Critica Sociale - anno XL - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1948

364 CRITICA SOCIALE i :princiopi democratici enunciati, e fosse continuato quell'-asservirnento del sindacato alla politica dei partiti, che ha condotto alla frattura dell'organismo sindacale -- il cui pericolo è stato sempre e tem– pesti vamente denun ciato dalla nostra corrente - è un ammonimen.to ,che deve fare seriamente medi– tare. L'azione sosta nzialmente settaria e contrastan– te con i veri interessi del'la classe lavoratrice che, nonosfante le varie, ripetute e talvolta solenn.i di– chiarazioni formali di indi1pendenza e di apartidtà della C.G.I.L., è stata finoca più volte compiuta dai dirigenti comunisti, non ,può essere trascurata o di– menti.cata. Problemi economici e salariali. Per quanto riguarda i problemi economici e sa– lariali, il Convegno, ispirandosi al g,rande insegna– mento di Turati il cui poderoso discorso « Rifare l'Italia», del 20 giugno 1920, è stato, si può dire, il viatko del dibattito, si è infol1Illato al concetto della piena coincidenza degli interessi generali del– la collettività nazionale con que'lli della classe la– voratrice, ed ha assegnato all'organizzazione sinda– cale un duplice fondamentale •compito: quello di costituire un elemento decisivo di stimolo e pro– pulsione per l'opera di ricostruzione, diiretta a fa– vorire e incrementare la formazione del reddito na– zionale, e quello di erigersi come un baluar,do con– tro gli egoismi risorgenti delle classi padronali ca– pita.Jisti,che che vorrebbero che la politi,ca economi– ca del nostro Paese si cristallizzasse in una situa– zione di privi'legio, in cui f.acile ed agevole possa per esse riuscire l'azione rivolta a privatizzare i profitti e a socializzare le perdite. Il Convegno, che ha dimostrato veramente come i lavoratori educati alla scuola socialista democra– tica abbiano una visione ampia gen:erale degli inte– ressi della dasse, che ,consente di conciliare e tra– scendere, quando è necessario, quelli sezionali e ri– stretti, contingenti o permanenti, veri o presunti che siano, di parti-colari categorie, ha per altro posto l'accento più netto sull'assoluta necessità che la no– stra opera al Governo costituisca un freno e un osta– colo insuperabile al tentativo che da tempo per,dura di fare ricadere sulle i;icurve spalle del :proletariato itali:ano il peso delle rovine della guerra e lo sforzo ricostruttivo della .nostra economia. Il fenomeno della disoccUJpazione, in tutti i suoi dolorosi aspetti ·morali e materia.Ji, è stato messo a fuoco dal Convegno, e nella mozione sono indicati i mezzi atti, se non ad eliminarlo, almeno ad atte– nuarlo, se adoperati_ simultaneamente e adeguata– mente in modo che gli sforzi non si disper,dano e valgano, nell'insieme, ad imi>rimere un moto sempre più rapi-do alla granirle ruota della p·roduzion.e rm– zionale. Il piano Marshall, e la conse guente utilizzazione del fondo lire, deve costituì.re uno dei mezzi più idonei di cui deve disporre la politica produttivi– stica che de ve essere per seguita in Italia. Il piano Fanfani, o-p, portunamen.te emendato e ampliato, il potenziamento dei c orsi di qualificazione e riedu– cazione professionale, lo sviluppo della nostra emi– grazione convenientemente indirizzata, protetta e assistita,- la rivalutazione salariale delle categorie più sacrificafo, e dei lavoratoru qualifi-cati e specia– lizzati, affinchè le retri-buzioni siario adeguate aJlle necessità di vita, alle situazioni aziendali e all'ef– fettivo apporto al processo produttivo e ·costituisca– no incentivo al massimo rendimento individuale, sono mezzi che nella m0zione sono indicati come idonei a<l alleggerire la pesante situazione generafo odierna. · Particolare menzione meri.fa il ,punto in. cui è trat– tato il· problema dello sblocco dei licenziamenti. I • sindacalisti socialisti, che lo hanno consi,derato in tutta la sua gravità ed hanno valutato i 'riflessi che ne derivano sugli interessi attuali e su quelli futuri della classe lavoratrice, hanno dato. una chiara di– mostrazione della loro serietà aborrendo dalle fa– cili forme demagogkhe che non avviano a soluzione i problemi ma che servono solo ad incancrenire le già dure situazioni. Nella mozione, richiamate le aziende ad assolvere il compito, che ad essé incombe, di rinnovare e am• modern,are gli impianti onde conseguire quei pro– gressi tecnki che valgono a ridurre i costi. di pro– duzione, si riconos·ce l'assoluta necessità di adegua- BibliotecaGino Bianco re l'impiego della mano d'opera all'effettivo fab– bisogno, e si riaffer,ma il dovere dello Stato di prov– vedere ad attenuare i danni economi-ci delle cate– gorie colpite, perfezionando le disposizioni vigenti per i licenziamenti e i disoccupati e ·programmando nuovi lavori pubblici o di _pubblica utilità. Il Convegno, che sull'argomento ha dato vita ad un appas-sionato dibattito, ha riconosciuto che l'o– culato graduale alleggerimento di particolari situa– zioni aziendali deve avere soprattutto il fine di fa– vorire, ponendo su basi più economiche il processo produttivo di alcuni settori industriali, la elimina– zione di ogni residuo di politica autarchica, l'au– mento del rendimento delle maestranze, l'incenHvo alla qualificazione, lo sviluppo del nostro commer– cio internazionale, e, conseguentemente, il reimpie– go a non. lunga scadenza di eguali o addirittura più forti aliquote di maestranze. . Particolare esame ha avuto la lotta per la difesa del potere d'acquisto dena nostra lira, e l'inflazione è stata deliinita come il più girave pericolo per gli interessi della classe lavoratrice. · Il richiamo alla necessità di una politica tributii– ria che incida sulle categorie più abbienti e non gravi ulteriormente sulla dasse lavorafrioe, è l'am– monimento sereno e severo che se i lavoratori ita– liani comp.rcndou.o che primo dovere dell'ora è quel– lo di compiere ogni sforzo per aumentare il volume del reddito nazionale, in modo che esso non solo ritorni quello che era prima della guerra, ma corri– sponda alle necessità di una popolazione in conti– nuo aumento, essi non. sono però affatto disposti a che questi, sacrifici siano compiuti per ,ripristinare, conservare, solidificare situazioni di privilegio ana– cronisti,che i,n una società che deve poggiare, come sancisce la Carta Costituzionale, sul lavoro. Le condizioni dell'ltalfa Meridionale e delle Isole e di tutte le altre aree depresse sono state oggetto di appassionata disamina, alla quale ha pure parte– cÌjpato, con. profonda conoscenza. dei problemi, il sindacalista italo-americano_ compagno Procopio, e ad esse come a.nche alla improrogabilità della' ri– forma agrari<a la mozione fa esplkito riferimento considerando questa mezzo in·di,spensabile per fa– vorire lo sfruttamento di tutte le risorse produtti– ve del nostro Paese. Il problema della sicu1:èzza sociale, per la cui so– luzione è contributo fondamentale lo studio della commissione ,per 1a riforma della preV'idenza socia– le, che ha compiuto i suoi lavori sotto la presiden– za. e la guida veramente alacre. e saggia del corn1pa– gno D'Aragona, è stato indicato dai sindacalisti ço– me quello che deve essere sollecitamente affrontato con decisa volontà af.finchè la serenità •possa, final– mente, ritornare sul volto di innumeri -lavoratori che hanno s,peso tutta una vita nelle opere feconde dei campi, degili uffici; d·elle officine, e che hanno combattuto tenacemente, spesso tra le incompren– sioni e l'ostilità, perchè le prime leggi sociali fosse- ro da te agli italiani. , , La maturità; la seTietà e la 1preparazione della no- ' stra corrente; che ritiene che ogni conquisfa sociale deve costituire un.o sforzo di autoelevazicine, di cui è indispensabile mezzo l'autodisciplina neHa liber– tà, sono poste in risalto dal.Je dichiarazioni relati– ve ai provvedimenti che dovranno essere attuati in conformità dei princÌl])i sanciti negli articoli 39 e 40 della Costi,tuzione. • . · 11· princi,pio della libertà sindacale deve rappre– sentare, dke la mozione, « il lievito fecondo per Ia formazione e lo svillllP'})o della coscienza sindacale nelle masse ». Da questo prindpio si evincono i cri– teri cui debbono essere Informate le norme di leg– ge che dovranno disporre in materia di registrazio– ne deJtle associazioni sindacali, di stipulazione e di osservanza dei contratti collettivi di lavoro, di di– sciplina dell'esercizio del diritto di sciopero, che deve essere garantito a tutte, nessuna es-elusa, le categorie dei Iavoratori. La mozione indica, con precisa formulazione, il pensiero dei socialisti sindacalisti in materia, e re– clama come indispensabile e improrogabile la costi– tuzione del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, nel quale la' classe lavoratrice potrà più di– rettamente partecitpare- allo studio e alla soluzione dei problemi economici e sociali della vita naziona– le, e potrà inspirare la riuova legislazione sociale alle concrete esi,genze delle categorie interessate.

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