Critica Sociale - anno XL - n. 4 - 16 febbraio 1948
72 CRITICA SOCIALE tutti gli organi del Partito, tale situazione in,pone una fervida, consapevole attività di tutti i compagni che, ave11dofede nel– /'insost·ituibile funzione del partito, devono sentire il dovere di accrescerne il prestigio e l'efficienza 11ellavita del Paese, affinchè l'esperimento si compia con il maggior vantaggio del proletariato e del Paese. - Per quanto riguarda il movim,ento sindacale, il Congresso afferma l'obbligo di tutti i ·compagni di parteciparvi attiva– mente per difendere, sia la indipendenza di esso da ogni ditta– tura di apparati pol·itici,sia le direttive che sole potranno man– tenere una sincera 1mità sindacale, e cioè la attiiazionè di un regime democratico, il rispetto dei dir·itti delle minoranze; la esclusione di ogni tentativo da parte di qiialsiasi partito di fare del movimento sindacale uno strumento per i suoi fini particolari. Per quanto riguarda i rapporti coi partiti socialisti degli altri paesi; esprime il rammarico che, per motivi estranei a u11avalutazione socialista della sititazione italiana, sia stato negato il riconoscimento al solo Partito Socialista esistente in Italia, e afferma di voler perseverare nello sforzo di rico– struzione del/'foternazionale dei partiti socialisti democratici. Tutto ciò premesso, il Congresso dà mandato alla Di– rezione: r) di maiitenere l'azione sulla linea tracciata dalle prece– denti deliberazioni, particolarmente dai manifesti del gennaio e d,el.gi11gno 1947·; 2) di difendere con intransigenza il carattere socialista del Partito a ·cui è indissolubilmente legata la lotta per il ri– scatto della classe operaia; 3)di continuare con questo spirito in una fervida azione per la imificazione di tutte le forze socialiste, premessa indi– spensabile per la vittoria delle forze ·del lavoro; 4) di porre alla base di tutta la politica del Partito una attiva difesa della democrazia che ha significato socialistu e speranza di successo solo se !!Onsia ristretta alla tutela poli– ziesca del/'ordj11epubblico, ma validamente effettuata mercè un costante approfondimento del contenuto socialista. della democrazia stessa. Delibera quindi di impegnare fin da ora tutto il partito alla lotta elettorale da combattere con forze genuinamente socia– liste sulla base di un schietto programma socialista che, come avviamento a radicali li forme di struttura, si proponga: · a) il consolidamento e l~ sviluppo dell'ordinamento demo– cratico della Repubblica con particolare 1·ispetto alle autono- mie locali; · b) riforma economica che consenta la massima produ– zione e l'ottima distribuzione e il miglior rapporto del reddito 1iazionale secondo un piano economico da formularsi in cor– rispondenza col Piano Marshall, e aggiornarsi via via dal co– stititeudo Consiglio Nazionale dell'Economia e dei Lavoro; e) riforma agraria che, con la razionale trasformazione del latifondo, con la creazione di .vincoli cooperativi fra i pic– col-iproprietari, con l'attuazione di tutti i provvedimenti diretti ad assicurare -w11a direzione tecnica, conduca allo sfruttamento razionale della terra, all'incremento della produzione- e ad una equa distribuzione dei prodotti; d) riforma industriale che consenta la nazionalizzazione e la conversione delle aziende a cominciare da quelle in cui lo Stato ha una partecipazione, elimini speculazioni negli acq11istie nella distribuzione di materie prime deficitarie, sta-. bilisca l'ordine di priorità nella produzione. Per far fronte immedlt:ttamente alla grave situazione del Paese, il Congresso dà inoltre mandato alla Direzione di pro– m11oi-ereurgel!/emente una organica politica che abbia per fine: 1) Di elaborare un piano di emergenza che cerch, di ri– solvere senza inditgio i problemi del 'alimentazione e delle abitazioni; · 2) di promuovere la ripresa di tutti i ~ettori del/'econom,c nazionale riportando nel processo produttivo quei fattori e q11elleforze che possana dare valido contributo alla ricostru– z·ione del Paese e che finora sono rimasti esclusi inserendo a tal fine sempre più profondamente le forze del l~voro nella direzio_neeconomica per giungere ad ttn effettivo controllo della produzione e della distribuzione, azione da attuarsi 'alla base mediante opportune riforme di partecipazione dei lavora– tori (dirigenti, impiegati, operai e contadim) alla gestione del– le aziende e al vertice mediante l'intervento dello Stato inteso a stimolare è a indirizzare lo sforzo produttivo verso' i biso– gni più urgenti e di maggiore interesse collettivo; 3) di creare mercè un chiaro programma possibilità sem– pre maggiori di assorbimento_di mano d'opera, favorendo la formazione del risparmio da indirizzare verso lavori produt-' tivi (lavori piibblici, impianti elettrici, costruzioni navali, bo- BibliotecaGino Biancù nifiche ecc.) con una costante comprensione dei consumi TIO– litttari. 4) _dipro?"iuovere l'intervento dello Stato perchè il pro– cesso di selezione nella fase attuale della vita economica del Paese avvenga con la massima considerazione della realtà eco– nomica e dei bisogni sociali, per evitare che dalla crisi presente si sviluppino- movimenti caotici tali da provocare veri tracolli della nostra attrezzatura, di cui le forze del lavoro paghe– rebbero il prezzo più grave; SJdi procedere, nel quadro di tale politica a un oculato piarJo di finanziamenti da parte dello Stato, che consenta di sopravvivere e di concorrere in breve, attivamente alla ripre- sa produttiva; · ' 6) di stabilire, in relazione ai costi interni e ai prezzi in– ternazionali, quali attività possano essere considerate economi– che e predisporre _unpiano di emergenza secondo un criterio di utilità collettiva e di interesse sociale; 7) di sollecitare una radicale semplificazione e ima corag– giosa riforma del sistema tributario, sia per accrescere le e,i– trate dello Stato, sia per attuare princìpi di giustizia nella distribuzione della ricchezza; 8) di promuovere una unica riforma base che garantisca a chi non è in grado di lavorare per disoccupazione, malattia o ,vecchiaia un minimo di vita, concepito come diritto e non come carità; • 9) di lottare per la laicità della.scuola e per il potenzia– mento della Scuola di Stato c9n azione a fondo contro l'anal– fabetismo, con il prolungamento della istruzione obbligatoria e con l'ampliamento e il miglioramento della istruzione pro– fessionale, con la intensificazione della assistenza .scolastica, altresi mediante la creazione di enti che provvedano a rendere effettiva la possibilità a tutti i giovani meritevoli di giungere anche ai gradi più elevati degli studì, qualunque sia la loro condizione economica. Per quanto riguarda infine il problema meridionale, il Co"– gr~sso, pur affermando che esso può avere soddisfacente so– luzione solo in uno Stato socialista, impegna il partito a una intensa azione per promuovere una più rapida trasformazione agricola e il processo di industrializzazione del Mezzogiorno, e per garantire alle masse operaie e ai contadini meridionali un minimo di giustizia sociale e di-parità nei confronti delle altre regioni; e chiede che la elaborazione e progressiva at– tuazione dei provvedimenti al riguardo siano affidate a un uf– ficio apposito e organicamente costituito con la piena attribu– zione di precise responsabilitt't. Unità Sacialista DqJ Teatro Mercadanle al Castello Sfo1·zesc~. Su di un punto il Congresso di Napoli del P.S.L.I. fu pienamente chiarificatore e coralmente unani- • me: nello scartare ogni idea di còalizione con for- • 1 ze genericàmente democratiche e nel riaffermare l'esigenza di trattersi « con forze schiettamente_ s0- cialiste, per un ptogrammà schiettamente sociali– sta». / Bisogna .prendere atto di questa netta e rassicu– rante presa di posizione, destinata a rafforzare l'u– nità interna del Partito e ad accrescerne, crediamo, l'ascendente. Riguardo a questo problema il Con– gresso ha dato, come doveva, prova ad un tempo di democrazia e di socialismo. Di democrazia: perchè - spettacolo inconsueto in tempo di predominio di conformismi, di capi e di apparati - non ha esitato neppure un istante a ripudiare clamorosa– mente una proposta avanzata con l'autorità del suo leader. ma senza ché d'altronde questo ripudio ne minorasse miHimamente l'autorità ed il prestigio. E di socialismo: perchè il Congresso dimostrò la sua compatta volontà di non lasciarsi portare sul terreno, forse 'allettante, ma scivoloso, delle com– binazioni para-elettorali e bloccarde · à rebours con_ forze non socialiste, col rischio di rinunciare, in nome della difesa della democrazia politica, alla sua essenziale e connaturata esigenza di con_quista di una democrazia socialistta. La volontà congressuale fu così esplicita e recisa dl1.rendere a Saragat persino superfluo l'esporre in . maniera più circostanziata i suoi intendimenti cir– ca la prospe-ttata coalizione che, sembra, sarebbe dovuta andare -dalla compagine socialista del P.S.L.I., attraverso il P.R.I., sino ad abbracciare
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