Critica Sociale - anno XL - n. 14 - 16 luglio 1948
) 318 CRITJCA SOCIALE di Mosca e le sue orecchie nell'apparato governativo. Il mito. Tito per molti dei suoi sudditi è un mito: egli è il tipo «indigeno» dell'avv~nturiero politico balcanico che in al– tri tempi avrebbe forse fondato una dinastia (i Carageor– gevic, oggi re spodestati di Jugoslavia, "discendono da Care– georgi, eroe della rivolta antiturca che appena 150 anni fa era un pecoraio). Ha qualità che colpiscon la fantasia di quei popoli semplici ed entusiasti: durante la resistenza la sua capacità a sopportare imma.ni ,fatiche e stenti eran proverbiali, non si distingueva in nulla dall'ultimo dei suoi gregari. Ma dopo la conquista del potere le cose cambia– rono e ciò non lo screditò' per nulla, anzi. L'amore per le uniformi e le decorazioni lo resero assai simile a Goering e a qualcuno di casa nostra, la vita nei palazzi reali non gli è parsa fuori luogo, le grazie di una bella dama del passato regime {si dice sia la figlia cli Nincic, più volte presidente del Consiglio) gli· son parse omaggio dovuto, ooi i banchetti pantagruelici dopo tanti stenti gli son sembrati certo una riparazione naturale. Tutto ciò non parve criti- · cabile ad un popolo ingenuo e in parte «orientale», amante perciò stesso del fasto, che in lui vedeva uno povero, uno dei suoi, salito per virtù proprie ai fastigi del potere, e ,f certi naturali benefici che il potere porta con sè. La bor– ghesia, che avrebbe potuto criticarlo, non esisteva più, o fi– sica.mente, perchè eliminata alla russa, o materialmente, per– chè fuggita in lontani esili. Tito intanto ha messo su pan– cia e la vuol serbare per i· futuri e succosi fichi. Perciò ha composto l'esercito inquadrandolo con sue creature, in gran parte ex-partigiani, e· ha fondato una polizia organizzata sul tipo moscovita che deve guardargli le spalle, pardon, la pancia. Questa polizia intanto serve a pedinare i maestri. La base politica del suo potere, cioè il partito che lo so– stiene, chiamato naturalmente « fronte del popolo», è solo in parte comunista secondo il Cominform e noi vogliamo crederlo e vogliamo pure credere che la sua presidenza non sia stata eletta ma nominata da Tito. Tutto ciò è nd si– stema. Aveva Tito dunque previsto fino al possibile le fu– ture s_orprese e, _a quel che sembra, l'apparecchio funziona. L'imbarazzo di Mosca Cosa resta da fare. alla Russia? Ingoiar_ la pillola con tutte le possibili conseguenze spiacevoli che possono venirne, o intervenire. Questo essa- può fare ~n due modi: diretta– mente, annettendo la Jugoslavia, modo non consigliabile per mille ed una ragioni ; o indirettamente, a mezzo di quegli elementi filorussi che non avrà aspettato l'alzata d'ingegno di Tito ad assicurarsi; metodo migliore! E' strano come la storia si ripeta: in passato la Russia ha fatto tante volte male i suoi conti : aiutò la Prussia e non previde che le si sarebbe voltata contro una volta diventata Germania; aiu- · tò l'Austria nel 1849, e pochi anni dopo nella crisi della guerra di Crimea pòco mancò non trovasse -i battaglioni Ji Francesco Giuseppe sotto Sebastopoli; nel '14 si trnvò Vien– na contro. Ora ha aiutato Tito... Problemi anal0ghi all'at– tuale .possono ripresentarsi sotto altre forme in altri pae– si in un futuro più o meno lontano. Non crediamo che.Po– lacchi, Ungheresi, Rumeni e Czechi siano tutti al Iod% così contenti della supina dipendenza dal Cremlino dei loro di• rigenti, e che gli interessi di questi Stati coincidamo pro– prio con quelli russi. Annettere tutti questi popoli allora? L'annessione pura e semplice di tutti questi paesi poFtereb- .' be, oltre al testo, uno sparpagliamento delle forze russe e quindi un indebolimento a lungo andare. Se ·lo può' permet– tere la Russia? Lampi e· tuon~ Quando nella storia stanno per prodursi a.'vven!menti cli immensa portata, avvenimenti più piccoli, spesso di crona– ca, li. precedono, come lampi e tuoni la tempesta. Il proces– so dei veleni, l'affare della collana della regima annunciarom 1'89, lo scandalo Rasputin la rivoluzione russa. Il processo Eulemburg non ebbe qualche rapporto com la grande gyerra? Con la cacciata degli Hozenzollern certo. E allora cosa vorrà dire 10 scandalo Tito? Per ora mi par ehe la sola morale consolante che si possa trarre si è che si allomtana il pericolo di guerra. ROLANDO BALDUCCl BibliotecaGino Bianco Il compito dei Sindacati nell'ora presente La tregua salariale adottata in vista delle elezioni legi– slative è terminata, e gli scioperi tornano a scoppiare con un crescendo che desta preoccupazioni. Il fenomeno va po– sto in relazione con l'esito della battaglia elettorale, il quale ha irritato i dirigenti della C. G. I. L., comunisti e social– fusionisti, e incoraggiato, viceversa, i datori di lavoro a non concedere ulteriori miglioramenti ai lavoratori. L'eco– nomico ed il politico si intrecciano spessò e si confondono. .Comunque, non è il caso di allarm;rsi eccessivamente per questa recrudescenza di agitazioni operaie, per questi alti e bassi proprii' di una situazione economica anormale ed imbrogliata. I nodi fatalmente vengono al .ai:,ettine uno dopo l'altro. Prescindendo dai conflitti agricoli che sul finire della primavera· sono più frequenti anche in condizioni normali, la lotta della C. G. I. L. ha per obbietto in questo mo– mento la· rivalutazione delle categorie, l'occupazione ope– raia e lo sblòcco dei licenziamenti. Per quel che riguarda la rivalutazione delle ,categorie non c'è discussione possibile, giacchè è imposta, non soltanto da ragioni di equità salariale, ma anche da ragioni di convenienza economica. Gli stessi in– dustri<fii vedono la convenienza di ri~tabilire le distanze fra le diverse categorie ai fini del rendimento unitario dell'im– !)resa; ma... c'è un ma, ed è rappresentato dalla libertà pie– na ed intera di licenziare tutta la mano cl' opera considerata superflua. Ora, è proprio questo che è difficile da ottene– re nella presente situazione del mercato del lavor~. La pro– spettiva di essere gettati sul lastrico terror-izza gli operai e li rencle sordi ad ogni richiamo ·alla logica più elementare. D'altra parte, ·gli scioperi categoriali e generali contro i lfoenziamenti non sono un rimedio contr.o il male della di-· soccupazione, e si possono giustificare soltanto come un mezzo pev risvegliare là cwscitnza p1,1blD!ica e incdurre le ·au– torità ad adottare le misure necessarie per ripartire i sa– crifici su tutti i membri clella comunità. Per parte nostra siamo convinti - e non è la prima volta che lo diciamo su .queste, c,olonne - che .spetta aUo Stato di attuare il diritto al lavoro coi mezzi razionali che lo Stato soltanto può mettere in opera. Che in morrremtidi emergenza la p1,1b– tilica • autorità possa imporre. ai privati datori di lavoro di . non lkenziare i loro operai è ammissibile; ma siffatto prov– vedimento non può che avere carattere di provvisoriet~. Nè vale la scusa dei la1,1tiguadagmi realizzati dai padroni nel periodo della vacche griÌ.sse, portata innanzi dai demagoghi, a giustificaFe a' blocco troppo prolmngato dei licemziamenti. · Lo Stato ha il dovere di colpire la rkchezza, comunque ac– cumulata, col sistema de1'l'imposta diretta e pr-ogressiva e non già col mezzo indiretto del carico della mano d'opera, jl quale ,crea delle sperequazioni. Certamente bisogna procedere con tutte le precauzioni ne– cessarie, ma il t~asferimento dei disoecupati a:1110 Stato o– ramai si impone. Questo tras:Eerimento è reso oggi più fa– cile dal fiatto che in virtili dell 'E.RP. saremo riforniti ab– bondantemente è gratuitamente di materie prime, per etti il Governo potrà aumentate il volume delle opere pubbliche, molto piili ·di quanto non potesse fare quando i rifornic menti erano difficili e costosi, e potr.à anche, nel caso che l'ini_ziativa privata fosse lenta a muoversi per la depressione del mercato o per qualsiasi altro motivo, integrarla con le cooperative di produzione e lavorò. Quincdi il .piano di lotta può essere così t~acciato: a) lavor;i pubblici; b) sfolla– mento del mercato della' mano d'opera mediante l'emigrazio– ne; e) sussidio· ai temporaneamente disoccupati e riqualifi- caziope professionale. -
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