Critica Sociale - anno XL - n. 13 - 1 luglio 1948

292 CRITICA SOCIALE per varie cause in vero di non facile risoluzione. Tra queste è da porre la tensione fra i due blocchi, che ha avuto le più dannose ripercussioni in Ger– mania, divenuta l'epicentro della guerra fredda. Ma è da porre anche l'atteggiamento francese (e, in par- te minore, quello belga e olandese). · Per la Francia, il pericolo tedesco, dopo le inva– sioni di cui essa è stat.a vittima per ben tre volte, è tale da influenzarne decisamente la politica. Que– sta influenza si manifesta essenzialmente nel con– correre a mantenerla sulle direttive tradizionali, quelle della politica di « potenza » e di equilibrio, che contrastano oggi pon l'esigenza dell'.unificazione europea, spingendo la Francia stessa verso un'al– leanza bilaterale con la Russia. Questo è il punto, in effetto, in cui si potrà avere il più chiaro esempio di quello che lo spirito europeo può fare quando contrasti con gli interessi nazionali, o quelli che uno Stato in un determinato momento reputa tali. E' da vedere, cioè, se un contrasto di questo genere finirà con l'avere qualche utilità, costituendo un elemento di necessaria critica all'indirizzo politico anglo-americano, o se -sarà un elemento di confu– sione. Proprio per questo le reazioni interne fran– cesi hanno tanta importanza, non solo per la Fran- cia, ma per tutta l'Europa. . La .conferenza di Londra, dunque, è stata il tenta– ti.vo di raggiungere un accordo fra i Paesi occi– dent ali sullo scottante problema tedesco. Quali sia– no stati i risultati di questa conferenza è già possi– bile oggi, in parte, vedere. (1) Per quanto r.iguarda la Germania, il risultato sa- (1) Diamo un riassunto delle raccomandazioni sottoposte al loro governi dai deleg!\ti dei paesi rappresentati a Londra: I) pa,'tccipazione del Belgio, dell'Olanda e del Lussemburgo al regolamento degli ·affari tedeschi. QÙcsti Paesi parteciperanno nl controllo e alla distribuzione della produzione della Ruhr; 2) la questione delle riparazioni è provvisoriamente accanto– nala su richies\a delle potenze che, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, debbono anticipare fondi per assicurare la esistenza delle zone di occupazione. Quando la Germania ces- · serà di richiedere spese si_ potrà riprendere l'esame del pro– blema. Nel frattempo, del resto, continueranno alcune ces– sioni a titolo di riparazione; 3) la .sicurezza, al di fuori_ delle misure di disarmo progressivo, è attualmente assicurata dal– l'occupazione congiunta delle truppe alleate. E' inteso fra gli alleati occidentali che nessuno dei tre occupanti potrà ritira– re le ,proprie truppe senza aver consultato gli altri due. Va da sè che ln Francia, per esempio, non potrà consentire nl ritiro delle truppe a-mericane senza una garanzia efficace (alleanza, garanzia territoriale ecc.). Il fatto più importante In questo caso è che gli americani prevedono essi stessi una occupazione di lunga durata; 4) pei· la Ruhr è pFevlsto un regime speciale: questo territorio non sarà poli'tlcamente se– .Parato dalla Germania, ma la sua produzione sarà control– lata da un organismo misto. Questo organismo sarà incari– cato, iu particolare, di assicurare che le potenze c01ne In Francia ricevano il quantitativo di carbone e di coke previ– sto dalle decisioni già prese a Mosca e a Berlino. L'organi– smo misto comprenderà rappresentanti della Francia, dell'In– ghilterra, degli Stati Uniti, del . Benctux e della Germania. Le decisioni _saranno prese a maggioranza sempllce. Questo organismo <1arà Installato prima dell'eventuale creazione di un governo tedesco; 5) per quanto concerne l'organiZzazione J?Oiltlca ed economica della Germania, I Landtag saranno in– caricati di formulare dsiposizioni relative alle elezioni di una Assemblea ~ostituente · tedesca. E' stabilito che queste proposte, la ciii iniziativa appa·rtiene cosi al tedeschi, do– vranno essere tali da rispettare Il prlncipiq federalista. L'as– semblea costltpente, .che ·sarà eletta nel modo stabilito dal presidenti del Liinder, dovrà mettersi d'accordo sui nuovi confini territoriali degli Stat1 tedeschi; ·6) la questione dei confini provviso .. ri continuerà ad essere stud•iata, pa~ticolar– mente· per quanto concerne le rivendicazioni dei Paesi del· Benelux! da una commissione speciale. E' inteso, in llnea di principio, che non si potrà trattare se non di piccole retti- . fiche dei confini te?esclli; 7) in.fine, per quanto concerne . Ja questione della trizona, ,la fusione. eventuale della zona francese d'occupazione con 1~ bizona anglo-americana non è prevista prima della costituzione di un governo tedesco; Ma 1 Tlell'attesa il coordinamento economico delle zone sarà continuato a. tap,pe successive: Biblioteca Gino Bianco rà in parte di chiarificazione. Da un punto di vista economico, essa potrà ricavare dall'attuazione delle raccomandazioni di Londra qualche beneficio. ~pe– cialmente la produzione potrà essere notevolmente aumentata. E già è da notare che, nonostante le tristissime condizioni di devastazione in cui la guer– ra l'ha lasciata, la sua capacità produttiva è ben maggiore di. quanto possa apparire dalla sempiice. visione delle rovine materiali. Ma per il resto, da un punto di vista politico, non avendo essa alcune possibili~à di svolgere una politica propria, e nean– che quella di influenzare decisamente la politica este- · ra degli altri Paesi, se non passivamente, con il suo peso materiale e con la paura o l'allettamento che da essa emanano, le conseguenze che queste soluzio– n_ipotranno aver.e sul suo regime riguardano un non P;ossimo futuro e pertanto esulano da questa tratta– z10ne. In Francia - che è il Paese, come abbiamo det– to, che ci interessa particolarmente - le discussio– ni all'Assemblea sulle proposte di Londra hanno coinciso con una crisi in atto del governo, dovuta a divergenze tra i gruppi stessi che .ne fanno parte. In v.erità, come si è visto chiaramente in seguito non si trattava di questioni essenziali e tali da pre~ giudicare la permanenza del go'Verno stesso ma dj dissensi inevitabili in una coalizione di pa~titi di– versi. '!uttavia è un fatto che la posizione del go– verno m quel mQmento ha facilitato il gioco del– l'opposizione, composta da un lato dai comunisti e dall'àltro dai degollistL Per ragioni opposte nei fi– ni, ma simili nei metodi, entrambi i gruppi hanno tentato di scuotere le fondamenta dell'attuale go– verno, approfittando della impopolarità delle racco– mandazioni di Londra. Nello stesso momento, mentre fervevano le di– scussioni all'Assemblea e il Ministro Bidault difen– dev~ !aticosamente il suo operato in nome della ne– cessita per la Francia di non isolarsi, scoppiarono gli scioperi, con i sanguinosi incidenti di Clermont– Ferrand e con il noto strascico parlamentare. Gli scioperi e la politica della Russia. Questi. scioperi sono stati un campanello d'allar– me per 11 governo francese, e richiedono misure e provvedimenti che non dovrebbero essere soltanto di polizia. A noi interessa· .particolarmente di rile– varne qui il carattere politico. Certo sarebbe esa– ge~azione a~tribuire la ~iretta organizz~zione di ogni sc10pero di qualc1ie risonanza, che appaia di ca– ratt_ere piuttosto politico che sindacale, al Comin– form. Su questa base, i comunisti possono abba– stanza agevolmeBte difendersi. Ma la coincidenza che si è verificata in Francia non è certamente for– tuita. L'organizzazione armata dei gruppi di scio– péranti si inserisce in un piano che parte e'Viden– t~m~~-te dal partito eomuuista. E del resto, scioperi sim1h _non possono giovare ad altri che al partito comumsta, m quanto rappresentante delegato ed ese– cutore della politica estera russa. Pertanto essi deb– bono essere considerati come una manife;tazione di un J?iano genernlc, e la ~oro recrudescnza in questo PHhcolare momento puo esser presa come sintomo d!. un:t_mano~-ra a vasto raggio. E' questa una delle pm spiacevoli conseguenze dell'attuale situazione in– ternazionale e delle ripercussioni violente che essa ha all'interno dei singoli Paesi: che il movimento operaio debba così spesso apparire snaturato. In qu_esto ~as_o,in particolare, abbiamo richiamato gli . sc10per1 di Clermont Ferrand, perchè essi debbono essere tenuti presenti, sia pure come avvenimento minore, nelle considerazioni che ancora faremo sul– la politica russa. Con tutte queste code, dunque, 'la discussione in Francia è divenuta pericolosa. ·Pericolosa in quanto, mentre le critiche che venivano facendosi da parte specialmente dei. socialisti alle proposte londinei;i, con lo seopo di portare un contributo costruttivo al- • là formulazione defìnitiva degli accordi sul futuro della Germania, le speculazioni di parte parve ad un certo momento che potessero veramente pregiudicare la partecipazione della Francia all'accordo tra i Paesi

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