Critica Sociale - anno XL - n. 18 - 16 settembre 1948
CRITICA SOCIALE 423 ·oTTO BAUER (NEL X ANNIVERSARIO DELLA MORTE) Otto Ba:uer è stai-Osenza dubbio una delle più eminenti figure del socialismo internazionale della generazione che è testè tramontata o che volge al tramonl-0. Nell'occasione t1• cui, ricorrendo il 10° anniversa_rio delùn morie del B, fu compiuta la traslazione dèlle sue ceneri, dalla terra d'esilio in cui ha dovuto morire, nella sua terra d'Austria, più /icritti sono stati pubblicati intorno all'opera sua a, pensatore e di uo,no d'azione. Tra questi scritti uno dèl, migliori ci è parso questo di un suo scolaro, lo Cze·rnetz, che traduciamo dalla rivista socialista viennese Die Zukunft del luglio u.s. In esso viene tratteggiata in tutte le sue espressioni l,a figura clell'eminente compagno nostro che, dopo la morie del Kautzky, era considerato a più eminente teorico del socialismo in Europa. Lo Czernetz non tace le mende che egli crede di notare nell'opera del venerato Maestro e n~ parla anzi con molta imparziaUtà, dandoci modo di conoscere alcuni aspetti meno noti, e molto inte• ressanti, sia tlel sistema ài pensiero del Bauer, sia di tutl-0 it movimento socialista austriaco, che è stato il più ricco che abbia avul-0 l'Europa dopo che la scomparsa del Bern– stein e di altri teorici germanici del socialismo ebbe tron• cato il fecondo dibattiw sul revisionismo. Dallo scritto del Czernetz noi possiamo anzi aver la ri– prova della possibilità di continuo perfezionamento che può avere il metodo marxista quando sia trattato da .uomini che nel pensiero e nell'azione professino e attuino i prin– cipi della democrazia, che significano auwnomia del pen– si·ero individuale, non disposto ad inchinarsi a nessun dogma e a nessuna autorità. La Critica Sociale Lo scrittore inglese Mc Cartney disse di Otto Bauer che fu troppo grande per la piccola Austria, e pose nella stessa categoria Ignazio Seipel. Secondo il Cartney, l'angustia della picéola Austria del dopo{!;uerra non permise il pieno sviluppo delle grandi idee •di questi uomini, la cui impor– tanza superò le frontiere austriache. Oggi, a tanti anni dalla loro morte, vediamo quanto più - durevoli e importanti di quelle di Seipel furono la perso– nalità e l'opera di Otto Bauer. Egli fu non solo uno degli uomini politici più importanti del suo paese, ·ma uno dei teorici più importanti del Socialismo dei nostri tempi,. un maestro ed un educatore incomparabile. Solo consideran- 9,one tutti questi aspetti, è possibile comprendere la sua personalità: potremo spiegare alla nuova generazione il significato di Otto Bauer solo illustrando la sua . opera in questi differenti campi strettamente collegati. Mi rendo perfettamente conto delle difficoltà di far conoscere la per– sonalità di Otto Bauer a coloro che non l'hanno cono– sciuto personalmente. Mentre tento di rievocarne fedel– mente il carattere, mi ricordo che anche l'esame più pro– fondo degli scritti di Victor Adler· non mi permise di com• prendere il grande Maestro del Soci-alismo austriaco co,;e forza viva. Per gli uomini della mia ·generazione Victor Adler è ormai un personaggio I!.'!§Sato alla Storia, mentre Otto Bauer fu per noi la forza spirituale viva, e resM tale anche dopo la morte. Solo coloro che ebbero la fortuna di cono– scerlo personalmente riescono a valutare la perdita subita dal movimento operaio austriaco con la sua morte prema• tura. Il suo posto è tuttora vacante e sempre resterà tale. La Scuola Austro-Marxista Il movimento operaio sorse relativamente tardi nella re• triva Monarchia absburgica, ed ebbe uno sviluppo parti• colare. Non vi furono, in un primo tempo, i Sindacati nati dalle lotte industriali del proletariato contro un capi– talismo potente, come in Inghilterra; non ,vi fu lo. spri– gionarsi di una propaganda politica vigorosa, sorta dalla vita del paese, come il movimento di Lassalle in Germania; non la continuazione della · tradizione rivoluzionaria, come nella Francia, paese classiéo delle rivolte e· delle barri- ibliotecaGino Bianco cate: il movimento operaio austriaco nacque dall'eco della propaganda di Lassalle, a Vienna ed in alcuni altri centri industriali della Monarchia danubiana. Più che in Germania, il movimento operaio in ,Austria dovette avere carattere politico sin dagli inizi della sua esistenza. Nella lotta sindacale contro un capitalismo ancora debole, il proletariato potè ottenere solo per gradi dei vantaggi sul terreno salariale e politico-sociale. Sotto gli Abshurgo il proletariato fu assolutam;nte privo di diritti e dovette lottare anzitutto per il diritto di associazione e per le libertà politiche: anche dopo il sorgere del movi– mento sindacale la lotta venne condotta prevalentemente sul terreno politico. Nella misura in cui diminuirono le speranze di un successo sul terreno sindacale, assunse mag– giore importanza 1a lotta politica per ottenere un inter• vento dello Stato e per la conquista di una legislazione sociale. Queste lotte sul terreno politico condussero alla conquista del privilegio del diritto di voto, avviando il proletariato sempre più sul terreno della lotta parlamentare. L'arretratezza della borghesia austriaca e la ~elativa len– tezza dello sviluppo capitalistico in Austria diedero dunque al movimento operaio di questo paese un carattere preva– lentemente politico. Questo fatto· costituì un potente incen– tivo allo svolgimento della teoria politica. Il ridestarsi della coscienza nazionale nei popoli slavi della Monarchia danubiana toccò, verso la fine del secolo scorso, lo stesso movimento operaio. Al risveglio delle nazionalità seguì la divisione dei sindacati in organizza– zi,oni nazionali; infine anche la 'Socialdemocrazia si divise in vari partiti socialdemocratici nazionali. Solo nel terri– torio dell'odierna Austria gli operai di lingua tedesca della •ex-Monarchia non conobbero un problema di nazionalità, appartenendo essi alla nazione ·dominante. La loro indiffe– ren~a nazionale divenne, nella lotta per il mantenime11to di un partito proletario supernazionale, una manifestazione di internazionalismo cosciente. Il dover affrontare i pro– blemi dello Stato plurinazionale austro-ungarico e la lotta per il mantenimento dell'internazionalismo proletario in Austria costituirono il tema principale del lavoro teorico. Da queste basi sorse la particolare. scuola dell'Austro– marxismo. Le migliori menti del movimento operaio au– striaco, Karl Renner, Rudolf Hilferding, Friedrich Adler, Max Adler e Otto Bauer impiegarono tutte le loro forze per approfondire, con l'aiuto del metodo marxista, i pro– blemi dello Stl!!_o plurinazionale absburgico e del movi– mento operaio austriaco. L'austromarxismo ha dato alcune delle analisi marxiste più acl).te, ma anche opere di grande originalità, che hanno contribuito al progresso del pen– siero marxista. Fra gli studiosi marxisti Otto Bauer fu uno dei più significativi. Senza ·voler diminuire l'importanza di alcun altro di questi uomini, 0 possiamo dire che Otto Bauer seppe illustrare nel modo più acuto i metodi del– l'austromarxismo. Egli fu senza dubbio il rappresentante classico della scuola austromarxista. U teorico Otto Bauer Otto Bauer fu nello stesso tempo storico, economista e socialogo, ed in ognuno di questi campi fu di una fecondità e originalità eccezionali. II suo lavoro storico più impor– tante è forse uno studio sulla storia agraria .dell'Austria. Ma la sua "Lotta per i boschi e per i pascoli" è tuttavia più che una storia agraria : è un'analisi brillante delle vicende delle classi lavoratrici nei tempi pre~apitalisti"èi ed è, infine, la storia della popolazione rurale nell'epoca della rivoluzione industriale. Dalla prima gioventù sino al tempo delle sue ultime opere Otto Bauer si occupò ,dei problemi dell'accumula– zione del capitale. Tutte le sue opere di economia sono però superate da uno dei suoi ultimi libri "Razionalizza– zione e pseudo-razionalizzazione", un'analisi acuta della seconda rivoluzione industriale. Restò incompiuta la sua analisi dell'economia fascista, le cui contraddizioni inte•
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