Critica Sociale - anno XL - n. 12 - 16 giugno 1948

CRITICA SOCTALF- 263 --------- Il primo • 1nagg10 dell'Unità Socialista Non per il gusto di rivelare rarità documentarie, ma per– chè vi ritroviamo spunti ed ammonimenti che sono tornati d'attualità, pi,bblichiamo il seguente schema di discorso di Filippo Turati. Come è noto, il nostro grande Maestro non ama-va le improvvisazioni. Egli preparava accuratamente i suoi discorsi, anche quando erano destinati ad un pubblico ristretto. Nelle carte di Turati abbiamo così avuto la' for– tuna di ritrovare il quadernino con gli appunti manoscritti. (qualche parola è indecifrabile) di questo &iscorso, che ri– portiamo integralmente e senza nulla mutare. Giava però ricordare gli eventi. Il COHgresso di Roma del Settembre 1922 aveva visto la scissione tra socialisti itni– tari e massm1alisti. Ma la vittoria del fascismo, le leggii re-. pressive, l'estirpazione di ogni vita_ democratica in J talia, il trasferim1ento in esilio degli organismi dei di.e partiti - la– sciando oasi clandestine, non in grado di svolgere un'attivi– tà politica - e soprattutto il mutamento della situazione po– litica, s'erano fatti sentire :su -entro,mbi i Partiti. l,e ragioni fondamentali della separazione sbiadivano per effetto del tempo e degli eventi. Tendenze ed aspirazioni alla riunifica– zione si agitavano in entrambi i partiti. Il Partito Socialista Italiano, nel Congresso di Grenoble · del marzo 1930, aveva·. in gran maggioranza (contro una esigua minoranza secessio– nista, capeggiata dalla Balabanoff) deliberato l'unificazione. E questa seguì Ìnfatti nel « Congresso del/'Unjtà Socialista», tenuto a Parigi ìl 19-20 luglio 1930. Meglio che nel discorso che Turati e gli altri esponenti dei due partiti tennero nel Congresso, pii't ancora che nel lavoro di commissioni miste per l'elaborazione della « carta del partito» e per le mozioni congressuali, le ragioni e le condizioni della riconquistata unità appaiono in questo di– scorso di Turati. I due partiti avevano inteso auspicare alla unità, celebrando in comune il primo maggio. Dopo un di– scorso infiammatatmente unitario di Nenni (al quale forse <n1rebbe dovuto far seguito altro oratore, il citi nome è da Tu-' rati lasciato in bi{lnco),prese la parola il nostro Maestro. E ci sembra. che non occorrano com·menti. Oggi che ['·u– nità socialista è assurta· a problema essenziale del socialismo italiano, gli ammonimenti di Turati, scettico di fronte al mito della « unità per l'unità», « della unità che è soltanto numero e. massa», ammonitore dei guai e delle paralisi che può arrecare « l'unità a qualunque costo », fautore del con– cetto che pii't che uno sviluppo in estensione, occorre uno sviluppo in profondità, giacchè « la selezione sola fa il par– tito», ma altrettanto fervido sostenitore della « U'flitàper la vita», dell'unità per un'azione socialista, sostenitore della formazione di un'unica compagine dei socialisti democratici « essi soli, ma tutti» (come scrisse altrove), sono ammoni– menti pii't vivi che mai. Questo schema di discorso del Turati è anche uiia iimpli– cita risposta a coloro i quali a proposito della scissione com– piuta da noi a Roma ne~ gennaio del 1947 ci hanno ostina– tamente rimproverati, contrapponendoci l'esempio di Turati che, essi dicevano, si sarebbe sem,pre ostinatamente opposte a qualsiasi tentativo di dividere le forzè del partito. La C. S. (11 maggio 1930 • Sala rue Tretaigne) Dopo Nenni e... mia parola superflua. Se non per attestar– vi che la vecchia. guardia è con voi. Io li vedo tutti. Chi ha disertato? E volgo il pensiero a Camillo Prampolini in lotta ferale - il messaggio di gioia. La vecchia guardia è fedele. E non spenderò parole sul significato del 1 maggio. Fe– sta e battaglia. Battaglia in festa. Per noi l dicembre - gramaglie. Poi cggi è 1'11 maggio. Ringraziamo la polizia del pen– siero gentile di averci agche qui voluto ricordare la patria, dove il r maggio è il 21 aprile, l'anniversariç, del patricidio. Là prima, qui dopo. B1blio 81..,d .. ,ù Bianco Il primo maggio è triste per noi - ma è triste in tutta l'Europa. Anche a Vienna. In Francia? Le proibizioni del maggio da che proteste furono se guite? Mi guardo indietro. Per noi è rammarico e speranza. Guardo la fuga dei 40 primi maggio. Il 1• nel 91 a Milano. Ogni volta itguale, 8 ore, leggi sociali, unione dei lavo– ratori. Ogni volta diverso: una data legge, libertà di sciopero, suffragio universale, pace, ecc. Esame di coscienza, (illeggibile) assalto all'avvenire. Anche nel 98. Stat<:>d'assedio, ecc., ma Parlamento, stam– pa, suffragio. ,E la cella' (illeggibile). E la liberazione in vista. Oggi Italia è galera e sepolcro. Ma 'lasciamo i piagnistei. · L'Unità socialistd, L'incontro oggi dei due partiti. Parliamone: anzi conversiamone. L'unità è riconquistata. Come già segretamente in Italia. ~ si entra tutti nell'Internazionale. Si ha una patria ·nel mondo. Auguri ai rim~sti fuori. E tutti inneggiano all'unità. Inneggiare è façile - l'ha fatto Nenni e guadagna applau– si. Matrimonio e fiori. Ma io voglio dirvi - poichè si è in famiglia - qualche pensiero personale - pensiero di vecchio che ricorda. E ricordare è ammaestrarsi, anche se la storia m~estra della vita insegna poco ai nuovi venuti. Ciò mi serve anche a darvi qualche spiegazione necessa– ria. Le accuse del/'« Avanti :t> (1) I rimasti fuori - l'« Avanti» - Balabanoff scrive il 19 marzo - a propdsito di una mia lettera a Londra che ano nunciava l'unità, nota un desiderio palese di mettermi in · contraddizione e di seminare un po' di zizzania, che io non fui mai tenero dell'unità - che dichiarai l'incompatibilità -~ i danni - la paralisi. , Aggiunge che sottovaluto i partiti e non sono che con-. centrazionista. Sono dunque il meno adatto per celebrare l'unità e per illustrare il 1• maggio del partito. Debbo ,spiegarmi non,per difendere la mia coerenza. La coerenza è stupida quando le cose mutano. Ma per chiarire perchè e in che modo io vi aderisq. _,,. [/ feticismo dell'unità. Sì, io non sono dei fanatici della unità a qualsiasi costo, come scrivevo a Nenni (2) nella lettera che pubblicai nef giornale di Lugano - dell'unità che è soltanto numero e massa. (1) La frazione minoritaria e secessionistica del Partito massimalista, a cui era rimasta la direzione dell'« Av8.nti l > parigino, prese risolutamente posizione contro l'ullità. In par– ticolare, e sul giornale e nello stesso Comitato della Concentra– zione Antifascista (ove rivendicò di restare quale rappresen– tante esclusivo del Partito Socialista Italiano), attaccò Turati per una lettera diretta, ai compagni laburisti, in cui esprime– va la propria soddisfazione per i risultati del Congresso di Grenoble, dando l'unificazione dei due partiti - come cosa si– cura. (La C. S.). (2) Si allude alla lettera aperta diretta a Nenni, al massimo· sostenitore del Partito massimalista, pubblicata sul n. 14 del 5 aprile 1930 dell'« Avanti/ - L'avvenire del Laveratore > di Zurigo. « Non fui mai - tu Io sai benissimo - il fetici– sta di una « qualsiasi unità ~ - scriveva Turati - « La paro-

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