.... cezional•mente »• ·« La S.F.I.O .. procede in modo diverso. Il comitato diret– tivo sceglie un tema e incar,ica al,cuni compagni parUcolar– m-ente competenti al riguardo di compila11e un questionario. che aiuterà i parteci,panti ad or,ientare i 101.·o l~vori. Al,cuni relato.ri sono jncaricati in precedenza ed -avranno il com• pito di dirigere i la·vori. Ma oiò che si Q.ttendc dall'insieme dei pa-rtcCi•panti è, in v.ia princi,pale, che essi formulino çlelile cOnclusioni. Queste, nat'llra-lmentc, non im•pegnano il partito, ma gli f6t·niscono tuttavia utili indicazioni ». Quelle com1pilate nelle « semai,ne » di Saint-Brieux consi– stevano in una cinquan1ina di pagine dattilografate. Dopo una brev-e wsse1nblca iplenaria, i ·parteci•panti si suddivtsero in commissioni, e queste in sottocommissioni. Queste, .infine, a•f.fidarono a commissioni di redazione la cura: di redigere i testi, solt0tposti ed· aopprovatI dalle sottocommissioni e quin• Biblioteca Gino Bianco economiche causa il rovesciamento della teoria e della pra• tica politica: i metodi scientifici e politici debbono essere adattai~ alle nuove condizioni, la scienza e la politica deb, bono venire sempre aggiornate. Veramente durevole resta la formazione spirituale delle nuove generazioni, le quali, anche nelle nuove condizioni e con nuovi metodi, restano portatPici dell'eredità spirituale del loro maestro. Così l'opera di Otto Bauer come educatore è veramente eterna, poichè egli fu, il creatore dei quadri dirigenti del mo;i. mento socialista austriaco. Il suo• spirito sopravvive nelle migliaia di componenti i quadri proletari. Noi concludiamo queste considerazioni sulla coscienza dell'insufficienza della nostra generazione, modestamente, come discepoli del nostro grande maestro. I suoi inseg{;a. menti e i suoi ammonimenti esercitano sempre una pro– fonda influenza in noi. Se Bauer di fronte a noi rappre• sentò, nella sua teoria della fatalità, il principio della necessità materialistica, noi, suoi discepoli, vogliamo nel suo spirito, e al di là del suo spirito, iniziare a forgiare il nostro destino. « Gli uomini fanno la propria storia - dice Marx -, ma non in condizioni d·a essi liberamente scelte, sihbene in quelle esistenti indipendentemente dalla loro volontà ». Ma essi fanno la loro storia! Noi vogliamo studiare con cura queste condfaioni insieme al nostro grande maestro Otto Bauer, ma vogliamo costruire coscien– temente la nostra storia e non dubitiamo del sµccesso. KARL CzERNETZ di dalle co•1nmissioni. Si tornò cosi in sede di assemblea plenavia, le cui dis-cussioni e deHberazioni hanno ocou.pato gli ulHmi tre giorni. « Tutto sommato - ossf!rva De Brou,ckère - la discussione in as.seml>Joea generale è durata circa quindici ore. Può pa– rere, moHo, ma in realtà lè ben pòco per discutere un volu. metto di conclusioni. Non si può, in cosi b:r.eve tempo, pro– cedere realmente a quella che, in un Pa,rlamento, si chiamc- ~ rebbe la discussione degli articoiJ.i, e d'altra parte la prl!.gc– cupazione che si ha di -ahneno abbozzare, riduce in maniera mqlesta le ore di cui si disip.one per quella che, i'll Parla– mento, si chiamerebbe la discussione generale. D'altra parte, ,pokhè non si vota, per evitare tutto ciò che potrebbe sem– brare .una « decisione » presa da quello che non costituiisce un organ~ del Partito, gli emendamenti non possono essere proposti che in commissione o in seduta plenaria, ciò che può portare d"lle compUcazioni. Aggiungiamo che il lavoro delle commi·ssioni non può essere portato a termine che nel momento ,stesso in cui l'assemblea plenaria ile discute i ri ... sultati, in modo che manca ai P.art-ecipanti il tempo per stu– dda-re ·in maniera approJ0ndita ciò che essi dovranno a1ppro .. vaFe, Insomma, quale che sia il merito- delJa ,proceduFa adot ... tata dai compagni francesi, sembra d'i.fficiile farla sboccare, in una breve set~imana,., a risultati migÌiori ». · Pass -an.do a suggerire migliol'amenti, iJ co:rnpa,gno belga nota come le _çoonmissioni potre·bbero essere costituite in precedenza, prosegui,re con tutta pace i lavori e le loro di– scussioni, far ,per,venire i loro rwpporti ai partecipanti prima à.ell~ loro riuni01,1._e,in modo che Jia. discussione possa essere veramente approfondita, In tal senso oiperano i « gruppi di studio ~>- dei Fabiani, che ,lavorano quando, occor-re sino ad un anno e più, ma che producono poi dei lavori vera,mente notevoli ·sui temi affrontati. « Io .credo - conci ude De Brouckère - che ,i francesi ab .. biano ragione di dare alla ddscussione propriamente detta ma,ggiore tempo· ohe non si usi tra noi. Ma credo anche che noi abbiamo ragione di da•r.e alla esposizione preliminave un posto 1no1'to im1portante e i111vece di non « concludere ». In– fatti i 1parteci-panti non pos·sono che a.bbozzar-e, durante l'e loro riunioni, il tema cli stiudio che s01prattutto importa df far 1 oro proseguire in seguito ». L'Inghilterra e la Federazioneuropea. A proposito dell 'atteggté..mento dell 'lnghilterira nei conf,ronti d·ella Federazione euroipea, che ha sus·citato recentemente ta.n– te n001 -in-gi,ustifi,cate critiiche _(a,nohe da parte nostra) rLpro– duciamo un P.·rticolo aipparso sul s~ttt,manale svizzero Ser- , vir, che ha il pregio di essere 01biettiVo. ~ E' es-atto che 1 l'lnghillterra laburista ed il governo di At,tlee sono oggi. i princi1pa1Ji · ostacoli all,unità deJPEuropa,.
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