Critica Sociale - anno XL - n. 5 - 1 marzo 1948

CRITICA SOCIALE 107 mo fattore di. prod~ 7 ione del bene casa, pur senza soppri– mere (ed anzi facilitando) l'iniziativa edilizia come mero diritto superficiario; b) l'azzonamento delle città (nei piani· comunali) e delle c~mpagne (n~i pi<1;ni_ regionali), mediante la specializzazione d1 zone. (residenziali, commerciali, pubbliche, industriali, a :'erde. ".mcola~o, arti~tiche, turistiche, per gli impianti, per 1 sei:v1z1,Pl;r 11traffico, ecc.), così da raggiungere una chia– ra s1stemaz10ne ed un organico coordinamento del territorio della nazione, subordinando l'uso del terreno .da parte del singolo all'interesse superiore della collettività. La questione meridionale. Speciale attenzione merita la questione del Mezzogiorno, l'area depressa di gran lunga più vasta che abbia l'Italia. Il problema meridionale è uno degli essenziali problemi della vita nazionale italiana, da risolvere con una serie complessa di provvedimenti diretti a : I) destare le attività e iniziative locali da secoli forte– mente depresse, a mezzo di una razionale attuazione del si– stema di autonomie regionali, provinciali e comunali, e .di altri provvedimenti; 2) diffondere ed elevare l'istruzione elementare e pro– fessionale combattendo l'analfabetismo (e ricostituendo even– tualmente a tal uopo l'Ente contro l'analfabetismo) mediante l'apertura di numerose scuole pre-elementari elementari post-elementari, con locali sufficientemente nudierosi e igie~ nicamente sani; mediante •la costituzione in ogni comune di patronati scolastici, l'apertura di scuole serali e festive anche a~bu)anti, per adulti, in vista anche dell'emigrazione; aprendo mfme numerose scuole professionali rispondenti al– le tradizioni di artigianato é alle possibilità di lavoro dei singoli luoghi; 3) migliorare le condizioni della viabilità con costru– zione di nuove ferrovie, e, soprattutto, di strade rotabili di collegamento con le linee ferroviarie, con miglioramento . delle comunicazioni telegrafiche e telefoniche, e con la si– stemazione e l'attrezzatura dei porti; 4) compiere profondi rivolgimenti nel campo dell'agri– coltura, con l'attuazione, condotta più energicamente che in ogni altro luogo, di quei provvedimenti e di quegli stimoli atti a intensificare la produzio11è; ovviando, sia, con oppor– tune associazioni di forze, al danno del soverchio sminuz– zamento della proprietà, sia al danno prodotto dall'esistenza di latifondi, coi provvedimenti indicati nel paragrafo relativo alla riforma agraria ; S) aiutare: attivamente la diffusione delle industrie, se– gnatamente-di qtie!le che possono trovar sul luogo le materie _prime occorrenti o importarle in modo facile e conveniente. Allo sviluppo dell'industria, che potrebbe avere in questo momento favore dalla temporanea menomazionè della capa– cità produttiva della Germania e del Giappone e della con– seguente possibilità di esportazione nei mercati orientali, lo Stato dovrà dar aiuto con temporanei sgravi fiscali, con sistemazione di bacini montani ed altri lavori pubblici, con un'opportuna po!Wca di credito a mezzo specialmente delle Banche locali. Il piano per questi provvedimenti dovrà esser coordinato co1 piano nazionale, ma la sua specifica elaborazione e la sua applicazione- dovranno essere affidate ad apposito dicastero, con precisa e piena attribuzione delle responsabilità attinenti alla esecuzione del suo compito. Il movimento sindacale. All'azione di elevamento della classe lavorat~ice, il P.S.L.I. ritiene essenziale l'attività sindacale in ogni campo del la– voro, sotto il duplice aspetto di lotta per il miglioramento delle condizioni di esistenza dei lavoratori e di sforzo per la maturazione della loro capacità di autogoverno economico e di approfondimento e sviluppo della democrazia azien– dale. A questo scopo l'unità raggiunta col patto di Roma tra i tre partiti di massa ha indubbiamente portato benefici ef– fetti alla organizzazione sindacale, perchè ha permesso la creazione di iin unico grande sindacato contrapposto alle fòr– ze padr onali. Va tuttavia deplorato come il tripartitismo sin– daca.le abbia sinora privato la C.G.I.L. della necessaria au– to nomia e indipendenza di determinazione, rispetto agli au– tentici interessi della classe lavoratrice, sottoponendo gli or– ganismi sindacali alla influenza, agli interessi e alle manovre "bliotecaGir.lo· Bianco di partiti. Il P.S.L.I. ·insiste sulle necessità urgente di dare al sindacato attraverso la diretta scelta dei propri rappre– sentanti fatta dagli 'stessi lavoratori, secondo un criterio di capacità e di attitudine, la possibilità di sviluppare una autonomia economico-sindacale, nell'azione diretta a conqui– stare alla classe lavoratrice quel posto di primo piano che le spetta nella ricostruzione del Paese. La democraticità del Sindacato dovrà esplicarsi, come sinora non si è fatto, col richiedere alle stesse masse organizzate di pronunciarsi sulle fondamentali direttive dell'azione sindacale, e di espri– mersi a mezzo di referendum, diretto o segreto, sul man– dato agli organizzatori sindacali circa le forme di agitazione e l'eventuale ricorso allo sciopero. Il sindacato deve essere reso efficiente e più forte me– diante affinamento dell'esperienza diretta dei lavoratori stessi nell'ambito della loro organizzazione. Ciò è possibile se non si esaurisce l'azione sindacale nello sforzo per otte– nere miglioramenti immediati, contingenti e parziali, ma la si estende a tutto il problema della classe lavoratrice. E' quindi necessario che il sindacato coordini e sviluppi tutte quelle istituzioni e iniziative che rappresentano un concreto e diretto sforzo dei lavoratori, sia per prepararsi alla fun– zione di classe dirigente, sia, in più ristretto ambito, per part;.ecipare efficacemente all'azione rivolta all'incremento e al controllo della produzione. P.er questo ultimo intento i" sindacati dovranno essere forze essenziali nel promuovere l'istituzione ed il regolare funzio– namento delle Commissioni Interne e dei Consigli di Ge– stione. Le prime devono avere il carattere di organi che, senza pesanti apparati burocratici e senza connivenze con il mondo padronale, adempiano al compito di tutelare gli inte– ressi dei lavoratori entro l'azienda., Alle organizzazioni sin– dacali spetterà anche di propugnare la istituzione dei Con– sigli di Gestione, ed una loro regolamentazione legislativa, benchè non spetti a questi la tutela di interessi sindacali, 'ed anzi sia opportuno tenerli immuni da interferenze con l'azione sindacale, che sarebbero delP-terie. Con .la precisa– zione delle loro funzioni e dell'ambito della loro compe– tenza consultiva, i C. d. G. dovranno cessare di essere or– ganismi impaccianti o inconcludenti, o, peggio ancora, usati a conseguire particolari vantaggi e interventi statali a fa– vore di singole aziende, creando collusione con gli interessi padronali, e dovranno esser costituiti dai migliori per espe– rienza e competenza, scelti da ogni categoria di lavoratori (operai, tecnici, dirigenti) nel proprio seno ; dovranno diven– tare strumenti di propulsione per l'incremento, il perfezio– namento ed il controllo della produzione, con la migliore utilizzazione delle risorse e degli strumenti dell'azienda, af– finchè la produzione venga indirizzata al massimo beneficio sociale. Con lo sviluppo di questa iniziativa, e con la realizza– zione di progressi concreti in questo campo, sarà possibile arrestare la crescente crisi di sfiducia delle masse negli or– gani sindacali e, conseguentemente, nelle proprie dirette ca– pacità di azione e di governo aziendale. Il movimento cooperativo, mutualistico, ri– creativo. Insieme con l'organizzazione sindacale occorre rafforzare anche tutte le altre forme di organizzazione, dirette a mi– gliorare le condizioni della classe lavoratrice e a darle maggior forza ed efficienza _nella vita sociale: e cioè ror– ganizzazione cooperativa, l'organizzazione mutualistica, l'or– ganizzazione ricreativa-culturale e assistenziale. La loro at– tività deve essere costantemente coordinata con quella del– l'organizzazione sindacale, sia per un ordinato sforzo 'di re,– ciproco potenziamento, sia per i fini comuni di realizza– zione legislativa e di affermazione nella vita sociale. Analogamente all'organizzazione sindacale, anche in queste convergenti organizzazioni sociali deve essere risolutamente sostenuto il principio dell'unità e dell'assoluta indipendenza dai partiti. L'unità potrà inizialmente attuarsi (data l'attuale situazione di organizzazioni separate e concorrenti) col con– fluire di tutte le associazioni e raggruppamenti in organi– smi che abbiano veste di rappresentanza giuridica generale; successivamente si dovrà tendere alla costituziorie alla base di associazioni unitarie per ogni branca di attività, da colle– garsi poi con vincoli federativi. L'organizzazione cooperativa va estesa in tutti i campi m cui può utilmente esplicarsi, sotto gli aspetti di cooperazione di consumo, di lavoro, di produzione, e quindi nell'industria, nell'artigianato, nell'agricoltura, nei più vari aspetti: tra-

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