Critica Sociale - anno XL - n. 13 - 1 luglio 1948
CRITICA SOCIALE 297 re Il ·viso dell'armi al federalismo europeo e ad assumere un atteggiamento di sospetto di fronte ai risultati del Con– gresso dell' Aja. Perchè, anche se nello stesso sono conflui– te còrténti diverse, ed anche se Ì'idea federalistica oggi tro– va appoggio in forze che non sono tutte nostre, l'avviare verso concrete attuazioni l'idea stessa non può che essere giovevole agl'interessi più urgenti del proletariato, e dipen-. derà anche d~ noi, cioè dai partiti socialisti dei vari paesi, il far sì che quelle attuazioni di portata internazionale sie– no il -più possibile conformi alle idealità dell'internazionale socialista. La quale, anzitutto, se non vuol essere legata agli interessi d'un comunismo il quale non è se non la masche- - ra d'un imperialismo nazionalistico, non vuole tuttavia assu– men~ l'aspetto di un programmatico antisov-ietismo;' ma vuo– le, appunto, essere quella terza forza nel campo, internazio– nale, che costituisca l'Europa occidentale come una fascia di sicurezza fra i due opposti colossi, capitalistico e. comu– nistico, per garantire ai popoli, la .cui stragrande maggio– ranza- _è formata di:·prqletari, quel bene preziosò eh'è la pace. Sgua,-do ai rapporti delle vari.e_ Commissioni:, cUltu,-ale ... Le. Commissioni, nelle quali si divise il çongresso del- 1'Aja, furono t~e: culturale, politica ed economica. I ,-ap– porti, che maggiormente interessano le classi lavoratrici, so– no -Indubbiamente i due ultimi. Gioverà, tuttavia, <ilirequal– che paFola anche dei lavori della Commissione culturale, la quale, per l'assenza; .da,tutti rammaricata, del compagno Si– lone, trattem~to in quei giorni a Roma per ragioni di par– tito, fu presieduta da quel sirnpàtlcissimo uomo ch'è..Salv.a- d<ir De· Madariaga. . :1 termini «cultura» e «culturale» furono· intesi ·da tale Commissione in un significato, assai largo, che. oltrepassa– va, cioè, di gran lunga il campo puramente int~llettuale, per estendersi a· quello etico o, più propriamente, civile. La cul– tura fu intesa dunque, essenzialmente, come civiltà. Civiltà europea che, sorta dalla confluenza di svariate e talora op– poste correnti - antichità e Cristianesimo, rispetto della tradizione ed am.ore del progresso, individualismo e ·colletti– vismo, Germanesimo e Latinità, Cattolicesimo e Protestante– simo, écc. ecc. - il Congresso intendeva salvaguardare, per assicurare un'unità, appunto, europea, che non sia oppres– siva- delle differenti çaratteristiche nazionali ed indi:vidt1ali, ma -~nzi le potenzi per la maggior possibile autonomia del– la persona· umana; contro i pericoli del disordine e di un sedicente ordine coattivamente imposto. Di qui, le proposte pratiche; quelle, ·cioè: dell'istituzione d'un centro culturale europeo, indipendentemente da ogni controllo governativo, ,ché; con _gli"scamhi intellettuali; con la tutela· dell'assoluta libertà delle ·notizie dai e sui singoli paesi, con la qiordina– zion~ delle indagini su le tradizioni europee, con la revi– sione degl'insegnamenti scolastici della storia, promuova nna coscienza europea; dell'istituzione d'un centro europeo del: l'infanzia e deHa gioventù _per condurre a risoluzione i pro– blemi relativi allo sviluppo fisico ed all'educazione delle gio– va11i generazioni ; e finalmente - ciò che ha una partico_– lare importanza politica - di preparare una Carta dei di– ritti e dei _doveri delra persona e della nazione, da doversi riconoscere mercè una solenne convenzione da parte di tutti gli Stati membri dell'Ùnione Europea, e· da doversi garan– tire git1risdizionalmente con l'istituzione d'una Corte Supre– ma, alla quale possano ricorrere singoli, gruppi e minoran– ze. Mentre piace rammentare che non pochi dei diritti fon– damentali dell'uomo, elencati in un progetto elaborato da uità commissione di giuristi, già sono garantiti dalla Costi– tuzione, della Repubblica 'Italiana, diritti non pur. civili e po– litici, ma, come oggi si dice, anche « sociali», che s01_10 quelii.' i quali più da presso. riguardano le classi lavoratrici: diritto ad una retribuzione adeguata del lavoro, diritti sin– dacali, diritti ad essere protetti contro i danni della disoc– cupazione involontaria, ecc., si può osservare, di passata, che l'auspièato ·riconoscimento internazionale di una simile Car– ta-ne tramuferebbe il contenuto da mere aspirazioni di giu– stizia a vere· e proprie pretese giuridiche, ed attribuirebbe ·a tale Statuto, per m·ezzo delle guarentigie giurisdizionali con– t.ro le sue eventuali violazioni, qµel caratreere della certezza 4_; i · diritto, ch'.è uno dei beni più- preziosi della moderna eiwti. ibliotecaGino Bianco ,...politica... Come s'è veduto, anche i lavori di codesta Commissio– ne culturale, in ispecie per Ì'ultimo punto accennato, scon– :finarono nel campo più propriamente politico. Ed infatti la· stessa Commissione politica non potè far a meno di occu– ·parsi anche di alcuni di tali problemi. D'altra parte, la Com– missioné politica ebbe· a trattare altresì di questioni ·econo– miche - leggo, p. es., nel· progetto di risoluzione, la cen– sura dello spezzettamento fra èinqut Stati diffe'renti di quel– l'unità economica, ch'è il bàcino minerario estendentesi dal' Pas'de Calais alla WestEalia, dal Limburgo alla Lorena, e fa ·condanna dell'autarchia economica, - il che mostra, una volta· di più, l'interdipendenza fra tutti, o almeno fra i più · · dei quesiti dei varii· settori. : Già avanti la prima guerra mondiale uno statista ingle- · se, Sir Edward Grey, aveva parlato dell'Europa come di « una -persona morale» (ed in queste stesse colonne fin dal 1913, a p. 266, era stato segnalato il éoncetto e l'auspicfo). · Oggi, dopo 'tanto sangue e tanti disastri prodotti dai due immani conflitti, si presenta, cop maggior carattere di ur– genza e di necessità, l'istanza di considerare come un'unità .questo nostro glorioso, ma · piccolo continente, il quale· (lo notava. fa Commissione culturale) geograficamente ·non è se non una penisola dell'A.sià. La Commissione politica (cheè-– .chè ne pènsa.sse Winston Churchill) propugna una piena ·u– nione Europea, ciò che è conforme ai• voti esp·ressi anche dal Congresso del Partito Laburista. Leggo -nel rapporto dell'or rammentata Commissione queste significative parnle: « !;Unione Europea non è rivolta contro nessuno; essa non ha p~nte aggressive. L'Europa non attacca nè il mondo co– munista dell'!Est, nè il mondo capitalista. Il suo fine è co– struttivo i>. E la risoluzione approvata; riconoscendo che, malgrado gli sforzi dell'O.N.U., nianca tuttora un'efficace autorità· internazionale in grado di assicurare l'ordine e il diritto fra le nazioni, auspica, secondo l'antico voto co- - mune di tnHi i·-federalisti, che le nazioni rinuncino ad à1: cuni dei loro diritti di sovranità, per esercitarli in comune. A tale scopo richiede che sia convocata al più presto pos-· sibile un'Assemblea E:uropea deliberante, la quale contribui– sca a creare ed esprima la pubblica opinione europea, rac– :comandi le misure immediate per stabilire, sia sul piano eco– nomico, sia su q11ello politico, l'unità. necessaria dell'Europa, esamini i problemi giuridici e costituzionali connessi alla creazione di un'Unione o d'una Federazione Europea, pre- .pari i piani adeguati a tale fine. · , A proposito di tale Assemblea e più precisamente del mo– do di costituirla, si accese al Congresso un vivo dibattito. :Paul Reynaud, infatti, aveva· proposto ch'essa fosse eietta, direttamente dai popoli, 'a suffragio ·universale, in· ragione d!un rappresentante per ogni milione di abitanti. Ma tak propo.sta incontrò accese opposizioni, e si preferì di. deli– berare che si ricorresse ai Parlamenti delle varie nazioni, ,perchè, nel l9ro seno o fuori di esso, fossero nominati i de– legati a tale Assemblea. Decisione più moderata, ma, anche a sommesso parer mio; ·più cònsona ,allo spirito di questo momento, nel quale si tratta di formare una coscienza eu– ropea, anzichè cli agire, saltando precipitosamente le tappe, come se la stessa fosse già viva ed operante, La risoluziol'le della Commissione politica, ribadendo i con– cetti del rapporto, dichiara che l'Europa unita non deve co– stituire una minaccia ·contro nessuna nazione. Afferma che l'Unione deve contribuire anche ;id elevare il livello di vita delle popolazioni di ·oltremare. E, in pieno accordo con la Commissione culturale, invoca anch'essa quella ·Carta dei· di– ritti dell'uomo, cui si è già accennato, e la costituzione dì una Corte di Giustizia capace di applicare le sanzioni ne- . cessarie per. farli rispettare. .,.economica ... Più lunga, e particolareggiata delle altre due, la risolu– zione della Commissione economica. La quale, partendo da premesse analoghe. a quelle delle altre Commissio11i su la crisi presente dell'Europa, su l'urgenza di porvi riparo, su la necessità di ·un'unione economica e .politica, invita tutti i Governi interessati a dichiarare al più presto la loro .con– corde volontà di mettersi su tale strada e cli adottare le misure idonee a raggiungere tale scopo. Misure ·che riguar-
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