Critica Sociale - anno XL - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1948

CRITICA SOCIALE 395 egli si impadroni di quèsta p:;i.rola, pur infonden– dovi .un nuovo significato, ossia quello del comu– nismo marxista. « Il èollettivismo non si distingue dal comunismo scientifico ehe costituisce la magi– strale critica di Carlo Marx. Questa espressione ha avuto valore soprattutto per la Francia, rpoichè noi dovevamo, nella nostra propaganda, distinguerci dai sistemi comunisti, che venivano escogitati da uo– mini più o meno filantropi e geniali, che si muove– vano nel limbo delle utopie », Lo stesso partito francese operaio (P.O.F.), guida: to da Jules Guesde, Paul Lafargue e Gabriel Deville, si è chiamato sempre « collettivista » dalla dala del– la sua fondazione, nel 1879, a quella della unifica– zione socialista nel 1905. (Anche nel linguaggio so– cialista. belga, influenzato dagli scritti e dai discorsi di Emile Vandervelde, il teri;nine «collettivismo» sta a significare la forma socialista di società). Dopo avere avuto larga fortuna per un lungo pe– riodo di tempo, la parola « collettivismo » vien.e ora scarsamente impiegata. « Socialismo » sta a signifi– care la dottrina e la tattica dei socialisti prove– nienti dalla Seconda Internazionale; « comuni,smo » invece la dottrina ed il metodo rivoluzionario che si ricollega alla Terza Internazionale. ALEXANDRE ZÉVAÉS FATTI E COMMENTI della stampa italiana ed estera LaRussia e il problema germanico. Il numero di giugno della rivista Europa, di Roma, pub– blica un interessante articolo di Alessandro Fetzov, in cni i rapporti tra Germania e Russia sono acutamente analizzati nel decorso della storia, a partire dal primo urto sanguinoso nel 1242 quando il principe Alessandro Newski inflisse ai • caVlllieri « Porta spada» una dura disfatta. Secondo 1 l'au– tore, che dimostra la tesi con efficace argomentazione, dopo. l'unificazione della Germania ,per opera di Bismark e spe– cialmente durante il minaccioso impero di Guglielmo Il,· la politica russa nei confronti della Germania consistette so– prattutto nel cercare alleanze (Francia ed Inghilterra) che la garantissero dal -pericolo 1edesco. Da questo esame, il Fetzov passa a considerare 'la attuale politica russa nei con– fronti della Germania, quale si è affermata prima, durante e dopo la guerra, a cominci,are dall'avvento delle dittature hitleriana e staliniana. <-: La Germania di Weimar, sc~ive l'A., doveva durare quin– dici anni per ,poi passare sotto la dittatura di Hitler, mentre in Russia doveva affermarsi la dittatura personale di Stalin-. Le idee di Hitler riguardo alla Russia erano ben note. Egli non inventava nulla ,in fondo, perchè riprendeva per conto suo vecchie aspirazioni ad una espansione germanica in Ucraina, basata sul favoreggiamento dell'autonomismo di certi ucraini, aspirazioni che già avevano fatto fiasco durante la prima guerra mondiale. Tuttavia i termini di Mein Kampf erano chiari: e Solo un sufficiente spazio su questa terra as– sdcura ad un ;Popolo una libera esistenza ... Il diritto- a nuovo territorio può diventare un dovere se un gra.n ,popolo, in man– canza dell'allargamento del suo territorio, appare destinato al tramonto ... Ma quando, pggi, parliamo di nuovo territorio in Europa, dobbiamo pensare dn primo luogo alla Russia o agli Stati marginali ad essa soggetti. Sembra che il destino stesso ci voglia indical'e queste ragioni. Consegnando la Rus– sia al bolscevismo esso rapi al popolo russo quel ceto di intellettuali che finora ne rese ,possibile e garanti l'esistenza statale». Erano parole chiare. L'avvento di Hitler affrettò il migliora– mento dei rapporti della Russia con le potenze democratiche. Tuttavia, in queste l'U.R.S.S. sentiva sempre qualche cosa di radicalmente qpposto al proprio spirito. Doveva apparire quasi -più facile una intesa ·personale tra i due dittatori. E fu quello che si produsse. Nell'agosto del 1939, con stu– pefazione del mondo intero, Ribbentrop giungeva a Mosca per firmare un accordo germano-russo. Due mesi più tardi, Mo– lotov dichiarava: « E' il timore di ,perdere la supremazia mondiale che ha spinto i circoli dirigenti dl Gran Bretagna e di Francia a fomentare una guerra con la Germania (non era forse, in term1nl più dipiomatlc!, il confrpnto che Le– nin aveva fatto degli stessi dirigenti con 1 briganti?)... Qui, ibltoteca Gino 81anco (cioè in Russia) abbiamo proseguito lungo la strada del raf– fo,;zaniento dei nostri rapporti di amicizia, estendendo la no– stra cooperazione pratica ed accordando alla Germania il nostro appoggio politico nei suoi sforzi per la .pace... Abbia– mo sempre ritenuto che una potente Germania fosse una condizione indispensabile per una 1pace duratura >. Iin Mein Kampf, Hitler insiste sui .pericoli che ra•ppresenle– rebbe un'alleanza con la Russia bolscevica: « Un'alleanza che non si •propone anche una guerra è ,priva di senso e di valore ... -Dal puro aspetto militare, in cas.o di una guerra rus– so-tedesca contro l'occidente europeo, ossia probabilmente contro il mondo intero, la nostra situazione sarebbe catastro– fica. La lotta si svolgerebbe non sul territorio russo ma sul territorio tedesco ... Non si dimentichi mai che i dirigenti della Russia attuale sono volgari delinquenti coperti di sangue, la feccia dell'umanità .., cosi già nel fa1to della conclusione di un'alleanza con 1 la Russia è riposto il segnale di una pros– sima guerra, .U cui esito .sarebbe la fine della Germania ». Queste apprensioni di Hitler non mancarono certamente di influenzare i difficili rapporti che la Germania ebbe a so– stenere con l'U.R:S.S. dal 1939 al 1941, e che sono ritratti nell'in 1 teressante libro del Gafenco Preliminari della guerra all'Est. Anche per la Russia l'alleanza con la Germania, van– taggiosa sotto certi aspetti, ~ra .pesante •Sotto certi altri. L'es– senziale era che la guerra dura·sse U più a •lungo possibdle, a!llora forse -sarebbe venuta la mèta agognata, il sogno di Lenin: « La rivoluzione tedesca è infinitamente più importan– te della nostra ». Ma a misura che Hitler aumentava il suo potere in Europa, i timori di Stalin aumentavano. L'U.R.S.S. 1 comlnèlava a dare segni di impazienza. Cosi, con la penetra– zione tedesca nei Balcani, lo sgomento sovietico andava au– mentando e l'U.R.S.S., volle mostrare la sua opposizione al– l'espansionismo germanico, firmand.o un patto di amicizia con la Jugoslavia, poco dopo il colpo di Stato che aveva ro– vesciato il governo germanofilo. Ma i tedeschi entravano in Jugoslavia ri-portando una vittoria schiacciante. L'U.R.S.S. fe– ce subito un passo indietro. Incontrando alla stazione di Mo– sca il colonnello di Stato maggiore tedesco von Krebbs, Stalin si fermò, e, passandogli il braccio intorno al collo, gli disse: « Noi resteremo sempre amici, nevvero». Questo episodio significativo, riportato dal Gafenco, mostra la· riluttanza che. aveva l'U.R.S.S. ad arrivare ad una rottura con la Germania. Fu Hitler che decise di attaccare la Russia. L'inizio della guerra fu cata,;_trofico per l'U.R.S.S. Non si trattava più ora di .pensare alla rivoluzione in Germania, ma di salvare iil paese nel quale il comunismo era riuscito ad impiantarsi. Per la salvezza dell'esperimento comunista si dovettero ,tirar _fuori I simboli ed i ricordi del passato, che si erano scherniti e disprezzati, quel patriottismo che non sentiva Lenin quando ,pensava alla maggiore importanza della rivoluzioqe tedesca rispetto a quella russa. Grazie a questi simboli, e con l'assistenza dei suoi alleati, la Russia ha vinto la guerra. Il tedesco fu cacci11to da Sta– lingradp <>ltre Berlino. Oggi la Russia domina una vasta zona di occupazione in Germania. Ma qual è il futuro e a che cosa si ispirerà la politica russa? In un Hbro molto interessante che ha visto la luce poco tempo fa, un tedesco che ha soggiornato lungo tempo in Ame– rica, il Hauser, espone il suo timore sull'attrazione che il bol– scevismo ,potrà esercitare in Germania (Un tede•co ruponde, traduzione italiana, ediz. Il Mondo nuovo). Egli riporta il ragionamento dei giovani nazisti radicali: « E' evidente che i russi sono in marcia contro l'Oecidente. Tutto ciò che ci resta da fare è renderci pienamente accetti a loro, ed adat– tare il nostro al -loro tipo di totalitarismo. Se poi aiuteremo i russi a sconfiggere 1 l'Qccidente, 1può darsi che essi ci resti– tuiscano ciò che abbiamo ,perduto in questa guerra >. La ,politica sovietica del resto è molto abile. II generale. von iPaulus, il vinto di,; Stalingrado, presta servizio ,presso i sovietici; nella Germania occupata i sovietici cercano di rea– lizzare delle riforme che mettano il proletariato dalla parte loro. Il Hauser è pessimista a questo Tiguardo. « Quanto alla politica russa in Germanià; scrive, sono convinto che la me– tà orientale della Germania, ormai ben matura per la ri– voluzione comunista, cadrà in mani russe >. Il Hauser è anche convinto di un'altra cosa. e lo credo fer– mamente, scrive, che l'U .R.S.S. miri ancora e sempre alla ri– voluzione mondiale ». E la rivoluzione in Germania costitui– sce una delle tappe più importanti della rivoluzione· mon– diale. « Ila rivoluzione tedesca è infinitamente più importante della nostra ». Le .parole dì Lenin non possono essere state dimenticate. Hitler da parte sua ha detto In Mein Kampf: « La Germania è il prossimo campo di battaglia del bolsce– vismo». Si dice e si scrive molto sul tema: la politica sovietica è la continuazione dell'imperialismo creato da Pietro il Gran-

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