Critica Sociale - anno XL - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1948
396 CRITICA SOCIALE ------------------ de. I/U.R.S.S. peitsegue, sl, alcuni degli interessi dello Stato russo, nello stesso modo che qt;talsiasi inquilino di una casa avrà interesse a rafforzare il muro ed i tetti di questa casa, perchè il go,verno bolscevico ha bisogno di conservare la cul– la del comunismo, 1na l'U.R.S.S. persegue anche gli inte– ressi del comunisn10, per il quale Ja rivoluzione in un altro paese, il quale eserciti maggiore influenza di quella che può esercitare la Rµssia, ha più importanza della stessa rivolu– zione russa. E qui l'im,postazione del problema tedesco, quale esso s.i presenta ai governanti sovietici, assumei un aspetto tutto particolare, assolutamente diverso e non confondibile con la politica degli zar. E', conclude il Fetzov, ciò che qtial– siasi osservatore politico non dovrebbe dimenticare ». Losviluppo industriale inRussia. Le U.S. News and world 1·epo1·c di New York del 25 giugno pubJ,Jici:mo un articolo sullo ·sviluppo industriale in Russia d1portato anche da·l bollettino d'itnformazioni del C.N.R., che riportiamo qui sotto: La ;Russia 1Sta coIDJpletando l'opera di ricostruzione, la pro– duzione industriale .supera le cifre dell'anteguerra, le « stroz– zature » nella disiponi:bilità della mano d'opera stanno per essere eliminate. Il raccolto ,i,n eonso promette ,di es,ser buono e il reddito naziona·Ie ha raggtunto u,n massimo senza .precedenti, ma le condizioni di vita, sebbene in continuo miglioTamento, ri– m•angono al di ,sotto del livello anteguerra. L'analisi della ricostruzione rus·sa dimostra che malgrado alcune deficienze e un ·certo num,ero di strozzature, l'economia sovietica sta facendo raipidi progressi, anche s:enza gli aiuti Marshall. La produzione dell'acciaio è sem,pre meno di un quinto di que·lla degli Stati Uniti, e la Russia resta ancora molto indietro ris•petto aÌl'America -nena produzi.one di mae– chinario, car.bone, petrolio, e veicoli. Ma la produzione 'russa dell'acciaio e delle J.111dustr.ie !pesanti ha superato di gran lungn quella di qiual-siasi altro paese. I dirigenti deUa Russia assegnano la priorità all'espansione dell'industria 1pes•ante, l'ag1,icoltura ha il secondo ,posto nel– l'assegnazione di manodopera e di m,aterie prime, e la pro– duzi·one di beni di consumo vien las-ciata al terzo posto. Il risultato è che la ,popolazione è m<il vestita e ma-le al'logg-iata. La produzi.one procapite di beni per il consumo è molto. più bassa che nell'Europa occidenta:le, ed infi.nitesima risipet– to a quella degli Stati, Uniti; ma l'attrezzatura industriale del'la Russia è già maggiore che prima della guerra ed è tuttora in continuo all,mento. · Prod_uzione industriale. -· · La produzione industi,1a,1e nel suo complesso sta raggiungendo gli obbiettivi del IV pi<>no quinquennale. Ma i p-ropositi avanzati lo scorso anno doi realizzar,e il piano in quattro anni sono stati abbandon~ti. Questi obbiettivi prevedono per il 1950 una produzione su– periore del 61•% di quella del 1945 e del 48'% più a'lta che nel 1940. Ma i R-1.l!SSin001 s,perano di av-vi·cinarsi alla ca– pacità industriale degli Stati Uniti fino al 1960. Il p;ogresso v~r,so gli obbiettivi del 1950, per quanto ra,p-ido, non è uni– for.me; al·cune industrie hanno superato il piano ma altre non sono r.iuscite a rea'lizzarlo p,ienamente. La riconversione in certi s-ettori è stata più lenta che negli Stati Uniti, in quanto gli operai russi hanno minore esperiienza nei rwpidi cam 1 biamenti di modelli. Altre industrie sono state ostacolate da s•carsità di numo.dopera e mater..ia:l,i per l,a costruzi'one degli impianti. Negli Ura11i e nelle altre aree non invase dai tedeschi la ,produzione è superiore al piano: queste zone comprende– vano 2/3 d,eU'indust~ia russa nel 1,940 ,ed inoltre 1.360 fab– bri.che vi furono trasferite dall'Ucraina durante la guerra. Coll'ausHio di nuovi impiainti costruiti do.po il 1941, la pro-: duzione ha S'UIJ)erato del 25'% quella dell'anteguerra. Il piano prevede un aumento ancora maggiore per il 1950; l'altissima produzione nella zona non i,nv.asa ha portato il , redtdito na– z~onale ad un livello sup, erio.re ai massi,mi dell'anteguerra. Nelle ZOIDe deva,state dellfl Russia occidentale, che ·com– prendevano 1/3 dcll'industri•a del paese ,pri•ma d•ella guerra,. strozzature nelle costruzioni hanno impedito che la pro<iu– zione rag.giungesse l 1 a quota· del piano. A meno che la costruzione degli impianti non sia in breve temp·o acceler.ata, è improbabile ohe ie ·zone devastat~ rea– lizzi,no gli obbiettivi del 1950, eh~ prevedono un aumento del 15'% rispetto alla p,roduzione del 1940. La pr.gtluziione dell'acciai-o costituisce una delle maggiori strozzature nello sforzo di ricostruzione. Più di m,età degli a.Jtifornl delle zO'lle devastate è stata ricostituita. Ma molte . di queste rLparazioni sono d'emer,genza, l'efllcie1;1za è quindi bassa e la produzione è ruppena 1/5 di quella anteguerra. La produzi.one totale idell'ac-ciiaio viene stioma1:a in 1-6 mi– lloni di tono. a.Jl'anno, contro 18 mJ.lioni e 300.000 tonn. Bibliotecà Gino Bianco nel 1940. Si è realizzato un a\1Illento del 1~%r1spetto al 1945, mentre era previsto il 30%; lii produzione attuale è pari a 1/5 di quella degli Stati Uniti ed è improbabile che sia ra,ggiu,nto l'obbiettivo di 25.400.000 tonn. di acciaio per Il 1950. La ,produzione del petrolio è inferiore ai livelli anteguerra e raggiunge appena 1/10 della produzione degli Stati Uniti. Dai pozzi russi furono estratti 26 milioni di tonn. l'anno scorso contro 31 mHioni nel 1940. M<i la produzione è au– mentata del 30% d11l 1945 ed è In anticipo sul piano. Il livello anteguerra sarà raggiunto quest'anno e l'obbiettivo previsto 1pcr il 1950 - 35 milioni di tonn. - s,arà superato. La produzione di carbone, pari a 1/4 di quella degli Stati Uniti, ha SUJperato 18. cifra d'anteguerra di 166 milioni di tonn. all'anno. Ma ,.,embra che le nuove mi1J1iere IJlO.J;l siano poste in esercizio abl>astanz;a rrupldamente per raggiungere l'obbi>ettivo di 250 milioni Ji tono. nel 1950. Le dLstruzioni nelle miniere del Donez hanno causato una scar,sità di coke metallurgi,co nell'industria ucraina, che non è ancora stata eliminata. La produzione di macchinarÌo è invece in ra"pida espansione ed è ora notevolmente mi.gliore dell'anteguerra. La produ– zione di macchine utensHi ha superato del 75'% quella del 1945, mentre l'aumento previ.sfo nel piano era solo del 65 per ·cento. Nel 19GO i Russi contano di avere da 1.200.000 a 1.500.000 macchine utensili: le macchine utensili esistenti negli Stati Uniti nel 1945 erano 1.700.000. Il sistema dei trasporli, che· è sempre stato un 1PUnto debo– le dell 'eco.nomia russa, è s(~.ato sufficientemente riparato per .far fronte alle esi-genze attu<ili. Le autostrade, che sopportano· una notev01le parte del traffiico statunitense, sono poco svi– lruppate in Rus,sia: le ferrovie russe trasportan,o ò. 4/5 del traf.fi.co totale. La 1un ghezza della rete ferroviaria è pari a 1./4 di quella degli Stati Uniti; il materiale rotabile è sfato portat'o alla consistenza ,prebelJi.ca e le linee d,mneggi>ate sono state quasi completamente riparate. La produzione di beni di consumo è tuttavia notevolmente al di sotto del livello prebellico: quel1la dei tessuti di cotone è pari a 2/3 del vo.Jume anteguerra, quella di calzature di cuoJo a poco più del livello del .1940. Nessuna delle due ha ra.ggiunto gli obbiettivi previsti per il 1946-47. · L'agricoltura sovietica sta riprendendosi felicemente dalle devastazioni belJ.iche e dalla siccità del 1946. L'area seminata a cereali lra 1 raggiunto il livello prebellico e le previsioni sono. J>er un buon raccolto. L'anno scorso la swperficie semi– nata fu pas-i al 91Y% di quella prebelJi,ca, ma i rendimenti unitari sono stati alti. Gli amma.ssi O'hbligatori per l'alimen– tazione delile zon,e urbane e per l'esportazione forniscono al Governo •gli stessi qua:ntitaativi dei migliori anni prebellici. Ciò mise in gi,ado l'Unione Sovietica di assegna.re all'es,porta– Zione 2.500.000 tonn. d•i ·cerea.Ii, cioè iun quantitativo mai su– ,perato dal 1932. Oltre 1.600.000 tono. di questo gr,a,no· è de– stinato a forniture Per i paesi com,presi nel piano MarshaU, in cambio soprattutto di macchinari necessari à.1ltl-a, Russia. il bestiame è ri,m·asto itnveoe co·nsiderevol1mente al di sotto della <ions-istenza prebellica. Una perdita di 1 mii-ione di sui– ni si è verifiJcata nei" 1,945-47 a causa deJ.la scarsità di forag– gi, derivata dalla siçcità. 1 pi-ani, per quest'anno prevedono u.na consistenza di 162_ mili'oni di ca,pi (fra bovini, ovini suini ed equini) 'contro· 214 mi1lioni nel 1938. H nu~ero deÌ bovi,ni e degli equini ri,marrà a.J disotto delle cifre :prebelli– che anche nel 1950. E; previsto invece un ineremento degli . ovini e dei suini, jn modo da portare il numero complessi– vo dei oa,pi a 223 mHioni nel 1950. Le condizioni di vita del popolo russo st-anno continua– mente mi.gliorand-o, ma sono SeII11P,re· infer.iol'i a quelle pre– belH1ehe. Le -disponi_bHità di carne, latticini e generi di ab– bigliamento sono inferie>ri a queJ.le del 1938, mentre la po– polazione è aumentata Jla 170 a 197 milioni. Le condizioni di abitazione sono le peggiori di tutta la storia sovietica. Circa 4.700.000 unità di abitazioni sono state distrutte duran– te l,a gue1·ra e gU1asi 25 ntillioni di per.sane rimB1Sero senza · tetto. Solo 10 milioni hanno potuto esser di nuovo alloggiate dopo il 1943. Il resto convive con altre famigl1e o si ripara nei ricoveri di fortuna. La costruz.ione di edifici pubblici è rimasta di 1'/3 inferiore alle cifre del piano e si sono 'Ve– rificati' pochi miglioramenti~ Il rifornimento dci viveri tuttavia è migliore che in qual– siasi periodo sµccessivo .allo scoppio della guerra. Gli scaf– fali dei negozi sono starti ben riforniti dopo l'eliminazione del razionamento nello scorso -inverno, salvo occasionali scaT– sità dovute_ a intrald rteHa distribuzione. I prezzi del merca– to libero sono vi,dottl a 1,/3 del livello dell'anno scorso. Da disponibilità del beni di consumo di tutti i tLpi è stata del 61/% maggiore che non l'anno scorso. I negozi sta– tali e cooperativi mettono i,n mootra In quantità sempre
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