Critica Sociale - anno XL - n. 12 - 16 giugno 1948

276 CRITICA SOCIALE e il rischio economico del prezzo, ne deriva la giustificazione per le apprensioni. Preparazione della risaia, semin:i in r.am– p,, o in vivaio, trapianto, monda, taglio, trebbiatura, essi• cuio:1e e immagazzinamento sono le operazioni agricole ,li ma,.gio1 rilievo. Il tutto sotto la volta di un cielo a volle prnpizio, ·a volte avverso. Circa !'epoca del taglio, o poco prima, i competenti orgci– ni ministeriali discutono e fissano il prezzo. L'Ente Risi si assume l'onere dello studio dei costi di produzi.one. Organi– smo neutrale, l'Ente Risi fa di tutto per èonservare questa sua posizione e opera incaricando delle ricerche appositi or• ganismi di studio, essi pure neutrali : finora hanno operato gli Osservatori regionali di Economia agraria. Quello di T0- rino per il Piemonte, quello di Milano per la Lombarù:a, quello di Bologna per l'Em.ilia e per altre zone finitime. L'o– biettività dei dati è assicurata almeno entro le modalità tee• niche di compilazione dei bilanci e per i dati di costo da annotare (3). · A.i risultati di queste indagini occorre dare il valore· della approssimazione, che è insita nei metodi e nei criteri a<lot· tati. Interpretati con le dovute cautele, i dati stii costi tli produzione del risone sono tllttavia assai interessanti, spe• cialmente ìn riguardo al loro andamento apparentemente strano. In Piemonte (Vercelli e Novara) e anche in Lomellina si notano le più basse rese per ettaro (circa q.li 50 'di risone insieme ai più bassi costi unitari di produzione. Nel Mila– nese rendimenti medi si accompagnano a costi medi, mentre– in Emilia e nelle finitime z one r isicole si verificano le più elevate produzioni unitarie (q.li 65 circa di risone per etta– ro) insieme ai più elevati costi (4). Quest'anno, 1947, di fronte ai costi di L. 4500-5000 a quintale di risone, stimati per aziende risicole' piemontesi, si sono stimati costi anche superiori alle Lit. ·8000 al quin– tale ,per le aziende bolognesi. La Commissione incaricata di fissare i ·prezzi in base ai costi si trova, come si vede, a do• ver operare e decidere in base a dati di semplice valore :ip• prossimativo e a dover risolvere, con un prezzo unico nàzio– nale, una grande varietà di ,ifu?,zioni, col risultato di nn brusone), che provocò un danno di circa il 10% nella pro• duziona; e l'alluvione del 1947, che -paralizzò per diversi gior-. ni ogni attività risicola in prossimità del' raccolt6. (3) I metodi usati <ono due: quello dei conti colturali ana– litici e quello dei bilanci aziendali. Quest'ultimo, che ·si può usare solo laddove il riso assume, nell'azienda, importanza assolutamente preminente, fa consistere il costo di produz-ione del risone nelle spese di gestione aziendale al netto dei pro– venti delle attività non risiere; in dipendenza di tale criterio risulta che il costo ricavato è influenzato dall'esito economico Jfclle altre attività; pe-r il fatto che s"i agisce in sede pre– ventiva _il costo unitar,io ·al quintale è soggetto agli eventuali erroiri di stima delle spese non ancora sostenute e del,la pre– duzione globale non ançora realizzata. Il metodo dei ·conti colturali dnalitici si basa sulla son1ma delle sp('Se specifil'R– tamente sostenute per la coltura risiera ed il risultato dipende in notevole misura dal criterio usato per il riparto, fra le. di– verse attività aziendali, di quelle spese (dette appunto gene– rali) che si sostengono per tutto il complesso aziendale; ed anche qui -influiscono gli eventuali• errori di stimi e delle spese ancora da sostenere e della produzione da realiz.zare. ( 4) La qualità dei terreni e la temperatura delle aèque d'ir– rigazione sono i fattori tecnici di maggior peso per quanto si riferisce alla quantità di prodotto. La sistemazione dei terreni e la monda sono i fattori che più influiscono nella misura delle spese. Questa è la spiegazione dei fatti enuncia– ti nel testo. I quali fatti aprono la via ad altre' considerazioni importanti. L'ap_parente contrasto logico è tale da render.e perplessi coloro· che sostengono la necessità di m8.l1tcnerc 1e colture agrarie solo nelle zone più adatte. Ora, il riso è meglio coltivato laddove viene a costar meno a quintale oppure lad– dove sono più elev~te. le produzioni unitarie? La risposta non è semplice, pcrchè interferiscono a1tri fattori: nella Ba– raggia· Vercellese, ad esempio, la risaia riSolve un problema agronomico di utilizzazione di terreni e di acque, che altri– menti sarebbero difficilmente utilizzabili e non sarebbero uti– lizzabili con identici risultati economici; in Emilia, i pit't alti costi sono in gran parte costituiti da salari ai lavoratori, che altrimenti resterebbero disoccupati e quindi graverebbero in altre forme sul'le aziende agricole. Il problema, come si vede, è molto suggestivo e meriterebbe di essere approfondito. Es- BibliotecaGino Bianco quasi continuo e quasi generale malcontento: chi si lamenta di guadagnar poco si associa a chi si lamenta di j')erdere troppo (5), Di solito si fissa il prezzo del risone di tipo corrune e <la questo, con l'uso <li opportuni coefljcienti desunti dalla espe– rienza mercantile, si fanno le maggiorazioni che danno poi luogo al prezzo ·delle qualità superiori. I prezzi Qase per il 1947 sono i seguenti: , risone comune L. 5400 a quintale (6) comune superiore » 5625 » semifino » 6785 » fino » 6865 » fino superiore » 7290 » Posto il risone in magazzen,o l'agricoltore (entro il IO no• vcmbre} denuncia la produzione all'ente ammassatore, l'En– te Risi, il quale delega la S.A.P.R.l. a compiere determina– te operazioni relative appunto all'ammasso. La S.A.P.R.I. (Società per azioni produttori riso) è una diretta figli· ~io– ne. L'Ente Risi, come ente ammassatore, fa il controllo del– la denuncia della produzione e paga (tramite S.A.P.R.l.) uil anticipo che, per il 1947, è di L. 3000 per quintale di risone denunciato e confermato dal controllo. Per l'esattezza l'an– ticipo non è coFrisposto sull'intero quantitativo, ma solo su!- 1'8o% circa, perchè tale è la quantità della produzione da con• ferire all'ammasso. , Pur restando il risone presso l'agricoltore, col pagamento dell'anticipo è perfeziopata l'operazione di ammasso. (1 ;,ri• vilegi legali, derivanti, per esempio, da operazioni di cre– dito agrario, sono fatti valere, sia presso l'agricoltore sia presso l'Ente ammassatore). · Questo amlT'assa in parte ·nei propri magazzeni (e in questo caso paga il prezzo intero) e in parte vincola il prodotto presso i magazzeni dei pro· duttori. Per questo percepisce la somma di L. 225 ogni quin– tale di risone, somma che serve a coprire le spes,~ eff,ettive dell'operazione tecnica di ammasso, la passività degli anti– cipi e acquisti, l'~ssicurazione incendi delle singole partite ecc. L'Ente Risi provvede poi ad approvvigionare l'industria, stabil'enèlo'Ta·provenienza delle singole partite destinate 4lle singole riserie. so è generalizzabile a t.;tte le cùlture agrarie ed investe_ tutta· la questione dei cosidettl prezzi rimunerativi. Da esso dipende l'uso dei diversi pr.ezzi iegionaù per il grano ammassato, del minimo prezzo garantito alle '"bietole del meridione ed altri provvedimenti del genere. Su di esso si imposta la già inl• - ziata discussione relativa al prezzo di contingente del grano del prossimo raccolto, prezzo che il Ministro Segni ha indicato in· L. 6500 a quintale. Anche per il grano è probabile che si verifichi quel che avviene per il riso: il prezzo di L. 6500 può essere rimunerativo per gli agricoltori del MezzogiQrno esten ... sivo, che hanno più basse prodµzioni ad ettaro, ed essere vi– ceversa insufficieilte per le zone che ottengono i più elevati rendimenti. La quasi-li'endita marshallianq, relativa· ai capitall stabilmente investiti nel suolo, gioca forSf! Jn senso negativo, rientrando nella teoria della !'endita nègativa con cui il Carey ha perfezionato la teoria ":Ì-ic8.rdiana? (5) Agli aspetti .tecnico economie~ di qu_esto interessante problema si associa l'aspetto sindacale. La Confederterra, che· pur· deve non poco -lottare in sede di patto di monda e di taglio, perchè i risicoltori avanzano sempre l'argomento del prezzo non rimunerativo, è assente da queste decisioni, per quanto da esse dipenda anche il livello dei salari ai conta .. di,ni. Non c'è da meravigliarsene, giacchè parl'ando dei pro– blemi bieticoli, abbiam,o già visto come la Confederterra si astenga anche dall '1ntervenire nella discussione del contratto bietole che pure impegna larga- parte dei suoi organizzati (mezzadri e compartecipanti). (6) Quando si dice che il prezzo base del ~f'sone di ti,po comune è di Lit. 5400 s'intende dire che tale prezzo si paga all'agricoltore per le varietà che fanno parte del tipo comune (e che sono ora · cinque) e per partite aventi determi• nate caratteristiche tecniche e cioè: rendimento in riso pari al 71% in totale, di cui 64'% di grana Intera e 7·% di fratturato e con una quantità di grani anormali precisata en– tro determinate percentuali (8'% di gessa11, 4 % di vaio lati, Z·% di ambrati, 2.% di macchiati). Per rendimento diverso e per percentuali diverse di grani anormali si fanno propor• zionali variazioni .di prezzo e cosi pure p er la presenza even• tnale di grani gialli o ib1,idi, per cattiv'o odo.re deUa massa, per il grado di nnifo,rmità, di umidità. di purezza, ecc.

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