Critica Sociale - anno XL - n. 10 - 16 maggio 1948

228 CRITICA SOCIALE l'interno ed il mare, e te1;1tano d( acc'.escer così la confusione ed il marasma rn quell rnfehce_paese, for– micolante di popolazioni che da 40 anm non han– no pace. E' evidente che Nanchino può a_gran. fatic~ m~n– tenere la propria autorità su quei vasti ~ernt~r~ e che alla tattica agile dei gruppi dei ross_1 dec1s1 e ben camuffati può opporre una debol~ c!1fesa_.Nes– suno sa come queste piccole. ba~de s1. r!foi:mscano di viveri, di equipaggiamenh, d1 m_u111z10111: cert_o è che a"iscono e combattono. Ora 1nsogna convem– re, piac~ia o non piaccia, che questi « desperados » hanno un morale superiore a quello delle. truppe e degli organi di governo di Ciang-kai-Shek, credono nella loro causa, hanno un «mito» che non è costi– tuito tanto dal bagaglio ctelle idee comuniste orto– dosse, malamente accessibili alle menti e mentalità asiatiche, quanto dalle parole di libertà nazionale, di indipendenza dagli stranieri, parole che paion prese a prestito dai liberali del 1830 ! Dall'altra parte il Kuomintang, il partito che da tanti anni regge la Cina in modo incontrollato e totalitario, non ha po– tuto, nè forse può opporre nulla di simile; il« mito» di Sun-iat-sen, del fondatore della. Repubblica, affi– dato ;a memorie, è lontsino nel tempo; la realtà at– tuale e di ieri sono invece gli arbitrii, le camorre, il nepotismo, gli arricchimenti dei' membri influenti del partito, la corruzione degli organi di governo, cui in basso corrisponde una fatalistica rassegnazio– ne delle plebi. Tali fatti non posson essere i miglio– ri presupposU per una difesa energica del paese e meno ancora per una i'iconquista del terreno per– duto, che è enorme. Si è già detto della Manciuria: ma alla Mongolia « èsteriore », ·ormai già ingoiata attraverso una lar– va di indipendenza ed effetUvamente dominio russo, regione irredenta quin'di, bisogna aggiungere la Mon– golia «interna». Anche questa fu occupata nel '45 dai russi che macellarono sul posto le greggi di que– gli infelici abitanti per dar ibo alle proprie armate e fu 1~ rovina totale, dato che le greggi eran la sol; loro ricchezza ed il mezzo di sostentamento. Partiti i russi restarono i_ rossi, che comandano già nella parte orientale verso la Manciuria, con la quale fa. ora politicamente co_rpo. Di questa immensa Mon– golia la Cina fa mostra di non curarsi, certo perchè non può far diversamente, anche perchè tra il co– mun'ismo ed un risorto nazionali-smo. che farnetica di una ripresa delle 1<esta di Gengis-can preferirà ~rse restare ai primi danni. L'atteggiamento americano. Aggiungete infin'e Jenan e dintorni; dove esiste come già si è detto, un governo comunista organiz'. zatto con Mao-tze-tung, il capo riconosciuto daì co– munisti «interni», ed avrete un quadro degli enor– mi compiti che tali riconquiste implicherebbero, an– che se la Cina di Nanchino ne avesse i mezzi in denaro e materiale, di suo o forniti di fuori, ~ioè dagli Stati Uniti, la cui polftica, quale si è andata delineando in questi ultimi tempi, è una politica d( ~iulo_mate_riale. Sia Marshall, che è stato lungamente rn Crna, sia Wedemayer, il generale che ha condot– to mesi fa una approfondita inchiesta, sanno bene quale sia la situazione del sistema impersonato da Ciang-~ai-sh1;k. E' questo, immagino, un sistema che n~n p1a~e. ne a loro nè, certo, al grosso della pub'. b)1ca op1111oneamericana, ma gli Stati Uniti devono a1.~tarlo lo stesso, perchè se la Cina, cioè la nazione pm popolata del mondo, diventasse una novella Bal– cania, la prima nazione del mondo diverrebbe la Russia, con h.Itte le pe~s~te e impensate conseguen– ze ~he ques~o predom11110 comporterebbe: eredHà dell lmoero rnglese, possesso delle Indie della Per– sia fino al Mediterraneo, possesso dell'l~pero olan- ' de~e, ecc. ecc. E addio porta aperta! ·su tutto cale– rebbe un immenso sipario di ferro. L'aiuto è. stato ~aJo, ~on. fors~ in modo rispon– dente alla 1mmens1ta dei b1sog111,ma è un princi– pio. Le modalità, i particolari non sono ancora no– ti, ma è pr,evedibile che in gran parte si tratterà di fornitu_Te di materi_a•le bellico, che per esser tolto da– gli enormi « surplus » lasciati dalla guerra sarà va- BibliotecaGino Bianco lutato ad un prezzo modesto, forse si.mbolico (il 10 per cento del valore .effettivo, come per la Turchia?). E' pensabile che gli Stati Uniti vedrebbero volen– tieri una democratizzazione del sistema totalitario del Kuomintang, ma non. appare facile realizzarlo, dato il marasma economico-poli,tico in cui si di– batte la Cina. Una epurazione dell'amministrazione pubblica, seppur anche questa desiderata, appare difficile in sè; ed inoltre nei Cinesi si è acceso un forte nazionalismo a tinte xenofobe cariche e su questo, come si sa, fan leva i comunisti, sicchè tutto ciò che vien consigliato_da fuori, cioè da Washin– gton, risveglia sospelti e vien sfruttato ed interpre– tato come, i-llecita immistione nelle faccende inter– ne della Cina! Comunque, qualcosa in questo senso è stato fa Mo; son O! state_ fatte delle elezioni gene– rali nelle quali il Kuomintang ha ottenuto, si capi– sce, la maggioranza, ma col suo permesso ci son state le affermazioni dei socialisti (la signoi,a Ciang– kai-shek, la più potente donna della Cina, è socia– lista!) e della « giovane Cina», un' partito vaga– mente democratico; ,ad altri non è stato permesso di presentare candidati, neppure ai liberali demo– cratici. Ciang-kai-shek è stato rjeletto presidente. Cambierà il sistema? Non è credibHe. Intanto i problemi ai quali Stati Uniti e Russia debbon far · fronte sono enòrmi: i due Stati «lavorano» ·indi– rettamente; quelli coi dollari e le merci e per li– nee esterne, questa con le iqeologie, forse anche con solidi argomenti, comunque per l>inee interne, che è·.compito più favorevole. La Russia ha in Eu- it ropa forze tali -da non tr-ovare, in caso di guerra, chi le si possa opporre, almemo im una prima fase, eél è evidente che alla progettata Europa occiden– tale federata di domani incomberebbe que.sto com– pito di prima difesa; in Estremo Oriemte essa è in– vece debolissima per mare e debole per terra, con linee di comunicazione scarse; vulnerabili, lunghis– sime, e poco efficienti per mancanza di mate!:iale rotabile. E' altrettanto evidente che ìl Giappone ,può ·essere domani un alleato e nol'I è far malignità aliti– american'a pensare che me sia tenuto de~to il pat– triottismo col ricordo della pugnalata ·finale infer– tagli dalla Russia quando era già prostrato. E' evi– dente infine che la Russia sa bene che la forzà di· espansione ideologica del comunismo, in forme spe– eiali, c_he con Marx non hanmo alcun rapporto, può trovar terreno favorevole in Oriente, presso popoli primitivi, ma ottemer solo vittorie• precarie e prov– visorie in Europa. Perctò la funzione della Cina ·è quella di 'arginare il comunismo che lavora per i Russi, quella del piano Marshall di toglier materia di successo ai partiti comunisti in Europa, creando benessere. I due campi' di lotta in Oriente ed Occi– dente son legati e si ritorna così al punto dove abs biamo cominciato queste inote ! Pronostici intanto sulla Cina e su ciò che avver– rà tra uno 0 due anni. è difficile farne. Un diJ')lo– matico che era stato lunghi armi laggiù ~i vµole dicesse ch'era anche inutile farne, pei,chè tanto gli Europei non riusèiranno mai a capire Cina e Ciµe.sl, e poi perchè succede sempre qualche cosa di diver– ·so da quel che si pensa. Intanto però Manciuria e Cina son senza pace! ROLANDO BALDUCCI Con H titolo IL SOCIALISMO DEMOCRATièO E L~ PACE-– abbiamo pubblicato la traduzione de~ disoorso . tè– m ,1.to a Stresa dal compagno Léon Blum. L'opusco– lo consta di 24 pagin~ e costa_40 lire. A chi ne richiederà aJmenp, 5 copie lo cediamo aJ prezzo di 20 lire.

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