Critica Sociale - anno XL - n. 13 - 1 luglio 1948

306 CRITICA SOCIALE con li Primo Ministro, Pandit Nehru, che considera questa partenza come un salutare sviluppo politico. e Due anni fa Nehru mi dichiarava: E' impossibile fare pro– fezie sull'avvenire del Congresso, ma non appena noi avremo ottenuto la piena indi.pendenza esso dovrà quasi inevitabil– mente scindersi in gruppi politici normali. L'ottaccamento dei capi socialisti n Nchru è anche più forte della.loro devozione a Ganjlhl; essi hanno ,sempre pensato che Nehru, li più giova– ne della vecchia guardia del Congresso, avrebbe preso la testa della rivoluzione socialista non appena l'indipendenza ·fosse raggiunta. Un giorno di novembre dell'anno passato, incontrai Jaya Prakash Nnrayan nella villa di Nehru dove egli. aveva discusso questo problema con lui. Il primo ministro era fl– alcamente e moralmente sfinito per le conseguenze della divi– sione delle Indie, pe-r la minaccia di oarest!a e per altri pro– blemi urgenti. « Nehru non sembra interessarsi del partito so– cialista • ml disse tristemente Narayan. Tuttavia I socialisti decisero di rimanere fedeli a Nehru. e Jrfa nel corso dei tre ultimi mesi, una serie di avvenimenti condusse alla rottura definitiva. Nell 'Ùltima riunione del co– tpltalo direttivo del Congresso fu emesso li voto che I membri <iel Congresso non potesser.o appartenere a nessun altro ag– gruppamento politico. I socialisti si· trovarono dunque di fron– t~ al dilemma di lasciare Il Congresso o di abbandonare Il loro part!lo. Dopo l'assàssinio di Gandhi, Narayan cr!Ucò aperta– mente Sàrdar Patel, vice-primo ministro e ministro degli Inter– rii, per non aver preso le ~isurc necessarie per la sicurezza. ~~tel rappresenta. l'ala· destra· del Congresso e si dice che egli abbia incoraggiato gli aggruppamenti al quall apparteneva l'assassino. Nehru prese le difese del suo compagno. Infine, parlando della politica industriale del governo, Nehru la de– flril lontana dal socialismo. I socialisti non •potevano soppor– tare tutto ciò e decisero di prendere la parte dell'opposizione_ ~Ulva al Congresso. _•·• *Ila riunione di Nasak flj deciso di creare il • Congresso del Lavoro indiano • che sarà la terza organl1-zazlone sindacale del,l'Unlone In.diana. Delle· altre due, la prima è domlna,ta da. una minoranza comunista e, la seconda, creata dal Congresso per contrastare la crescente _Influenza del comunisti, è essa ,tessa lo strumento della polltica del Congresso, che tende a d-lventarc conservatrice. Non potendo nè nell'una nè nell'altro a-vere una influenza predominante, I socialisti preferlrqno · érearne una terza, che corrisponde alla parie vitale ché essi p'ossono a-Vere come « terza forza >. e Fino ad ora il partito socialista si componeva di quadri forniti principalmente da_membrl del Congresso; la riunione di Naslk decise di procedere al reclutamento In massa, spe– cialmente fra gli operai ed I contadini. La popolazione operaia dell'Unione· 1Jldiana, che è di sOli tre milioni, è vivace, ben 6rganlzzata, e considerevolmente influenzata dalla propaganda comuni-sta. I contadini, che costituiscono 1'85 per cento della pop'olazione, sono troppo arretrati per essere politicamente ls'truiti ; essi conoscono il Mahatma Gandhi come un santo e gli associano il Congresso: fra essi i comunisti ·hanno •fatto po– chi progressi. I socialisti, creando la loro « terza forza » a– vr.~nno da far fronte ·a queste due influenze ben determinitte. e L'Ideale politico del socialisti indiani può tradursi con qualcuua delle dichiarazioni fatte alla riunione di Nasik, dal loro capo Narayal'f. I socialisti, egli dice, si Uniranno ai mem– bri del Congresso per svolgere un lavoro costruttivo. Essi• col– laboreranno con le forze di sinistra leali alJ'Unione 'indiana ». E Narayan ha spiegato che una alleanza con I comunisti era Impossibile a causa della loro fedeltà ad una politica stra- niera. , e Come ml ha spiegato uno del capi socialisti, I socialisti In– diani avevano, ncll 'interesse nazionale, tentato di collal5orare seriamente con i comunisti. Ma, egli ha aggiunt'o, una simile collaborazione era sempre stata a senso unfoo e la buona fede dei socialisti cI'a stata ~ngannata. · e Se la loro posizione somiglia a queIÌa del socialisti di al– tri paesi, le convinzioni dei socialisti indiani sono molto di- . verse; essi sono illfluenzati, non soltanto dape .tradizioni e filosofie socialiste, ma anche~ almeno nella grande maggioran– za, da anni di collaborazione cun Gandhi. Narayan ha detto a Nasllt: • Non vi è differenza fra le filosòlle di 'Gandhi e .di Marx: entrambe grandeggiano e indicano lo stesso fine: a Cia– scuno quello di cui ha bisogno ». e Dopo la, f.ormazione' del loro partito ,;,el 1934, I socialisti Indiani hanno sempre insistito sulla parte essenziale cl_ie devè essere sostenuta dalla terza forza, non solo nella politica ln– Jerna ma in quella internazionale. I socialisti indiani, ha dello 'N~rayan, 'Elpp~rtonendo ad' un paese domlnàlo da una potenza ~t~anlçra,, ,e~/l:no s_tatl. costr,ettl. a, svilup_par_e la loro ·mosofia Biblioteca Gino Bianco senza contatti con l'estero, ma ora sperano di stringere legami con i socialisti di tutti I paesi. Tuttavia I socialisti Indiani pensano che i loro compagni eu– ropei, hanno ancora una tendenza troppo coloniale. I loro capi · •p.ensano ad un ritorno ad un puro sodalismo almeno in Asia · se non nel mondo intero. Questa opinione è chiaramente espres– sa in un art!coio dell'organo del Partito socialista Indiano, Janata, firmato « Socialista asiatico :t>, che termina cosi: e L'im– perialismo non limiterà le vedute del· socialismo asiatico, nè li desiderio di raggiungere il livello di vita americano fa,rà volgere la logica del socialismo asiatico verso l'lnlziatlva pri– vata e la concorrenza c~pitalistica .... « Sarà più facile per noi conservare un socialismo più puro s~ ci concentriamo ~un'Asia invece di E\Ppogglarci all'Enropa •... . Qua11to, costal'esercitoitaliano. Un'analisi delle spese dello Stato italiano per Il manteni– mento dell'esercito è compiuta da Ernesto Rossi su L'Italia ~o– cialisla del 24 luglio (« Il 'tisico con l'armatura: l'esercito strumento di pace della repubblica italiana »). ·« La spesa dello Stato, scrive tr Rossi, è prevista per il 1948-49 in 1.087,5 miliardi.' DI questi, 256,5. sono stanziati per· il Ministero della difesa. Cosi, Il 23,57% dovrebbe• andare alla Difesa, mentre 1'1,12% andrebbe al Lavoro e alla Previdenza sociale, il 2,4'% alla Giustizia, l',,25 alla Pubblica Istruzione e il 15,9'% ai Lavori pubblici. Io non ho alcuna fiducia nei bi– lanci dello Stato e specialmente in quelli militari, perchè co~ ·, noSco alcl,lni trucchi con i quali 'vengono mascherate le spese con le gestioni fuori hilancio, ma ml pare che bastino quesfu· poChe cifre per far capire 8 1.utti che sfamo fuori strad~ >. Do– po aver o·sservato che probabilmente, come l'anno scors.e. le spese . effettive supereranno il bilancio preventivo, il Rossi continua: « Il turbine della guerra ha spazzato via buona parte dei nostri risparmi; distruggendo case, macchine, fabbriche, strade, besÌlame; ha ridotto nella più nera miseria interi strati. della popolazione, aumentando in modo pauroso la mortalità infantile, la tubercolosi, la sifilide; ha aggravato .i rischi e .quindi I. cosU deil'att!vllà economica con lo sconvp!~imento di tutti i rapporti giuridici... Ma i nostri generali pare npn si siano neppure accorti che c'è statà la guerra. In tutti I modi' non vogliono con.vinCCrsi che la gQerra l'abbiamo perduta. lm~ postano Il bilancio della difesa come se non avesslmp bisogno di tutte le nostre risorse e di tutte le nostre energie per ri– salire dall'abisso in cui si-amo precipitati, per ricostruire Ca-· ticosamente 18. nostra dissestat;a economia ... . « Prima dell'altra guerra mondiale, nel 1913-14, la epe!lll per -i ministeri militari era del 23,7'% del totale: ma nel 1922- 1923 (nel quarto anno finanziario dopo la fine della prima guer~a mondiale corr,ispondente al 1948-49, quarto anno dopo la ·fine della seçonda guerrà mondiale) la spesa per- I ministe– ri militari fu solo del 17,6'%. Anche se dedicassimo Il 23,57% della spesa dello Stato a ricòstruire un pote;,te esercHo, a cosa ql ·potrebbe servire ·questo sforzo se stremasse completamente Il paese e non avessimo poi l'attrezzatura agricola ed Indu– striale per rifornire, l'esercito in casO di guerra? Sè i soldati fossero denutrltl, Ignoranti, pieni di odio e di rancore contro l'ordine esistente? A mettere una pesante arn1atura d 1 acciaio addosso ad un povero tisico che si regge a mala pena In piedi Òon lo si aiuta a difend~rsi: lo si fa stramazzare al suolo>. Scendendo con· la sua anO:lisi nei particolari, il Rossi contl-– nua: « Sui 256,5 miliardi, 49,6 sono previsti per l'arma del carabinieri. Considero questa come una spesa quasi completa.:. mente destinata al mantenimento dell'ordine pubblico, plutto-· sto che alla difesa del territorio nazionale. Cosi, con I 27 mi– liardi 'previsti nel· bilancio degfi I_nterni per la Pubblica al– curezza arriviamo a 68 rniliatdi~ (-che è pure una cifra esagera– ta, in confronto ai 90 miliardi per la P11bblica Istruzione). D...,, purata dalla cifra per i carabinieri, la sPesa prevista, per la. Difesa residua di 206,9 miliardi ~- Detratte ancora le spese ~• sidue, le passività ercd.i1ate dalle gestioni del 'passato, la spe~à attuale per in difesa viene· ridotta a 17,6,3 miliardi, distinti dall'A. in « 134,8 m1liardi per a· personale (51,6 per Il perso– nale olvile, e 83,2 per il personale militare), e In 41,5 per le _ attrezzature e l'attività dei servizi (28,2 per materiale bellico; 8,5 mantenimenfo' automezzi e. carburante; 3,6 Istituti di Istru– zione, ospedali studi ed esperienze; 1,2 diverse). Salta subito agli occhi, anche al più Incompetente in questioni militari, la sproporzione fra le spese per· gli strumenti bellici (per l ael'– vizi scientifici viene stanziato -poéo più di un mlliari:lo). « I 51,6 miliardi 'per li personale civile ritengo che In graa parte andrebbero sperperati in paghe al personale In sopran– numero che ha acquisto li diritto di continuare a stare senza lavorare negli arsenali è nei cantieri mllllarl come in quellf civili. Ma 83,2 mlllardl sono previsti per Il personale mili– tare, (~,5 a~seg~l ufficiali; 15,1 assegni sottufficiali e truppa; ,

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