Critica Sociale - anno XL - n. 6 - 16 marzo 1948

- I · CRITICA SOCIAJ:E 123 · essa si esplica in un potere normativo, regolatore, o addirittura legislativo. Se questa nuova forma di attività ha già una larga estensione in un regime economico liberistico· o pseudo-liberistico, - diventa ancor· più vasta, complessa ed assorbente in un re– gime di pianificazione economica, nel quale spetta appunto ad una -autorità centrale, lo Stato,graduare • l'ordine dei biso'gni economici da soddisfare ed o– rientare in conseguenza- la produzione o regolare la distribuzione ed il consumo. · - Ora si chiede: a quale ·organo dello Stato spetta esplicare quest'attività? Al Parlamento oppure al Gç,– verno? Sia l'una che l'altra ·soluzione dimostrano .come gli organi tradizionali della democrazia politica ma– le si prestino ad-assolvere cpn la. necessaria cem– petenza e, quindi, con la necessaria efficienza i com– piti impliciti in -questa nuova attività. della attività economica. E poi è nella stessa natu– ra delle cose, specialmente nella presente società, che ogni problema economico, anche se in appa– renza puramente tecnico, si tramuti in problema po– litico: se ne ricerca la soluzione, non già in vista di un optimum .tecnico, ma di qt.lesto o di quest'altro interesse, legato a questa o a quest'altra concezione politica. La tecnici-là di questa Camera economica sarebbe quindi una: fragile maschera, celante pro– fon di ed aspri con trasti politi-ci o corruttrici col– lusioni. Per di più, come vedremo, non è possibile rlare ad un organo di questo tipo, composto non già ' dl generici rappresentanti, ma di esperti e di tec– nici, scelti in base al -criterio. della loro capacità, una, base schiettamente democratica, che. sia cior· · esp11essione dell'intero corpo elettorale. Ciò,· a me– no che non si ricorra (e nes~uno certo desidera tor• nare indietr'o) ad un'altra {ictio iuris, · come avve– niYa nel caso delle corporazioni e della loro rap– presentanza presuntivamente P.aritetica. In conclu– sione, difetterebbe in quest'organo quella democra– tica rappresentatività dell'interesse generale, sola in gr,uio di assicurargli. autorità _legislativa, E' un po' una legge tendenziale dei moderni Pa.r– lamenti vedere dilatarsi la loro funzione di dibat– tito e• di cÒntrollo politico, .a scapito della tradizionale funzione legislativà (e, ahimè, temiamo sarà la sorte delle future Camere, dato il clima e la rottura d'equilibrio politico in cui esse nascono) E ciò propr-io quando l'onere del compito legista- Ragione d'essere del C. N. E. L. tivo si fa ponderoso o, addirittura, soverchiante: · Nella jmpossihilità di ad0ttare una soluzione di dond~ la corr-iva propensione ad elargire al Gover 0 questo genere, Ja Costituzione ha mostrato di saper no deleghe del potere legislativo o dei pieni poteri.- bene contemperare le esigenze con le possibilità, · Il Parlamento si trova quindi in difficoltà a sbriga- dando al Consiglio dell'Economia, e del Lavoro non • re rapidamente, con la necessaria prontezza e con già Ull' determinato settore del pç,tere legislativo, ma l'indispensabile organicità, aécanto al proprio nor- una funzione puramente consultiva. male é tradizionale lavoro legislativo, quello ine- , f'r imo e fondamentale criterio del C.N.E.L. è per– rente. a quest'attività economica, lavoro che spesso tanto quello di essere un organo di consulenza in è comminuto; frazionato, specializzato. materia economica e ,sociale, che affianchi risJ)Pfti- Ma ancor più grave è un'altra difficoltà. Q'uest'at- yamente il Parlamento nella .sua opera legislntiYà tività economica richiede una conoscenza effettiva:, eù ii Governo in' quella esecutiva-amministrati,,a. Ciò e· spesso approfondita, dei problemi, anà compe- significa che il C.N.E.L. non è chiamato a impa;·ti,e lenza dei processi economici, una diretta esperienza- norme e a· prendere provvedimenti, ma a suggerire della vita economica e delle ripercussioni che su criteri direttivi di massima ed a dare il proprio pa– di essa possono avere gli interventi dello Sfato. Fr' . rère tecnico sulle iniziative legislative in materia invece i moderni Parlamenti, con il loro ·orienta-· - economico-sociale. · mento essenzialmente politico, non sono· in grado, Secondo criterio: il C.N.E.L. non intende t•sscre quale che sia la loro selezione qualitativa (invero · un'altra assemblea politica (eiò che Io esporrl'bbe non soverchiamente garantita nè dalle leggi detto- al rischio di diventare strumento per l'espressw:1e •rali nè dal costume politico vigenti), di avere un suf- di intéressi corporativi o· sezionalistici), ma -~-- o, ficiente numero di persone dotate di una effettiva più n•alisticamente, dovrebbe essere ~ un organo e generale competenza. La funzione politica che essi p,·edpuàmente tecnico, più immediatamente in ct,n– esplicano non sempre li rende aderenti alla con- tatto con la realtà ed i problemi del mondo del Ia– cretezza della vita economica e in grado di stabi- voro e dell'economia, per fornire agli organi politici lire i provvedimenti tecnicamente più _opportuni eél una piì:, esatta e. più « vissuta » conoscenza di queste efficienti. ' · · · esigenze e di questi problemi e per esprimere fl pro- Va allora attribuifa questa materia al Governo? prio avviso (entro le-direttive della politica ccono– E' quanto hanno fatto tutti i regimi autocntici o mica impostate dal Parlamento e dal Governo) sulla totalitari e quant') avviene .in tempo di guerra. j\fa ·adeguatezza, tempestività ed efficacia degli inter– non è chi non veda come in tal modo vengano ca!- reP 1 i dello Stato. pestate le ·norme della democrazia; come il potere Terzo criteri,_o (che richiederà in sede legislativa– esecutivo esorbiti dalle sue funzioni esecutive ed cc,~titutiva soluzioni· estremamente laboriose)'. il C. a1mnimstrative per assumere quèlle di padrone del- N.E.L. non dovrà essere espressione di partiti o di l'economia; .come il controllo, sia del Parlamento, interessi di classe o di categoria, e tanto meno di sia della pubblica opinione, su quest'attività nor- . interessi sezionali o particolaristici, a base corpo– mal'"a in materia economica divenga sempre più in- rativa, cacciandosi nella impr9ba impresa - 'inve– cc,nsistente ed inefficiente. Per di .più, attribuire al -ro non del turto eliminata d_alla lettera della Co– Gcweruo qaest'attività significa, all'att<:>prat_ic?, af: stituzione - di cercare di dare a questi interessi fidarla nelle mani della burocrazia, c1oe d1 una rappresentanza proporzionata, bensì dovrà es– un apparato IJtentalmente orientato a sistemi d! tar- sere un consesso di esperti, in stretto contatto con digrada au11ninii,1raz-ione e non .adatto a p~onh! or- i p1oblemi della produzione e del !Ìì.voro, dei qi·~ ganici ed intelligenti interventi econom1c1: d1 un dovrà considerare gli aspetti tecnici in funzione de– apparato estraneo alla vita economica e spess? tee- gli interessi generali del Paese. Esemplificando: i nicamente incompetente, e insensibile, o quas1, alle rappresentanti, _omeglio gli esperti, del settore me– ripercussioni dei -provvedimenti o alla mancanza tallurgico avranno da essere gli esperti della produ– di provvedimenti. Tutto ciò naturalmente, senza met- zione metallurgica, e non rispettivamente: gli espo• tere 1n c_onto i casi d'interferenze d'interessi priv-ati, nenti dei capitalisti della metallurgia oppure delle 0 di vpra e propria corruzione. maestranze operaie metallurgiche; ecc. ' f Sarà non facile compito della legge istitutiva d·e- Di fronte alle deficienze dell'una e dell'altra is i: terminare quali enti, associazioni, sindacati, ordini tuzione a qualche ingenuo potrebbe passare per la professionali, organi centrali dei consigli di gestio– mente i-idea di un terzo organo legislativo sui gene- ne. corpi universitari, istituti scientifici, ecc. rlo• ris: una specie di Camera economica, compoS t a na- vranno provvedere alla nomina dei merrìbri, in qual tura-Imente di esperti dei vari campi della vita eco- numero e in quale ripartizione territoriale, cop quali nomica, a cui deferire tutta l'attività legislativa in criteri di selezione e ai elezione, ecc. materia economico-sociale, sottraenti.ola alla compe- - tenza del Parla.mento, addetto alla normale e tradì- , zionale legislazione. La soluzione sarebbe molto bel la e comoda, ma è, purtroppo, d'impossibile attua– zione. In primo luogo è estremamente arduo, per non dire impossibile, definire l'ambito ed i limiti ' ibllotecal;;rfilo Bianco Struttura del C. N. E. L. E' chiaro che, per la sua natura e per le sue fun– zioni, per •i criteri di nomina dei suoi membri, per il carattei:e stesso della sua competenza tecnica, il

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