Critica Sociale - anno XL - n. 8 - 16 aprile 1948
CRITiçA SOCIALE ]69 sto intervento russo spezzò la resistenza dei piccoli proprietari; nel giugno dello• stesso .anno, il Primo Mi!]istr!), appartenente al partito dei piccoli pro– prietari, fu preso dal panico fino a riparare a!l'e– ster? e. pi;eseotare le sue dimissioni. Quando nuove ele~10m _furono tenute nel mese di agosto tutti .i veri capi del partito dei piccoli 'proprietari erano stati sostituiti da elementi ·succubi ai comunisti, e l'appoggio al partito si ridusse al rnr.,. Quelle elezioni furono un capolavoro di abilità politica. Questa volta il sentimento anti-comunista fu dirottato verso nuovi partiti sorti come funghi; questi, con il 40% del totale dei voti, formavano .l'opinione legale. I comunisti usarono solo quel tan– to d~ fro_de sufficiente per assicurarsi una posizione dominante nel Governo di coalizione. In esso, l'uni– co gruppo a cui era rimasta una certa indipenden– za era quello dei social-democratici; ma la loro leal– tà era stata messa a dura prova dalle frodi elettorali ' di cui erano stati le principali vittime. Perciò essi ricevettero ora lo stesso trattamento usato ai piccoli proprietari; quelli fra i 10110 dirigenti che hanno conservato la· fiducia della classe lavoratrice sono stati costretti a dare le dimissioni durante le ultime settimane. Un Congresso del partito preparato ha infine accettato la fusione dei social-democratici in un unico partito con i comunisti. Così, sebbene esso abbia il 25'% dei seggi parlamentari, il partito comunista è. oggi, come in Rumenia, l'unica forza politica organizzata esistente in Ungheria. li co[po di Stato in Cecoslovacchia.· In Cecoslovacchia, d'altra _parte, sia il pi:oblem_a che la sua soluzione erano diversi in maniera s1- •gnificativa. La- nazione ceka fu concepita e educata agli ideali della democrazia occidentale. Ma, come il russo, esso è un. popolo slavo che ha co1nbattuto come alleato dell'Unione Sovietica contro Hitler. E la preorga_nizzata liberazione della. Cecoslovac– chia da parte dell'Armata Rossa rafforzò la convin– zione popola.re che l'unico alleato sicuro della Ce– coslovacchia c ontro la Germania fosse la Russia. Cosi le el~zioni del maggio 1946 furono completa– tamente li-bere e i comunisti ne uscirono come il partito più forte, sebbene senza una maggioranza assoluta. Un governo di coalizione, il cosidetto Fronte Nazionale, fu formato sotto un Primo Mini– stro comunista, Gottwa:ld. Come sempre, i comuni– sti ebbero anche il Ministero dell'Interno. Ma tutti i partiti (\el Fronte erano uniti nel considerare l'àl– lean:?:a ceko-sovietica come la base della loro politi– ca estera e nell'attuare un radicale programma di riforme socialiste. La collaborazione fra· i partiti procedette senza ostacoli fino all'estate scorsa. Nel luglio l'Unione Sovietica costrinse il Governo ceko a ritornare sulla decisione, presa all'unanimità, di prendere in esa– me il piano Marshall. In autunno i comunisti mi– sero ·a dura prova l'unità del Fronte Nazionale con ·una serie di richieste provocanti e inaccettabili... su questioni economiche e riguardo la presunta sco– perta di un complotto nella Slovacchia. Contempo– Taneainente essi iniziarono. una campagna di. terro– rismo contro gli operai non-comunisti nelle fab– briche. Fecero grandi sforzi per ottenere un'allean– za con il partito social-democratico, con il cui ap– poggio essi avrebbero avuto una maggioranza asso– luta nel Governo. Ma quando- Fierlinger, allora lea– der del partito social-democratico, cercò di impor– re questa alleanza al suo partito, la furia provocata nella massa lo spazzò via dalla sua carica nel Con– gresso del partito tenuto in novembre. Il rifiuto dei social-democratici di rompere il Fronte Nazionale aumentò la popolarità del loro partito a spese dei comunisti, che si sentirono ora certi di una scon– fitta se, come era stato progettato, fossero state te– nute libere elezioni nel mese di aprile. Ne] dicem" bre, Drtina, il Ministro Socialista della Giustizia, presentò le prove che i Comunisti erano responsa– bili di un tentativo di assassinare il Presidente Be– nes. (Si dice che pochi giorni fa Drtina abbia tenta– to di uccidersi). La tensione crebbe, ma la fermezza e l'abilità dei leaders non-Comunisti, fiduciosi di rappresentare la vasta maggioranza di un popolo democratico, faceva apparire improbabile il ripe– tersi del disastro ungherese. Poi, in una sola setti- ibliotecaGino Bianco mana, l'intera struttura della politica Ceka del do– poguerra è stata frantumata, la dittatura di un solo partito è stata imposta senza incontrare una seria opposizione; e già i comunisti sono al lavoro, ri– mettendo insieme i frammenti di una democrazia _crollata per mascherare il loro monopolio del po– tere. Il susseguirsi degli avvenimenti è .stato minuta– mente riferito nel nostro paese. Nonostante qual– che lacuna occa_sionale, le C!).ratteristiche principali della tecnica seguita appaiono già chiare; vi . è in tutto ciò un'impressionante somiglianza con i me– todi usati da Hitler in Germania nel 1933 e da Mus– solini in Italia nel 1922. La resistenza degli elemen– ti non-comunisti è stata spezzata da due fatti che sono emersi immediatamente con straordinaria chiarezza. Primo, i comunisti . erano già penetrati così in profondità nella macchina governativa che la resistenza avrebbe potuto distruggerne l'intera struttura. Oltre a ciò, i comunisti disponevano al di fuori di questa macchina, di una sufficiente for– za organizzata per sfidare anche l'autorità dello Stato. Secondo, i comunisti erano pienamente di– sposti a far fronte a una eventuale resistenza con la guerra civile e fiduciosi in un diretto appoggio russo se la guerra civile fosse stata necessaria. Durante tutta l'azione, la polizia agì come uno strumento privato del partito comunista; ad esem– pio, essa occupò le sedi dei partiti rivali e sostitul i propri funzionari con elementi succubi ai comu– nisti. La stampa, la radio e tutti i mezzi di pubbli– cità e di propaganda erano controllati dal Ministro Comunista delle Informazioni. Frattanto i Comitati d'azione controllati dai com·ffnisti mobilitarono po– teri extra-costituzionali e in alcune .zone assunsero le funzioni del Governo. I sindacati minacciarono uno sciopero generale. La dimostrazione armata di massa del 21 febbraio a Praga ebbe la stessa fun– zione della Marcia su Roma di Mussolini. D'altra parte, la possibilità di un intervento sovietico fu inculcata innanzi tutto ai leaders dei vari partiti dalla presenza del Sostituto <lei Ministro degli Esleri russo, che giunse allo scoppio della crisi il 17 feb– braio e non partì finchè tutto non fu finito. E que– sta possibilità fu anche tenuta continuamente pre– sente di fronte all'opinione pubblica a mezzo· delle dichia;razioni comuniste in cui si affermava che · l'Unione Sovietica era interessata nella cosidetta vittoria delle forze democratiche. Anzi, il console generale russo a Bratislava dichiarò per radio che il popolo russo, ammontante a 200.000.000 di abi– tanti, era pronto ad appoggiare la lotta dei suoi fratelli Ceki. - Sotto la pressione di -questi due fatti, ogni oppo– sizione ai comunisti si sbricioli>. Ora che la batta– .glia è finita, l'esistenza di uomini politici deboli o ambiziosi in ogni partito potrà forse tentare i co– munisti a mascherare la loro. dittatura. Ma la severa epurazione di ogni organizzazione della vita nazfo. nale cecoslovacca, dai partiti oolitici sino alle squa– dre di calcio, sta rapidamente trasformando l'allea– ta democratica della Russia in un paese occupato. Rumenia, Ungheria, e Cecoslovacchia: se ci vol– giamo a guardare gli avvenimenti in qùesti tre pae– si possiamo renderci conto che il consolidamento del potere comunista è stato possibile solo a due condizioni, che non si verificano, nessuna d~lle due, nell'Europa OlìCidentale. Primo, i comunisti de– vono far parte del Governo in modo da poter sta– bilire un controllo diretto sulle varie parti della macchina dello Stato. Secondo, l'Unione Sovietica deve essere in grado di intervenire direttamente in tutti i momenti cruciali, come pure di esercitare un influsso indiretto grazie alla contiguità geogra– fica. Come corollario, il possibile intervento delle Potenze Occidentali deve essere escluso. Naturalmente, queste condizioni contano solo se i comunisti mirano a stabilire uno Stato comunista. Se per qualsiasi ragione la speranza di imposses– sarsi con successo del potere è temporaneamente scartata, i Partiti comunisti, con altri scopi, posso– no ricorrere a tattiche più antiquate. In real_tà la caratteristica saliente della politica comunista nel– l'Europa orientale è che non solo i suoi metodi as– somigliano a quelli del fascismo, ma che il suo _scopo è essenzialmente lo stesso di quello del fa. scismo; proteggere un settore della comunità che
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