Critica Sociale - anno XL - n. 16-17 - 16 ago.-1 set. 1948

388 CRITICA SOCIALE not!Zle da altre città sovietiche. Molte di esse riguardano a,lcune grandi fabbriche ed il loro andamènto. I corrispon– denti talvolta criticano i dirigenti della fabbrica o q1,1alche autorità locale, ma non attaccano mai le alj& cariche, a meno che non abbiano avuto l'ordine di fa-rio. Secondo ia regola, un u9mo veramente importante deve essere aUon– tanato dal suo posto prima che ,la stampa possa criticarlo. E' diverso il trattamento fatto agli uomini di importanza locale. Essi non possono polemizzare con i giornali, ma non è loro nemmeno consentito di ignorarli. La prima cosa che essi debbono fare, in caso di attacco, è quella di scrivere una lettera al direttore. Quando voi avete letto una cli que– ste lettere, le avete ,lette tutte, poichè esse sono scritte se– condo una consuetudine· da lungo tempo stabilita. Il diri– gente della fabbrica scriverà che la nota stampata dal gior– nale è vera, e che egli farà tutto il possibile per eliminare le manchevolezze. Spesso, tuttavia, come si è detto, capitano incidenti in– cresciosi. Per esempio, qualche mese fa, un giornale cli Mosca pubblicò una breve nota in cui si aHermava: che il lastricato presso i,l monumento di Pushkin aveva bisogno di essere riparato. Il giornale chiedeva se il Soviet di Mo– sca ~vrebbe fatto qualche cosa a questo proposito. Il lastri– cato, -~erò, era stato .riparato molto tempo prima che la nota apparisse sul giornale. Questo succede spesso: i gior– nali abitualmente chiedono alle autorità di fare una cosa dopo che i desideri sono già stati esauditi. Come e perchè · succede questo? . La risposta è la seguente: quando una autorità loca,Je intende migliorare un servizio, riparare una strada ecc., es– sa deve informare l'Agitprop· della sua intenzione. L'Agit– prop quindi dà istruzioni ad alcuni giiornali perchè chiedano quelle riparazioni, con l'intenzione di creare ·l'impressione èhe quelle riparazioni ·sono state fatte a causa di quelle richi~te, o, in altre parole, che la stampa è !o strumento · per far ottenere quelle riparazioni. Ci sono, però, tanti spo– stamenti di truppe e tanti anniversari nell'Unione Sovietica di cui la stampa deve dar notizia, che spesso manca, per lungo tempo, lo spazio .per le « richieste », e quando lo spazio c'è, la -richiesta è stata prevenuta dai fatti. L'ultima pagina dei. giornali sovietici è abitualmente de– dicata agli avvenimenti dell'estero ed a.Jle critiche di nuovi libri, di film e di commedie teatrali. Prima della seconda guerra mondiale, molti giornali avevano corrispondenti al– l'estero. Qualcuno ne ha ancora, ma i loro artiGoli ·appa– ìono raramente. Quasi tutte le notizie dai sagranitza (paesi esteri) sono considerate pericolose, poichè possono destare l'interesse per quello che succede fuori della Russia, e que– sta è una cosa che il governo teme molto. I ditettori ri– cevono continuamente nuove liste degli argomenti ché sono considérati tabù, e molti di questi argomenti riguardano i sagranitza, Una delle ultime liste includeva « le imposte s11l reddito nei paesi esteri ». Q11esto, probabi-lmente, perchè l'Unione Sovietica è l'unico grande paese del mondo in cui · un operaio che guadagna 300 rubli al mese paga la tassa sul reddito nella stessa misura di. un direttore di fabbrica, i cui stipendi arrivano a parecchie migliaia di rubli a:l mese. Quanto alle critiche, ·esse sono quasi del tutto uguali in tutti i giorna-li. Secondo la regola, i giornali non stampa– no ness11na critica fino _a quando Andrei· Zdanov o. qualche alto dignitario ha espresso la sua opinione su un libro, un· film o una commedia. La più sicu-ra spede di critica è quindi quella _di ripetere quasi parola per parola l'opinione ufficia\e di quei dignitari. L'unione sovietica ha alcune riviste letterarie: N ovyi Mi-r, Molodya Guardia, Novoye Vremia (Tempi nuovi). Es– se pu_bblicano i nuovi romanzi- russi,. novelle e poesie, In– sieme ad articoli politici. La rivista più seria è il Bol'she– vik, -l'organo ufficiale teoretico del partito. La sola rivista di varietà è l' Ogoniok (La piccola fi{J//11r ma). Nei suoi tre ultimi numeri, ci sono soltanto due ar– ticoli che riguardano i paesi esteri. Il resto della rivista è dedicato agE avvenimenti del-l'Unione Sovietica. Gli ar– gomenti militari e sportivi prevalgono. Le fotografie sono generalmente molto buone, spesso eccellenti. C'è anehe un solo giornale safirico nell'Unione Sovietica. É' intitolato Krac@dil ed ha tra i suoi collaboratori molti BibliotecaGino Bianco eccellenti disegnatori e parecchi buoni scrittori, Ma il loro campo d'azione è molto limitato. Essi sono incoraggiati a mettere in ridicolo i « reazionari stranieri>. Le sole altre vittime delle loro penne e delle loro matite sono i piccoli ufficiali sovietici. Ma non è sempre stato così. Il Krocadil era una volta diretto da Michael Ko1tsov, un gioi;-nalista di vaglia, che una volta era stato amico di Stalin. Questi lo aveva autorizzato ad attaccare nel suo giornale persino uomini come Andrei Zdanov, che ègli una volta' pose in ridicolo e fece apparire veramente molto sciocco. In un'al– tra occasione, il Krocodil pubblicò una vignetta in tutta la prima pagina, in cui erano rappresentate alte montagne con le cime coperte di neve bianca abbagliante. Due ope– rai sovietici le guardavano e uno diceva aJ.l'altro: « Guar– da la neve : come è pura e bianca ! » « E' perchè noi la guardiamo dal basso», rispondeva l'altro. · « Essa non ci apparirebbe così bianca e lucente, se noi la guardassimo da una minore distanza». · Il Krocodil, così come l'Ogoniok, pubblicava in ogni nu– mero molti ,racconti 11moristici. Eccone uno tipico del, l'Ogonidk: « Un pianista sovietico ritornava dall'este-ro e portava con sè una serie di abiti. Ma presto si accorse che aveva fatto un pessimo affare, I vestiti si spiegazzarono tutti (molte vignette mustravano il racconto). Egli, non sapeva che cosa fare e finalmente si decise.:. ». (A questo punto è forse bene ricordare che Cecov una volta scrisse una famosa storia di un dottore, ehiarnato Koscelkov, che ricevette in dono da uno dei suoi pazienti una statuetta raffigurante ·una d.onna nuda. Dato ohe la figurina era assai frivola, il dottore non volle tenerla e la regalò ad un attore. Ma anche all'attore non piaceva la statuetta, e· così essa pà-ss-òattraverso molte mani e final– mente ·ritornò dal <lettore che la ricevette di nuovo in dono). ...Questo è esattamente queJ.lo che successe neHa storia dell'Oganio,k. Il pianista ,regalò ì vestiti ad un amico, l'a– mico li fece passare· in altre mani, e finalmente i_vestiti ri– tornareno al pianista sovietico. Però la storia dell'Ogoniok– ha una mor"a!lepolitica. Ed è che soltanto vestiti di cattiva qualità possono essere acquistati nei paesi stranieri. Ed è questa ·11na moua,le ad uso dei sovietici, specialmente nel momento presente in cui membri deMe forze armate russe ritornano in Russia e descrivono non soltanto il modo <li vésti-re ma tutto quello che all'ester0 è .migliore éhe in pa– tria. Figure della stampa sovietiça. , Durante le epurazioni del 1936-38, quasi tutti' i direttori cdeigiornali di Mosca e Leningrado e molti altri ben noti giornalisti sovietici furono « liqui?ati » (3). Ciò spiega il fatto che ci sono oggi in Russia compa– rativamente 1>ochig,iorl}alisti 11oti. Il più noto è forse llya Ehremburg. Nato a M-osca 56 anni fa, egli si unì al mo– vimento rivoluzionario in gio~ane età, ma si staccò da es– so, e anche nel periodo in cui viveva a Berlino ·come emi– grato era noto come un avversario del regime sovietieo. Egli scrisse molti romanzi, che furono tradotti in varie lingue, ed am1be due· libri di poesie, impregnati di spi-rito religioso (Ti'ersi alla Madowna e Preghiere per la Russia). Il suo più famoso romanzo è Lè avventure di Julio Jure– nito. Egli visse a Parigi fino al tracollo della Francia e partì per ,la Russia nel giugno 1940 speciaimente perchè temeva cdi essere catturat0 dai tedeschi come ebreo. Gli uo– mini del Cremlino seppero ciò e Ehremburg fu tuattato ab– .bastanza freddamente a M0sca fino all'invasione della Rus– sia da parte di Hitler. Ehremburg divenpe aJ,!ora il più fa– moso corrispondente di guerrà dell'Unione S·ovietica. E' un brillante-giornalista, ma, a causa, del suo passato, non è molto gradito e non è ancora membro del Consiglio del– l'Unione deg,1,iscrittori,. tma vasta associazione che com– prende quasi tutti gli scrittori sovietici di ·una certa fama. (3) N. Bukharin, dl;ettore delfa Pravda, N. Krumin, di-· rettore delle favestia, A. Slepkov, direttore della Komsomol– skaya Pravda, gli artico<listi A. Zoritch, A. Sosnowski e li[, Koltsov, ·i corrispondenti dall'estero D. Bukhartzev, A. Romm e molti altl'i.

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