Critica Sociale - anno XL - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1948

CRITICA SOCIALE 389 David Zaslasky, che scrive anche sotto lo pseudonimo di Konstantin Demidov, ha ora 73 anni. Egli fu, fino al 1921, un menscevico· di destra. E' molto noto nel suo paese per i suoi attacchi contro i « reazionari» americani, ma la sua fama ha origini diverse. Quando Lenin ritornò in Russia nel 1917, Zaslavsky· lo accusò di essere un agente tedesco e dichiarò di avere dei documenti comprovanti che Lenin era stato mandato in Russia dal quartier generale tedesco. I bolscevici sfidarono lo, Zas-lavski a pubblicare quei docu– menti, ma egli non lo fece mai. Lenin lo chiamò allora « Zaslavsky il birbante», e la stampa sovietica lo chiamò così per parecchi anni. Durante -la guerra civile, egli fu a Kiew collaboratore di Denikin e dei « Bianchi ». Ma nel 1921 improvvisamente cambiò politica, a tal punto da po– ter in seguito diventare condirettore deHa Pravda. E' anche condirettore del K rocodil. Peter Nikolaievitc Pospelov, direttore della- Pravda, è un giornalista abbastanza buono e stretto amico dell'onnipo– tente Zdanov. L'attuale direttore delle Izvestia è Hyerkov. I suoi editoriali ed i suoi articoli di politica estera sono notoriamente scritti dal prof. Boris Stein, antico ambascia– tore sovietico in Italia. Stein, che per molti anni fu diret– tore di politica estera delle lzvestia, è danneggiato nella sua carriera dal fatto di ess-ere stato protetto da Litvìnov. E' un eccellente giornalista, ma essendo in servizio diplomatico, non firma mai i suoi articoli. Meno noti ma eccellenti giornalisti sono N. A. Talensky, direttore del quotidiano delle forze armate, La stella rossa, e K. K. Omelcenko, direttore del giornale dei sindacati, Trud, (Il ·lavoro). La stampa sovietica ha alcuni disegnatori molto buoni. Uno dei migliori è BÒris Efimov, fratello del più briJlante giornalista soviet1eo, Michael Koltsov. Questi era in Spagna durante la guerra civile e le sue attività fu– rono descritte nel libro di Hemingway Per chi siwn.a la campana. (Koltsov è Kharkoff nel ,libro dì Hemingway). Nel suo romanzo Hemingway chiama Koltzov ìl più intel– ligente uomo che egli abbia mai incontrato. Koltsov, però, era troppo intelligente e troppo brillante per fare il .suo stes– so vantaggio, o forse sapeva troppe cose. Egli fu immedìa.ta– mente eliminato dopo il suo ritorno dalla Spagna. Anche Boris Efimov fu arrestato a quel tempo, ma fu subito li- - berato. I suoi disegni, però, divennero molto meno frequenti dopo la sua scarcerazione. Tre giovani pittori ,russi, Ku– prianov, Krylov e Sokolov sono considerati giustamente i migliori disegnatori dell'Unione Sovietica. Essi lavorano spesso insieme con il nome collettivo di Kukryniksa. · Essi hanno recentemente preso il premio annuale Stalin. Il cittadino medio russo non ha altro mezzo che_la stam– pa sovietica per conoscere qualche cosa intorno agli Stati Uniti. Se egli la legge rego.Jarmente, la sua opinione sul– !'Ameri ca si forma s-econ_doqueste linee : 1. - Gli Stati Uniti sono un paese dove « l'uno per cento di reazionari governa su tutto ìl resto della popolazione». Herbert Hoover, il Presidente Truman, il Ku Klux Klan, il senatore Vanderberg e l' A.F.L. sono tutti « servi della reazione americana, le cui intenzioni sono dì spezzare il lavoro, organizzato non soltanto in America, ma in tutto il mondo» (Pravda). 2. - La bomba atomica appartiene a pochi capitalisti. « Es– sa è proprietà di Westinghouse, Du Pont e della compagnia internazionale del radi~ e dell'uranio» (Novoye Vre-mia). 3. - I giornalisti americani scrivono i loro articoli secon– do la seguente ricetta: « Un po' di calunnia, un po' di igno– ranza, un po' di nervosismo - e H piatto è pronto». Ci sono però alcune eccezioni. « Henry Wallace, Johannes Steel ed il senatore Claude Pepper della Florida sono i veri por– tavoce del popolo americano »; essi rappresentano « la genui– na opinione pubblica americana» (Pravda). E così di seguito. La stampa sovietica, naturalmente, pubblica anche notizie vère riguardo agli Stati Uniti, ma queste notizie sono affo– gate in un mare di materiale di propaganda. Per esempio, nei primi' dieci mesi del 1946 la Pravda dedicò 42.662 righe agl1 Stati Uniti. 41.710 righe erano di a,rgomenti di propa– ganda e solo 952 righe di informazioni di fatti concreti. In dieci giorni del giugno 1947 · (fra il 4 ed. il 13 giugno) ibliotecaGi Bianco la Pmvda pubblicò 2.598 righe di propaganda e soltanto 353 righe di vere notizie concernenti gli Stati Uniti. Un corrispondente sovietico in Europa ha a.ffermato, in conversazioni private, che la propaganda intesa a mostrare che gli Stati Uniti preparano la guerra contro l'Unione so– vietica è necessaria, poichè serv~ di incentivo per spingere i Russi a lavorare duramente alla ricostruzione del loro paese. I corrispondenti russi aggiul'lgono incidentalmente che que– sta propaganda è rivolta esclusivamente alle masse russe, e che i leaders sovietici veramente non ci credono. Può es– sere così, ma vien fatto di pensare ad una vecchia' storia russa, di un contadino che disse ai suoi vicini che era stato trovato nel bosco uno strano animale. L'animale, egli di- .ceva, aveva la testa di cavallo, la coda di porco, le gambe di bue, il torso di pecora, e p~•rlava perfettamente il russo, ad0perando anche parole forti in gran numero. La notizia si divulgò c,on incredibile ra,pidità. Gli abitanti del villaggio accorrevano alla foresta e alcuni di loro affermavano di aver visto ,la strana cosa con ~ propri occhi. L'inventore della storia stava a guardarli dalla finestra e rideva della loro credulità. Ma ad un tratto si alzò e decise di seguirli per vedere lo strano animale. · « Io sono sicuro di aver inventato tutta l<J.faccenda », disse a sua moglie. « Ma dal momento che tutti ci credono, forse, dopo tutto, essa è vera ». W ACLAW SOLSKI Il a-iornalismo . . . p_er ragazzi Il fascismo scatenò anche in questo· campo la sua offensiva nazionalistica, creando un tipo di eroe i– taliano che faceva a cazzotti con francesi, inglesi, americani, russi ed ebrei, invariabilmente d'accor– do, in questo, con qualche prode « camerata » ger– manico. Talvolta, stanco di catturare leoni e di sventare insidie antitaliane nelle lontane regioni del Congo, l'eroe tornava in Italia e si arruolava tra i paracadutisti. Tra un lancio e l'altro trovava modo di snidare alcune spie dell'Intelligence Ser– vice e della G.P.U. e di consegnarle, con gli occhi pesti, alle autorità competenti: Rivolgendosi le ve– ridiche stor'ie a un pubblico prevalentemente di i– scritti alla G.I.L., il loro protagonista non contava di solito più di quindici anni. Gli entusiasmi sol– levati dalle straordinarie imprese del forte fanciul– lo finivano per provocare non poche sassaiole, al– l'uscita di scuola o all'adunata, fra «italiani» e «.abissini», a capo dei quali non era difficile tro– vare, oltre al solito Fulmine, ur Badoglio e un Ras Destà. Passata l'ondata sciovinistica, il giornalismo per ragazzi è tornato ai modelli americani, ai cow-boys, ai detectives, agli esploratori del 2000, alle favole di Walt Disney. Molta· parte di questo giornalismo è un dono dell'America al mondo. I «fumetti», la successione cine,matografica delle immagini sono un'invenzione americana. Alcuni personaggi dei co– mic stripes, espressione di un mondo ingenuo e stu– pefatto, divennero presto popolarissimi e le loro av– venture sono ora narrate in parecchie lingue. Mickey Mouse, Popeye (Braccio di Ferro), Gordon e Dale, sono -creazioni originali di artisti americani, tosto assorbite da un'apposita branca industriale e « lan– ciate» attraverso il mondo con criteri esclusiva– mente commerciali. Senza assurgere al rango di « caratteri », tali personaggi forman·o tuttavia una gamma tipologica. interessantissima, che va dall'ir• requieto e mobilissimo Topolino agli eroi della pra– teria (quanta nostalgia di vecchi pionieri nei mo– derni «western») e ai variopinti abitanti del mi– sterioso pianeta Mongo. Di quando in quando, quel gran.de ami,co dei fanciulli che è Walt Disney man– da p el mondo una favola di contenuto squisitamen– te poetico, sullo sfondo di una pittoresca natura a– nimata. Se si tratta di pellicole (« Biancaneve », « Bambi »), subito ne viene curata l'edizione a fu– metti. Ma i « fuoricl;isse » nel'la produzione del mago americano sono sempre più rari. Pare che egli si

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