Critica Sociale - anno XL - n. 18 - 16 settembre 1948
424 CRITICA SOCIALE riori egli avvertì già nella prima fase del suo sviluppo. I maggiori meriti di 0110 Bauer, che lo classificano nelle prime file <l'ei teorici marxisti, vanno ricercati nel campo della sociologia. Abbiamo dello che la scuola austromar– xista nacque dalla necessità dei marxisti austriaci di affron– tare i problemi delle nazionalità componenti lo Stato absburgico. Fra le molte opere pubblicate su questo argo– mento, la più brillante è quella di 0110 Bauer: "La que– stione nazionale e la socialdemocrazia", opera che è tut– torn attuale e che tratta uno dei problemi più importanti ,1 ei nostri ten{pi. 0110 Bauer estese il suo interessamento a tutt). i princi– pali problemi del suo tempo, pubblicando contributi fon– ilamentali sul bolscevismo e sul fascismo. Egli non ana– lizzò questi due problemi dei nostri tempi unicamente dal punto di vista politico attuale, ma ci lasciò un contributo teorico. di grandissimo valore. Egli insegnò ai socialisti austriaci la comprensione critica degli enormi sconvolgi– menti storici dell'Oriente, e ci insegnò a comprendere la rivoluzione russa e lo sviluppo dell'Unione Sovietica senza lasciarci trascinare nel suo vortice politico. Ott,o Bauer cercò di raggiungere un accordo col Socialismo autoritario, e volle . giungere alla sintesi fra l'etica della democrazia e il nathos della rivoluzione. Il « socialismo integrale» !'he egli sosteneva nei suoi ultimi scritti doveva superare dialetticamente la divisione; ma egli ci insegnò yure a tenere alta la bandiera della libertà e dell'indipendenza del moviment,o socialista. Comprensione e accordo, ma non capitolazione! Questo è l'insegnamento che noi dob– biamo trarre dall'analisi politica e sociologica di Otto Bauer sul bolscevismo. · Noi socialisti austriaci siamo troppo legati ad Otto Bauer per poterci accontentare della sola enumerazione dei suoi grandi meriti. E' impossibile apprezzare la sua personalità e la sua opera se non si discute con lui come si farebbe con un vivente. La discussione con lui rispecchia la lotta che combattiamo con noi stessi, la nostra lotta per rag• giunger-e una maggiore chiarificazione. Perciò questo tcn• tativo di apprezzare la sua personalità e la sua opera non può realizzarsi senza una discussione spirituale con lui. Ouo Bauer fu un maestro dell'analisi. Nelle sue anlllisi, usando la concezione materialistica della storia, egli cercò sempre di giungere alla spiegazione dei fenomeni politici partendo dai fattori economici. Egli spinse il determinismo economico agli estremi, ecl esagerò lo schematismo econo– mico, giungendo così alla concezione di un certo automa, tismo nella storia. Tutti i processi politici gli sembrano inevitabili e determinati dal fatt,ore economico; egli non attribuisce importanza decisiva alla personalità umana nel decorso sto~ico. Proprio Otto Bauer, la cui personalità ebbe una, sì grande influenza sulla storia, sottovalutò l'efficacia in questa del fattore soggettivo. In 1•.n'a discussione dopo il 1934 egli spiegò come fosse giunto a questa esagerazione: ciò av-venne nella lolla con• tro la scuola revisionista di Eduard Bernstein. Il revisio– nismo mise in dubbio la esattezza del determinismo eco– nomico sostenuto dalla concezione materialistica della sto– ria e attribuì una grande efficacia st.orica al libero arbitrio dell'uomo: ,contro questo libero arbitrio si volsero gli austromarxisti. Bauer ammise di aver esagerato, nella lotta contro il « volontarismo » dei revisionisti, -il peso dei fat– ~ori economici; ma egli_ ci mise in guardia di non soprav• valutare nella critica della sua concezione l'importanza del fauoré umano soggettivo. Egli era dell'opinione che noi del movimento illegale eravamo particolarmente tentati a cadere in un nuovo « libero arbitrio >) rivoluzionario. L'uomo politico Otto Bauer Là politic" fu per Otto Bauer la concretizzazione della concezione teorica, la cristallizzazione della teoria. La con• seguenza pratica del suo automatismo teorico fu un atteg– giamento politico, che egli stesso designò come « atten– dismo » (dalla parola francese « attendre ))). L'austromar– xismo condusse la classe operaia allo spiegamento di una magnifica forza creatrice, che si manifestò nell'ascesa demo– cratico-riformista. La Socialdemocrazia austriaca fu crea– trice di un'opera di riforma democratica unica nel suo BibliotecaGino Bianco genere, ma evitò, nel periodo delle crisi della prima, Re– pubblica, cli prendere qualsiasi responsabilità di potere poli– tico. Nelle crisi sociali clel 1918-19, nel 1927, nel 1933-34, la Socialdemocrazia tentennò sempre e non osò attaccare: fu l'avversario che le impose la decisione. Sebbene il con– tributo del movimento operaio austriaco alla costruzione democratica sia stato importante, la concezione dell'<<atten– dismo » politico di Otto Bauer ebbe conseguenze gravi. Ott,o Baller è la personificazione della teoria dell'austro– marxismo con tuLti i suoi grandi vantaggi, ma anche con •tutte le sue debolezze. Otto Bauer fu la testa e l'anima del Partito nella Prima Repubblica.- La politica di Bauer della « autolimitazione della rivoluzione >) pose i limiti dell'azione. Entro questi limiti si è attuato un magnifico lavoro, sia dal punt,o di vista teorico che clal punto di vista pratico. Nel 1918-19, Bauer creò la teoria della socializzazione democratica. Egli fu il creatore della legge sui Consigli di Fabbrica e dell'idea organizzativa dell'economia collettiva. Dalle con– dizioni di lotta della Prima Repubblica Otto Bauer svi– luppò la concezione del socialismo democtatico in lotta per il potere statale: il programma di Linz, basato, nella sua' essenza, sul progetto di Otto Baur, rappresenta' il punto culminante ,della potenzialità teorica e politica del– l'austromarxismo. Nel programma di Linz l'austromarxismo si rese conto dei limiti delle possibilità di sviluppo demo– cratico del proletariato, ma nella pratica politica degli anni seguenti esso fu incapace di superare i limiti del suo atteg– giamento difensivo. Il suo· atteggiamento, nella crisi del 1927 e nella lotta del 1934, si può solo spiegare con l'am– bivalenza della politica d-ell'« attendismo ». E' da meravigliarsi se la politica di Otto Bauer ebbe un'influenza sulla sua teoria, così come la sua concezione teorica determinò la sua politica? Per gli uomini politici che sono anche dei teorici la politica· pratica è sempre un tentativo di realizzazione 'di una concezione teorica. D'altra parte la teoria servi per Otto Bauer ad appoggiare la mo– tivazione e a giustificare a posteriori la sua politica; e così troviamo in molti dei suoi studi storici questa giusti– ficazione teorica. Se anche delle opere come "La Rivolu– zwne Austriaca" hanno perduto dal lato teorico, hanno guadagnato per contro in spontaneità e vivacità, poichè l'autore potè servirsi della propria esperienza come fonte storica. Otto Bauer fu un gra~de uomo di Partito del Socialismo democratico. Con Vict,or Aler egli fu anzitutto uno stra– tega politico ·di classe superiore e di alti principi; non già un professionista della tattica: questo ·ruolo lo lasciò agli altri. Grazie alla sua vasta cultura fu un ·uomo poli– tico cli grandissima efficacia, completamente padrone di tuUi i ·problemi del diritto e dell'economia. Otto Bauer abbandonò l'angustia della politica austriaca per il campo internazionale. Qui potè pienamente lasciar spaziare il suo 'genio ·universale. I congressi di Marsiglia, di Bruxelles, di Vienna fra le due guerre subirono l'in– fluenza della sua superiore personalità, sebbene fossero ricchi di eccezionali personalità, come Léon Blum, Vander– velde e Filippo Turati, Lì, ne:i Congressi internazionali, c'era spazio p·er le sue prospettive politiche su scala mon– diale. Volesse il Cielo che quell'Internazionale fosse stata una realtà politica invece che un fittizio Parlamento inter• nazionale del Socialismo! Avremmo avuto -allora le pre– messe di un'Europa Socialista! Il fatto che Ott,o Bauer fosse principalmente un uomo di partito gli guadagnò la stima· dei quadri e l'attaccamento degli operai. In o,gni situazione essi sapevano e potevano dire: « E' uno dei nostri, possiamo contare su di lui. Egli è nostro, nessuno può prendercelo ». Gli avversari lo odiarono e -lo temettero, ma la grande massa degli apoli– tici non aveva un 'idea esatta di lui. Egli non ha occupato la fantasia delle grandi· masse popolari come altri perso– naggi aella Sociald-emocrazia austriaca. Il fatto che Otto Bauer fu tutt,o uomo, di partito è non uomo di Stat,o fu allo stesso tempo la sua forza e 1a sua debolezza. Nessuno può sapere come si sarebbe sviluppata la sua genialità poli– tica se, in ,un'altra situazione politica dell'Austria, egli fosse stato per lungo tempo uomo di governo. Nella sua
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