Critica Sociale - anno XL - n. 11 - 1 giiugno 1948

/ 254 CRITICA SOCI~LE =..:_________ ___:___,--,------ Due Marxisti italiani (Rodolfo Mondolfo e Antonio Gramsci) A breve distanza di tempo sono apparse due opere che costitui_scono fors~ i ~ag~iori e più sk gnificativi apporh del pensiero italiano .moderno al marxismo. Un inedito assoluto, ma da tempo at– teso è la prima: e cioè Il materialismo slorico e la filo;ofia di Benedello Croce, di Antonio Gramsci (Torino, ed. Einaudi, 1948, pagg. 294; Lire 840),, compilazione redatta sulla vasta e disordinata mole dei numerosi e fitti quaderni, riemniti durante la lunga e tormentata prigionia dell'autore, che dove– và condurlo alla gloria di un silenzioso martirio. Una ristampa, l'altra,: e cioè Sulle orme di Marx di Rodolfo Mandolfo (Bologna, eçl. Cappelli, 1948, pagg, 361, Lire 950); e ristampa di un'opera notissima, che già da molto tempo ha trovato un posto di pri– mo piano nella letteratura marxista europea. Ma si tratta in realtà di un'edizione così sostanzialmente innovata, di fronte alle precedenti (1), da far sì che essa appaia a molti dei suoi stessi antichi am– miratori quale opera nuova. Profonde ed essenziali sono le differenze tra le due ·opere. Differenza, anzitutto, delle personalità dei due autori: sereno, dotto, vasto pensatore, più che militante uomo d'azione, il Mandolfo: eppure impegnato a ricercare concomitanze e divergenze tra teoria e pratica, per intendere valori e manche– volezze di azione politica del momento; inquieto, tormentato, romantico uomo ·d'azione, momentanea– mente sèonfitto, sino ad essere ridotto in catene, il Gramsci: eppure smanioso, nella sua dolorante se– gregazione, di non perdere contatto con la vita del pensiero, affannato a rimeditare e ad approfbndire i problemi che si affollavano alle sue solitarie me– ditazioni e a proiettarli, sfrondati di ogni contin– gente passionalità e di ogni assillo d'azione, nel cie– lo terso della dottrina. Differenze di origine: in– terprete il Mandolfo delle istanze del socialismo de– mocratico e, sia pur criticamente, della tradizione riformista turatiaria; il Gramsci invece cervello ed anima del nascente comunismo italiano, inteso non come occasionale fatto politico, ma come instaurazio– ne di nuova visione teorica e pratica, uno .dei mag– giori responsabili dello scisma comunista di Livor– no (non foss'altro che per avere cercato di arrecar– vi una motivazione autonoma ed italiana, che non fosse supina accettazione, degli ordini di Mosca). Differenze di clima: perennemente introspettivo il Gramsci e ricerc,atore di una semplificazione espo– sitiva, quasi didattica; densamente discorsivo il Mandolfo, affrontatore di problemi filosofici e ri– cercatore nel pensiero di Marx degli ammaestra• meriti per la lotta quotidiana. E infine profonde so– no anche le differenze di metodo: organico e siste- • malico il Mandolfo (e quest'edizione lega gli argo- (1) Sono stati eliminati i saggi, che non sarebbero apparsi più sufficientemente aggiornati, sulla rivoluzione russa; sono stati inseriti articoli, scritti e stridi apparsi o su questa ri– v.ista o sul « Quarto Stato » di Rosselli, successivamente al'le precedenti edizioni; vi. appare il saggio sui "ceti medi, già raccolto in opuscolo, ecc. sta parte particolarmente interessante .per il nostro tema non meno di quella precedente sulla teoria delle crisi eco~ socialismo.Lo .«sguardo al futuro», nel capitolo conc'lusivo nomiche nei suoi riflessi sulle passate controversie teoriche· dei socialisti sulla catastrofe del capitàlismo e -l'avvento del dell'opera, ove si esaminano le possibilità di una graduale attuazione del socialismo su scala mondiale e. le prospettive attuali di una pacifica convivenza o di una lotta decisiva p€r la. supremazia dei <lue sistemi rivali: il «comunismo» sovietico e il capitalismo «imperialista», può servire però da punto di'·partenza per un esame più particolare dei rap– porti concreti tra bolscevismo russo e imperialismo. Ma di ciò in un prossimo numero. FAUSTO· PAGLIARI' f?ibliotecaGino Bianco ~enti meglio che le precedenti), ri,volto ad additare veramente le vie maestre del marxismo, come linfa vitale del socialismo moderno; frammentario ed episodico il ·Gramsci, -rivolto a trarre l'insegnamen– to storico da ogni problema sul quale volga ratten– zione (ad es. quello, degli intellettuali italiani o la assenza di giacobinismo nel Risorgimento) e talvolta penosamente affannato a ricercare incentivi alla me– rlitazione ed alla interpretazione marxista dalle pub– bJ.icazioni che gli era dato leggere in carcere, cioè da autori o fascisti o tollerati. (Senz'avvedersi della paradossale tragedia spirituale: che ad essere li– bero era lui, nell'isolamentò della cella, e non que– gli altri signori « intellettuali » nella loro apparente libertà!). E tuttavia, ad onta delle sostanziali e formali differenze, un singolare spirito accomuna questi due libri. -E' un analogo staccarsi da schemi libre– schi ed accademici, per. vedere _p'iù addenti,o, ])elle « cose »; è un concorde ribellarsi alle angustie, alle ottusità ed-alla tirannide della ortodossia e del bi– gottismo marxista; è una simile volontà, di verifi– care nel concreto, ne1 contrastato e dinamico pro– cesso della storia - che non risparmia errori e sconfitte -; la fçirza effettiva e le possibilità virtuali deii'insegn.amento di Marx. E veramente comune è quell'e_sigenza critica - superiore ·e imparziale - della ricerca della verità, come aderente interpr.e– tazione della vita, che il Gramsci così bene espri· meva, ammonendo: « .... non bisogna concepire la discussione scientifica corrie un processo giudizia– rio, in cui c'è un imputato e c'è un procuratore ge– nerale. il quale, per obbligo d'ufficio, deve dimostrare che l'imputatò è colpevole e degno di essei,e tolto dalla circolazione. Nella discussione scientifica, poi– chè si suppone che l'interesse sia la ricerca della verità ed il progresso della scienza, si dimostra più «avanzato» chi si pone dal punto di vista che l'av– versario può esprimere un'esigenza che deve essere incorporata, sia pµre come elemento subordinato, nella propria costruzione. Comprendere e valutare realisticamente le ragioai dell'avversario (e talvol– ta è avversario tutto il pensiero passato) significa porsi da un punto di vista « critico », l'unico fecoh• do nella ricerca scientifica».· « Aderire alla vita per. a·derire allo spirito del marxismo» - dice, da parte sua, il Mondolfo - « ecco l'insegnamento al quale vorrei tendesse l'in– terpretazione della dottrina di Marx. Il maestro che insegna l'attività autonoma e ·infonde la coscienza della responsabilità storica: ecco il maestro sem– pre vivo e vivente ». -A-chi;- con generosa impazienza e proprio per conseguire una più valida e realistica azione, come il Rosselli, patrocinava un superamento del mar– xismo, Rodolfo Mandolfo replicava, pur libero dà ogni infatuazione dogmatica, proclamando la essen– ziale connessione del socialiSlJlO col marxii,mo. « Il quale non è per il partito socialista soltanto un cri– terio direttivo per le rìcostrljzioJ:1i degli storici e l'interpretazione delle umane vicende, ma è (qui il suo immenso valore pratico) la coscienza stessa del– le condizioni della propria azione storica, cmscien– za necessaria per fare· la storia ancor più che per ricostruirla: giacchè lo studioso che sbagli nella sua interpretazioil'e ricostruttiva non va incontro ad alti,o pericolo che di compiere un lavoro poco pre– gevole; ma le masse che errino nel'la direzione· della loro azione, vanno a cozzare contro le tremende vendette della realtà». Ma questa riproclamata fedeltà al marxismo pre– suppone .che se ne sappia individuare il nucleo ve– ramente vitale· e la fondamentale idea propulsiva, liberandolo dalle incrostazioni parassitarie e travi– satrici, con cui ab origine il marxismo e stato dif– fuso da noi. Da un lato, cioè, dalla interpretazione, di origine positivistica ed evoluzionistica, secondo cui il socialismo sarebbe un processo .fatalistica– m~ht~ predeterminato ed un punto di approdo -a cm _sicuramente ed immancabilmente si debba pèr– v~mre·, per «.autocritica delle cose », quali che siano le deficienze e gli errori della politi– ca socialista. D'altro lato occori,e invece Hbe•

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=