Critica Sociale - anno XL - n. 8 - 16 aprile 1948
170 CRITICA SOCIALE Terza forza a con~egno Convocare in questo momento un convegno <;te– gli aderenti alla « terza forza ~ (i;onvegno che ~n– tendeva essere, come fu, quahtahvament~ selez10- nato) poteva parere un'im~:esa pressoche toi:sen– nata. Non che mancasse 1m~eresse .. Q_ue]lo ?,!mo– strato dai numerosi intervenuti (molhss1m1 dei qua– li giunti da lontani centri, persino dal Mezzogior~o e dalfe isole) ha dato anzi la ripr_o~a che prop~10 questo moinento ·elettor~le e!a pr~p_1z10~d un~ chia~ riflcazione dedli iiltenh dei parhh, dei mov1menh e delle singole personalità della « te~za forza », . ~ che semmai, il pubblico avrebbe gradito anche p1u espii citi ed impegnativi accordi,· sia sul piano del~ l'azione politica, sia sul piano di un programma d1 governo, di quàn to logicamente. potev~ dare: un_con– vegno di questo ge?ere. Le d1ffi~olta i:iro_vemv~no da: altra parte. Anzitutto dalla d1fficolta, m un ar– dente atmosfera elettorale, di creare un clima di serenità adatto ad impostare e discutere dei pr~– blemi a confrontare opinioni, a prospettare affi,m– tà o ~oincidenze di. direttive politiche. In secondo luo,gò · dalla difficoltà di assicuvarsi l'intervento di uomini politici di primo piano, quasi tutti impe-. gnati serratamente nella campagna elettorale: e va notato che quf si ebbero •i. maggiori inconvenienti, anche per la defezione all'ultimo momento di per– sonalità che avevano assicurato il loro intervento. Infine dalla insuperabile ed insupei,ata impossibi– lità· di conseguire prima delle elezioni accordi ed intese da parte dei partiti. politici. Ma il convegno venne tenuto egualmente, ad on– ta di queste previsioni, e ~u bene. Deluso potè. r~-– manere solo chi (a sproposito, mettendo questa up• :dativa sullo stesso livello delle molte manifestazio– ni elettoralistiche care al « Fronte »l s'attendev:i qualche cosa di spettacolare, che mutasse, con uin annuncio di perfetta concordia, un panorama po– litico già consolidato in. vista delle imminenti ele~ zionl, o chi s'aspettava una specie di collettivo co– mizio elettorale, per gettare, anche questa volta, polvere negli occhi ad elettorj di qualità. Cons1de- . riamo invece proprio come un promettente auspi– clo che gli esponenti della « terza forza » si siano completamente astenuti da sedu.zioni di questo ge– nere. Non solo si sono rifiutati di ostentare pro– messe ed intese, ma non hanno fatto ,mistero della necessità di smuovere i rispetti"léi partiti per por– tarli sul terreno degli accordi concreti, imp.resa non priva di difficoltà e di incognite, Ma intanto si è data la prova come uomini di diversa origine, dai sòcialisti del P.S.L.I. ai liber!Di di sinistra od ai liberali indipendenti,. come il Conte Carandini, -da– gli esponenti del P.R.I. ai democratici senza agget– tivi, .come Riccardo Bauer, dagli uommi della-« U– nion~ dei Socialisti » agli scrittori politici di-« Sta– to Moderno », attorno a Mario Paggi, uomini di di– verso colore politico e di diversa mentalità i,nten-_ dano e sappiano affrontare i maggiori problemi del– la politica interna ed ipternazionale con .valutazio– ni affini, anche se. non sempre identiche, e soprat– tutto con la concreta e positiva volontà di tradurre la concordanza delle vedute in una comune azione politica. • · Il convegno ha ..dimostrato un suo stile nella• se– rietà con cui ha affrontato i maggio'ri problemi del rnomento, in ispecie le prospettive 'internazionali, · in ordine alfa unificazione europea ed alla utilizza– zione dell'E.R.P., e le· esigenze della pianificaziorne. economica. Lungi dal cercarne .una popolaresca e semplicistica divulgazione, ha preferito addentrarsi anche negli aspeHi meno noti, ma comportanti rischi ed insidie, di questi problemi, sì da dare talvolta l'impressione, certo per nulla spettacolare (e per taluni mortificante) di un'assise di .studiosi, più ohe di uomini politjci. Ma i dati e. le osservazioni su domina nello Stato contro la possibilità di un ro– vesciamento da parte di una maggiòranza della· po– polazione. La parola comunemente usata per questo ,genere di cose, non è rivoluziòne. E' contro-rivolu- zione. DENI$ HEALEY Biblioteca G~noBianco questi problemi forniti da uomini competenti come Salvatorelli\ Carandini, Pozzani, Carli, Cittone rap– presentano un'esigenza di affrontare le situazioni fuori di ogni superficialità e di ogni improvyisazio– ne, con un realismo fatto. di una completa cono– scenza della situazione. · Un altro aspetto del convégno, che può forse ave– re sorpreso taluno avvezzo alle facile demagogie o agli imbonimenti elettorali, ma che è indice d'i serietà, è stato il desiderio di non mascheFare af– fatto •divergenze di opinioni sotto la parvenza di ..una completa concordia. Su qualche punto il conve– gno è andato fors·e al di là delle intenzioni. La gar– bata polemica circa la piani_ficazione economica tra gli oltranzismi pianificatori di Cittone e le ri– serve liberistiche ·di Ernesto Rossi ha mostralo, più· che una inconciÌiabilità di posizioni, la necessità di affrontare in modo più approfondito, e in sede più squisitamente tecnica, certi argomneti, pur di ca– pitale importanza, per trovare sul terreno delle so– luzioni pratiche, più che sul contrasto delle for– mule verbali o dei principii astratti, il punto d'in– contro, che non è apparso affatto irraggiungibile. Con qualche sconfinamento nell'accademismo, il convegno è stato quindi imperniato sull'antidema– gogia e sull'anti-unanimismo. Tra tanto dilagare di vaniloquenza palingenetica, tra tante promesse elet– torali, tra questo umiliante « allinearsi » in contrap– posti conformismi, ha pulsato p11oprio anche in que– ste caratteristiche lo spirito di libertà e di critica che contraddistingue gli esponenti delta « ter,za for– za». Ma il convegno ha avuto risultati anche più posi– tivi. E' servito anzitutto come chiari.mento dello stesso concetto politico rli « terza forza », raella sua for– mulazione italiana. Lungi dal l')rospettare meccani– camente la « tei,za forza» come una formazione in– termedia tra Democrazia Cri'stiana e « Fronte Po– polare»- e dal coi11mar1'a tol')ograficamente in uria al-. qtlanto generica posizione di «centro-sinistra», e lungi dall'insistere su formule vaghe ed equivoche, come quelle di una compagine di «democrazia lai– ca», il convegno ha dato a « terza forza ~ un signi– ficato più preciso. Ha in/atti espresso unanimi con– sensi al-la tesi, esposta dal nostro compagno Pischel, .e.be la « terza .forza », oltre che per una sua parti– colare concezione della democrazia '(sostanzialmen– te diversa da quella democristiana), si caratterizza per condurre una lotta su due fronti, sia contro l'!! forze conservatrici, a cui troppo spesso indulge (an– che con i metodi dell'azione di goverrno e-dell'-azio– ne p·arlamentare) la D. C., 'sia .contro il comuni– smo; sabotatore lli ogni assèstamerato democratico -sincero ed effetfiV'o. E non minori unanimi con– sensi ha dato al caldo discorso di Mario Paggi, deli– neante urta posizi0ne della « terza forza » in antitesì~ ·ane concezioni esclusivistiche, conformistiche, ed in uM,ima analisi totalitaFie, deUa libertà, -peculiari Fi– spettivamente del comunism0 e _della democrazia ·cristiana, appoggia.te rispetfrvamente all'autorità di Mosca p nei vatJcano. D'attra parte. pronrio anche da uomini non socialisti, come Carandini, è staita messa i!1 nien» evidenza la neces•Hà che ln. « terza ·forza » impronti la sua azione ed il suo spirito non semplicemente a'"d" urna attiva conquista della liber– tà, ma ad uno spirito di giustizia sociale, che s'im– pernia sulla emancipaziorie della classe lavoratrice e sul contri<J;mto di ca,pacità e di volontà rinnova– 'lriee del mondo. qel lavoro. E' apparso chiaramente che il movimento di « Unità sodalista » deve pei,– tanfo costituire un fulcro essenziale per la « terza forza » itaUana. In secondo luogo ~ e a questo riguardo la secon– da giornata ha mostrato un. maggiore realismo di discussioni - altrettanto unanime è stata l'esigen– za di 1mpi,imere a quella che sarà nélla prossima legislazione il compito della « terza forza » una sua caratteris~ica. di realizzatrice concretezza, di reali– stica iniziativa, di costruttiva capacità. Di - fronte alla impostazione .demagogica, o sterilmente agita– toria nei prohle•-d. da parte del « front,,». SLJhnrdi– nata alle alternative ed agli interessi della politica comunista nella sua soggezion·e agli interessi inter– nazionali della Russia sovietica, e di fronte, d'altra parte, alla tendenza · sostanzialmente cornse_i,vatrice
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=