Critica Sociale - anno XL - n. 12 - 16 giugno 1948
CRnICA SOCIALE 265 , Anche allora molti deplorarono e rimasero sorpresi per ooi sparire o essere riassorbiti. Altre scissioni. in seguito, dal '91 al '22, altre scissioni frequenti, Sem– pre necessarie, Per la guerra di Libia scissione del gruppo Bissolati, cui ci univano tanti legami. A Livorno dai comunisti. A Roma (1922) dai massimalisti. Post hoc· ergr:>"-Propter hoc. Ora, poichè a quella scissione seguì subito il fascismo al potere il noto sofisma fece dire che f.u essa la causa (illeg– gibile). · Errore logico e storico, Fu invece tardiva e perciò inutile. L'ordine ·del giorno dél gruppo. Ci- mancò il tempo di rifare un'educazione delle masse che permettesse la partecipazi0ne al potere e quindi lo schiac– ciamento del fascismo, oggi difficile, ma. allora facilissime. Tutte lé scissioni furono insufficienti. Un parfito evoluzio– nista, attivo e coerente .non ci fu mai. L'esercizio del potere. Accuse dei giovani. Ricusammo. La prima volta (Giolitti) forse fu bene. Era caotazione di individuo. Ma quam.lo all'affacciarsi del fascismo N•tti ci deside~a– va e il re ri voleva, ricusare fu male. Fu.colpa? No. Avremmo portato al governo individui, non partito, non forza. Quindi fallimento e disprezzo. San:mmo stati rinnegati, traditori, vanitosi ec<;. Qualcuno dice: ·mancò l'uomo che s'imponesse e alla lun– g,1 lo avrebbero seguito le masse operaie. lo non so se mancò l'uomo, o se mapcò'il partito. E' la questione delle lame delle forbici. Siamo o non siamo democratici? Ma immaginate ciò che si sarebbe preteso in un momen• to in cui non si poteva far nulla, tranne la difes_a dal fa– scismo. Nulla e moltissimo. Non la borsa, ma la vita. Ma chi credeva al trionfo del fascismo? Torniamo .alla questione generale., J l va e vieni delle tendenze. -Per 20 anni, dal 900 al 922, .si cercò la via migliore. Congressi. Direzione dell'« Avanti!»: Bissolati,_ Ferri, Mòrgari, Treves, Mussolini~ Serrati, ecc. Crisi di dfrezione. Alla Òccupazione delle fabbriche avevamo alla testa i co- munisti: provocatori e fuggiaschi. E si stava fermi. Gli altri ci furono addosso. Non fummo mai una f-orza unitaria. Fummo vin.ti perchè forti. Vinsero perchè assurdi. Ma fummo vinti: e voi siete come gli anticlai romani che onoravano i capitani reduci da onorata sconfitta. L'unità è disastrosa. Perciò quell'unità fu disastrosa. Contribuì al trionfo del fascismo. Ricordate il 19 _ e il 20. Nevrosi dopo guerra; contagio russo ; bolscevismo, ecc. • Minacce a fucile vuoto (v. occupazione delle fabbriche). 1-1 mio •discorso di Bologna nel 19. C'era l'unità e non c'era un partito. L'importanza del partito. Perciò a torto mi si attribuisce il disprezzo dei partiti. lo di~o: prima vivere. Quindi Concentrazi'one. Quindi il partito, qggi, in subordine. Se si dà roo al partito, 200 alla Concehtrazione, mentre avviene l'inverso. E allora? Oggi per l'unità. Perchè tutto è capovolto. Perchè il partito non è più che un'ideologia: di conser– varsi, di accrescersi pel domani. Perchè sia~o tornati alla prima fase, anzi fliÙ indietro ancora ~ ottenere il respi~o. BibliotecaGino Bianco E scrivevo a Nenni che _il valore della mia adesi0ne è nelle mie premesse. Non l'unità per l'unità, ma l'unità per la vita e per la dif– .ferenziazione di domani. -Più in eoncreto. Tre punti in dissenso: che dipendevano da tutta una vi– sione diversa, opposta, dell'evoluzione sociale: r")· Alleanze elettorali, appoggi ai governi, partecipazione ·at potere, intransigenza. · · Questione sparita nell'abolizione 'per;ino del suffragio, ol– tre che del Parlamento. Allenza nella Con_centrazione. 2°) Valutazione delfe riforme. Miracolo rivoluzionario imboscamento - tradimento. Per noi penetrazicne, esercizio, capacità. Quali riforrne oggi in Italia? 3°) Dittatura e bolscevismo. La lotta col comunismo decide. I soli bolscevichi sono di là. La separazione è netta ed è logica. «Nenni vedi» (1)) La ,lezione ha giovatq. A noi e a tutti. Il pensiero odierno dei massimalisti. (~n margine L'articolo « Cosa vegliamo» nell'ultimo «Avanti! 11. A che pro allora Ja divisione? Nell'azione, unione (Rosselli) (2). A che pro i due botteghini? Lo -spezza.tino dei partiti? Oggi l'allenza va oltre i due partiti - è l'alleanza delle civiltà. ' E domani? Domani-? Potremo riJividerci? Mi si accusa dell'ipotesi. Non so, m;,. foss'anche ... Ma non lo credo. Tutto è mutato. Le difficoltà per i ·partiti socialisti seno immlmsamente cresciute (V. Vandervelde~. Tre fenomeni dominano. r 0 La GUERRA che può tornare, e che guerra! Z" Il l'ASCISMO:una lezione provvidenziale. 3° Il BOLSCEVISMO. Le difficoltà italiane per la ricostruzione faranno vrose– guire anche la Concentrazione. Buoni auspici. E' perciò che sarà finito. Il gradualismo h traggo oroscopi favorev0li. Uinfantilism:> s'imporrà. FILIPPO TURATI (1) Nello stesso quadernetto dove sono gli appunti a penna del discorso .di Turati, seguono, di suo pugno, a matita, alcuni apÌ>unti che egli prese durante il discorso di Nenni, impostato al concetto \< senza la unità non v'i! socialismo ». Il richiamo ,di Tur1:1ti si riferisce evidentemente ad un passo del discorso di Nenni, che cosi appare nelle note di Turati: « in Russia l'autocrazia di un gruppo: il paTtito comunista. Finchè que– sta dura l'unità totale non è Piossihile; si farà il massimo del- _ l'unità '·nei limiti delle diverse dottrine». (La C. S.). (2) Allude ad un'altra lettera pubblicata da Carlg Rosselli nell'« Avanti! - L'avvenire del Lavoratore» del 12 aprile, sostenendo anch'egli la necessità dell'unità per ragione di lot– ta. Vi si diceva, tra il resto: « In Italia la gente è stufa dello spezzatino dei pa.._rti'tiantifascisti, che _giustamente considera una dèlle massime cause della nostra sconfitta. E gli opeÌ'ai noµ ne vogliono più sapere qi due partiti socialisti ridiçoi°– mente alle prese tra loro mentre il fascismo impera ... Imma– gini tu, caro Nenni, il concreto socialista ,che intend_e affron– tare sul serio in Italia i· problemi durissimi che la lotta im– pone (sampa, organizzazione dei quadri, collegam_enti, ·armi, ecc.) continuare a distinguere tr,a l'ex-unitario e l'ex-massima– lista e domandare al primo, putacaso, prima di lav.orare as– sieme che cosa perisa del governo di coalizione in regime borghese o se nel suo cuore si permette di conservare un po· di tenerezza per il nostro Turati? » (La C. S.). /
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